Persona muore travolta da un treno. Disagi nella circolazione

Scarlino, un tragico incidente si è verificato nella mattina di oggi, giovedì 22 dicembre, in Maremma.

Poco dopo le 7.00 di questa mattina una persona è stata investita da un treno regionale tra Scarlino e Gavoranno, nel Grossetano. Dalle prime notizie sembra che l’impatto sia stato tale da causare la morte della persona sul colpo. Il treno viaggiava lungo la tratta che collega Grosseto a Pisa. Al momento non si conoscono ancora le generalità della vittima dell’incidente. La polizia ferroviaria e l’autorità giudiziaria sono subito intervenute sul posto e sono immediatamente partiti i rilievi e gli accertamenti per comprendere le dinamiche dell’accaduto.

A causa dell’incidente, la circolazione ferroviaria è stata prima interrotta in entrambe le direzioni e, intorno alle 9.30, è stata riaperta con il passaggio su un solo binario. Trenitalia ha infatti comunicato, intorno alle 7.10 di questa mattina: “La circolazione è sospesa per l’investimento di una persona tra Scarlino e Gavorrano. Richiesto l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti previsti dalla normativa vigente. I treni Alta Velocità, InterCity e Regionali possono registrare ritardi. I treni Regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso”.

Per compensare il disagio per i pendolari, è stato attivato un servizio di bus sostitutivi tra Campiglia, in provincia di Livorno, e Grosseto.

Regione Toscana: investimenti di quasi 5 milioni di euro per la prevenzione sismica negli edifici pubblici

Prosegue il piano di investimenti per la prevenzione sismica negli edifici pubblici della Regione Toscana. Previsto un investimento di quasi 5 milioni di euro.

Sulla base del “Documento Operativo per la Prevenzione Sismica (DOPS) 2022 – II stralcio”, la Giunta regionale ha deliberato interventi di miglioramento o adeguamento e messa in sicurezza dal punto di vista della prevenzione sismica per quattro edifici pubblici diversi, distribuiti nelle province di Arezzo, Firenze, Grosseto e Prato.

In particolare, la Regione ha destinato 4.785.425 euro del bilancio regionale, suddivisi in tre annualità, per interventi su:

  • la Caserma dei Carabinieri del Comune di Pieve Santo Stefano nella provincia di Arezzo, in piazza Plinio Pellegrini. Un finanziamento da 398.181 euro;
  • il Palazzo Comunale di Calenzano sito nell’area fiorentina, in piazza Vittorio Veneto. Un finanziamento da 1.530.000 euro;
  • la Sede Operativa dell’Unione Comuni dell’Amiata Grossetana ad Arcidosso nella provincia di Grosseto, in località la Colonia. Un finanziamento da 2.235.043 euro a favore dell’Unione dei Comuni Montani dell’Amiata Grossetana;
  • il Centro Operativo Comunale, sede della Polizia municipale e della Protezione civile, a Montemurlo, in provincia di Prato, in via Toscanini. Un finanziamento da 622.200 euro.

Le risorse saranno assegnate progressivamente in tre anni sulla base dei microprogrammi di avanzamento dei lavori per la prevenzione sismica: 239.271 euro nel 2023; 2.312.714 euro nel 2024; 2.233.440 euro nel 2025.

“Continua l’impegno della Regione Toscana per la sicurezza sismica per gli immobili pubblici – spiega l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni –. Con questi finanziamenti, provenienti dalle risorse nazionali relative al Fondo per il rischio sismico e dal bilancio regionale, vogliamo continuare a sostenere la progressiva qualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e, soprattutto, la messa in sicurezza di quegli edifici che, in caso di necessità, devono essere più che mai un punto di riferimento per la popolazione”.

Coronavirus: infermiera di Piacenza positiva, tamponi ai familiari in Maremma

Secondo quanto si apprende verranno effettuati nelle prossime ore i tamponi ai familiari che vivono a Sorano (Grosseto) dell’infermiera di 30 anni che abita a Piacenza e che è risultata positiva al Coronavirus.

La donna otto giorni fa era stata dalla famiglia in località Castell’Ottieri di Sorano dove vive la famiglia.

Attualmente nella località località maremmana sono in isolamento per precauzione, nella loro casa, il padre, la madre e la nonna dell’infermiera. La trentenne è asintomatica e a sua volta osserva la quarantena nella sua casa a Piacenza.

A scopo precauzionale, sono temporaneamente chiuse le sedi dell’istituto scolastico comprensivo a Pitigliano, Sorano, Castell’Azzara dato che la madre dell’infermiera lavora nel plesso di Castell’Azzara e una zia, con cui la stessa infermiera avrebbe avuto contatti nei giorni di permanenza con i familiari, nella scuola di Pitigliano.

Slow Food Toscana sul “progetto nocciola”: “no a monocolture intensive”

Lo afferma Slow Food Toscana in una nota. Sul “progetto nocciola”, che interessa questi giorni la Toscana, l’associazione dichiara di “essere a fianco di quei produttori e dei territori che si oppongono all’impianto di monocolture intensive, in una area non tradizionalmente vocata”.

“Il Valdarno, come negli altri territori Toscani individuati dal progetto,- continua Slow Food Toscana – la Valdichiana, la zona del Grossetano ed in altre che dovessero essere interessate, ci si deve porre il problema di cosa vorremmo nel nostro futuro per la nostra salute, per la nostra campagna, per il nostro paesaggio.”

“Le coltivazioni “superintensive” non fanno bene alla terra, né agli umani – afferma Agenzia Europea per l’Ambiente, nel suo recente rapporto “Stato per l’ambiente 2020” –  per quello che necessariamente comportano in termini di contaminazione da pesticidi, di emissioni di gas serra, di erosione e impermeabilizzazione del suolo, di inquinamento delle falde”.

Slow Food sottolinea che “quanto già accaduto in altri paesi, in Cile e Turchia, ma anche nel vicino Lazio, già coinvolti in questo progetto, deve sollecitare la nostra attenzione e concentrarla sugli effetti che avrà sulla salute e sull’ambiente.”

Slow Food ha contribuito alla nascita del Distretto Rurale del Valdarno, per una progettualità e una visione di una produzione locale “buona, pulita e giusta”. L’adozione, in questa area, di pratiche mono-colturali di varietà non locali di un prodotto che ha solo un piccolo e occasionale spazio nella piramide alimentare (non la frutta secca, ma il prodotto cui è destinato), a detta di Slow Food, “vanificherebbe il lavoro svolto in tanti anni, il lavoro di cittadini, volontari, produttori e amministrazioni locali e regionali, che hanno, fino a oggi, condiviso una visione comune, impiegando cospicue risorse umane ed economiche per il raggiungimento di ben altri obiettivi.”

A livello regionale e nazionale, Slow Food sta lavorando per “la sostenibilità alimentare, affinché la filiera del cibo si compia per lo più a scala locale, e questo si fa valorizzando la rete delle piccole imprese agricole, sostenendole, con la distribuzione locale nei mercati contadini, partecipando ai tavoli dove si progettano le politiche alimentari locali, tra cui convenzioni con le mense che prevedano l’impiego di prodotti locali. Prodotti fondamentali per la sostenibilità e sicurezza alimentare locale, oltre che per la salute di uomini e ambiente, non destinati al mercato internazionale. Cibo per la comunità, non merce per il mercato.”

L’appoggio ai produttori del Valdarno, in questo contesto, “è necessario. Ribadiamo, in questa occasione, come sempre, la nostra avversione all’agricoltura industriale che sta dimostrando, in tutto il pianeta, di essere causa e non effetto della crisi climatica e sociale, il nostro no alle monocolture, siano di noccioli o di altre varietà alimentari, all’utilizzo di pesticidi di comprovata nocività che si portano dietro, e il nostro sostegno alle economie locali, in particolar modo alle filiere alimentari, mai come oggi importanti per le comunità locali e per il pianeta.

Oggi – conclude Slow Food – ci uniamo alla condotta del Valdarno e ai produttori, nel chiedere spiegazioni alle amministrazioni locali che hanno supportato questa iniziativa, ricordando che i Comuni dell’area che aderiscono al distretto rurale del Valdarno hanno scelto un modello di governo del territorio ben lontano da quanto proposto. Chiediamo, inoltre, in quale modo l’introduzione di colture intensive di cultivar non locali e interamente destinate all’industria e al consumo esterno, può contribuire a “favorire i processi di organizzazione di relazioni di mercato più equilibrate, potenziare la filiera e, quali effetti conseguenti, consolidare la stabilità economica e occupazionale del distretto, apportando vantaggi anzitutto di carattere ambientale al territorio” (legge regionale 17/2017- nuova disciplina dei distretti rurali).

Nei musei della Maremma si rinnova l’appuntamento con “Natale al Museo”

Con l’arrivo delle festività natalizie torna in Provincia di Grosseto “Natale al Museo”, con decine di eventi tra laboratori didattici per bambini, incontri, mostre e visite guidate organizzate nei musei, le aree archeologiche e sedi espositive della rete Musei di Maremma. Un programma per vivere questi giorni di vacanza anche nel segno dell’arte e della cultura. Ecco alcune delle iniziative più importanti.

Al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma (MAAM) di Grosseto, in Piazza Baccarini, giovedì 19 dicembre, alle ore 17, si terrà la presentazione del catalogo “Oltre il Duomo” e a seguire la conferenza dal titolo “Oltre il Duomo. Lo scavo, gli studi e la mostra” a cura dell’architetta Barbara Fiorini, curatrice della mostra, che proseguirà fino al 2 febbraio 2020. Previsti tanti laboratori per bambini come “L’archeotombola”, campus di tre giorni (31 dicembre, 2 e 3 gennaio), e la “Befanite”il 4 gennaio. Info e prenotazioni: tel.0564488752.

Nel Museo di Storia Naturale della Maremma, sempre a Grosseto (Strada Corsini 5), ecco due laboratori per bambini e adulti:  il 26 dicembre alle ore 16 “La città vista con gli occhi del geologo” e il 6 gennaio alle 16.30 mini-corso per aspiranti ornitologi. Info: tel.0564488571.

A Porto Santo Stefano, all’Acquario Mediterraneo dell’Argentario, Lungomare dei Navigatori 44, fino al 6 gennaio si può visitare la mostra “Presepe in vasca”. Si tratta di una particolarissima rappresentazione della natività in acqua.

Ci spostiamo al Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia (Comune di Castiglione della Pescaia),  dove sono previsti due laboratori per bambini dai 5 ai 12 anni e famiglie: sabato 21 dicembre e sabato 4 gennaio. Info e prenotazione: 0564927241.

A Massa Marittima, domenica 29 dicembre alle ore 15  si terrà la visita guidata “Massa Marittima ed il Medioevo dorato di Ambrogio Lorenzetti” , presso il Museo di San Pietro all’Orto, Corso Diaz 36. Domenica 5 gennaio alle ore 11, nel Museo Archeologico Giovannangelo Camporeale, Piazza Garibaldi, si svolgerà il tour guidato della mostra  “Il saluto alla Sfinge di Vulci”. L’esposizione proseguirà fino al 6 gennaio, così come la rassegna fotografica “Confini di passaggio” di Riccardo Zipoli al Museo San Pietro all’Orto. Info tel. 0566906525.

Un dettaglio della Maestà di Massa Marittima, dipinta da Lorenzetti

A Follonica, al Museo Magma, (Museo delle Arti in Ghisa della Maremma) area ex Ilva, sono previsti tre laboratori per bambini: venerdì  27 dicembre alle ore 16.30  ‘’Giochiamo con la Carta’’, domenica 29 dicembre ore 16.30 ‘’Facce da Museo!’’, domenica 5 Gennaio, ore 16.30, il ciclo si chiuderà con ‘’Costruiamo una lucerna come gli antichi romani’’. Info e prenotazioni: tel. 056659027.

Laboratori didattici al museo Magma

A Gavorrano, il Museo Minerario in Galleria è nuovamente aperto al pubblico, con visite guidate al mattino ed al pomeriggio dal 27 al 31 dicembre e dal 2 al 6 gennaio. Le visite si svolgono alle ore 11 e alle 16,  il ritrovo  è  all’Info Point del Parco di Gavorrano, informazioni tel. 0566844247.

Nel Museo Civico Archeologico della Civiltà etrusca “Enrico Pellegrini” di Pitigliano, Piazza Fortezza Orsini, il programma degli eventi natalizi si intitola “Le botteghe dei mestieri antichi…”. Previsti due laboratori per bambini dai 5 ai 12 anni: sabato 28 dicembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle ore 17 “L’artigianato etrusco” e  sabato 4 gennaio: “Come si vestivano gli Etruschi per le feste ? L’atelier etrusco”. Info: tel. 0564614067.

Una veduta di Pitigliano

A Sorano, nel Parco Archeologico Città del Tufo, giovedì 2 gennaio alle ore 15, nella Fortezza Orsini, “Prepariamo la calza per la Befana”, attività per bambini, info: tel. 0564614074.

Sul Monte Amiata, la Fondazione Le Radici di Seggiano resterà aperta al pubblico per effettuare visite guidate al Museo dell’ Olio Diffuso e degustazioni di oli ottenuti dalla cultivar autoctona Olivastra Seggianese con il metodo panel test. Per informazioni sugli orari o prenotazioni tel. 0564950972.

Infine, a Scarlino, il Museo Archeologico Portus Scabris al Puntone e il Centro di Documentazione Francovich a Scarlino resteranno aperti il  27, 28, 29 e 30 dicembre dalle 10 alle ore 13.

Il programma dettagliato degli eventi “Natale al Museo” si può consultare sul sito: www.museidimaremma.it e nella pagina Facebook.

Maltempo, Livorno: rischio esondazione corsi d’acqua

Massima allerta a Livorno per le piogge persistenti che stanno provocando l’ingrossamento dei corsi d’acqua a rischio esondazione. Monitoraggio costante delle zone problematica da parte del Comune e della protezione civile. Problemi per il maltempo anche nella zona sud della provincia di Grosseto dove i torrenti Elsa e Gattaia sono a rischio esondazione in zone di campagna. In Toscana fino alle 18 di oggi è allerta arancione su buona parte della Regione.

Il Comune di Livorno spiega che la protezione civile “sta monitorando costantemente la situazione in considerazione delle previsioni meteo che prevedono piogge consistenti anche nelle prossime ore”. Attiva anche la polizia municipale nelle strade in prossimità di corsi d’acqua che potrebbero allagarsi, avvisando con gli altoparlanti del probabile rischio di esondazione al fine di evitare il più possibile gli spostamenti. In  caso di peggioramenti il consiglio della protezione civile è di quello di lasciare il piano terra per spostarsi ai piani più alti.
“Anche oggi come nei giorni passati tanta pioggia sul territorio livornese – scrive il sindaco di Livorno Luca Salvetti su Fb -. Tutta la struttura della Protezione Civile sta lavorando per monitoraggi, controlli ed interventi. Questa mattina anch’io ho fatto un sopralluogo nei punti di maggiore sensibilità, compresi i corsi d’acqua. Il quadro è impegnativo, ma costantemente sotto controllo. Anche i territori intorno al comune di Livorno sono duramente colpiti da piogge insistenti. La pioggia continua a cadere incessantemente e le previsioni non sono delle migliori per oggi e per i prossimi giorni. La situazione, dunque, potrebbe mutare. Si raccomanda alla popolazione di seguire le indicazioni della Protezione civile”.
Nel Grossetano una squadra fluviale con due campagnole e un gommone da rafting dei vigili del fuoco di Grosseto e uomini del distaccamento di Orbetello, stanno operando nel comune di Manciano, nella zona di Saturnia dove ai pompieri sono giunte alcune segnalazioni riferite ad allagamenti e auto bloccate. Al momento nessun soccorso a persona. La strada provinciale 74 viene tenuta sotto stretta osservazione dalla Provincia e dai tecnici, insieme alla municipale e al sindaco di Manciano Mirco Morini, per decidere di un’eventuale chiusura.
Chiuse le strade comunali Onteo e Cirignano mentre è stata prevista un’ispezione sulla strada provinciale della Follonata, in località Baroncella per criticità in quella zona e in località i Pianetti, vicino a Montemerano. Nel Pisano, a Castelfranco di Sotto, dove ci sono state forti piogge, chiuso un tratto di via Sibilla Aleramo per un allagamento. Il sindaco, Gabriele Toti, dopo un sopralluogo,ha dichiarato che la situazione in generale è sotto controllo. Il fosso parallelo a via Usciana “è alla massima portata, ma per il momento non desta preoccupazioni. Lo stesso vale per il collettore di Usciana e per il torrente stesso che scorrono regolarmente”, ha aggiunto Toti.
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