Controradio Streaming
Mer 27 Ago 2025
Controradio Streaming

Firenze, sull’ex Comunale la Procura apre un’inchiesta

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo sul “cubo” bianco e nero che svetta sull’ex Teatro Comunale, per accertare eventuali irregolarità urbanistiche ed edilizie.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo sul “cubo” bianco e nero che svetta dal palazzo ultramoderno costruito al posto dell’ex Teatro Comunale in pieno centro di Firenze, dentro l’area Unesco. Il caso del nuovo palazzo con un ‘cubo’ bianco e nero costruito al posto dell’ex Teatro Comunale non è più solo un caso estetico o politico che da giorni, tolti panneggi e alcune impalcature, agita il dibattito a Firenze. Oggi il procuratore capo Filippo Spiezia ha aperto un fascicolo conoscitivo, al momento senza indagati, per verificare se nella realizzazione dello ‘scatolone’ in pieno centro, area sotto tutela dell’Unesco, ci siano state eventuali violazioni alle norme edilizie e urbanistiche o anche altro. Da Palazzo Vecchio nessun commento sull’inchiesta giudiziaria, mentre nei giorni scorsi è stato evidenziato da più parti che il Comune aveva fatto il suo iter e che c’era stato a suo tempo parere positivo della Soprintendenza. Il Comitato Salviamo Firenze, attivo contro l’overtourism e che aveva chiesto l’intervento della procura, dichiara che è “giusto sapere com’è stato possibile arrivare a quell’incubo che offende la città, la quale deve sapere non se hanno avuto le autorizzazioni ma come le hanno avute. Soprattutto se tutto è stato svolto senza sostanziali illiceità”.
Sul ‘cubo nero’, che sovrasta nuovi appartamenti di lusso e alloggi temporanei per turisti ricchi, la polemica tiene banco sia per la sua imponenza visto che – diversamente dal glorioso Comunale – la volumetria svetta sugli altri palazzi in zona corso Italia e lungarno Vespucci modificando lo skyline e togliendo visuale su città e colline agli edifici preesistenti; sia per i colori e i materiali, diversi rispetto ai rendering presentati. Non solo il bianco e nero, ma anche il metallo impiegato per la costruzione rompono la misura della Firenze rinascimentale e quella del quartiere ottocentesco dove si trova.
Dismesso e venduto nel 2013 dall’allora giunta Renzi alla Cassa Depositi e Prestiti per 23 milioni, dopo tre aste andate a vuoto l’ex Teatro Comunale venne comprato nel 2019 dal fondo immobiliare Hines in joint venture con Blue Noble. Nei nuovi edifici sono sorti oltre 150 appartamenti di lusso, destinati principalmente ad affitti turistici brevi, a partire da ottobre. Una variante urbanistica approvata dal consiglio comunale rese possibile il cambio di destinazione d’uso, sia residenziale sia ricettivo. Il caso è stato sollevato da La Nazione dopo lo sconcerto dei fiorentini al disvelamento delle impalcature. Tante le reazioni finora. L’ex sovrintendente Andrea Pessina, nel ruolo dal 2016 al 2022, ha dichiarato di “non ricordare” come sia stato possibile che gli uffici avessero dato il via libera (“Ho firmato migliaia di atti durante il mio mandato”). L’attuale sovrintendente Antonella Ranaldi ha espresso dubbi dal punto di vista estetico. Oggi il filosofo Sergio Givone lo ha stroncato chiedendo di “buttar giù la parte che sovrasta il profilo dei tetti, sarebbe l’idea migliore” per non dire dei colori e dei materiali estranei alla città. Il Comune da giorni ha rivendicato la correttezza delle procedure seguite senza esprimersi sulla ‘bellezza’ o meno dell’opera, il Pd ha ribadito che c’è stato “rispetto di tutti i vincoli”. Nel frattempo le polemiche montano. Eike Schmidt già direttore degli Uffizi, oggi consigliere comunale di minoranza, valuta un esposto all’Unesco per la modifica data dal nuovo palazzo alla skyline citando Dresda che perse la designazione come patrimonio mondiale Unesco nel 2009 per una singola costruzione nuova. Sorte analoga è toccata, più recentemente, nel 2021, a Liverpool. E c’è chi è pronto a scommettere che Firenze sarà la prossima.

“Bene che la procura abbia aperto un fascicolo sul cubo dell’ex Teatro Comunale. E’ giusto sapere come è stato possibile arrivare a quell’incubo che offende la città. Firenze deve sapere non se hanno avuto le autorizzazioni, ma come le hanno avute. E soprattutto se tutto è stato svolto senza sostanziali illiceità”. Lo afferma Massimo Torelli del Comitato Salviamo Firenze per viverci, in merito alla notizia dell’apertura di un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato, sul cubo bianco e nero che svetta dalla struttura edificata al posto dell’ex Teatro Comunale. “Giovedì scorso, il 21 agosto – ricorda Torelli – avevamo chiesto che la procura si attivasse dopo avere letto un’intervista all’architetta Fulvia Zeuli in cui dichiarava di avere subito pressioni insostenibili e che il progetto non poteva di fatto non essere autorizzato. A questa richiesta la giunta, con grande stupore, aveva risposto con l’assessora Biti definendo le nostre richieste ‘sguaiate'”.

🎧Riforma sanità in Toscana: “pronti a investire fino a 500 milioni senza aumentare tasse”

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧Riforma sanità in Toscana: "pronti a investire fino a 500 milioni senza aumentare tasse"
Loading
/

La riforma della sanità territoriale “sarà la grande sfida della prossima legislatura, chiunque poi la possa guidare ne sia presidente”. E’ quanto ha detto oggi da Eugenio Giani, illustrando performance e obiettivi regionali insieme all’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. “Siamo tra le tre Regioni italiane più virtuose rispetto ai tempi” imposti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Complessivamente, entro la fine del 2026, “a fronte di 46 ospedali, noi avremo circa 140 fra case e ospedali di comunità”.

Audio: Simone Bezzini, assessore alla sanità della Regione Toscana

La riforma della sanità territoriale “sarà la grande sfida della prossima legislatura, chiunque poi la possa guidare ne sia presidente”. E’ quanto ha detto oggi il governatore della Toscana Eugenio Giani, illustrando performance e obiettivi regionali insieme all’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. “Noi abbiamo la necessità di passare da un sistema sanitario che ormai ha delle performance di assoluto livello sul piano nazionale nella dimensione ospedaliera” al completamento “di una rete infrastrutturale di case di comunità, ospedali di comunità, presidi. Sanità territoriale – ha spiegato – significa avere la capacità di offrire almeno tre volte case di comunità e ospedali di comunità” rispetto ai “normali ospedali che consentono la cura acuta”.
“Queste strutture – ha proseguito – le stiamo realizzando, siamo tra le tre Regioni italiane più virtuose rispetto ai tempi” imposti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Complessivamente, entro la fine del 2026, “a fronte di 46 ospedali, noi avremo circa 140 fra case e ospedali di comunità”. Per quanto riguarda le risorse destinate alla sanità “noi ci manteniamo su quella linea che vede aggiungere ai circa 7,6 milioni dati dal Fondo sanitario nazionale dai 300 ai 500 milioni” di euro da parte della Regione “per poter è arrivare a offrire un bilancio che sia superiore agli 8 miliardi” ha concluso dicendo “riteniamo di aver raggiunto un equilibrio che riusciamo a tenere con aggiunte di risorse regionali, che non prevedono né addizionali Irpef, né aumenti del bollo”.

🎧Nuova vita per l’ex Astor: lo studio Archea ne farà un un complesso residenziale

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧Nuova vita per l'ex Astor: lo studio Archea ne farà un un complesso residenziale
Loading
/

Dopo anni di attese, polemiche e vicende giudiziarie legate anche alla tragica scomparsa della piccola Kata, l’ex hotel Astor di Firenze si prepara a una nuova vita. L’edificio a tre piani tra via Maragliano e via Boccherini, oggi chiuso e inutilizzato, sarà oggetto di un intervento di ristrutturazione che lo trasformerà in un complesso residenziale da circa 25 appartamenti destinati alla vendita. Il palazzo è stato acquisito dal gruppo romano Perseo e affidato allo studio di architettura Archea.

Audio: servizio di Viola Giacalone

Il progetto è curato dal gruppo romano Perseo, guidato dall’amministratore delegato Davide Zanzuri con il supporto del project manager Francesco Semeraro. La società, già attiva a Firenze con la riqualificazione di un grande condominio in via dello Statuto, ha acquistato l’immobile all’asta giudiziaria per quasi 3 milioni di euro, superando numerosi concorrenti.

L’obiettivo è realizzare abitazioni green, sostenibili e a basso consumo energetico, rispettando il contesto urbano. A occuparsi del progetto architettonico sarà lo storico studio Archea Associati, fondato anche da Marco Casamonti, autore del Viola Park. L’intervento prevede una riqualificazione totale: interni completamente ripensati, spazi luminosi e un ampio cortile esterno valorizzato. I lavori dovrebbero durare 2-3 anni.

Lo stabile, che fino alla pandemia ospitava un hotel tre stelle con 57 camere su quasi 2.000 metri quadrati, negli ultimi anni era diventato un luogo di degrado: chiuso, poi occupato abusivamente, al centro di tensioni politiche e denunce dei residenti. Nel giugno 2023 il caso della piccola Kata, rapita proprio in quelle mura, portò a un’inchiesta della procura, al sequestro e a lunghe indagini dei carabinieri.

Dopo lo sgombero e la conclusione delle ricerche, l’edificio è stato dissequestrato e messo all’asta. Nonostante il passato difficile, il valore dell’immobile è raddoppiato rispetto alla base iniziale di 1,5 milioni.

«Quella vicenda resterà una pagina dolorosa, ha commentato Zanzuri, ma oggi possiamo guardare avanti: ridare vita a questo palazzo significa anche restituire dignità al quartiere e offrire nuove case ai cittadini. La riqualificazione sarà un segnale positivo per tutta la zona» ha detto a Repubblica Firenze.

 

Toscana si costituisce in giudizio contro il Governo su Salario minimo

La giunta Regionale Toscana ha deciso di  costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale contro il Governo che a inizio agosto aveva impugnato la legge toscana sul salario minimo.

“La posizione del Governo rispetto alla nostra legge è ideologica e a questa scelta dell’Esecutivo nazionale noi rispondiamo con un atto dovuto, non solo istituzionale, ma di civiltà”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dopo la decisione della giunta di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale contro il Governo che a inizio agosto aveva impugnato la legge toscana sul salario minimo. La legge, la numero 30 del 18 giugno 2025, ha introdotto, nelle gare regionali ad alta intensità di manodopera basate sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, un criterio premiale per le aziende che applicano un salario minimo orario non inferiore a 9 euro lordi.

“Decidiamo – sottolinea il presidente – di stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici, di chi ogni giorno fatica a arrivare a fine mese nonostante un impiego onesto. Il governo, con una scelta ideologica, lo ribadisco, ha scelto di impugnare una legge che garantisce dignità, che fissa a 9 euro l’ora il minimo per chi lavora negli appalti pubblici. Non è una questione di bandiere politiche, ma di giustizia sociale. È nostro dovere costituirci in giudizio per difendere il diritto alla paga equa. Porteremo avanti questa battaglia per il salario minimo negli appalti pubblici, perché – conclude Giani – il lavoro deve sempre essere sinonimo di dignità e mai di sfruttamento”.

La legge toscana punta ad introdurre un salario minimo lordo orario di 9 euro inderogabile per i lavoratori negli appalti regionali. La misura si applica a lavori, servizi e forniture appaltati dalla Regione

Viper, ancora incerte cause incendio. Funaro: ‘sanare presto questa ferita’

“Il nostro obiettivo è velocizzare il più possibile tutto il percorso in modo da partire con i lavori e restituire questo spazio per la socialità ai ragazzi, anche perché è uno spazio che crea un presidio di socialità e i presidi di socialità fanno anche sicurezza”. Così la sindaca di Firenze Sara Funaro che ieri  ha effettuato un sopralluogo al Viper Theatre di via Pistoiese, dopo l’incendio di sabato scorso.

    Per quanto riguarda le cause dell‘incendio Funaro ha poi aggiunto che i gestori “hanno consegnato già le videocamere”, ma al momento “non sappiamo ancora se sia doloso, non siamo in grado di giudicarlo. Fatto sta che è una ferita nel quartiere delle Piagge e noi vogliamo che venga rimarginata nel più breve tempo possibile”. In merito alla stagione del Viper, già programmata “stiamo ragionando con i gestori e ci lavoreremo con gli assessori Perini e Bettarini. Sappiamo benissimo che dietro a questo spazio di socialità ci sono posti di lavoro”, “cercheremo quelle soluzioni per preservare la programmazione che loro hanno messo in campo”.

“Ovviamente – ha proseguito la sindaca – loro correttamente sono alla ricerca di spazi adatti per fare certi tipi di attività, che devono avere anche certe capienze, certe caratteristiche. Ci metteremo a sedere con loro per capire quali sono le esigenze da un punto di vista tecnico e di conseguenza faremo un po’ da facilitatori per trovare per trovare soluzioni in città e nei dintorni”. 

    “Ora aspettiamo che ci arrivi il via libera con con i verbali dei vigili del fuoco sull’incendio  poi partiremo immediatamente con le somme urgenze e con tutte le operazioni di bonifica. Parallelamente i nostri uffici tecnici partiranno con la progettazione per il recupero e restauro dell’immobile”. Ad oggi, ha spiegato non c’è una stima dei danni, “perché fino a che non viene fatta l’operazione di bonifica, non è possibile entrare per poter fare la stima dei danni. Siamo comunque coperti d’assicurazione, per cui è una cosa che questo ci dà la possibilità anche di velocizzare e metterla in cima alle scale della priorità”.

Continua ricerca ingegnere scomparso da un mese sulle Apuane

Proseguono le ricerche di Daniele Lucchesi, l’ingegnere di Lucca scomparso sulle Alpi Apuane un mese fa. Coinvolti cani molecolari ed un elicottero.

A un mese dalla scomparsa proseguono sulle Alpi Apuane le ricerche di di Daniele Lucchesi, 55 anni, ingegnere civile di Lucca di cui non si hanno notizie dal 26 luglio. Le ricerche si concentrano sui sentieri nei monti di Seravezza (Lucca) con l’utilizzo anche dell’unità cinofila – cane molecolare -, e dell’elicottero Drago del reparto volo dei vigili del fuoco di Cecina. Viene battuta la zona dove è stata ritrovata in sosta l’auto dell’ingegnere. Schierati accanto ai vigili del Fuoco i volontari e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano con le stazioni di Querceta e Massa. I parenti hanno diffuso l’ennesimo appello: “Chiunque il giorno 27 luglio si trovava in uno dei sentieri che partono da Seravezza e sono diretti verso i monti Folgorito, Carchio e Altissimo” e si ricordi “di averlo incontrato è pregato di contattare i carabinieri di Lucca per riferire a che ora e in che punto del percorso si ricorda di averlo incontrato. E’ importante al fine di ritrovarlo”. L’ingegnere aveva la passione per le passeggiate in montagna e anche il 26 luglio risulta che fosse andato a fare un’escursione.