Mattarella: “lo spazio rimanga un ambito di conoscenza scientifica e non di competizione militare “

Il presidente della Repubblica è arrivato questa mattina nel capoluogo Toscano. Mattarella ha presenziato alla cerimonia per i 100 anni dell’ateneo di Firenze presso il Teatro del Maggio Musicale, poi ha visitato il museo della Specola, e  ha inaugurato la Fondazione intitolata a Piero Bargellini, il sindaco che affrontò l’emergenza dell’alluvione di Firenze del 1966.  Nel pomeriggio presenzierà alla cerimonia di intitolazione del parco di San Donato, nel quartiere di Novoli, al magistrato Piero Vigna

“Se c’è un messaggio importante è far si che lo spazio rimanga un ambito collaborativo di conoscenza scientifica di fronte a tentativi di farne uno spazio di interventi commerciali se non addirittura di competizione militare. La ricerca scientifica nello spazio rimanga tale al servizio dell’umanità, preservando il futuro dello spazio ad una visione collaborativa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Firenze parlando della ricerca scientifica spaziale.

Mattarella  è arrivato al Teatro del Maggio in mattinata accompagnato dal  prefetto Francesca Ferrandino. Il capo dello Stato, accolto all’esterno del teatro dal sindaco Dario Nardella e dal presidente della Regione Eugenio Giani, nel momento dell’ingresso dentro il teatro ha ricevuto una lunga standing ovation. Applauso che poi si è ripetuto al momento dell’uscita dal teatro alla fine della cerimonia.

Nel pomeriggio Mattarella ha raggiunto il Museo della Specola di Firenze,, visitando  le sezioni del museo di scienze naturali dell’Università di Firenze dedicate a cere anatomiche e cere botaniche, accompagnato dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini

“Ricordare Pietro Calamandrei e Giorgio La Pira mi ha fatto pensare al grande rigore costituzionale del primo e alla visione non illusoria o sognatrice ma coraggiosa e profetica del mondo del secondo” ha sottolineato nel suo intervento al Teatro del Maggio Mattarella. Che ha aggiunto “a ricerca scientifica spaziale aiuta la conoscenza della terra, conoscenza di cui in realtà disponiamo ancora in maniera insufficiente e ridotta, anche perchè viene dissipato gran parte del tempo, delle energie e delle risorse nel competere, nel contrastarsi, quando non nel combattersi e nel cercare di distruggersi, quando vi sono di fronte all’umanità sfide e traguardi necessariamente comuni”.

Casa: 10 mln dalla regione Toscana per edilizia pubblica

Casa – Dieci milioni di euro per realizzare nuovi alloggi per affrontare l’emergenza abitativa. E’ la misura di edilizia residenziale pubblica inserita nel programma di interventi finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione.

Il programma a febbraio sarà oggetto di un accordo tra Regione e Governo. “Abbiamo voluto inserire l’Erp in questo programma vista l’estrema necessità di offrire opportunità abitative alle fasce più deboli – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani -. Il fabbisogno di case popolari è elevatissimo – ha proseguito – : anche per questo raddoppieremo l’effetto di questo provvedimento cofinanziandolo per almeno altri dieci milioni di euro con risorse regionali”.

I progetti che verranno finanziati saranno decisi a breve: “Cercheremo di destinare i finanziamenti a quegli interventi per i quali sia già in fase avanzata la fase progettuale” evidenzia l’assessora alle politiche sociali e alla casa Serena Spinelli. Vogliamo – spiega ancora l’assessora – che l’effetto di queste risorse dia il suo risultato in tempi brevi: i lavori, laddove le progettazioni siano vicine a concludersi, potranno iniziare presto e finire più rapidamente in modo da offrire nuove possibilità abitative alle tante famiglie che hanno l’urgenza di una casa ma che possono permettersela solo a canone ridotto, come avviene nelle abitazioni Erp”.

Firenze: 7,5 mln per tunnel sotto Arno

L’intervento consentirà di ripristinare l’antico camminamento  sotto l’Arno dal lungarno della Zecca a piazza Poggi Giani: “Porterà turisti in Oltrarno e al museo Siviero ” .

Un antico camminamento sotto l’Arno, un percorso sotterraneo inedito che collegherà il lungarno della Zecca a piazza Poggi, sulla riva sinistra del fiume. questo suggestivo intervento, nel cuore di Firenze, sarà reso possibile dallo stanziamento di 7 milioni e 500 mila euro deciso dalla Regione nell’ambito del piano di interventi del Fondo di sviluppo e coesione che prevede complessivamente finanziamenti per oltre 634 milioni di euro e che sarà firmato nei prossimi giorni con la presidente del consiglio Giorgia Meloni.

“Abbiamo deciso – afferma il presidente della Regione Eugenio Giani – di  utilizzare lo strumento del Fsc anche per valorizzare il corso dell’Arno nella città di Firenze. Contribuiranno alla realizzazione di una sorta di Corridoio Vasariano, però sotterraneo, che sarà reso possibile dall’impermeabilizzazione del passaggio esistente sotto il fiume, in coincidenza con la pescaia di San Niccolò. Questo intervento ricostruirà il vecchio percorso pedonale dal lungarno della Zecca, in riva destra, fino a Piazza Poggi, dove un tempo aveva sede la famosa fabbrica dell’acqua. Un percorso affascinante che permetterà ai turisti che arrivano con i bus sui lungarni, di riemergere, facendo pochi passi a piedi, in Oltrarno, visitando così una parte di Firenze meno battuta ma altrettanto importante e suggestiva”.

Ma non è tutto. L’intervento consentirà anche di valorizzare ulteriormente il Museo Casa Rodolfo Siviero, di proprietà della Regione, che si trova in lungarno Serristori proprio a due passi dallo sbocco del tunnel. “I turisti che riemergono in piazza Poggi – spiega Giani – potranno così visitare un’interessante raccolta d’arte e conoscere la storia dello ‘007 dell’arte’, Siviero appunto, che contribuì a riportare a Firenze tante opere trafugate dai nazisti e finite illegalmente in mani private durante la guerra”. Per il restyling del museo Siviero, ricorda il presidente, la Regione ha stanziato, con la sua egge di bilancio, circa 3 milioni di euro.

 

Giglio ricorda vittime del naufragio Concordia 12 anni dopo

La commemorazione è iniziata ieri a mezzogiorno con la messa nella chiesa Santi Lorenzo e Mamiliano di Giglio Porto. Presente anche Franco Gabrielli che durante il naufragio era capo del dipartimento della Protezione civile e poi fu nominato commissario delegato dal governo per l’emergenza.

“Un abbraccio affettuoso a nome di tutta la popolazione ai familiari delle vittime – ha detto il sindaco del Giglio Sergio Ortelli – Il naufragio e l’atto di leggerezza del capitano Francesco Schettino sono stati il simbolo negativo per anni. Di quella tragedia rimane dentro di noi una forte tristezza ma anche il grande cuore dei gigliesi. Nel silenzio di questa giornata ricordiamo le vittime con il nostro cordoglio”.

Dopo la messa, il sindaco Ortelli e Gabrielli hanno deposto la corona dei fiori al largo della Gabbianara nel punto preciso dove la nave Costa Concordia naufragò e persero la vita le 32 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio.

“Ricordiamo oggi Giuseppe Girolamo, un eroe silenzioso che, nel giorno del tragico naufragio della Costa Concordia, cedette il suo posto sulla scialuppa di salvataggio per salvare altre vite, non sapendo nuotare e consapevole di cosa avrebbe comportato per lui questa scelta. Onoriamo la sua memoria, già insignita della medaglia d’oro al valore civile, come esempio di altruismo e coraggio. Non dimentichiamo”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni, nell’anniversario del naufragio della Costa Concordia. Dodicesimo anniversario della tragedia della Costa Concordia, la nave da crociera che naufragò all’isola del Giglio (Grosseto) il 13 gennaio 2012.

“Per la piccola Dayana che aveva solo 5 anni e per le altre 31 vite spezzate. Tutti sull’isola del Giglio aprirono le porte delle proprie case per aiutare i naufraghi della Costa Concordia, una straordinaria solidarietà che dette il via a una delle più grandi operazioni di soccorso della storia. Tutta la Toscana si stringe nel ricordo di quella terribile notte” ha scritto invece  sui social il presidente della Toscana, Eugenio Giani

 

Maltempo: fiumi ingrossati in Toscana, treni sospesi tra Faenza e Marradi. Allerta gialla

Maltempo: Emessa un’allerta gialla dalla sala regionale per rischio idrogeologico fino alle 8 di domani domenica 7 gennaio su tutta la Toscana.  E’ in corso allerta arancione fino alle 18 di oggi su Bisenzio e Ombrone Pistoiese. In Toscana fiumi ingrossati e piogge diffuse. Sotto la soglia di guardia. A Mulazzo caduti 130 mm in 24 ore. Treni sospesi tra Faenza e Marradi, attivati bus.

Precipitazioni diffuse su gran parte della Toscana di intensità moderata che hanno portato
all’innalzamento dei livelli dei fiumi nelle zone dell’Ombrone pistoiese e Bisenzio, Elsa, Greve e Pesa ma sotto la prima soglia di guardia.
A Mulazzo (Massa Carrara) caduti 130 mm nelle ultime 24 ore, il Magra è in diminuzione sotto la prima soglia. Nelle prossime ore previste ancora piogge diffuse, la persistenza e le condizioni di saturazione del terreno potrebbero dar luogo a fenomeni locali di dissesto idrogeologico”. Lo rende noto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sui social.

A causa delle piogge che stanno interessando il territorio e della conseguente allerta da parte del Sistema di allertamento nazionale per la previsione di possibili fenomeni franosi indotti da piogge lungo l’infrastruttura ferroviaria, la circolazione dei treni fra Faenza e Marradi, sulla linea Faentina, è sospesa dalle 8.30 di questa mattina. Si tratta, spiega Ferrovie dello Stato, di una misura presa per monitorare i corpi di frana in una delle zone
più colpite dalle alluvioni del maggio scorso. Al momento quindi tra Marradi e Faenza si viaggia con collegamenti sostitutivi in autobus.
Il sistema di allerta – condizione per la riapertura della linea dopo il disastro – è stato attivato da Rfi lo scorso 27 dicembre, in collaborazione con il Cnr Irpi, centro di competenza del dipartimento di Protezione civile. Lo scopo è proprio quello di sospendere preventivamente la circolazione ferroviaria, evitando potenziali stop dei treni in linea, e
attivare con tempestività un servizio di mobilità alternativo. Come da procedura concordata con le imprese di trasporto e le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, i collegamenti su quel tratto di linea sono al momento effettuati con autobus.
Le squadre tecniche di Rfi sono operative da questa mattina per svolgere di vigilanza straordinaria previste in questi casi. La riattivazione del servizio ferroviario è prevista ad allarme rientrato e dopo i controlli all’infrastruttura da parte dei tecnici.

Sanità: carenza di personale, “difficoltà per l'(ex) guardia medica”

Sanità – A causa della carenza di medici, a livello nazionale e regionale, anche sul territorio dell’Asl Toscana nord ovest negli ultimi mesi si sono registrate “notevoli difficoltà nella copertura completa del servizio di continuità assistenziale” (ex guardia medica).

Nel periodo festivo, “tranne alcune eccezioni, problematiche si sono registrate un po’ in tutti i territori”, con segnalazioni arrivate in particolare per Apuane e Val di Cornia. Lo comunica la stessa Asl che, in una nota, fa il punto della situazione. Per la Val di Cornia, si aggiunge, i sindaci dei comuni di Piombino, Campiglia, Suvereto, San Vincenzo e Sassetta hanno anche chiesto spiegazioni all’Asl.

“La generalizzata carenza di professionisti si ripercuote con effetti pesanti sul servizio della continuità assistenziale – si legge nella nota – oltre che su medicina generale e pediatria sul territorio”. Rispetto a questa situazione, “l’Asl sta mettendo in campo tutte le misure possibili, affrontando la questione come autentica priorità a livello aziendale, monitorando la situazione e intervenendo in tempo reale per ogni criticità o disagio segnalato nelle varie zone”.

Per la continuità assistenziale, si precisa, nell’ultimo periodo si è lavorato con il sistema delle ‘sedi limitrofe’, anche extra zonali, “una misura che dovrebbe essere eccezionale, ma che adesso viene attuata in modo strutturale”. Per la Val di Cornia, in particolare, “sempre partendo da una situazione difficile dal punto di vista del personale disponibile, erano stati predisposti dei turni che assicuravano una certa copertura, ma la malattia di due medici ha costretto a una revisione complessiva del servizio”, ma da un’analisi della situazione “sono emersi un notevole impegno da parte degli operatori” ma “non criticità particolari ascrivibili alle attività territoriali”.

L’aumento dei casi di influenza e di Covid ha fatto andare in tilt il sistema delle emergenze in varie realtà di tutto il Paese, e sono migliaia i pazienti in attesa di ricovero costretti a sostare ore o giorni proprio nei Pronto soccorso (Ps), sempre più affollati. I posti letto ospedalieri ormai scarseggiano ed è riesploso il fenomeno preoccupante delle ‘barellopoli’: ambulanze del 118 bloccate davanti ai nosocomi con le barelle che diventano letti provvisori per i malati. È una situazione critica quella descritta, in questi giorni di festività natalizie, dai medici del 118 e della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu). Costretti a turni no stop per fronteggiare l’emergenza, per la maggioranza le ferie sono “un lusso”. Per ridurre la pressione sui Ps, propone il presidente della Toscana, Eugenio Giani, “una strada sarà quella di aprire centri di primo soccorso nelle Case di comunità”.

“A Firenze, ad esempio, uno di questi centri potrebbe sorgere nella Casa di comunità che apriremo in viale Europa. E con gradualità possiamo costruire questi punti che gestendo i codici verdi e bianchi possono alleggerire la pressione sui pronto soccorso”. Lo ha detto Giani, in un’intervista su La Repubblica Firenze. “Nella riunione che ho fatto alla vigilia di Natale con i direttori generali – ha aggiunto Giani riferendosi alle liste di attesa – ho chiesto loro che nell’arco di un mese mi presentino tutti i progetti plausibili per poterle abbattere. Naturalmente sulle liste d’attesa c’è la questione dell’appropriatezza delle prescrizioni su medicinali, dispositivi medici e visite specialistiche, perché spesso scatta il meccanismo che si prescrive di tutto. Abbiamo costituito una commissione che preparerà un decalogo di comportamenti per rendere più appropriate le prescrizioni”.

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