🎧 Trenitalia a Osmannoro, sciopero della Cisl e presidio in prefettura

Sciopero della Fit Cisl Toscana nelle Officine di Firenze Osmannoro e Uffici Direzione Tecnica di Trenitalia. I ferrovieri addetti alla manutenzione rotabili di Trenitalia hanno anche manifestato davanti alla sede della prefettura di Firenze, in via Cavour, nella mattinata di stamani. “Le ore di manutenzione dei rotabili in toscana sono fortemente diminuite – si legge in una nota del sindacato – provocando una perdita sostanziali di posti di lavoro”.

Questa prima azione di sciopero si rende necessaria, dopo che Trenitalia ha presentato alle strutture sindacali nazionali un progetto aziendale. Progetto in cui si prevedeva la chiusura di lavorazioni pregiate, che rispetto al panorama nazionale, interessa solo il sito manutentivo toscano di Firenze Osmannoro”.

La Cisl lamenta l’assenza di investimenti per il futuro degli impianti di Osmannoro e parla di ipoteca negativa anche per il futuro della Direzione Tecnica di viale Lavagnini. “Il sito manutentivo di Trenitalia di FI Osmannoro – si legge ancora nella nota – realizzato con ingenti investimenti pubblici, attualmente uno dei più nuovi e tecnologicamente avanzati d’Italia con 10 binari coperti di 380 mt ciascuno, fu fermamente voluto dai Sindacati e dalla Politica Toscana, oltre che per facilitare il trasferimento dell’Officina Grandi Riparazioni allora allocata nell’area di FI Porta al Prato, come anello di congiunzione della filiera del treno, una attività nata all’inizio del secolo a Firenze, che era considerata la capitale del treno”

“A nulla si legge ancora – sono valsi gli appelli, le prese di posizione e gli incontri succedutosi, a partire da quello del 3 novembre, dove, alla presenza della Regione Toscana, assessore ai trasporti Stefano Baccelli, Trenitalia aveva assunto l’impegno di verificare eventuali modifiche al progetto iniziale dell’ottobre scorso. Lo abbiamo detto in premessa, la disponibilità aziendale si è manifestata e conclusa nel ribadire il piano iniziale. A questo punto, è con rammarico che possiamo solo costatare la totale mancanza di considerazione da parte del gruppo per il nostro territorio e per le Istituzioni della nostra regione, che a nostro avviso ora più che mai devono mettere in campo la loro autorevolezza, i conti e i disagi creati da ferrovie ai cittadini toscani e una volta per tutte richiamare all’ordine Trenitalia”

🎧 Treno Blues, presentato il primo ibrido di Trenitalia in Toscana

Arriva il Blues, primo treno ibrido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a tripla alimentazione, elettrica, diesel e batteria arriva sui binari della Toscana. Continua la rivoluzione di Trenitalia, società capofila del polo passeggeri del Gruppo FS. Che prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo della flotta nazionale.

Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana e Dario Nardella, Sindaco di Firenze hanno presentato al binario 16 della Stazione di Firenze Santa Maria Novella il nuovo treno Blues.  “Trenitalia ha un piano di investimenti nazionale da 1,5 miliardi all’anno con una visione decennale che mira a rendere la mobilità collettiva sempre più integrata e sostenibile. L’arrivo del Blues in Toscana dà un’ulteriore accelerazione al nostro percorso di rinnovamento della flotta dei treni regionali e contribuisce a rispondere meglio alle esigenze del territorio, rendendo l’esperienza di viaggio ancora più sostenibile” ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.

Il primo treno Blues, nelle prossime settimane, circolerà tra Firenze e Borgo San Lorenzo e nel bacino senese. Sono 44 i nuovi treni ibridi previsti dal contratto per la Toscana a cui si aggiungeranno 29 Rock e 19 Pop. Il Blues, in Toscana, può viaggiare su linee non elettrificate – grazie al  motore diesel che può essere sostituito dalle batterie per entrare nei centri abitati – e su linee elettrificate usando il pantografo. Una tecnologia ibrida di nuova generazione che si traduce in migliori prestazioni, riduzione del consumo di carburante e forte riduzione in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel.

A disposizione dei viaggiatori 300 posti a sedere. Il treno Blues è, inoltre, dotato di un sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati e di uno spazio per i più piccoli, oltre che di aree per sistemare le biciclette all’interno.

Ritardi sulla linea ferroviaria a causa di un guasto. Giani: “Situazione inaccettabile, applicheremo penali”. Lega: “Inaccettabile quanto successo”

Toscana, forti disagi e ritardi si sono verificati nella mattinata di oggi nell’area fiorentino sulle linee dei treni regionali per un guasto.

A dare notizia del perché dei ritardi la Rete Ferroviaria Italiana spiegando che la circolazione dei convogli è stata rallentata dalle 6.30 per un guasto agli impianti elettrici e che, dopo la riparazione, dalle 11.30 la circolazione nella stazione di Compiobbi, sita nell’area fiorentina, è in graduale ripresa. Gli impianti elettrici in avaria sono quelli che gestiscono la circolazione ferroviaria. RFI aggiunge che “hanno subito ritardi medi di 90 minuti i treni regionali in servizio sulle linee regionali Firenze – Arezzo e Firenze – Borgo San Lorenzo” e che “alcuni treni sono stati cancellati”. Trenitalia ha attivato un servizio con 14 bus sostitutivi da Pontassieve e Firenze. RFI e Trenitalia “si sono attivate per fornire adeguata informazione ai viaggiatori coinvolti e mitigare per quanto possibile gli inevitabili disagi di cui si scusano”.

“Da mesi mi vengono rappresentati continui disagi dai sindaci dei territori coinvolti e dai cittadini pendolari. – dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Stiamo parlando di centinaia di persone che ogni mattina prendono il treno per andare a lavorare, studenti, che si ritrovano a dover affrontare ritardi o addirittura soppressioni–-. Ho chiesto  gli uffici  di predisporre gli atti per  applicare le penali previste nel contratto di servizio, in quanto è inconcepibile  che la Regione Toscana con risorse proprie e nazionali metta a disposizione oltre 260 milioni di euro l’anno per un servizio che non è all’altezza delle aspettative dei cittadini. Non sono concepibili disservizi del genere. Chiedo anche l’immediata convocazione vertici Rfi e Trenitalia e  chiederò anche un incontro su questo al ministro Salvini”.

“Stamani – aggiunge l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli– è stato un disastro, ci sono arrivate segnalazioni  e proteste continue all’Urp, al numero verde. Ci sono stati ritardi superiori ai 30 minuti e anche soppressioni. Continuo  a ripetere che manca un’informazione adeguata, un informazione capace, tempestiva che arrivi alle persone, che faccia comprendere la gravità del problema e consenta di adottare soluzioni di viaggio diverse. Non si può continuare così!”

Anche alcuni sindaci della Valdisieve, linea già interessata nelle ultime settimane da  notevoli criticità, unica linea per cui per il mese di ottobre era scattato il bonus per gli abbonati e oggetto di una cabina di regia nel mese di novembre, si sono rivolti all’assessorato denunciando l’ennesimo grave disservizio. E per quanto riguarda il guasto di questa mattina  Baccelli sottolinea  “tempi troppo lunghi per la soluzione del guasto, della cui gravità non si ha evidenza dalle comunicazioni arrivate in Regione, nonché delle scelte di circolazione adottate, con treni rimasti a lungo fermi in linea con centinaia di persone a bordo senza informazioni”

Le proteste da parte dei consiglieri regionali non sono mancate. Dopo la consigliera Tozzi, sono intervenuti anche i leghisti Giovanni Galli e Cecilia Cappelletti, rispettivamente consigliere regionale e metropolitano della Lega, a fronte dell’ennesimo disagio per i pendolati che usano il treno in Toscana. “Ancora forti disagi ferroviari” stamani “da Pontassieve a Firenze il viaggio si è trasformato in un’odissea. Gli utenti si sono giustamente indignati”, “siamo, purtroppo, alle solite”.

“È veramente inaccettabile quanto successo sulla linea Pontassieve-Firenze, dove un guasto nella zona di Compiobbi, ha comportato grossi problemi agli utenti che lamentano di non aver avuto alcuna tempestiva informazione al riguardo – proseguono i consiglieri del Carroccio nella stessa nota -. Ci chiediamo cosa ne pensi l’assessore Baccelli di questa ulteriore criticità che ha giustamente scatenato le lamentele di chi paga regolarmente biglietto o abbonamento per poi dover subire simili trattamenti-precisano gli esponenti leghisti. Occorre, caro assessore, essere meno ‘timidi’ nelle interlocuzioni ed esigere rispetto per i viaggiatori”.

Toscana: ancora disagi sui treni. Scatta il bonus pendolari

In Toscana continuano i disagi lungo le linee ferroviarie: scatta il bonus pendolari.

Una nota della Regione ha infatti annunciato che è previsto il bonus pendolari di settembre per la linea Firenze-Pistoia- Lucca-Viareggio e per due linee diesel del bacino senese, la Siena-Chiusi e la Siena – Grosseto. Per queste tre tratte è scattato il cosiddetto ‘ristoro’ destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni.

Il diritto al bonus matura quando l’indice di affidabilità è inferiore a 97,50%. Nel mese di settembre però ben 8 linee su 14 (ci sono anche la Firenze-Arezzo-Chiusi; la Faentina Firenze Borgo via Pontassieve; la Pisa-La Spezia ) sono sotto il 98%, e in alcuni casi molto vicino al limite. Un esempio sono le linee della Valdiseve e la Firenze Siena che hanno un indice di affidabilità del 97,56%.

Anche le linee diesel nel loro complesso vanno male, in parte per i frequenti guasti e le soppressioni causate dalla vetustà del materiale, in parte per guasti all’infrastruttura. Sulla Firenze-Viareggio, che ha un indice di affidabilità del 97.18%, i disagi sono stati di tutti i tipi, con numerosi eventi legati a cause esterne: passaggi a livello abbattuti dalle auto, presenza di estranei sulla linea, malfunzionamenti e rallentamenti al termine dei lavori estivi per il raddoppio, guasti a impianti e a materiali.

L’assessore ai Trasporti Stefano Baccelli si è espresso in merito al problema. “Il bonus non è una soluzione, ma segnala una patologia. Dal monitoraggio che fanno i nostri uffici abbiamo un quadro approfondito del servizio, se consideriamo la puntualità senza esclusione di causa, quella che rappresenta la vita quotidiana del pendolare, con gli effetti di tutto quello che accade sulla linea, ce ne sono alcune, anche fra quelle per cui non è scattato il bonus, in cui quasi il 20% dei treni non è arrivato in orario”.

L’assessore sottolinea che si tratta di “un servizio inadeguato e inaccettabile al quale viene sottoposta l’utenza Toscana, non ci sono miglioramenti e ribadisco bisogna intervenire sulle cause; il ristoro non basta. Occorre che Rfi e Trenitalia siano coordinati, occorre che sia data comunicazione alla Regione e ai cittadini, in modo tempestivo e preventivo”.

E sui diesel Baccelli conferma i problemi rimarcando l’attesa dei nuovi blues. “Il rinnovo della flotta, la sostituzione dei vetusti mezzi diesel con i blues contribuirà a migliorare l’andamento nelle linee, ma nel frattempo occorrono provvedimenti seri e immediati”.

Lucca Comics& Games: 130 treni in più

La città di Lucca si prepara ad accogliere il “Lucca Comics 2022” in programma dal 28 ottobre al 1 novembre.

Per far fronte all’enorme mole di persone che si dirigerà nella città toscana saranno oltre 130 i treni che andranno ad aggiungersi all’offerta ordinaria per un totale di 400.000 posti. Questo l’annuncio di Trenitalia (Gruppo Fs Italiane) in previsione del Lucca Comics, in accordo con la Regione Toscana.

Per consultare il programma completo dei treni dedicato al Lucca Comics sulle linee Firenze-Prato-Lucca, Pisa-Lucca, Viareggio-Lucca, e Lucca-Aulla basta accedere al seguente al sito della compagnia ferroviaria.

A causa dell’elevate affluenza, dell’incremento dei treni e della riorganizzazione degli accessi in stazione si consiglia di acquistare i biglietti del treno nei giorni precedenti la partenza e di recarsi in stazione con largo anticipo.

“Anche quest’anno Trenitalia è al fianco della manifestazione – sottolinea l’azienda in una nota – e, insieme alla Regione Toscana, continua a promuovere l’utilizzo del treno come soluzione più ecologica, comoda, economica e affidabile per raggiungere gli eventi nel totale rispetto dell’ambiente, lasciando a casa l’auto evitando così il traffico stradale e la
ricerca del parcheggio”.

Per l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Stefano Baccelli, “anche stavolta abbiamo operato per essere in grado di garantire ai frequentatori della manifestazione un arrivo a Lucca in sicurezza e pochissima distanza dal centro cittadino con mezzi pubblici e a costi bassi. Siamo di fronte a una manifestazione ormai affermata nel panorama nazionale e che, meritatamente, sta crescendo sempre di più per qualità e numero di visitatori. Da parte nostra confermiamo la volontà di proporre a tutti la ‘cura del ferro’ e siamo certi che lo sforzo che abbiamo compiuto insieme a Trenitalia sarà ancora una volta apprezzato”.

La disponibilità di ben 130 treni in più, aggiunge Baccelli, è “un’offerta che rende molto consigliabile l’utilizzo del treno. Invito quindi tutti a lasciare l’auto a casa così da evitare lunghe code e da non avere problemi di parcheggio, e ad utilizzare questo mezzo di locomozione”.

In Toscana il 9/9 sciopero treni per aggressioni

Stop alle aggressioni del personale viaggiante sui treni regionali. Anche in Toscana i capitreno, macchinisti e personale di assistenza a bordo treno di Trenitalia e Italo aderiranno allo sciopero del 9 settembre, dalle ore 9 alle 17, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa “per gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

In merito alle motivazioni dello sciopero Monica Santucci, segretaria generale di Filt Cgil Toscana, riferisce che anche nella nostra regione: “La situazione per le aggressioni al personale sui treni non è più sostenibile. La salute e la sicurezza sul lavoro sono una priorità che deve valere anche per queste categorie. Chiediamo alle aziende di fare finalmente la propria parte, così come invitiamo anche le istituzioni a interessarsi della questione, si tratta di servizi per il pubblico in cui a rischio non c’è solo l’incolumità di chi lavora ma anche degli utenti. Facciamo appello, infine, alla Prefettura affinché si riprenda il filo del discorso avviato su come individuare soluzioni al problema. Che peraltro non riguarda solo il personale sui treni ma tutto il settore dei trasporti, dove non mancano aggressioni subite da lavoratori e lavoratrici in prima linea nelle stazioni, negli aeroporti e sugli autobus”.

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