Infermiere aggredito in psichiatria: “Ora basta, servono azioni concrete”

Un’altra aggressione, stavolta nei confronti di un infermiere. E’ stato aggredito e picchiato mentre si trovava in servizio all’ospedale San Luca nel reparto psichiatria da due pazienti in stato di forte agitazione. Sul posto, allertati dal personale in servizio, sono intervenuti i carabinieri.

E’ quanto denuncia l’Unione autonoma degli operatori sanitari spiegando che il fatto dell’infermiere aggredito risale alla notte del 30 aprile. “Non è bastata la recente morte della povera psichiatra a Pisa – scrivono in un comunicato – i talk show che parlano ogni giorno ed i mass media che scrivono della psichiatria solo quando c’è il caso eclatante per poi tornare nell’oblio. A Lucca negli anni vi sono state aggressioni anche gravi nei riguardi di operatori psichiatrici del San Luca, si fanno audit, riunioni ma poi tutto ritorna uguale a prima. Solo in casi gravi di cronaca si parla dell’insicurezza degli operatori, fra frasi ideologiche e mancanza di personale o mezzi idonei”.

Prosegue ancora la nota dell’Unione autonoma degli operatori sul caso dell’infermiere aggredito. “Personaggi violenti che dovrebbero essere gestiti in residenze apposite che per inerzia del sistema stazionano oltre tempo in Spdc terrorizzano il personale usando violenza verbale e fisica sicuri di rimanere impuniti, quando non sono soddisfatti del ricovero alberghiero. Ci vogliono azioni concrete da ora in poi perché sarà sempre peggio visto il dilagare di giovani sempre più violenti, disagiati, con uso sempre più importante di sostanze stupefacenti di nuova e vecchia generazione. Muoviamoci affinché il personale della psichiatria sia aiutato e difeso da forze dell’ordine in numero sufficiente in tempi brevi di intervento”.

Ricordiamo che proprio nei giorni scorsi c’era stata una fiaccolata per ricordare Barbara Capovani, la psichiatra uccisa a Pisa da un suo ex paziente. Il caso ha riacceso i riflettori sulle aggressioni ai sanitari e generato numerose polemiche non solo tra gli addetti ai lavori.

Eventi al Puccini Museum in occasione del Lucca Classica Music Festival

Gli appuntamenti al Puccini Museum partono sabato 29 aprile e vanno avanti fino al primo maggio, il tutto è organizzato nell’ambito del Lucca Classica Music Festival.

Il Puccini Museum è la casa natale di Giacomo Puccini, al suo interno ci saranno varie proproste nell’ambito della manifestazione Lucca Classica Music Festival. Si inizierà sabato 29 aprile, alle ore 11 e 12, con la possibilità di partecipare alla visita guidata del Piccini Museum – casa natale di Giacomo Puccini condotta dagli studenti delle classi Ie e Ib della scuola secondaria di I grado ‘Leonardo da Vinci’ nell’ambito del percorso didattico Puccini a scuola – Guida per un giorno.

In seguito nel pomeriggio, alle 15:30, presso la Casermetta San Colombano si svolgerà Cowboys all’opera, un laboratorio dedicato all’opera per bambini dai 6 ai 12 anni. In particolare sarà un’occasione per far conoscere la Fanciulla del West e anche far capire come il compositore ha portato il Far West nei teatri d’opera ben prima che inventassero i film western.

Il 30 aprile, sempre presso la Casermetta, è possibile visitare l’Opera in cartellone, mostra di elaborati realizzata da alcune classi della scuola secondaria di I primo grado ‘Leonardo da Vinci’ e del liceo di scienze applicate Polo scientifico tecnico professionale ‘Enrico Fermi’ nell’ambito del progetto didattico Puccini a scuola. Altro appuntamento, l’1 maggio alle 12 con una visita guidata inclusa nel prezzo del biglietto del Puccini Museum – Casa natale.

Morta anche la donna ricoverata in seguito all’esplosione in casa a Lucca

Lucca, il 15 aprile un’esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas, ha completamente distrutto un’abitazione del paese di Montecarlo, oltre a diversi feriti ci sono ora due morti, marito e moglie.

Nemmeno Francesca Donatini, 71 anni, ce l’ha fatta. La donna è la seconda vittima dell’eplosione che il 15 aprile ha completamente distrutto la sua casa a Montecarlo, in provincia di Lucca, nella quale aveva perso la vita il marito Luciano Lazzerini. La donna che è venuta mancare era ricoverata all’ospedale Cisanello di Pisa, a causa delle gravi ustioni che coprivano il 70% del suo corpo dopo lo scoppio.

Dopo due settimane dal tragico crollo nel quale sono rimaste ferite altre cinque persone, è venuta a mancare oggi. Il 15 aprile scorso, intorno alle 11:30, il lato di una casa colonica in via traversa Marginone è esplosa riducendosi in macerie. Luciano Lazzerini era morto sul colpo, mentre la moglie Francesca Donatini era stata estratta viva dopo quasi sette ore durante le quali era sempre rimasta in contatto con i soccorritori.

Le cause e le origini dell’esplosione sono ancora da chiarire. L’ipotesi sulla quale sta indagando la procura di Lucca è quella di una fuga di gas. Infatti, dalle prime testimonianze sarebbe emerso che da giorni, nella zona, si sentiva odore di gas. Di recente era stato effettuato un intervento di manutenzione all’impianto Gpl utilizzato dall’intera struttura.

Questa mattina è iniziato il sopralluogo del pool di periti formato dal consulente della procura, l’ingegnere Francesco Marotta, nominato dal pm titolare del fascicolo Salvatore Giannino, e dai consulenti delle parti. Tra gli indagati ci sono il tecnico e il titolare della ditta che ha effettuato l’intervento di manutenzione.

Lucca Art Fair, l’evento dedicato all’arte moderna e contemporanea

Torna con la settima edizione, la Lucca Art Fair, dal 21 al 23 aprile, evento dedicato alla mostra e alla vendita di arte che si terrà a Real Collegio, nel centro storico.

Dal 21 al 23 aprile la città di Lucca ospiterà al fiera Lucca Art Fair. All’interno ci sarà arte moderna e contemporanea in mostra ma anche in vendita, è la settima edizione e si terrà al Real Collegio, nel centro storico. Saranno ben 30 le gallerie d’arte (di cui tre sono straniere) che si sono date appuntamento e che porteranno le opere di 200 artisti diversi.

Alla fiera si attaccherà anche la mostra ‘The Abduction of Europe’, curata da Sasa Janjic con sei artisti provenienti dalla Serbia che affronteranno con le loro opere la questione del rapporto tra centro e periferia, l’Europa come entità politica, economica e culturale e i suoi riflessi sulla nostra società.

Sono anche previste delle visite guidate gratuite nel percorso espositivo della fiera, volte ad avvicinare il grande pubblico al mondo del collezionismo d’arte. “Vogliamo alimentare il fermento – commenta Paolo Batoni, exhibition manager – e le tendenze che stanno emergendo dal mercato e, allo stesso tempo, sostenere e incoraggiare una nuova generazione di collezionisti e visitatori ad avvicinarvisi attraverso la fiera ad un approccio non solo economico, ma anche culturale. Su queste basi ho voluto interpretare anche questa nuova edizione di Lucca Art Fair”.

“Oltre ad essere una fiera è anche una grande mostra di arte contemporanea da poter visitare con tour guidati da esperti del settore – sottolinea l’assessore Mia Pisano -, che porta a Lucca le opere di oltre 200 grandi artisti internazionali e 30 gallerie provenienti da tutta Italia e dall’estero. Questo permetterà di avere l’opportunità in questi giorni di ammirare opere di grandissimi artisti come Wharol, Haring, Schifano, De Chirico oltre ad una selezioni di opere provenienti perfino dal Giappone, arricchendo di fatto l’offerta culturale in questo periodo di ponte, in cui sappiamo che la città sarà ricca di visitatori”

Lucca, allarme per scoppi sotterranei e fumo dai tombini

Lucca, tre scoppi sotterranei con conseguente blackout di un isolato nel centro storico della città toscana, hanno messo in allarme intorno alle 9:45 abitanti e negozianti degli esercizi che si affacciano su via Santa Giustina e via Santa Lucia.

In seguito dai tombini della zona è uscito anche del fumo. Al buio oltre alle abitazioni e i negozi anche Palazzo Orsetti, sede del Comune di Lucca. Secondo i primi accertamenti a provocare gli scoppi sarebbe stato un problema di natura elettrica.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che in via precauzionale hanno inizialmente transennato la zona chiedendo a chi era nei negozi di uscire ma senza evacuare la zona. Sul posto sono poi intervenuti tecnici Enel e del gas anche in quell’area non ci passano condutture. La situazione è stata monitorata anche dal sindaco Mario Pardini in prima persona che è uscito dal suo ufficio.

Esplosione a Lucca, trovato morto l’uomo disperso ed estratta viva, ma in gravi condizioni, la donna

Montecarlo, all’incirca le 11:30 di sabato mattina, è stato avvertito un boato. Un’esplosione aveva sconvolto una casa a due piani, facendola venire giù per intero in via del Marginone, zona di campagna del borgo di origine medioevale sulle colline della provincia di Lucca.

Il bilancio dell’esplosione è di un uomo di 70 anni morto e di sei feriti: i più gravi, portati entrambi in codice rosso all’ospedale Cisanello a Pisa, sono la moglie 71enne della vittima, recuperata dalle macerie dopo un lungo lavoro da parte dei vigili del fuoco, intervenuti anche con personale Usar e i cani, e un uomo di 46 anni, che abitava da solo al piano sopra a quello dell’anziana coppia e che ha riportato traumi alle gambe.

Gli altri quattro feriti, tutti lievi, erano in un’abitazione a fianco di quella crollata: si tratta di una donna, portata in ospedale per la sospetta frattura di un polso, dei suoi due figli di 9 e 12 anni per i quali si parla di escoriazioni e contusioni, e di sua madre, che ha riportato un trauma toracico.

Una fuga di gas la probabile causa dell’esplosione: la procura ha aperto un fascicolo di indagine. Da capire, se sia dipesa da una bombola di gas o da altro. Il deposito del gpl che serviva la casa è stato trovato integro. Qualcuno ha parlato di odore di gas avvertito recentemente, al vaglio anche interventi di manutenzione che sarebbero stati fatti in passato.

Il comandante dei vigili del fuoco di Lucca Calogero Daidone, accorso sul posto insieme a una quarantina di pompieri di tutte le specialità, ha parlato di “scoppio, sicuramente c’è stato uno scoppio” visto come “il fabbricato è posato a terra”, di cui bisogna verificare le cause. Sul posto, a seguito dell’esplosione, insieme ai vigili del fuoco sono arrivati la polizia municipale, i carabinieri, il sindaco Federico Carrara, e chiaramente i sanitari inviati dal 118.

Fatto intervenire anche l’elisoccorso che ha poi portato in ospedale il 46enne, il primo a essere estratto vivo dalle macerie poco dopo l’esplosione e poi, intorno alle 18, la 71enne: quest’ultima, da quanto spiegato, avrebbe riportato ustioni sul 70% del corpo.

I soccorritori erano riusciti a individuarla a fine mattina, e a parlarci: le squadre usar sono poi riuscite a liberarla dalle macerie dopo ore di scavo. I vigili del fuoco hanno poi reso noto di aver individuato il corpo senza vita del marito della donna, che è stato successivamente estratto dalle macere.

A ottobre scorso, il 27, un’altra esplosione in un’abitazione a Torre, nel comune di Lucca, era costata la vita a una coppia, Luca Franceschi, 69 anni, e Lyudmyla Perets, 44 anni, e a Debora Pierini, 26 anni: quest’ultima, incinta all’ottavo mese, dopo essere stata estratta viva dalle macerie, era stata fatta partorire con un cesareo d’urgenza. La giovane era poi deceduta due settimane dopo per le gravi ustioni riportate. Due le ipotesi investigative avanzate allora per l’esplosione: fuga di gas metano o dall’impianto con la bombola di gpl, 37 gli indagati.

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