Se Pelù spacca l’infinito

Si chiama “Spacca l’infinito. Il romanzo di una vita”, edito da Scrittori Giunti, l’ultimo libro di Piero Pelù. Nato dalla frustrazione del lockdown, il libro racconta per la prima volta le vicende familiari più che quelle artistiche, restituendoci un Pelù inedito.

Il grande successo ottenuto a Sanremo, l’uscita – il 21 febbraio 2020 – dell’attesissimo singolo “Pugili Fragili” e poi il blackout. Il 24 febbraio l’Italia chiude e – come ha raccontato Piero Pelù ai nostri microfoni “salta tutto”. “Saltano le settimane di promozione per l’uscita dell’album, i firmacopie nelle librerie, le interviste, i live set a Radio Rai, le vendite, le classifiche e due anni di scrittura per Pugili Fragili. Salta il mega tour 2020. Saltata la reunion per i 40 anni dei Litfiba prevista per fine anno”. L’anno più atteso diventa subito un incubo. Da qui la necessità di scrivere, raccogliere memoria.

Il libro – con un bel impianto iconografico – è scritto in terza persona, con una scelta linguistica, dei tempi verbali e del nome del protagonista – che qui è semplicemente P – che rimandano al romanzo. Ma in realtà, è tutto vero. È “la ballata di un uomo che deve viaggiare con la mente per non impazzire quando il mondo crolla nel lockdown”.

L’autore Piero Pelù
Cantautore, frontman e co-fondatore dei mitici Litfiba, ha pubblicato 20 album di studio e 7 album live vendendo oltre 7 milioni di copie. Grande performer live on stage, si è esibito in tutto il mondo anche in collaborazione con artisti come Teresa De Sio, Gianna Nannini, Pavarotti, Mina, Ligabue, Jovanotti, Anggun, la PFM, Bennato, gli Afterhours, Andrea Appino (Zen Circus) e Greta Thunberg.
Ha studiato Scienze politiche, musica, teatro, mimo e cinema. Insieme a Massimo Cotto ha scritto i libri Perfetto Difettoso (Mondadori 2000) e Identikit di un ribelle (Rizzoli 2014).

Kiwi Jr. “Cooler Returns”, Disco della Settimana

Disco scanzonato e solare, decisamente in controtendenza rispetto alle contingenze pandemiche, Cooler Returns, il secondo disco dei canadesi Kiwi Jr uscito per Sub Pop, ci riporta dalle parti del jingle-jungle in salsa indie dei Modern Lovers di Jonathan Ritchman, Go-Betweens, Feelies, Pavement, Strokes e, perchè no? anche un po’ degli Housemartins.

Appena pubblicato per la storica Sub Pop, Cooler Returns è il nuovo disco dei Kiwi Jr. e arriva a solo un anno di distanza da Football Money, buon esordio via Mint Records che aveva puntato i riflettori sulla band di Charlottesville

Originari di Charlotteville nell’Isola del Principe Edoardo, i Kiwi Jr. si sono trasferiti nella più popolosa Toronto all’epoca dell’album d’esordio. La band, formata da Jeremy Gaudet (voce e chitarra), Brohan Moore (batteria), Mike Walker (basso) e Brian Murphy (chitarra), presenta nel suo secondo fulminante disco 13 brani in 35 minuti scarsi senza alcun riempitivo o sbavatura e suona esattamente come deve suonate un disco di buon sano “indie rock” old style con una esibitissima attitudine “slacker”.

Dal sito della band:
Cooler Returns – memories of Augusts past, unrepressed & transcribed fast – goes down easier thanks to meaningful changes enacted in 2019’s KiwiCares Pledge: delivering on a promise to transition from Crunchy to Smooth by 2021, the caveman chug of Football Money has been steamed & pressed with the purifying air of a saloon piano – operated with bow-tie untied – and a spring green side-salad of tentatively up-tempo organ taps & freshly fluted harmonica.

A chronically detuned spin of the dial through swivel-chair distractions & WFH daydreams, an immersive ctrl-tab deluge cycling through popular listicle distractions like the unentombing of Richard III, or the deja vu destruction of the Glasgow School of Art, Kiwi Jr sing this song to an indoor audience, crisscrossing canceled, every other prestige distraction source wrung dry, only songwriting remaining to deliver engrossing tales to the populace, just how I imagine it worked in the old days. Fixing loose ingredients into a sturdy whip, Kiwi jr beam in live from the 9-5, striding into 2021 with a mastered brainwave that comes equally from the back room of the record store as the penalty box. And how do we, left holding this box of deliberate entanglements, sign off to those as yet uninitiated, undecided, uncertain, unseen, absent return coordinates. Best Wishes, Warm Regards, Good Luck? Cooler Returns, Cooler Returns, C o o l e r  R e t u r n s !”

Enrico Pantani, intervista all’artista di alcune ‘Copertine’

Pomarance, dopo più di un’ora e mezzo di automobile attraverso la campagna toscana, per l’occasione innevata, abbiamo raggiunto lo studio di Enrico Pantani uno degli artisti che ha aderito all’iniziativa “Le Copertine Facebook d’autore di Controradio“, che ha visto ogni settimana, per un mese, un designer, un graphic novelist o uno street artist, disegnare le cover della pagina Facebook di Controradio. Le copertine originali verranno poi stampate in tiratura limitata e messe all’asta per supportare Controradio.

Enrico Pantani, che è nato a Volterra ed è Laureato in Lettere presso l’Università degli studi di Firenze, si dedica alla pittura e al disegno dal 1998, rendendo però pubblico il suo lavoro solo a partire dal 2008.

All’attività espositiva, Enrico Pantani, affianca quella performativa, e si è esibito dal vivo durante la tournée di Hamlice, per la regia di Armando Punzo, e la tournée di “Un mistero di sogni avverati” di Massimiliano Larocca.

L’intervista a cura di Gimmy Tranquillo

Stili completamente diversi, sei un artista poliedrico?

Sì oltre a quello delle copertine di Controradio ho altri stili che porto avanti, faccio vignette, faccio quadri olio e poi roba che viene quotidianamente, quindi non so definire bene cosa sia il mio lavoro, però è così.

copertine
Paesaggio verde dialogo – Enrico Pantani

Ho notato che ti ispiri molto alla cronaca politica, è quello che ti piace fare di più?

Mi piace fare questo chiaramente nelle vignette che ogni giorno pubblico, però chiaramente la politica rientra anche nei dipinti faccio perché apparentemente sono grumi di colore, però poi insomma hanno del politico anche quelli.

Paesaggio viola solitudine – Enrico Pantani

L’arte Può essere usata come arma politica secondo te?

L’arte è solo politica dal momento in cui la fai scegli da che parte stai.

Da che cosa si capisce se l’arte è di destra o se l’arte è di sinistra?

Questa è una domandona, e difficilona però. L’arte di sinistra perlomeno sta negli ambienti in cui criticano certi comportamenti, l’arte di destra io sfido a trovarla, cioè l’arte di destra è quella dove ci sono i grandi monumenti che vengono pagati dalle multinazionali, mentre qui di multinazionale c’è solamente la mia sigaretta e sto fumando.

copertine
Montagna totale – Enrico Pantani

Perché hai deciso di partecipare a questa iniziativa di Controradio?

Innanzitutto, Controradio è una radio grande e l’ho fatto molto volentieri, dando nelle copertine questo spunto di spazi aperti, perché in questo momento abbiamo bisogno di spazi aperti dove riflettere e più che altro ho insistito sull’aspetto silenzioso dei paesaggi che è un po’ quello che si vuole dalla gente silenzio è riflessione, colore silenzio è riflessione.

copertine
30_Sogno viola – Enrico Pantani

Come stai vivendo questa pandemia?

Il cambiamento è solamente il fatto che io sto qui tutto il giorno e quindi ti puoi rendere conto da quello ho intorno che è stato un continuo lavorare su cose… io l’ho vissuta bene, so che non è un buon periodo però per me è stato un periodo proficuo.

Quindi c’è un incremento della produzione artistica?

Un incremento assurdo!

Enrico Pantani
©Controradio

‘Ernesto De Pascale Blues Revue’, oggi la X Edizione

Firenze, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Ernesto De Pascale, giornalista, musicista e produttore indipendente fiorentino (1958-2011), torna anche quest’anno ‘Ernesto De Pascale Blues Revue’ il tributo a lui dedicato da Il Popolo del Blues assieme a Controradio Firenze.

Le iniziative di quest’anno si inaugurano con la decima edizione del consueto special radiofonico ‘Ernesto De Pascale Blues Revue’, che andrà in onda sulle frequenze di Controradio, 93.6 e 98.9 Fm, e in streaming su http://www.controradio.it, sabato 13 febbraio, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

©Giulia Naldini & Marco Quinti

Lo special, condotto da Giulia Nuti, Michele Manzotti e Fabrizio Berti, includerà rarità dagli archivi di Ernesto De Pascale, brani musicali che lo hanno visto protagonista, alcune delle più significative testimonianze raccolte nelle prime dieci edizioni dell’Ernesto De Pascale Blues Revue e un focus sui vincitori del Premio “Ernesto De Pascale”; premio a lui dedicato che ogni anno il Rock Contest di Controradio assegna al miglior brano con testo in italiano.

Le iniziative proseguiranno quindi la sera di sabato 13 febbraio. Alle ore 21.00, sul canale You Tube di Controradio, verrà trasmesso in esclusiva il documentario “Chet Backer e Firenze – 1956, storia di un amore infinito”, realizzato e prodotto da Ernesto De Pascale per il Popolo del Blues e attualmente non distribuito e non visibile, se non in questa particolare occasione.

Ma le iniziative in ricordo di De Pascale faranno sentire la propria eco fino ad inizio marzo quando, in collaborazione con l’Associazione A.Gi.Mus Firenze, sul canale YouTube di quest’ultima verrà trasmesso un concerto-tributo della Fabrizio Berti Jug Band, che alla luce delle norme in vigore si terrà in forma online senza pubblico in sala.

Ernesto de Pascale (Firenze, 1958-2011) giornalista musicale e produttore indipendente, è stato uno dei principali artefici del rock fiorentino. Voce storica di Rai Stereonotte, ha collaborato con Radio Tre e con il canale televisivo satellitare RAI SAT.

Ha scritto per “La Nazione”, le riviste “Rolling Stone”, “Jam “; Il Blues”, “Rosso Fiorentino”, “Doc Toscana ” e per la testata britannica “Rocksbackpages”. 


Ha pubblicato “Bessie Smith, la vita e le opere” (Stampa Alternativa, 1992), “Mondo beat” (Fuori Thema, 1993), “America musica” (Fuori Thema, 1994), il volume di racconti “Parole di Notte Verso casa” (Le Pleiadi, 1994, “PistoiaBlues: le interviste” (Tarab, 1996), “Il Rock & Roll in Italia, 1956-1960″ (Pendragon, 2000),”My Name is Pasquale, biografia di Nicola Arigliano per Interviste (Stampa Alternativa, 2002), “Un weekend Post Moderno” (catalogo della mostra, Tenax/Aida, 2002), “Anni di Musica in Toscana 1960-2000″ (Toscana Musiche/Regione Toscana dist. Materiali sonori 2 volumi 2003, 2004) e molti saggi.


Nel 1998 ha dato vita al sito www.ilpopolodelblues.com in concomitanza con la nascita di una etichetta musicale dallo stesso nome. È stato curatore con Bruno Casini e Giancarlo Cauteruccio della mostra sugli anni ’80 a Firenze.

Ha svolto attività didattica dedicata alla musica e alla cultura italiana dagli anni cinquanta ai giorni nostri in scuole superiori ed università e presso gli Istituti Italiani di Cultura.

Dal 2002 è stato presidente di giuria del Rock Contest di Controradio, una delle più importanti rassegne per gruppi emergenti d’Italia e membro del Premio Ciampi dalla sua nascita nel 1995.
Ernesto de Pascale il 16 Ottobre 2007 ha pubblicato il suo atteso debutto solista, “Morning Manic Music” su etichetta Il Popolo del Blues, distribuzione Materiali Sonori.

Negozi che chiudono per la crisi economica causata dal Coronavirus, Firenze

🔈Firenze, Confesercenti ha stimato per il 2020 un calo dei consumi in Toscana di circa 7 miliardi di euro, e per il primo trimestre 2021 questo significa una ulteriore contrazione stimata in 1,2-1,5 mld, “i prossimi mesi rischiano di vedere aumentare drammaticamente il numero di cessazioni delle attività e delle chiusure dei negozi, anche nella nostra regione”, affermano a Confesercenti Toscana.

Controradio ha voluto verificare le condizioni sul campo con una serie di interviste sul territorio ad alcuni dei protagonisti di questa crisi senza precedenti che sta colpendo il nostro paese: i proprietari ed i gestori dei negozi.

Iniziamo dal centro storico di Firenze dove la famiglia di Jude Das è proprietaria di quattro negozi di scarpe, Diva Shoes. La settimana scorsa la filiale all’angolo di Via del Corso ha chiuso i battenti.

Ma nel centro di Firenze sono tante le saracinesche abbassate: alcune chiusure sono temporanee e altre definitive come racconta l’antico trippaio di Piazza de Cimatori dietro Piazza della Signoria.

Sentiamo le interviste di Monica Pelliccia a Jude Das del negozio di scarpe Diva Shoes e a Maurizio Marchetti dell’antico trippaio:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/210128_03_CHIUSURE-NEGOZI-CENTRO.mp3?_=2

Ma la situazione non è certo migliore fuori dalla cerchia dei viali, all’incrocio tra Via Ponte alle Mosse e Via Spontini si susseguono i fondi commerciali vuoti dopo le chiusure dei negozi, alcuni dei quali sono stati addirittura riconvertiti in appartamenti. Solo negli ultimi tre mesi hanno chiuso un forno e un giornalaio che si trovavano vicino alla pizzeria Santa Lucia, come racconta il dipendente Pasquale Natale.

Ma anche allontanandosi ancora di più dalla zona turistica centro storico, anche nella zona più esterna di Novoli/Piazza Puccini le limitazioni dettate dalla pandemia hanno causato la chiusura di alcuni piccoli negozi di quartiere e ristoranti in maniera temporanea o definitiva.

“Noi piccoli commerci si muore tutti” dice Pasquale Natale della pizzeria Santa Lucia, sentiamolo insieme a Cinzia Ugolini, artigiana e Bruno Sanmartano, barista nel servizio di Monica Pelliccia:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2021/02/210202_CHIUSURE-NOVOLI-PIAZZA-PUCCINI.mp3?_=3

Ernesto De Pascale Blues Revue X Edizione

Torna anche quest’anno l’Ernesto de Pascale Blues Revue. Il tributo  dedicato da Il Popolo del Blues assieme a Controradio  in occasione del decimo anniversario della scomparsa del noto giornalista musicale. Appuntamento sabato 13 febbraio dalle ore 16.00 alle  19.00 sulle frequenze di Controradio.

Lo special, condotto da Giulia Nuti, Michele Manzotti e Fabrizio Berti, includerà rarità dagli archivi di Ernesto De Pascale, brani musicali che lo hanno visto protagonista, alcune delle più significative testimonianze raccolte nelle prime dieci edizioni dell’Ernesto De Pascale Blues Revue e un focus sui vincitori del Premio “Ernesto De Pascale”; premio a lui dedicato che ogni anno il Rock Contest di Controradio assegna al miglior brano con testo in italiano.

Le iniziative proseguiranno quindi la sera di sabato 13 febbraio. Alle ore 21.00, sul canale You Tube di Controradio, verrà trasmesso in esclusiva il documentario “Chet Backer e Firenze – 1956, storia di un amore infinito”, realizzato e prodotto da Ernesto De Pascale per il Popolo del Blues e attualmente non distribuito e non visibile, se non in questa particolare occasione.

Le iniziative in ricordo di De Pascale faranno sentire la propria eco fino ad inizio marzo quando, in collaborazione con l’Associazione A.Gi.Mus Firenze, sul canale YouTube di quest’ultima verrà trasmesso un concerto-tributo della Fabrizio Berti Jug Band, che alla luce delle norme in vigore si terrà in forma online senza pubblico in sala.

ilpopolodelblues@yahoo.it
www.ilpopolodelblues.com
www.controradio.it

 

 

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