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Gio 8 Mag 2025
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Firenze. Il museo Bardini festeggia 100 anni con eventi e il restauro del San Michele arcangelo di Piero del Pollaiolo

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Firenze. Il museo Bardini festeggia 100 anni con eventi e il restauro del San Michele arcangelo di Piero del Pollaiolo
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Il dipinto è uno dei fiori all’occhiello del museo civico Bardini al cui delicato intervento sarà possibile procedere grazie al lavoro della sovrintendenza dei musei comunali e alla donazione dei Friends of Florence.

Stefano Bardini morì nel 1922, donando  la sua collezione d’arte e antiquariato, insieme al Palazzo di piazza de’ Mozzi nel quale era esposta,  alla Città di Firenze con lascito testamentario da lui già adibito a showroom, che il Comune ristrutturò e aprì al pubblico come museo nel 1925.

In occasione del centenario del Museo Bardini, aperto al pubblico come museo civico agli inizi del mese di maggio 1925 per consentire la fruizione della preziosa donazione Bardini, i Musei Civici Fiorentini e la Fondazione MUS.E presentano al pubblico un ricco programma di iniziative e di attività culturali, artistiche ed educative. Un’occasione straordinaria per celebrare cento anni di storia di un museo unico nel suo genere, che sarà protagonista di un calendario articolato di appuntamenti pensati per coinvolgere la comunità fiorentina e i visitatori di ogni età.

Allo stesso tempo, verrà restaurato il San Michele arcangelo di Piero del Pollaiolo che raffigura il principe degli angeli in lotta contro il demonio, simboleggiato dal drago. Come ricorda Giorgio Vasari nella Vita dei fratelli fiorentini Antonio e Piero del Pollaiolo (1568), in origine costituiva uno dei due lati di uno stendardo processionale realizzato per la Compagnia di San Michele Arcangelo di Arezzo che sull’altra faccia recava un Crocifisso, oggi perduto. Il prezioso drappo, che veniva portato in processione due volte l’anno, per la ricorrenza dell’apparizione dell’arcangelo sul Gargano (8 maggio) e per la festa del santo (29 settembre), venne custodito nella chiesa della compagnia, andata distrutta, finché nel 1766, già in cattive condizioni di conservazione, fu venduto a Francesco Rossi, noto giureconsulto e collezionista aretino, per giungere infine, dopo passaggi sconosciuti, nelle mani di Stefano Bardini.

A causa della sua funzione originaria di stendardo, l’opera – che oggi si presenta come un dipinto incorniciato – ha subito nel tempo diversi traumi strutturali, a cui un’antica foderatura ha ridato stabilitĂ , ma la superficie rimane deturpata da numerose stuccature ricoperte da restauri pittorici cromaticamente alterati. Il fenomeno è particolarmente invasivo nel cielo, dove il colore originale ha assunto un aspetto giallognolo causato dall’invecchiamento della vernice protettiva, mentre i numerosi ritocchi pittorici hanno mantenuto una tinta blu chiara e sembrano isole sospese in aria.

Il progetto prevede in primo luogo un’analisi puntuale dell’opera, propedeutica all’esecuzione del restauro. Di fondamentale importanza sarà definire la composizione delle stesure pittoriche, con la collaborazione dei vari ricercatori coinvolti (CNR-IFAC di Firenze, CNR-ISPC di Firenze, Ottaviano Caruso) e, in particolare, determinare se il processo di degrado del colore del cielo sia causato da un sottofondo applicato dal pittore, da un legante che si è deteriorato, o da una modifica chimica della struttura del pigmento, in modo da intervenire con metodologie efficaci e durature nel tempo.

Per tutto il mese di maggio, nei giorni di venerdì, sabato, domenica e lunedìì, al Museo Bardini sarĂ  possibile prendere parte a un ampio ventaglio di percorsi guidati e di attivitĂ : fra questi si ricordano le visite per giovani e adulti e il laboratorio Un mondo blu, dedicato ai piĂą piccoli, mentre per i sabati 10, 17, 24 e 31 maggio alle 10 sarĂ  possibile prendere parte alle Passeggiate Bardini, realizzate in collaborazione con la Fondazione Bardini e Peyron e con Palazzo Mozzi Bardini – Direzione regionale Musei Nazionali della Toscana del Ministero della Cultura: i percorsi prenderanno il via dal Giardino Bardini, infatti, per attraversare poi Palazzo Mozzi Bardini e giungere al museo civico, un tempo showroom dell’antiquario.

Ancora, per il fine settimana 10-11 maggio, gli ingressi del museo si vestiranno a festa grazie a un suggestivo allestimento di piante ornamentali a cura della Direzione Ambiente dell’amministrazione comunale, mentre il weekend successivo – in occasione della Giornata Internazionale dei Musei ICOM, il 18 maggio, dedicata alle comunitĂ  – sarĂ  presentato l’evento di living history con il personaggio storico Stefano Bardini.

“Ringraziamo ancora una volta la Fondazione Friends of Florence per l’impegno per l’arte e la cultura della nostra città” ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. “La donazione liberale di 20mila euro servirà a recuperare il dipinto che sarà restaurato sotto gli occhi dei visitatori in una sala del museo per non privare i visitatori della fruizione dell’opera durante i lavori e offrire al pubblico la possibilità di assistere in diretta al loro svolgimento”.

“Il progetto di Muriel Vervat per il restauro del Pollaiolo, candidato all’edizione 2024 del Premio Friends of Florence Salone dell’Arte e del Restauro ha trovato grande approvazione da parte dei nostri donatori” sottolinea Simonetta Brandolini d’Adda Presidente di Friends of Florence. “Sarà un’occasione interessante per studiare e meglio comprendere la maestria dell’artista e, con il restauro eseguito “dal vivo”, i visitatori del Museo Bardini non soltanto potranno continuare a vedere l’opera durante l’intervento, ma avranno anche la possibilità di assistervi in diretta e di scoprire quanto sia importante continuare a conservare capolavori significativi per la storia dell’arte mondiale”

“Quest’anno si celebra il centenario del museo e vogliamo riproporre una serie di attività legata a questa importante ricorrenza” ha sottolineato Carlo Francini, direttore dei Musei Civici. “Visite per adulti, famiglie e bambini, poi incontri ed approfondimenti che da ora ci accompagneranno fino a maggio 2026 per approfondire conoscere e amare ancora di più questo meraviglioso scrigno donato alla città”.

Sabato 24 maggio, poi, in concomitanza con l’edizione 2025 del festival  Firenze dei Bambini, i piĂą piccoli potranno straordinariamente prendere parte a iniziative speciali a loro dedicate e trascorrere persino la notte all’interno del museo, dopo un itinerario serale di grande fascino.

Traendo ispirazione dal celebre volume “La storia del mondo in 100 oggetti” di Neil Macgregor, ispirata alle raccolte del British Museum di Londra, nonchĂ© dalla straordinaria varietĂ  e ricchezza delle collezioni Bardini, ciascun visitatore – di qualsiasi etĂ  e provenienza – è invitato a scegliere il proprio oggetto o la propria opera preferita, inviando il proprio personale racconto (corredato di fotografia del manufatto scelto) a: [email protected]. SarĂ  possibile condividere le singole storie fino al 30 settembre 2025; tutti saranno poi invitati a prendere parte a un evento corale che si svolgerĂ  domenica 5 ottobre, in una speciale performance narrativa collettiva. Sia l’estate sia l’autunno saranno infatti contraddistinti da ulteriori iniziative di celebrazione dei 100 anni del museo, tese ad approfondire le peculiaritĂ  di questo meraviglioso luogo.

🎧 Maati Moubakir, l’autopsia chiarisce che fu fatale la coltellata al cuore

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🎧 Maati Moubakir, l'autopsia chiarisce che fu fatale la coltellata al cuore
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E’ stata depositata la relazione dell’autopsia sul corpo di Maati Moubakir, il ragazzo di Certaldo di 17 anni ucciso per un errore lo scorso 29 dicembre, a Campi Bisenzio, dopo una serata in discoteca. Domani, intanto, ci sarĂ  l’incidente probatorio del super testimone, giĂ  minacciato dagli amici degli indagati.

Una coltellata al cuore, arrivata dopo un’aggressione brutale con calci e pugni. L’esito dell’autopsia su Maati Moubakir, eseguita dal medico legale Susanna Gamba su disposizione del pm Antonio Natale, non lascia dubbi sull’efferatezza del gesto per mano di un gruppo di ragazzi italiani di seconda generazione in attesa di giudizio dietro le sbarre:Francesco Pratesi, 18 anni, Denis Mehmeti, 20, Ismail Arouizi, 22, Denis Alexander Effa Ekani, 20, e Diego Voza, 18 anni. Maati è stato colpito da cinque pugnalate tra zona lombare, fronte e torace. Una – riferisce la relazione autoptica – ha reciso completamente una porzione del cuore con conseguente inarrestabile emorragia e arresto cardiaco”.

La morte arrivata senza neppure avere il tempo di difendersi, l’accanimento su un ragazzo scambiato per un altro del posto, reo di aver rubato una sigaretta elettronica nell’estate precedente. Morire per sbaglio, per una sigaretta, è quello che è accaduto lo scorso 29 dicembre fuori dalla discoteca Glass Globe di Campi Bisenzio. Maati è stato individuato dal branco, inseguito per “una lezione”, tutto questo mentre il giovane di Certaldo urlava “non sono io, lasciatemi, vi prego”. Poi il tentativo disperato di scappare su un bus che non lo ha mai riportato a casa. Perchè è arrivato l’ultimo fendente, quello letale.

Europa: protesta ricercatori a convegno con Costa, ‘no al riarmo europeo’

Europa – ‘Education not militarisation’ (Istruzione non militarizzazione) è lo slogan della protesta organizzata oggi da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Firenze), dove è in corso un convegno sul tema della pace e della sicurezza in Europa al quale è intervenuto Antonio Costa, presidente del Consiglio Europeo.

I ricercatori hanno protestato contro il piano di potenziamento della difesa Readiness 2030, giĂ  noto come ReArm Europe, e contro “il genocidio in corso a Gaza”.
Gli 800 miliardi del piano Readiness 2030, secondo i ricercatori, saranno reperiti “attraverso prestiti che danno potere alle istituzioni finanziarie e attraverso tagli alla spesa pubblica: tagli ai fondi di coesione, alla sanitĂ , all’istruzione, ai servizi sociali, alla ricerca, alle tutele del lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale e alla giustizia climatica. Si tratta di un trasferimento di ricchezza dal pubblico ai produttori privati di armi. Dai poveri ai ricchi”.

La nuova Unione Europea passa dal riarmo dei singoli paesi (che possono permetterselo)

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La nuova Unione Europea passa dal riarmo dei singoli paesi (che possono permetterselo)
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Il portoghese AntĂłnio Louis Santos da Costa, Presidente del Consiglio europeo è intervenuto all’Istituto universitario europeo di San Domenico di Fiesole durante l’incontro dedicato a “La sicurezza in Europa in un’epoca di incertezza”.

Con lui, tra gli altri, la Sindaca di Firenze Sara Funaro, la Presidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, l’ungherese Kata TĂĽttĹ‘ e i massimi rappresentanti dell’universitĂ  europea. E all’uscita del Presidente Costa, la protesta di un gruppo di studenti dell’Istituto Universitario Europeo che hanno gridato “Free Palestine” e stigmatizzato il silenzio dell’Europa su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza. Silenzio mantenuto anche durante l’incontro con Costa che nel suo discorso non ha fatto cenno alla questione.

Il Presidente del Consiglio d’Europa Antonio Costa cita nel suo discorso all’Istituto Universitario Europeo Giorgio La Pira ed Antonio Gramsci. Poi dice: “dobbiamo costruire una difesa europea autentica. Nell’attuale contesto, la pace senza difesa è un’illusione”. Nei prossimi anni Berlino potrebbe arrivare a spendere in difesa piĂą di 500 miliardi di euro, oltre la metĂ  della soglia fissata per l’intera Unione Europea dal programma ReArm EU. Una riforma costituzionale storica che consente allo Stato tedesco di indebitarsi senza alcun limite per il riarmo. Osservatori ed analisti europei dicono a questo proposito che il riarmo europeo, alla fine, non sarĂ  affatto comunitario ma soltanto di chi se lo può permettere, cioè si riduce al riarmo tedesco. La Germania cambiando le carte in tavola danneggia tutta l’Unione Europea. E sull’allargamento dell’Unione Costa dice: “il Consiglio Europeo è chiaro, dobbiamo essere pronti (politicamente, istituzionalmente, finanziariamente) ad accogliere nuovi membri come Ucraina, Moldavia e Balcani Occidentali”. Poi annuncia: “visiterò Leonardo dopo questo incontro – attore fondamentale per la nostra sicurezza comune”. Siamo dinnanzi a un palese cambio di paradigma a Bruxelles, dove per decenni la spesa militare non è stata neanche presa in considerazione. Non a caso, il comparto della difesa in borsa vola da mesi. Le azioni Leonardo segnano +73% da inizio anno e +50% solamente nell’ultimo mese. Nel frattempo, l’intelligence tedesca ha classificato AfD come un’organizzazione di estrema destra. AfD “non è compatibile con l’ordine democratico”: il secondo piĂą votato in Germania. Potrebbero andare presto al Governo di un paese armato fino ai denti. Possiamo sentirci piĂą sicuri?

La gru al cantiere degli Uffizi, la promessa di Verde “Via entro 50 giorni”

Uffizi – Dopo 19 anni sarĂ  rimossa a Firenze la maxi gru del cantiere di ampliamento della Galleria degli Uffizi che svetta fra i tetti del centro a un’altezza di 50 metri.

L’operazione si concluderĂ  “nel giro di 50 giorni, come ha garantito l’impresa, la gru verrĂ  sostituita da un montacarichi che non impatta” sul panorama della cittĂ . Lo ha anticipato il direttore del museo Simone Verde in un’intervista a Qn-La Nazione. La gru è nel piazzale dal 2006 e la sua lunga permanenza ha suscitato nel tempo critiche per l’ingombro dato alla skyline cittadina.

“Non è stata una operazione semplice – ha spiegato Verde – abbiamo lavorato alacremente alla riorganizzazione generale del cantiere. Per portare avanti i lavori, l’approvvigionamento dei materiali serve ancora ma la gru è ormai uno strumento sovradimensionato rispetto alle esigenze dell’intervento, dunque verrĂ  smontata e rimpiazzata da un montacarichi a impatto zero, finanziato con una sponsorizzazione collettiva di circa 180.000 euro fatta da imprenditori della cittĂ , che ringrazio calorosamente, vertici di Confindustria in testa, che hanno promosso e coordinato la cordata, per aver consentito al museo di chiudere finalmente questa pagina imbarazzante della propria storia”.

Gli sponsor sono Stefano Ricci, Leonardo Bassilichi, Giorgio Moretti, Stefano Gabbrielli, Elisabetta Fabri, Marco Carrai, la stessa Confindustria, Enic, Fondazione Cr Firenze. “Hanno subito risposto all’appello degli Uffizi – ha proseguito Verde – d’altro canto questo scempio gravava da troppo tempo sulla cittĂ . Un’amministrazione pubblica, un’istituzione come la Galleria degli Uffizi deve essere un simbolo non solo dell’identitĂ  della nazione ma anche della sua efficienza. Dunque il fatto di possedere una gestione amministrativa e tecnica che sia efficiente rappresenta un elemento fondamentale per l’immagine stessa dell’Italia. E’ importantissimo, sia per i cittadini che ne sono i proprietari e finanziatori, sia per gli stranieri che guardano agli Uffizi come a un vessillo del nostro Paese”.
L’inizio dello smontaggio della gru “sarĂ  sottolineato da una cerimonia – ha concluso il direttore delle Gallerie – sarĂ  una giornata simbolica, che Firenze attende da tanto tempo, quella dell’inizio della fine di questo maledetto cantiere”.

Lavori Publiacqua e interruzioni: tutte le informazioni utili

Lavori Publiacqua – l’erogazione dell’acqua sarĂ  interrotta o ridotta dalle ore 23.30 circa di venerdì 9 maggio. Fino a quell’ora nella giornata del 9 maggio il servizio sarĂ  quindi regolare. La fine dei lavori è poi prevista per la tarda serata di sabato 10 maggio. Successivamente l’erogazione del servizio tornerĂ  progressivamente alla normalitĂ  tra le ore notturne (tra sabato e domenica) e la mattina di domenica 11 maggio.

“Nelle prime ore del sabato ci saranno riduzioni di servizio e mancanza d’acqua. Lavoreremo tutto il sabato per poter consentire alla struttura di riattivare il servizio all’ora di cena di sabato. Questo significa tornare alla normalitĂ  nelle prime ore del sabato notte, dunque a cavallo con la domenica”. Lo ha dichiarato il presidente di Publiacqua Nicola Perini,  a proposito dei lavori di Publiacqua per l’Autostrada dell’acqua previsti dal 9 all’11 maggio e che porteranno a disagi specialmente a Firenze e Prato.
Perini ha chiesto “ai cittadini di avere un uso molto attento dell’acqua fin dal giovedì e di fare attenzione, specialmente per l’uso degli elettrodomestici perchĂ© nel caso venisse a mancare improvvisamente l’acqua”, nella giornata di sabato, “il rischio è che possano essere danneggiati gli elettrodomestici stessi”.

La protezione civile, si legge in una nota del Comune di Firenze, ha intanto attivato l’alert system telefonico. In fascia rossa – con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d’acqua tutta la giornata do sabato – sono indicate le zone di Novoli, Cascine, Rifredi, Statuto, piazza Dalmazia, le Cure, zona Stadio, zona Mercafir e zona bassa di Castello. In quella arancio, con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d’acqua in particolare nella fascia 14-24 del 10 maggio, rientrano le zone del centro storico compreso tra Arno, viale Fratelli Rosselli, viale Strozzi, viale Lavagnini, viale Matteotti e viale Giovine Italia, e Soffiano sotto viale Etruria. In fascia gialla le aree restanti di Firenze: in quest’ultimo caso i disagi saranno limitati all’orario 19-24 di sabato.

Per i disagi che si potranno verificare Publiacqua ha previsto piĂą autobotti nei comuni interessati, saranno 10 a Prato e 8 nei comuni della Piana Fiorentina. A Prato saranno collocate in via dei Fossi (parcheggio pubblico – zona Macrolotto 1); via Mozza sul Gorone (zona Ponte Datini/viale Galilei); via Caduti senza Croce (Maliseti); via Taro (zona Scuola Ciliani – Chiesanuova); via Umberto Giordano; piazza Mercatale; piazza Papa Giovanni XXIII (zona Sacra Famiglia); via delle Fonti di Mezzana (parcheggio); via Brasimone (zona Galciana);piazzale Maria Callas (zona Fontanello Grignano).
Nella Piana fiorentina saranno invece collocate: in piazza Vittorio Veneto a Calenzano; a Campi Bisenzio in via Vittorio Veneto (fronte Parco Iqbal), in via Barberinese (angolo via Tosca Fiesoli) e in viuzzo della Costituzione (San Donnino); a Sesto Fiorentino in via Leopardi e piazza Rapisardi (Colonnata); a Signa nella Strada statale 66 (parcheggio Burger King) e in piazza Aldo Moro (zona Indicatore).

Ulteriori info su www.publiacqua.it