È morta all’età di 91 anni Nara Cambi, che da bambina aveva capito l’orrore della guerra e della deportazione e aiutava i suoi genitori a nascondere gli ebrei dai rastrellamenti.
Sapeva che nella sua casa a Campi Bisenzio (Firenze) i genitori, Luigi e Nella, nascondevano gli ebrei e tutti quelli a rischio deportazione in una stanza semi nascosta dove gli sguardi dei tedeschi sarebbero potuti arrivare più difficilmente. E ogni volta che c’era il rischio di rastrellamenti, lei, 10 anni all’epoca, dava una mano.
“Si nascondevano le persone in una specie di soffitta a cui si accedeva da una porticina – raccontava -, dentro quella stanza si rifugiavano fino a 20 persone, stavano sdraiati sui materassi. Quando arrivavano i tedeschi, dicevo loro di nascondersi, quando i tedeschi erano passati, dicevo loro che potevano uscire”. Nara ha vissuto gli ultimi anni della sua vita nella Rsa La Mimosa a Campi Bisenzio, a pochi metri da quella che una volta era la sua abitazione. I ricordi di Nara, che era cugina del celebre cantante fiorentino Narciso Parigi, erano ancora vividi fino agli ultimi giorni: “Ricordo i bombardamenti aerei, ci nascondevamo nelle fosse in mezzo ai campi, ci portavamo le coperte per ripararci dal freddo. Era difficile perfino trovare cibo, ricordo che i miei parenti rubavano il grano per sopravvivere”. E poi quei ricordi in mezzo ai tedeschi: “Mi avevano reclutata per pelare le patate nelle loro cucine, con me non erano cattivi, ricordo che mi regalavano le caramelle”.