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Lun 21 Lug 2025
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Scontro moto-auto a Calenzano, morto poliziotto

Un agente della Questura di Firenze è morto in uno scontro tra la moto su cui viaggiava e un’auto avvenuto nei pressi di Calenzano. Ferita la compagna che viaggiava con lui. Il conducente dell’auto è risultato positivo all’alcol test.

Un uomo di 59 anni, agente della questura di Firenze in servizio all’ufficio immigrazione, è morto, e una donna di 56 anni che era con lui, sua collega presso lo stesso ufficio, è rimasta ferita, nello scontro tra la moto su cui viaggiavano e un’auto, avvenuto nel pomeriggio sulla strada provinciale per Barberino a Calenzano (Firenze).
Sul posto il 118 e i carabinieri. Per cause ancora da chiarire la moto con a bordo i due, conviventi e agenti, si è scontrata frontalmente con un’autovettura, una Fiat Panda, il cui conducente è risultato positivo all’alcol test. Il 59enne, che era alla guida, è morto sul colpo mentre la donna è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso di Careggi, ed è ricoverata in prognosi riservata. Ha riportato anche la rottura del femore. La salma del 59enne è stata portata a medicina legale per l’autopsia.
Secondo quanto appreso, il conducente della Panda, in sorpasso in discesa in una strada con curve ha impattato contro la moto che proveniva in direzione opposta, in salita. Sottoposto ad alcoltest, il conducente dell’auto è risultato positivo (0,87) e gli è stata contestata la guida sotto effetto di alcol. E’ stato trasportato presso l’ospedale di Prato per esami tossicologici, ai quali ha acconsentito.

Ergastolo a infermiera Piombino, per Cassazione indizi univoci

La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per Fausta Bonino, l’infermiera di Piombino accusata di aver ucciso quattro pazienti all’ospedale di Villamarina. Contro di lei “indizi univoci”.

Undici anni dopo i primi decessi sospetti e a nove e mezzo dall’arresto, la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine sulla vicenda di Fausta Bonino, l’infermiera di Piombino (Livorno) accusata di aver ucciso quattro pazienti dell’ospedale di Villamarina con dosi letali di eparina, confermandone l’ergastolo lo scorso febbraio. Nelle 140 pagine delle motivazioni della sentenza, depositate in questi giorni e pubblicate da Il Tirreno, la Suprema Corte respinge i motivi di ricorso dell’avvocato difensore e motiva la condanna all’ergastolo della donna, spiegando, in sintesi, che contro di lei gli indizi sono univoci. Anche l’assenza del movente, confermata dall’appello-bis, non è bastata a cambiare gli esiti dell’ergastolo. “Pur avendo approfondito il suo esame verso la ricerca di un movente – si legge ancora -, non può non rilevarsi come sia stata la stessa corte territoriale a concludere nel senso che gli elementi concreti emersi e valutati a tal fine si sono dimostrati di consistenza tale da non condurre a una conclusione certa sull’individuazione di un chiaro movente delle condotte delittuose poste in essere dalla Bonino”. Sul punto, infatti, il giudice di appello osserva che, pur emergendo dagli atti “elementi indubbiamente significativi di possibili spinte all’azione criminale, ancorchĂ© tra loro complementari e non distonici”, tali elementi “non consentono di far emergere, con certezza processuale, un movente esclusivo delle azioni omicidiarie”.

Tramvia Firenze, 22,7 milioni di passeggeri a metĂ  2025

Nonostante il calo fisiologico degli utenti per la chiusura delle scuole e la riduzione degli spostamenti, a giugno i passeggeri della tramvia di Firenze hanno superato i 3,7 milioni, di cui poco meno di 2,18 milioni per la T1 e quasi 1,55 milioni per la T2. Secondo quanto rende noto il Comune, il primo semestre 2025 si chiude con 22,7 milioni di passeggeri, superando quanto previsto dal Piano economico e finanziario.

“Questi dati confermano che la tramvia piace e funziona – afferma in una nota l’assessore alla MobilitĂ , ViabilitĂ  e Tramvia Andrea Giorgio -. GiĂ  con le linee attive a fine anno possiamo arrivare a 45 milioni di passeggeri con un importante contributo della Vacs, molto apprezzata e utilizzata per raggiungere il centro”. La linea T2 ha infatti avuto un sensibile incremento di passeggeri dopo l’entrata in servizio della Vacs (variante alternativa al centro storico) tra Fortezza e San Marco: a gennaio i passeggeri sono stati 986.692 mentre nei mesi successivi il numero si è mantenuto sempre sopra 1,3 milioni, con un picco di 1,7 milioni nel mese di maggio

Ex caserma Lupi di Toscana, prosegue prima fase demolizioni

Demolita oggi la torre con serbatoio pensile all’interno dell’ex caserma Gonzaga, a Firenze. L’abbattimento è stato effettuato utilizzando microcariche esplosive, si spiega in una nota, che hanno innescato il collasso della torre e la caduta controllata del serbatoio, collocato a un’altezza di 35 metri.

I passaggi successivi sono la bonifica, il completamento a terra della demolizione della torre e, a ultimazione delle lavorazioni, la selezione del materiale per il conferimento del materiale in discarica. Sul posto la sindaca Sara Funaro, l’assessora all’urbanistica Caterina Biti, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni oltre ai tecnici del Comune e delle ditte impegnate nelle operazioni. L’intervento odierno rientra nella prima fase delle opere di demolizione riguardanti l’area dove sorgerĂ  lo studentato. Nelle scorse settimane sono giĂ  iniziate le demolizioni degli edifici che un tempo ospitavano camerate e locali tecnici e oggi è stata la volta della torre idrica, per una volumetria complessiva di 21.000 metri cubi.

“Questa mattina è stato compiuto un importante passo avanti per il futuro dell’ex caserma Lupi di Toscana con la demolizione del serbatoio pensile, simbolo che da decenni segnava lo skyline del quartiere e che oggi lascia spazio a una nuova vita – commenta Funaro -. Un intervento complesso e molto atteso, che segna concretamente l’avvio della trasformazione di una nuova parte di cittĂ  in cui daremo tante risposte abitative con il social housing e lo studentato e dove vogliamo realizzare alloggi popolari ed edilizia sociale, ma dove ci saranno anche spazi verdi e nuovi servizi. Una rigenerazione urbana che punta sulla qualitĂ  dell’abitare, sull’inclusione e sulla vivibilitĂ  del quartiere. Grazie a tutti coloro che sono impegnati in questo importante progetto per la cittĂ ”.

Per Biti “con l’abbattimento del serbatoio di oggi si dĂ  un segnale davvero visibile del lavoro ormai iniziato da settimane di abbattimento delle strutture della ex caserma. Quella struttura infatti è stata per decenni è un vero e proprio riferimento nel quartiere e la sua demolizione segna visibilmente l’inizio della nascita di un nuovo pezzo di cittĂ ”.

Manifestazione davanti base Camp Darby, in 1500 contro il riarmo

In 1500, secondo gli organizzatori, hanno partecipato oggi alla manifestazione regionale pacifista della rete Stop rearm Europe davanti alla base americana di Camp Darby, a Pisa. Una manifestazione trasversale che ha riunito tante associazioni, reti, movimenti, Ong, provenienti da varie parti della Toscana, insieme a Cgil, Movimento no base, ‘Nonne in lotta’, oltre a sigle politiche e partiti della sinistra e dCgilel centrosinistra, il sindacalismo di base. Presenti, tra gli altri, anche il leader di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo e la capogruppo M5s in Consiglio regionale Irene Galletti.

Tra gli interventi, si spiega in una nota, non sono mancati il ricordo a trent’anni dal genocidio di Srebrenica e la solidarietĂ  al popolo palestinese. I manifestanti hanno poi esposto lunghe bandiere della pace e della Palestina. Dal palco Raffaella Bolini, portavoce della rete Stop rearm Europe che ha promosso la manifestazione, ha sottolineato “l’urgenza di una mobilitazione che vada oltre i confini nazionali contro le politiche di riarmo dell’Unione europea e in particolare contro la scelta dei Paesi aderenti alla Nato di innalzare le spese militari al 5% del Pil, una vera e propria sciagura che darĂ  il colpo di grazia a tutto il sistema di welfare su cui si regge il nostro Paese”.

“La Cgil toscana è qui insieme a tante altre persone per dire che non vogliamo assolutamente che il nostro lavoro e le nostre vite siano utilizzate per il riarmo”, ha detto Anna Maria Romano, della segreteria regionale della Cgil.

“Abbiamo aderito con convinzione alla manifestazione come Movimento 5 Stelle e come cittadini toscani – ha sottolineato Galletti -, per dire basta a un sistema che investe miliardi nella guerra e abbandona i diritti fondamentali delle persone. E’ semplicemente folle destinare il 5% del Pil europeo, oltre 500 miliardi di euro all’anno, al riarmo e a infrastrutture a servizio della guerra, mentre si lasciano indietro sanitĂ , scuola, transizione ecologica, piccole imprese. M5s è fedele alla causa della pace e vicini a chi, come Francesca Albanese e numerosi testimoni internazionali, denuncia il massacro del popolo palestinese, l’occupazione e le complicitĂ  economiche e militari dell’Occidente e troviamo scandaloso che il governo Meloni sia diventato un ingranaggio dell’economia della guerra”.

Falso allarme bomba su traghetto Livorno

Paura ieri nel tardo pomeriggio per un allarme bomba – giunto per telefono alla sede romana di Grimaldi – per un presunto ordigno segnalato a bordo della nave passeggeri Zeus Palace attraccata a Livorno alle 14.20 – che ha fatto scattare il dispositivo di emergenza nel porto toscano mentre la nave era in procinto di ripartire per Palermo, intorno alle 18.30, carica di passeggeri e auto. La nave ha subito sospeso la partenza.

Il traghetto non è stato evacuato: a bordo c’erano circa un migliaio di persone. La nave è stata spostata di accosto per consentire l’attracco di altri traghetti. Per i controlli sono stati attivati gli artificieri della polizia e richiesti anche due cani antiesplosivo dei carabinieri. Gli accertamenti sono stati coordinati dalla polizia. Il dispositivo di emergenza è scattato intorno alle 18:30.

Nessun ordigno a bordo del traghetto: ha dato esito negativo anche la terza verifica dei controlli sul traghetto Zeus Palace della Grimaldi. Le autoritĂ  hanno quindi concesso l’autorizzazione alla partenza.