Delibera della Giunta regionale assegna 11,7 milioni di euro per la manutenzione di ponti su strade toscane

Firenze, approvati alla Giunta della Regione, 11,7 milioni per la manutezione strutturale e di consolidamento dei ponti situati sulle strade della Toscana che attraversano diverse province.

Per il triennio del 2023-2025 è stata approvata una delibera con cui si assegna un totale di 11,7 milioni di euro alle provincia di Lucca, Pistoia, Arezzo e Siena. I fondi sono destinati alla manutenzione dei ponti situati sulle strade regionali, a dare il via è stata la Giunta Regionale su proposta dell’assessore alla Mobilità, infrastrutture e viabilità Stefano Baccelli. Quest’ultimo ha spiegato che “serviranno per interventi di manutenzione strutturale e di consolidamento dei ponti situati sulle strade regionali che attraversano le tre province. Ad Arezzo vanno 360 mila euro per la regionale 71. A Lucca 1.234 mila euro per vari interventi sulla regionale 445. Sulla Sr 66 in provincia di Pistoia si interverrà per 57.300 euro. Infine a Siena gli interventi riguardano la Sr2 per un totale di 10.049.311,45 euro”.

Con questa delibera sono stati assegnati alle province di Lucca, Pistoia, Arezzo e Siena risorse dette integrative rispetto a quelle già ricevute per interventi di manutenzione sui ponti delle strade regionali. Questi ponti sono prossimi alla cantierizzazione, ma necessitavano di risorse aggiuntive per poter avviare le gare di appalto. Per ciò che riguarda la provincia di Arezzo, l’intervento è localizzato sulla Sr 71 al chilometro 118+259 nel comune di Cortona, località Camucia. In provincia di Pistoia l’intervento sulla Sr 66 è situato al chilometro 23+400 nel comune di Quarrata. In provincia di Siena si tratta di due interventi sulla Sr 2, entrambi collocati nel comune di Poggibonsi: uno al chilometro 249+350 e l’altro al chilometro 247+500. A Lucca gli interventi saranno quattro e tutti sulla Sr 445. Uno è al chilometro 22+400 nei comuni di Castelnuovo Garfagnana, Pieve Fosciana e Fosciandora. Il secondo al chilometro 32+100 nel comune di Camporgiano. Il terzo al chilometro 0+100 nel comune di Bagni di Lucca. L’ultimo al chilometro 39+700 nel comune di Piazza al Serchio.

50 milioni stanziati con il Psr per valorizzare le zone montane di Pistoia e Lucca. Saccardi: “Opportunità di crescita e di sviluppo”

Il Piano di sviluppo rurale della Regione si occupa di valorizzazione delle zone montane, gli ultimi tre comuni che sono stati coinvolti sono Pistoia, Pescia e Montale ai quali si aprono molte opportunità.

Stamani nella Sala maggiore del Palazzo comunale di Pistoia si è tenuto l’incontro ‘Gal Montagnappennino: l’area montana della provincia di Pistoia nella nuova programmazione Leader 2023/2027’. Durante l’evento si è espressa la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi: “Credo che sia una bella opportunità anche per la città di Pistoia, che insieme ai comuni di Pescia e Montale, avrà la possibilità di aderire alle politiche Leader, che stanno dentro il Psr e che avranno nella prossima programmazione quasi 50 milioni di euro a disposizione”.

L’incontro aveva lo scopo di illustrare le opportunità che si aprono ai tre comuni di Pistoia, Pescia e Montale che entrano a far parte del Gal, ovvero la società consortile riconosciuta della Regione Toscana, formata da soggetti pubblici e privati delle province di Lucca e Pistoia. Il Gal si occupa, attraverso le misure del Piano di sviluppo rurale della Regione, dei progetti per la valorizzazione delle zone montane. “Si tratterà di politiche – ha aggiunto Saccardi – che in molti casi non troveranno altri tipi di finanziamento da potere utilizzare e che potranno quindi trovare nelle risorse del Psr una opportunità di crescita e di sviluppo anche per affrontare il tema dello spopolamento delle zone montane, che poi è quello che ci interessa di più”.

Precipitano sulle Apuane, morta una donna, ferito un uomo, morto anche un cane

Lucca, una donna di 58 anni è morta e un uomo trentenne è rimasto ferito in modo grave dopo essere precipitati durante un’escursione sulle Alpi Apuane.

La notizia dell’incidente sulle Apuane viene data dal Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (SAST) intervenuto nella serata di ieri sul Monte Cavallo, tra Massa Carrara e Lucca. L’uomo è in prognosi riservata.

Secondo il SAST, i due, equipaggiati con indumenti leggeri e che avevano con sé due cani, uno dei quali uno è morto cadendo a valle, avevano percorso la cresta nord del Monte Cavallo, che parte dalla Foce di Cardeto e che si dirige fino alla vetta, “una via alpinistica non difficile” ma “non banale”.

A far scattare le ricerche l’allarme dato dal marito della donna. Sono in corso le operazioni di recupero del secondo cane, in vita, che è stato recentemente localizzato sullo stesso pendio e per il quale si sta movimentando l’elicottero drago dei vigili del fuoco di Cecina.

Il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (SAST) è l’articolazione territoriale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico  (CNSAS).Nato nel 1957 , il SAST è un’associazione di volontariato (“ONLUS”), senza fini di lucro, regolarmente iscritta al Registro Regionale del Volontariato presso la Regione Toscana.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) fu istituito nel 1954 come organo tecnico del Club Alpino Italiano (CAI) di cui ancora oggi è una Sezione particolare.Le leggi che lo regolano sono quelle istitutive, del 1963 e del 1985, che disciplinano i rapporti tra lo Stato e il CAI, al quale viene dato uno speciale mandato per il servizio di soccorso in montagna. Con la legge 225 del 1992 il CNSAS è entrato a far parte della Protezione Civile con pari dignità rispetto alle Forze Armate, ai Vigili del Fuoco e alla Croce Rossa.

Perquisite due case degli attivisti che hanno imbrattato Palazzo Vecchio. Ultima Generazione: “Provvedimento sproporzionato”

La Digos è entrata in due case di attivisti facenti parte di ‘Ultima Gnerazione’, il movimento che ha deciso di imbrattare Palazzo Vecchio per protestare contro il cambiamento climatico.

Il movimento ‘Ultima Generazione‘ ha commentato quanto successo a due loro attivisti, che hanno visto il sequestro di molti oggetti personali a causa della perquisizione avvenuta all’interno dello loro case. “Le forze dell’ordine hanno perquisito le abitazioni di Giordano e Nicole, sequestrando i loro computer, telefoni e schede telefoniche, e perfino un libro. Un’ulteriore perquisizione è stata effettuata nella casa della persona della quale da ieri Nicole era ospite”.

I due attivisti avevano imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio il 17 marzo scorso, per protestare contro il cambiamento climatico. Un “provvedimento del tutto sproporzionato – commenta Ultima generazione – se rapportato ai reati loro contestati successivamente alle azioni di disobbedienza civile nonviolenta che hanno compiuto”.

“Mi hanno portato via il telefono cellulare, il pc fisso, dei volantini e anche un libro – ha detto Giordano nello stesso comunicato -. Mi sono sentito trattato come uno dei peggiori criminali. Ti senti trattato come fossi una persona pericolosa, che va controllata perché fa chissà quali attentati, quando sei una persona normale. Anche loro, quando sono entrati, e sono stati cordiali, si sono resi conto che era una situazione un po’ assurda”.

Ora i due giovani sono indagati per l’imbrattamento con vernice della facciata di Palazzo Vecchio. La Digos ha infatti effettuato le perquisizioni in abitazioni di loro pertinenza a Empoli (Firenze) e Lucca. Secondo quanto riferito sono stati sequestrati, oltre che i telefoni e un computer, anche pen drive e dei volantini.

Bancarotta fraudolenta di una srl delle acque minerali, 14 persone indagate

Lucca, la procura della città toscana, ha chiesto il processo per 14 persone indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta, falso e autoriciclaggio nel fallimento di una srl delle acque minerali dove la guardia di finanza ha ravvisato distrazioni patrimoniali per circa 6 milioni di euro.

Gli accertamenti, spiegano le Fiamme gialle, hanno mostrato che gli indagati per bancarotta, avrebbero spogliato la società dei principali asset aziendali, attraverso la cessione dello stabilimento produttivo, degli impianti e delle attrezzature, nonché del marchio, tutto ciò a beneficio di imprese a essi stessi riconducibili.

Gli indagati, inoltre, avrebbero svuotato i conti correnti aziendali mediante il trasferimento di somme, giustificato ad arte, a beneficio di altre due società della grande distribuzione alimentare con sede in Emila Romagna, anche queste a loro riconducibili; ciò mediante quotidiani e consistenti prelievi ingiustificati di contante.

In tal modo, il sodalizio attuava distrazioni quantificate in circa 6 milioni di euro. In una fase successiva, riporta sempre la Gdf, l’intero complesso aziendale già appartenuto alla srl attraverso ulteriori passaggi di cessione e con l’interposizione di altri soggetti giuridici sempre di fatto gestiti dagli indagati, veniva trasferito, per sottrarlo alla procedura di aggressione del patrimonio – a garanzia dei creditori – connessa al fallimento, a società terza in buona fede (estranea, quindi, ai fatti) per 595.000 euro. Da qui l’accusa di autoriciclaggio. La procura ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini e le richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati.

‘The last fighter’, nuovo thriller girato in Toscana esce al Cinema il 30 marzo

Firenze, ‘The last fighter’ è il nuovo thriller girato in Toscana che uscirà al cinema il 30 marzo, il protagonista sarà coinvolto nel salvataggio di bambini siriani.

Arriverà nelle sale cinematografiche il nuovo film del regista ed attore fiorentino Alessandro Baccini, il titolo è ‘The last fighter’ ed è stato prodotto da Domenico Costanzo. L’uscita in sale è prevista il 30 marzo e sarà in programmazione in quattro sale del Circuito Uci Cinema: a Firenze, Campi Bisenzio, Arezzo e Sinalunga.

Si tratta di un action-thriller girato interamente in Toscana, tra Firenze, Lucca, Vecchiano e Pienza. Mark, il protagonista del film The Last Fighter, è un avvocato in carriera e giocatore estremo in combattimenti marziali, che viene coinvolto nel salvataggio dei bambini siriani. Una scelta che pagherà a caro prezzo, entrando in un abisso, apparentemente senza via d’uscita. Il film, vietato ai minori di 14 anni non accompagnati, mescola la spettacolarità dei combattimenti delle arti marziali, con tematiche sentimentali, di attualità e umanitarie, lungo una linea espressiva che unisce azione, match di lotta molto duri e violenti.

Nonostante il film sia ambientato a Firenze, la ricostruzione dell’ambiente siriano è stata preparata nelle cave di Vecchiano, in provincia di Pisa, grazie alla partecipazione della Croce Verde, che messo a disposizione i tendoni. Anche a Lucca sono state girate diverse scene, l’Asl ha infatti consentito di effettuarr delle riprese al ‘San Luca’, in una sala operatoria. Una scena di combattimento è stata girata nel Palazzo Ducale di Lucca ed altre scene ancora sono state girate a Pienza, in provincia di Siena.

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