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Sab 26 Lug 2025
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Carrara: confermata rimozione Guang Rong  entro settembre

Sarà rimossa entro settembre la nave Guang Rong finita contro il pontile di Marina di Massa lo scorso 28 gennaio. La notizia della rimozione nel mese di settembre, che già era circolata, è stata confermata oggi dal sindaco di Massa Francesco Persiani, a seguito di una riunione tecnica avvenuta ieri. 

“Confermata la rimozione del relitto entro settembre della Guang Rong – dice Persiani -. La ditta incaricata ha già pronto il piano operativo: la nave verrà rigalleggiata in sicurezza e poi rimorchiata fuori dall’area. Nessuna limitazione alla balneazione, notizia importante per residenti e turisti”.

    In particolare ieri si è svolta una riunione tecnica di aggiornamento, coordinata dal prefetto di Massa Carrara, a cui hanno partecipato tutti gli enti coinvolti, tra cui il Comune di Massa, rappresentato dal vice sindaco, Andrea Cella. Nel corso dell’incontro è stata confermata la necessità di procedere con la rimozione del relitto entro il mese di settembre, come già stabilito. I rappresentanti di Sea Waves – Waves Group, società specializzata in sinistri marittimi e incaricata da Steamship Mutual, compagnia assicurativa della Guang Rong, hanno illustrato il ruolo di supervisione tecnica affidato loro e i dettagli relativi alla gestione della gara d’appalto.

    Successivamente, la ditta Fratelli Neri, aggiudicataria dell’appalto, ha esposto il piano operativo che sarà realizzato in collaborazione con Bluetack. Pr la rimozione, è stato illustrato, si procederà attraverso il metodo del rigalleggiamento, immettendo aria nei vani della nave, in pieno rispetto dell’ambiente marino. Poi sarà posizionata un’ancora di poppa e, mediante l’impiego di un rimorchiatore, la nave verrà trainata fuori dall’area. Prevista anche la rimozione di almeno 4.000 tonnellate di carico, che verranno trasferite a bordo di un’apposita nave compatibile con le caratteristiche del porto di Marina di Carrara. Le attività, è stato precisato, non comporteranno ulteriori limitazioni alla balneazione.

Prato, compagno uomo morto in residence Denisa: volevamo suicidarci

 Avevano deciso di togliersi la vita tagliandosi la gola in quanto impossibilitati a far fronte “ai debiti maturati a seguito delle continue assunzioni di stupefacenti”. E’ quanto ha spiegato agli inquirenti, riferisce la procura di Prato, il 55enne soccorso ieri nel residence Ferrucci a Prato dove è stato rinvenuto morto il compagno dell’uomo, un impiegato di banca 51enne.

Il 55enne ha anche spiegato, riferisce ancora la procura di Prato, che i due compagni per fare fronte ai debiti avevano anche già venduto le case dove vivevano. Ceduta pure l’attività di fornaio del 55enne. Le dichiarazioni dell’uomo sono al vaglio della procura che sul caso procede per omicidio anche se non è stato esclusa appunto l’ipotesi di suicidio. Lunedì l’incarico per l’autopsia.

Secondo quanto spiega sempre la procura, i due uomini erano legati sentimentalmente da circa un decennio. Ieri la scoperta del cadavere nella stanza del residence, tra l’altro proprio davanti a quella dove prese alloggio a maggio scorso Maria Denisa Paun, la trentenne romena ritrovata poi cadavere a Montecatini Terme (Pistoia), uccisa dal connazionale Vasile Frumuza, guardia giurata reo confesso. Il 51enne presentava ferite alla gola, lesioni simili ma non gravi anche per il 55enne.

La coppia, secondo quanto appreso ieri, abitava nel residence da circa venti giorni. Il forte odore proveniente dalla stanza ha spinto il personale ad allertare i soccorsi: sul posto è intervenuta con i sanitari la polizia. L’accesso non è stato semplice: all’interno c’era un cane di razza rottweiler per cui è stato necessario fare intervenire i veterinari della Asl. Dai primi accertamenti sembra che il 51enne, quando è stato trovato, fosse morto da almeno due giorni. L’autopsia dovrà chiarire data e modalità della morte così come saranno effettuati accertamenti circa il ferimento del 55enne.

Giani, ‘ora People mover fra Smn e Tav Belfiore’

Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine di un sopralluogo sul cantiere Tav a Campo di Marte con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Per il nodo Tav di Firenze “ora dobbiamo incominciare a parlare del People Mover perché è evidente che da Santa Maria Novella alla stazione Belfiore, che nel gergo comune viene chiamata stazione Foster dal nome del suo progettista, ci sono 960 metri” ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

.”Quei 960 metri – ha osservato Giani – devono essere collegati dalla navetta che avevamo già studiato come progetto di fattibilità quando iniziò il percorso del Pnrr nell’aprile 2021. Però allora comprendevamo che non sarebbe stato potuto realizzarla in tempo per il Pnrr, quindi fu detto lo facciamo dopo. Ecco, ora arriva il dopo e io anche al ministro Salvini ho sottoposto l’idea di incominciare a progettare il People Mover per non arrivare a completare la stazione di Alta velocità senza un collegamento adeguato con Santa Maria Novella”.

I finanziamenti, ha ammesso Giani, “in questo momento chiaramente non ci sono: ma lo studio di fattibilità, che con l’allora amministratore delegato di Rfi Vera Fiorani studiammo a Roma, ce l’ha per questi 960 metri, quindi si tratta solo di implementare con le risorse la progettazione di quest’opera. Allora si parlò di 165 milioni: naturalmente tutto questo avveniva nella primavera del 2021, oggi chiaramente ci sarebbe un aumento dei prezzi”.

 

Salvini, il candidato del Cdx per la Toscana?  Spero prestissimo

Lo ha affermato Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ministro per le Infrastrutture e leader della Lega, a margine di un sopralluogo al cantiere del passante Av di Firenze. Salvini ha assicurato: ok progetto definitivo Ponte Stretto a inizio agosto

“Votano sei regioni, quindi è chiaro che non posso chiedere tutto dappertutto: la priorità, per quanto riguarda la Lega, è evidentemente proseguire col buon governo decennale in Veneto, questo è evidente”. Lo ha affermato Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ministro per le Infrastrutture e leader della Lega, a margine di un sopralluogo al cantiere del passante Av di Firenze.

    Salvini ha risposto alle domande dei giornalisti sui tempi per definire la candidatura del centrodestra in Toscana: “Spero prestissimo – ha detto -, d’altronde non mi sembra che ci siano idee chiare neanche a sinistra. Però noi siamo pronti, e come Lega puntiamo a crescere. Poi da ministro io faccio quello che è il mio dovere, non faccio cantieri elettorali, i cantieri li fanno gli operai, le imprese, gli ingegneri, i tecnici. Noi ci mettiamo i finanziamenti, le norme e la buona volontà”.

    Il leader della Lega ha anche parlato di Elena Meini, indicata dal partito regionale come potenziale candidata a governatore: “Elena è bravissima – ha sottolineato -, è e sarà un punto di riferimento per la Lega in Toscana, questo è fuori di dubbio”. 

“Riconoscerlo adesso è un regalo ad Hamas, è un regalo ai terroristi islamici” ha affermato ancora  Salvini  a proposito dell’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di voler riconoscere lo Stato di Palestina.

“Prima si rilasciano gli ostaggi, e prima si scioglie quella che è riconosciuta a livello planetario come un’organizzazione terroristica”.

    “E’ come se noi ai tempi avessimo ragionato con le Brigate Rosse – ha proseguito -, di questo si tratta. Io regali ai terroristi islamici non ne faccio. E’ chiaro che l’obiettivo finale è avere due popoli, due Stati che convivano pacificamente, ovviamente, però che ci siano due popoli, sia i palestinesi che gli israeliani, ostaggio dei terroristi di Hamas, è inaccettabile, quindi un riconoscimento adesso è sbagliato, soprattutto nei confronti del percorso di pace”. 

Per il Ponte sullo Stretto “il mio obiettivo è di arrivare martedì in consiglio d’amministrazione con l’approvazione, di arrivare settimana prossima al pre-Cipess e di arrivare all’approvazione del progetto definitivo la prima settimana d’agosto” ha  poi affermato Salvini.

    “Ci stiamo lavorando da due anni e mezzo – ha detto -, significa dare 120.000 posti di lavoro e poi ripeto, soprattutto dopo chiacchiere, promesse, ritardi e soldi spesi, significa dare a milioni di siciliani e calabresi il diritto alla mobilità che hanno tutti gli altri italiani”. A chi gli chiedeva un’accelerazione sul progetto, il vicepremier ha risposto osservando che “un’accelerazione dopo che se ne parla da 2.000 anni è curiosa, eh, perché il ponte sullo Stretto lo attraversavano i romani con gli elefanti prima della nascita di Cristo…”.

Prato: commercialista ai domiciliari per crediti fiscali inesistenti

Il gip di Prato ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un commercialista 56enne di Lucera (Foggia) nell’ambito di un’inchiesta della procura pratese su crediti fiscali inesistenti.

Il gip di Prato ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un commercialista 56enne di Lucera (Foggia) nell’ambito di un’inchiesta della procura pratese su crediti fiscali inesistenti.

Pochi giorni fa erano stati sequestrati crediti presenti nei cassetti fiscali di due società riconducibili al professionista per crediti fiscali inesistenti per circa 2,5 milioni di euro in capo ad un defunto, per ristrutturazioni edilizie mai realizzate.

I reati contestati al professionista, per il quale la procura di prato  aveva chiesto la misura cautelare in carcere, sono truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio e compensazione indebita di crediti inesistente.

Gli esiti delle indagini, spiega in una nota la procura di prato, “inducono a ritenere che il commercialista, figura centrale della trama delittuosa, abbia posto le basi per una frode ai danni dello Stato che aveva portato alla fine del 2023 al sequestro di circa 6 milioni di euro di crediti fittizi e, successivamente, all’arresto di tre soggetti, con il coinvolgimento di oltre 40 persone residenti su tutto il territorio nazionale”. A eseguire la misura degli arresti domiciliari la guardia di finanza di Cesena, impegnata fin dal 2023 nelle indagini coordinate dalla procura pratese.

Pin: ex moglie chiede a procura di indagare su morte ex Viola

La donna ha presentato un esposto contro ignoti per omicidio. Pin è stato  trovato senza vita nella sua casa sulle colline di Firenze il 22 luglio scorso.

L‘ex moglie di Celeste Pin chiede alla procura di andare a fondo sulla morte dell’ex difensore viola. Ieri, giorno in cui la procura di Firenze ha disposto la restituzione della salma dell’ex calciatore Celeste Pin, 64 anni, alla famiglia, Elena Fabbri ha presentato un esposto chiedendo di indagare sulla morte del marito. E’ quanto riportato da alcuni media. A dare la notizia il sito Firenze e dintorni. L’esposto, inviato per mail, secondo quanto riportato, è per omicidio contro ignoti.

Per la morte dell’ex difensore viola, trovato senza vita nella sua casa sulle colline di Firenze il 22 luglio scorsi, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti al fine di poter svolgere una serie di accertamenti. L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti sarebbe quella del suicidio. A cui però la ex moglie non crederebbe: la depressione, riferisce il sito, di cui Pin soffriva da 40 anni era sotto controllo per i farmaci consueti e l’ex giocatore stava attraversando un buon periodo.

Per questo l’ex moglie chiede l’esame tossicologico, il sequestro del cellulare di Pin e sigilli all’abitazione del giocatore