Disco della settimana: Shaun Ryder “Visits From Future Technology”

“Visits From Future Technology” è il secondo album solista, a distanza di una ventina d’anni dal precedente “Amateur Night In The Big Top”, di Shaun Ryder, figura ormai leggendaria della Madchester degli Happy Mondays, artefici della rinascita della club culture nei tardi anni ’80. Nel mio delirante cervello colpito da disturbo da deficit di attenzione iperattività questo è il mio Sgt. Pepper, pieno di canzoni variegate”.

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In pista da quarant’anni, dalla fondazione degli Happy Mondays, Shaun Ryder ha una produzione musicale tutto sommato contenuta, cinque album in studio con la sua prima band, tre con i Black Grape e due da solista, compreso il nuovo Visits From Future Technology

L’album contiene un variegato mix di stili, diretto, giocoso e “catchy”, tra funk, Madchester, sixties, reminiscenze clashiane e i consueti fumi lisergici. “Nel mio delirante cervello colpito da disturbo da deficit di attenzione iperattività questo è il mio Sgt. Pepper, pieno di canzoni variegate”. E’ il nostro Disco della settimana.

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Recentemente a Ryder è stata diagnosticata una forma grave di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, «mi dicono che i miei testi siano pieni di metafore. Credo sia vero, anche se onestamente ho dimenticato quale sia la definizione di ‘metafora’Ho cominciato a drogarmi a causa del disturbo da deficit dell’attenzione, ero un diverso e mi sentivo normale quando prendevo droghe»

Bez, suo sodale negli Happy Mondays ha rivelato come Ryder abbia scritto nuova musica anche con Noel Gallagher sebbene questo materiale non sia presente nella tracklist.

Maggio musicale: stasera concerto sinfonico diretto dal maestro Honeck

Maggio musicale fiorentino: il maestro Manfred Honeck, uno dei direttori più apprezzati del panorama internazionale il cui debutto sul podio del Teatro del Maggio risale al 12 marzo 2004, torna alla guida dell’Orchestra del Maggio venerdì 1 ottobre, a breve distanza dal concerto diretto a Grosseto del 3 settembre scorso e a una manciata di mesi dal concerto, poi trasmesso in streaming, del 21 marzo 2021.

Maggio musciale fiorentino: in cartellone un programma che si articola con il Cantus in Memoriam Benjamin Britten di Arvo Pärt, scritto nel 1977, anno successivo alla scomparsa di Britten, prosegue con il Doppio Concerto per flauto, oboe e orchestra di György Ligeti, scritto dal compositore ungherese nel 1972.

In questo concerto le parti soliste sono affidate a due musicisti di grande rilievo al flauto e all’oboe: Henrik Wiese, primo flauto alla Bayerische Staatsoper dal 1995 al 2006 sotto la direzione del maestro Zubin Mehta e, sempre dal 2006, primo flauto alla Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e da Tobias Vogelmann, altro importante solista della Bayerischen Rundfunks, membro dell’orchestra tedesca dal settembre del 2000. Il programma diretto dal maestro Honeck si conclude con la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, composta sul finire del 1888 e rappresentata per la prima volta a Mosca nel novembre dello stesso anno.

Il programma: Dopo aver attraversato un’iniziale fase avanguardista, il compositore estone Arvo Pärt approda negli anni Settanta a una scrittura minimalista improntata alla spiritualità. La riscoperta della monodia antica lo aiuta a mettere a fuoco un linguaggio evocativo basato su pochi elementi armonico-melodici e sul silenzio, elemento fondamentale nelle sue opere. Cantus in memoriam Benjamin Britten, composto nel 1977 come omaggio al musicista inglese scomparso l’anno precedente, è una trenodia per orchestra d’archi e campana tubolare costruita sul principio elementare del ‘tintinnabulum’ – marchio di fabbrica di tanta musica di Pärt – che trae origine dalle note della triade prodotte dalle risonanze della campana. Protagonista dell’avanguardia del secondo dopoguerra, l’ungherese György Sándor Ligeti si è distinto per lo studio e la ricerca sulla materia sonora anche attraverso l’esperienza di musica elettronica maturata a fianco di Stockhausen. Il Doppelkonzert per flauto, oboe e orchestra fu commissionato a Ligeti nel 1971 dal Festival di Berlino ed eseguito la prima volta il 16 settembre dell’anno successivo diretto da Christoph von Dohnányi. A dieci anni di distanza dalla Quarta Sinfonia, nel 1888 Čajkovskij torna a confrontarsi nuovamente con il tema del destino, motivo ispiratore anche della Quinta. Dopo un periodo di abulìa, il compositore pare aver ritrovato l’ispirazione giusta che lo sprona, come scrive all’amica e confidente Nadezda von Meck, a realizzare come scrive all’amica e confidente Nadezda von Meck, a realizzare alacremente la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 54. L’esecuzione della Quinta, diretta dallo stesso autore nel novembre del 1888 a San Pietroburgo, è accolta con favore dal pubblico ma meno dalla critica. Čajkovskij inizia a dubitare della validità della sua ultima opera giudicandola inferiore al lavoro precedente, salvo poi ricredersi dopo i successi riportati dalla Quinta nei concerti della tournée europea dell’anno successivo.

A differenza della Quarta, la Quinta manca di un programma vero e proprio, sebbene vi siano a margine della partitura brevi pensieri che alludono al tema della lotta dell’uomo contro il destino avverso. Secondo il modello codificato da Berlioz, la Quinta è costruita sul principio ciclico dell’idea tematica ricorrente che collega i quattro movimenti.

Disco della settimana: AAVV “I’ll Be Your Mirror”

E’ proprio la Verve Records, l’etichetta originale dei The Velvet Underground, a pubbliicare l’album tributo I’ll Be Your Mirror: A Tribute to the Velvet Underground and Nico con i contributi di Michael Stipe, Matt Berninger, Sharon Van Etten, Kurt Vile, St. Vincent, Thurston Moore, Bobby Gillespie, Courtney Barnett, Fontaines D.C. Iggy Pop e molti altri.

Supervisore e produttore esecutivo di I’ll Be Your Mirror è stato Hal Willner, amico e produttore di Lou Reed, che ci ha lasciati lo scorso anno e che ha messo in questo suo ultimo lavoro tutto l’amore e la stima che ha sempre nutrito per Lou. Il brano che ha anticipato l’album è una versione di Kurt Vile & The Violators di “Run Run Run”.
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La pubblicazione di I’ll Be Your Mirror è solo l’inizio di una robusta campagna prevista per il 2021. L’album è stato ideato nel 2017, proprio quando Todd Haynes ha firmato per dirigere “The Velvet Underground”, l’attesissimo film Apple Original recentemente presentato al Festival di Cannes nonché prima prova per il regista nell’ambito dei documentari. Apple Original Films e Polygram Entertainment presentano “The Velvet Underground”, in collaborazione con Federal Films, una produzione di Motto Films e Killer Films. “The Velvet Underground” arriverà nei cinema di tutto il mondo e su Apple TV+ il 15 ottobre e sarà accompagnato da una colonna sonora curata da Randall Poster e Todd Haynes disponibile via Republic/UMe.
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La pubblicazione nel 1967 dell’album d’esordio dei Velvet Underground, intitolato The Velvet Underground & Nico e che riportava sull’iconica copertina la banana disegnata da Andy Warhol, è stata determinante per avviare quel processo di infiltrazione estetica che tutti conosciamo oggi. L’album ha ridefinito i confini del rock & roll, dando vita al concetto di alternative rock e gettando le basi per il punk, il grunge e tutti gli altri movimenti underground a seguire.

Prima dei Velvet Underground, nessuno avrebbe mai pensato che una band potesse diventare importante senza avere almeno una hit nel proprio repertorio. Reed, invece, ha sempre creduto nel fascino del rock & roll, nella capacità di andare oltre la contemporaneità e sfondare ogni barriera temporale, essendo poi riconosciuto al pari delle arti “nobili” come la poesia, la narrativa, il dramma, la pittura e tutte le altre. Se anche i Velvet avessero pubblicato quest’unico album, sarebbero comunque passati alla storia come una delle rock band più rilevanti e influenti.

I’ll Be Your Mirror: A Tribute to the Velvet Underground & Nico vede la partecipazione di Michael Stipe, Matt Berninger, Sharon Van Etten with Angel Olsen, Andrew Bird, Lucius, Kurt Vile & The Violators, St. Vincent & Thomas Bartlett, Thurston Moore, Bobby Gillespie, King Princess, Courtney Barnett, Fontaines D.C., e Iggy Pop & Matt Sweeney. Un vero e proprio tributo, traccia dopo traccia, all’album originale.

Parte del ricavato delle vendite dell’album verrà devoluta ad Amnesty International, di cui lo stesso Lou Reed era sostenitore.

Questa la tracklist di quello che è il nostro Disco della Settimana

I’ll Be Your Mirror: A Tribute to the Velvet Underground and Nico

  1. Sunday Morning – Michael Stipe (3:50)
  2. I’m Waiting For The Man – Matt Berninger (3:44)
  3. Femme Fatale – Sharon Van Etten (w/ Angel Olsen on backing vocals) (4:43)
  4. Venus In Furs – Andrew Bird & Lucius (6:55)
  5. Run Run Run – Kurt Vile & The Violators (6:59)
  6. All Tomorrow’s Parties – St. Vincent & Thomas Bartlett (4:52)
  7. Heroin – Thurston Moore feat. Bobby Gillespie (7:24)
  8. There She Goes Again – King Princess (3:29)
  9. I’ll Be Your Mirror – Courtney Barnett (2:27)
  10. The Black Angel’s Death Song – Fontaines D.C. (3:12)
  11. European Son – Iggy Pop & Matt Sweeney (7:45)

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Musicus Concentus la nuova stagione al via venerdì 1 ottobre

Riparte la stagione di concerti del Musicus Concentus in Sala Vanni. In programma 14 appuntamenti dal vivo. In arrivo la seconda edizione de I Poeti del Piano Solo e poi la quinta edizione di A Jazz Supreme, gli appuntamenti con Disconnect <code> e quelli con Jazz Prime. L’intervista a Fernando Fanutti (Presidente Musicus Concentus)

Si è svolto stamattina l’incontro online per presentare la nuova stagione di Musicus Concentus. Sono intervenuti: Cristina Giachi (Presidente Commissione Cultura della Regione Toscana), Tommaso Sacchi (Assessore Cultura, Moda e Design Comune di Firenze), Barbara Tosti (Responsabile Arte Attività e Beni culturali Fondazione CR Firenze) e Fernando Fanutti (Presidente Musicus Concentus) che sentirete nella intervista.

Grazie alla collaborazione con l’Associazione Something Like This, e alla co-direzione artistica di Stefano Maurizi, dal 1 al 3 ottobre torna “I Poeti del Piano Solo”, un format totalmente dedicato al recital di piano solo. L’apertura di questa seconda edizione, prevista per venerdì 1 ottobre, è affidata a Enrico Zanisi.

Presente anche Disconnect <code>, progetto dedicato alla sperimentazione sonora che si accinge a presentare due appuntamenti nel calendario autunnale del Musicus. Il concerto di Lyra Pramuk, previsto per venerdì 8 ottobre, e nella serata di venerdì 3 dicembre il concerto di Bill Kouligas. Artista, designer e musicista con base a Berlino, molto conosciuto per aver dato vita alla PAN, piattaforma mutidisciplinare ed etichetta discografica che produce i nomi più in auge del momento.

E’ importante ricordare il recupero del concerto di Redi Hasa, ormai prossimo al soldout e riprogrammato per il 9 ottobre. Il violoncellista dopo aver lavorato per molti anni come parte dell’ensemble di gruppo di Ludovico Einaudi, ed esibendosi nell’ambizioso “Seven Days Walking”,  riproporrà “The Stolen Cello”, uscito in versione deluxe su Decca Records lo scorso giugno.

Nel racconto dell’attività del Musicus Concentus terza in ordine di apparizione, ma non certo per importanza, è la rassegna co-diretta dal pianista Simone Graziano “A Jazz Supreme”: sei appuntamenti sul palcoscenico della Sala Vanni che raccontano la migliore scena jazzistica contemporanea. Luca Aquino, uno dei musicisti del jazz italiano più apprezzati nel panorama internazionale, e Giovanni Guidi in concerto  venerdì 15 ottobre in Sala Vanni.
Tra gli appuntamenti cancellati con il primo lockdown del 2020, ma che Musicus Concentus ripropone con convinzione, c’è anche quello di Pan•American, riprogrammato in Sala Vanni per il 20 novembre.

Chiude il calendario Jazz Prime: un progetto che si propone di esplorare la nuova scena creativa che in Toscana, come in tutta Italia, vive una fase di grande effervescenza.

Programma completo e informazioni QUI

Erriquez, una targa in ricordo del cantante

Erriquez, una targa in ricordo del cantante della Bandabardò al Tuscany Hall di Firenze.  Presentazione alla presenza della famiglia e della band. Evento aperto al pubblico

Il Tuscany Hall di Firenze dedica una targa in ricordo di Enrico “Erriquez” Greppi, voce e anima della Bandabardò, scomparso prematuramente lo scorso febbraio.

L’opera sarà svelata venerdì primo ottobre alle ore 15.00 nel corso di una breve cerimonia a cui parteciperanno la famiglia dell’artista, i musicisti della Bandabardò, colleghi e amici. L’evento si svolgerà all’interno del teatro – disponibili 600 posti – ed è aperto al pubblico.

Per partecipare occorre inviare una email di prenotazione a comunicazioni@tuscanyhall.it oppure per WhatsApp al 334.6035780, indicando nome e cognome e ritirare l’invito presso la biglietteria del teatro dalle ore 14.
Si accede con Green Pass.

Ricordiamo che da questo anno il Rock Contest avrà un premio intitolato a Erriquez. Enrico Greppi, cantante e chitarrista della Bandabardo’ è scomparso lo scorso 14 febbraio. La sua ultima apparizione pubblica come ospite speciale è proprio al Rock Contest di Controradio che lo aveva visto giovanissimo esordiente nel 1988 QUI tutte le informazioni al riguardo.
“Ho avuto modo di conoscere Enrico Greppi, credo sia un valore enorme per la nostra Toscana, che dobbiamo trasmettere ai giovani”, dichiara Iacopo Melio primo firmatario in merito all’istituzione del premio specifico. “Era la persona più buona del mondo, descriveva un mondo fatto di pace e tolleranza dove i cattivi non possono avere spazio. La cultura e l’arte possono essere una valvola importante di sfogo di creatività e di sostegno. Quando ho pensato a questa mozione, ingenuamente ho pensato che naturalmente ci fosse unanimità. Sulla tolleranza e la fratellanza non ci possiamo dividere e ricordo che in quest’Aula era stato proposto di far studiare a scuola i libri di Oriana Fallaci”.

Hound Dog Festival

Sabato 25 settembre 2021 con ingresso libero dalle 17 del pomeriggio: Hound Dog Festival! Con The Di Maggio Bros, Rock’n’Roll Kamikazes, The Cosmics, Backseat Boogie e tanti altri..mercatino modernariato, scuola di ballo dischi, barber shop

Sabato 25 settembre Ultravox Firenze è rockabilly. Dal primo pomeriggio a tarda sera, nello spazio estivo del Parco delle Cascine, va in scena Hound Dog Festival, una scorpacciata di rock’n’roll, surf e affini. Concerti e selezioni musicali, ma anche scuola di ballo, barber shop, dischi, memorabilia e tante attività in tema. Tutto a ingresso libero.

Si parte alle 17.00 con   Dj Aladino e Dj Little, a vestire i panni del bravo presentatore c’è Dr. Feelgood, mentre a scaldare ampli e mic ci pensano Surfer Joe aka Lorenzo Valdambrini, i milanesi Backseat Boogie e i misteriosi Cosmics.

Si prosegue con Di Maggio Bros, da sempre sotto la guida di Marco di Maggio, unico artista italiano della Rockabilly Hall of Fame, esponente di punta della scena R’n’R internazionale, eletto dalla stampa specializzata tra i migliori chitarristi mondiali.

Il tempo di riprendere fiato e sul palco salgono i Rock’n’Roll Kamikazes: la band capitanata Andy Macfarlane (ex Hormonauts) che presenta il nuovo album “Campari & Toothpaste”.

 

INFO: A chi viene in auto si consiglia di parcheggiare al Piazzale delle Cascine e utilizzare la navetta Ataf LC (attiva fino alle due di notte) che collega Piazzale delle Cascine con l’Anfiteatro. Chi viene in Tramvia può scendere alla fermata Cascine e utilizzare la navetta Ataf LC. Si può raggiungere Ultravox Firenze in modo divertente, sostenibile ed economico con gli scooter elettrici in sharing di MiMoto part of Helbiz e l’energia green di Estra. Basta scaricare l’app MiMoto per iOS o Android

Sabato 25 settembre 2021 – ingresso libeo
Ultravox Firenze – Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale
Parco delle Cascine – Firenze

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