Treni, ritardi fino a 120 minuti: previsti rimborsi per i viaggiatori

Ancora una volta problemi tecnici sui nodi ferroviari di Firenze e Roma che stanno causando serie ripercussioni sul trasporto ferroviario con cancellazioni e ritardi fino a 120, 150 minuti per Alta Velocità e treni regionali. Assoutenti assicura rimborsi per gli utenti.

Disagi inziati alle 3,20 di questa mattina, per chi viaggia in treno da e per Firenze. Nella giornata di oggi si sono registrati ritardi fino a 120 minuti, compresa l’alta velocità. La denuncia arriva da parte di Assoutenti, commentando l’ennesima giornata di passione per gli utenti delle ferrovie. “Guasti e problemi tecnici sulla rete dell’Alta velocità si stanno verificando con troppa frequenza, coinvolgendo le stesse aziende di trasporto ferroviario e migliaia di cittadini che pagano salati biglietti per viaggiare – afferma il presidente Furio Truzzi – Chiediamo a Rfi di aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori sulle problematiche delle infrastrutture ferroviarie italiane, volto a studiare soluzione in grado di garantire i servizi e tutelare i diritti dei passeggeri”.

“Vogliamo inoltre che a tutti gli utenti coinvolti nei disagi odierni sia riconosciuto un indennizzo per i danni subiti, oltre al rimborso del biglietto come previsto dalla normativa vigente, e ci mettiamo a disposizione di chi, a causa dei problemi odierni, voglia avviare azioni risarcitorie nelle sedi competenti” conclude Truzzi.

La circolazione adesso sta tornando alla normalità, fanno sapere da Ferrovie. Ancora in corso l’intervento dei tecnici di Rfi. Si segnalano pesanti le ripercussioni sulla circolazione, con rallentamenti fino a due ore e mezzo. L’azienda ferroviaria sta continuando con la riprogrammazione dell’offerta ferroviaria, cancellazioni e limitazioni di percorso.

🎧Trasporti in Toscana, presentato ‘Blues’: il primo treno ibrido di Trenitalia

Il nuovo treno ‘blues’ sarà a tripla alimentazione elettrica, a batterie e diesel, con anche un’area dedicata ai bambini. Le prime consegne sono previste per il 2022: in totale saranno distribuiti 110 treni ‘blues’ in diverse regioni d’Italia.

Un investimento di 900 milioni di euro da parte della Regione per rinnovare la propria flotta di treni. In Piazza della Repubblica a Firenze è stato presentato il nuovo treno ‘Blues’ di Trenitalia. Il primo treno ibrido di Trenitalia concepito a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie. Un treno che avrà una forte impronta green per un impatto sostenibile sull’ambiente, senza tralasciare l’aspetto sociale. Per le famiglie, infatti, sarà prevista un’area dedicata ai bambini.

In podcast l’intervista all’amministrato delegato di Trenitalia Luigi Corradi e all’assessore alla mobilità in Toscana, Stefano Baccelli. 

Le prime consegne sono previste per il 2022. Nel dettaglio, in Toscana arriveranno 44 treni, di cui 15 quest’anno, 25 nel 2023 e 4 nel 2024. Le tratte prioritarie saranno, la Faentina, Empoli, Chiusi e Siena. In tutta Italia, invece, saranno consegnati 144 treni ‘blues’. Un’architettura pensata per il passeggero con interni che esaltano gli spazi, le ampie superfici vetrate, con finestrini di lunghezza maggiorata e fino a un massimo di otto postazioni bici.

Il ‘Blues’ può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con pantografo sulle linee elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio su linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, azzerando emissioni e rumori. Grazie alla tecnologia ibrida si può risparmiare fino al 50% del carburante, oltre ad una forte riduzione di emissioni di CO2.

Treno Blues

Anche i materiali con cui è costruito il ‘blues’ sono altamente riciclabili: fino al 95%. Infine, il treno ‘blues’ è dotato di moderne tecnologie al servizio delle persone: sistema di videocamere di sorveglianza a circuito chiuso, sistema di informazione ai passeggeri basato su monitor da 24″.

In Toscana ci sono “molte opportunità” per la “cura del ferro” nel trasporto locale, “attraverso gli interventi che vengono fatti nel contesto del Pnrr ma soprattutto nel contesto dell’accordo di programma fra Regione, ministero delle Infrastrutture e Ferrovie, con tutta una serie di interventi previsti nel contesto dei fondi comunitari e altre tipologie di risorse”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, presente anche lui all’evento. “Se mettiamo insieme tutto questo – ha proseguito – possiamo essere contenti perché la Toscana può prevedere tutta una serie di interventi. Sono ripresi i lavori per l’Alta velocità sotto Firenze, coi treni che portano la terra verso Cavriglia, dove la mitigazione delle terre in quelle che un tempo erano miniere sta consentendo di generare il camerone per la stazione Belfiore: la talpa escavatrice dovrebbe partire il prossimo settembre”.

Inoltre, ha spiegato Giani, “c’è un sistema complessivo dei rapporti con il Pnrr che porterà alla stazione Circondaria, c’è il rapporto con Italferr per riprendere più rapidamente i lavori per completare la tratta da Pistoia a Lucca, c’è una mobilità sostenibile che passa attraverso la velocizzazione del percorso con Siena, ovvero la ferrovia di raddoppio ed elettrificazione da Empoli a Granaiolo, e da Siena a Poggibonsi, e c’è il rapporto che si viene a creare per la velocizzazione da Firenze a Pisa, però li siamo alla prima stesura dei piani di fattibilità e del primo masterplan”.

🎧 Lucca Biennale Cartasia, presentata la decima edizione della manifestazione dedicata alla Paper Art

Torna Lucca Biennale Cartasia dal 1° agosto al 26 settembre, con la decima edizione della biennale internazionale ormai affermatasi come il più grande evento al mondo dedicato alla carta intesa strumento di arte, design, architettura e creatività.

Dal 1° agosto al 26 settembre, torna Lucca Biennale Cartasia, con la decima edizione della biennale internazionale ormai affermatasi come il più grande evento al mondo dedicato alla carta intesa strumento di arte, design, architettura e creatività. Otto le statue “monumentali” sistemate negli angoli più suggestivi di Lucca; oltre cento le opere esposte per la mostra indoor, allestita nell’ex Museo del fumetto, con artisti arrivati da tutto il mondo per prendere parte alla manifestazione che è divenuta negli anni un vero punto di riferimento per chi ha fatto della carta e del cartone il suo mezzo di espressione artistica e creativa.

La Biennale è stata presentata questa mattina, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, da Federica Moretti, direttore di LUBICA, Emiliano Galigani, direttore artistico della manifestazione, insieme al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale Stefano Baccelli, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini (ASCOLTA) l’assessore alla cultura del Comune di Lucca Stefano Ragghianti e Claudio Montani, in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Regione, Comune e Fondazione sono da anni al fianco della Biennale, che nel 2021 è stata però capace di attrarre nuove, importanti partnership, a cominciare da Fosber, leader nella progettazione, produzione e installazione di linee ondulatrici complete e macchinari per il cartone ondulato, e Trenitalia, official carrier della manifestazione.

«Anche se con un anno di ritardo, siamo riusciti a realizzare questa decima edizione di Lucca Biennale, l’evento più grande e importante al mondo in questo settore», dice la direttrice Federica Moretti. «Da quasi venti anni la manifestazione produce arte in uno dei distretti cartari per eccellenza – aggiunge il direttore artistico, Emiliano Galigani – Arte e industria si fondono, l’importanza economica e storica della carta si unisce a quella artistica. Il risultato fa di Lucca la vera capitale mondiale della carta e avvicina il grande pubblico all’arte contemporanea».

Focus Giappone Sogno di Meyko Yokoyama

Non è un caso se Lucca Biennale-Cartasia è nata e cresciuta nella città di Lucca, primo distretto cartario in Europa. In venti anni, con Cartasia la carta si è trasforma nel mezzo espressivo che ben sposa l’eredità dell’industria cartaria all’innovazione dell’avanguardia artistica. «L’ industria della carta è fondamentale per Lucca – dice Tambellini – Ma la carta non è solo produzione, oggi è anche arte, fantasia, cultura. Il fatto che Cartasia, che negli anni è cresciuta toccando nuovi ambiti come design e architettura, colleghi così bene questi mondi è straordinario».

«Dopo un anno di pausa forzata, è con grande piacere che salutiamo la decima edizione di Lucca Biennale Cartasia, molto attesa, un evento che premia l’eredità del primo distretto cartario d’Europa e con esso l’arte, l’ingegno e l’espressività che si sviluppano da questo materiale – ha detto il presidente Eugenio Giani – Carta e cartone, due presenze inconsuete nell’universo scultoreo tradizionale, ma due materiali antichi e, in questo caso, con un forte legame con il territorio, diventano un mezzo d’elezione per numerosi artisti che si riappropriano in maniera creativa e sperimentale, di elementi d’uso quotidiano, tanto semplici quanto familiari modificandoli e ridando loro un valore.  Per la sua carica innovativa e di bellezza, Cartasia si conferma evento capace di stimolare un nuovo tipo di sensibilità, incentivare la crescita di idee, e rappresentare anche una risorsa sociale importante per il futuro. Nella Toscana della cultura Cartasia è manifestazione di grande originalità e grande richiamo in una prospettiva internazionale che fa di Lucca la capitale della carta e galleria diffusa di opere d’arte fortemente evocative che potrete vedere solo qua, dal primo agosto al 26 settembre».

«La carta evoca tanto a Lucca – dichiara Baccelli – richiama innanzitutto l’acqua, la risorsa con cui le maestranze lucchesi hanno creato ricchezza non solo nella produzione della carta e del cartone, ma anche nella realizzazione dei macchinari per lavorare e produrre la carta e il cartone. L’idea, pertanto, di dare alla carta una nuova declinazione, lungimirante, visto che siamo alla decima edizione di Cartasia, e artistica, aggiunge ulteriore bellezza a Lucca, che per due mesi sarà costellata da statue originali e evocative che fanno di questa biennale un’esperienza unica nel panorama europeo».

Di edizione in edizione, Lucca Biennale Cartasia ha sempre avuto un tema forte a fare da filo rosso per unire tutte le sue anime. Quello scelto per la decima edizione è “Paura e desiderio”, binomio su cui artisti, performer, designer e architetti sono stati chiamati a riflettere per parlare di arte e società, attraverso le loro opere.

La mostra outdoor, con le sue incredibili statue interamente fatte di carta e cartone, è ormai divenuta uno dei caratteri distintivi di Lubica. Le statue, alcune delle quali misurano più di quattro metri di altezza, saranno sistemate in alcune delle piazze più belle di Lucca, come piazza S. Michele (sotto il loggiato di Palazzo Pretorio), piazza Napoleone, piazza S. Frediano. Tra gli autori troviamo l’americana Emma Hardy, lo svedese Sebastian Blomqvist, il turco Turker Akman.

Alla mostra indoor sono dedicati gli oltre duemila metri quadrati nella originale ambientazione dell’ex Museo del fumetto (in piazza San Romano, dietro Palazzo Ducale), che riapre i battenti proprio in occasione di LuBiCa. La mostra darà ai visitatori l’opportunità di scoprire il panorama contemporaneo della paper art, tra fascinazione e stupore, perdendosi tra sculture, quadri, opere di design e molto altro. Tra i 15 artisti che espongono, vi è la Daria Krotova, Neda Shafiee, Carmen Ilan, Jacobo Alonso, Anna Maria Scocozza.

E poi, ancora, quattro suggestive performance artistiche tra danza, fuoco e parole, e il focus sulla moda, con l’esposizione di gioielli, accessori e abiti realizzati in carta e cartone, grazie all’utilizzo di tecniche originali e raffinatissime; eventi, laboratori dedicati a bambini e adulti, i Ned-Network days, giorni di conferenze e opportunità di fare rete per gli appassionati e i professionisti del settore. Infine, la novità di questa decima edizione: Lucca Biennale Off, sezione parallela alle esposizioni indoor e outdoor che porterà la paper art di 30 artisti internazionali in altrettanti luoghi inusuali come ristoranti, negozi, laboratori, studi professionali.

Come avvenuto nel 2018 per la prima volta, anche quest’anno Lucca Biennale avrà un “paese ospite”. Nel 2018 fu la Cina ad aprire il ciclo delle collaborazioni internazionali, con studenti e insegnanti dell’Università di Tongji (Shanghai) che arrivarono a Lucca per realizzare nel piazzale S. Donato tre futuristiche cupole di cartone, interpretazione in chiave contemporanea degli antichi “ting”, i tradizionali chioschi pubblici dove i viandanti cinesi potevano fermarsi a riposare. Nel 2021 il paese ospite sarà il Giappone, una delle nazioni che ha contribuito maggiormente allo sviluppo della carta come mezzo espressivo e artistico, la patria degli origami e della carta washi, secondo solo alla Cina per quanto riguarda la tradizione della carta utilizzata nei modi più svariati.

Lucca Biennale-Cartasia ha il patrocinio del Ministero della Cultura, Ministero della Transizione ecologica, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Ordine degli Architetti O.A.P.C.C. Lucca, Confindustria Toscana Nord, Assocarta. La manifestazione è organizzata con il contributo del Comune di Lucca e ha come partner principali la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fosber. Banca di Cambiano è sponsor. Gli sponsor tecnici sono: Trenitalia, CAP Autolinee, Unicoop Firenze, DS Smith, Smurfit Kappa, Sistema Ambiente Spa, Tubicom, Cartiera Ansaldi Carlo, Moriki Paper. Mediapartership: QN/La Nazione. Collaborazioni: RecuperArti, Paper Town, Resilient Communities, Lucca Info&Guide, Papperlapapp, Museo di Ino-cho.

Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www.luccabiennale.com

Prato, Covid: ragazza fatta scendere dal treno dopo due starnuti

I fatti, sempre secondo quanto ricostruito dal genitore, sono avvenuti questa mattina sul regionale partito dalle 7.12 dalla stazione di Prato Centrale e diretto a Firenze. A denunciare l’accaduto è il padre adottivo di una giovane italiana di origine brasiliana, che vive a Prato e frequenta un istituto superiore a Firenze.

“Sono i neri come te a portare il virus“: così stamani la passeggera di un treno regionale,
avrebbe usato queste parole nei confronti di una ragazza che viaggiava nel suo stesso vagone nella tratta Prato-Firenze e che aveva starnutito due volte. La donna ha detto che sarebbe andata a cercare il capotreno e – come ricostruisce la vicenda il padre della giovane, in una lettera inviata alle Fs -, pochi secondi più tardi un uomo con una divisa blu – ma che non era il capotreno e non si sarebbe qualificato – ha fatto scendere la ragazza dal convoglio.

I fatti, sempre secondo quanto ricostruito dal genitore, sono avvenuti questa mattina sul regionale partito dalle 7.12 dalla stazione di Prato Centrale e diretto a Firenze. A denunciare l’accaduto è il padre adottivo di una giovane italiana di origine brasiliana, che vive a Prato e frequenta un istituto superiore a Firenze.

L’uomo racconta che la studentessa, prima di salire sul treno munita di mascherina e biglietto, ha anche misurato la temperatura non riscontrando febbre. Una volta a bordo del
convoglio però ha starnutito due volte, scatenando la reazione della passeggera che l’avrebbe, appunto, apostrofata accusandola “di avere il Covid” e facendo riferimenti razziali. Dopodiché le si sarebbe avvicinato un uomo “con la divisa e un trolley”, presunto dipendente di Trenitalia, il quale dopo aver verificato che la ragazza aveva un regolare biglietto, senza misurarle la temperatura, le avrebbe chiesto di scendere alla stazione di
Sesto Fiorentino.

La giovane, riferisce il padre, pensava che fosse il capotreno ed è scesa mettendosi ad attendere il treno regionale successivo per Firenze, aspettando più di mezzora, e
arrivando anche in ritardo a scuola. Successivamente Trenitalia, venendo a conoscenza del reclamo del genitore, ha verificato che sul convoglio nessuno del personale in servizio, nè tanto meno il capotreno, che era una donna, è stato contattato da qualcuno dei passeggeri, nè ha fatto scendere la ragazza.

Inoltre, Trenitalia aggiunge che in circostanze di sospetto caso Covid a bordo, le procedure di sicurezza sanitaria che vengono prese sono molto più complesse
che non il semplice far scendere una persona dal treno.

Nella Fase2 torneranno in servizio 100 treni in più in Toscana

“Nella Fase 2 i treni in circolazione in Toscana passeranno dal 30% al 55% del servizio ordinario”, a dirlo l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli al termine di una video-riunione con i vertici regionali di Trenitalia. L’assessore ha inoltre spiegato che aumenterà di 100 unità rispetto ad oggi il numero dei treni in transito su tutto il territorio regionale. Gli orari saranno disponibili entro la prossima settimana sul sito di Trenitalia e sul portale Muoversi in Toscana.

Ceccarelli ha inoltre precisato che l’assessorato regionale ai trasporti sta portando avanti anche relativamente al trasporto ferroviario lo stesso lavoro fatto per i servizi su gomma, al fine di garantire efficienza, ma anche sicurezza per i viaggiatori e lavoratori. “Continueremo con il monitoraggio del servizio, attento e quotidiano – ha detto – restando in stretto contatto con le aziende e con i viaggiatori per rendere il servizio quanto più possibile idoneo a soddisfare la domanda di mobilità dei toscani per come si strutturerà nelle prossime settimane. Nel frattempo stiamo ancora lavorando con le altre Regioni per ottenre una politica nazionale di ristoro degli abbonamenti non utilizzati in questi mesi. La nostra proposta è quella di una proroga della validità del titolo di viaggio ma ad oggi non abbiamo risposte certe dal Governo. Invito di nuovo gli utenti a conservare il loro abbonamento.”

“La Fase 2 del trasporto pubblico locale – ha spiegato l’assessore – con la riapertura delle aziende a maggio e della scuola a settembre, non può prescindere da un vero e proprio Piano regolatore degli orari, che deve prevedere la rimodulazione dei tempi di vita e di lavoro delle città e dei territori, con entrate, uscite e turni di lavoro scaglionati”.”Si tratta – prosegue – di un ripensamento complessivo e profondo che potrà essere definito solo con una costruttiva collaborazione da parte di tutti: aziende, sindacati, mondo della scuola e dell’università, Governo”.

“La fase delle ripartenza – aggiunge Ceccarelli- sarà molto più complessa di quella della riduzione dei servizi che ci ha visto impegnati per garantire i collegamenti con i poli essenziali ed i presidi sanitari pur all’interno di una riduzione del servizio causata dal crollo del 90% del numero degli utenti. La ripartenza per i servizi di trasporto pubblico dovrà essere programmata partendo da una condizione che nell’immediato resta invariabile: il numero dei mezzi a disposizione. Visto che i mezzi saranno quelli di prima, se dovrá essere assicurato un distanziamento tra le persone è chiaro che non potrà salire a bordo lo stesso numero di utenti”.

“Naturalmente – prosegue l’assessore – per tutelare sia chi guida i mezzi che chi li utilizza saranno obbligatorie le mascherine e sarà molto consigliato l’uso dei guanti e dei disinfettanti, che dovranno essere a portata di mano. Tuttavia è certo che l’unico modo per evitare affollamenti è quello di agire sulla domanda di mobilità e sui tempi di viaggio. Servono norme chiare e senso civico. Ci sarà inoltre bisogno di controllare i flussi di entrata e di uscita dai mezzi in collaborazione con le forze dell’ordine”. “Quello che affrontiamo non è un compito semplice – conclude  – ed avremo bisogno della massima collaborazione di tutti”.

Treni regionali: dal 2020 arriva la conciliazione paritetica

Dal prossimo anno anche in Toscana come nelle altre regioni per controversie relative ai treni regionali sarà possibile agire attraverso la conciliazione paritetica.

Ferrovie spiega che, accogliendo le richieste delle associazioni di consumatori, è stata introdotta la procedura già adottata da Trenitalia per Frecce e Intercity. La conciliazione extragiudiziale sarà così possibile, spiega Fs, “anche per le persone che usano i treni regionali della Toscana e che riterranno di non aver trovato adeguata soddisfazione al proprio reclamo o a una richiesta di indennizzo; potranno così farsi rappresentare da un’associazione di consumatori per cercare una mediazione con l’azienda e una positiva risposta alla loro richiesta”.

Il procedimento sarà declinato nelle diverse regioni attraverso incontri con le Amministrazioni regionali e le rappresentanze locali dei consumatori e dei pendolari, con l’obiettivo di renderlo operativo entro i primi mesi del 2020. Introdotto nel 2009 nel comparto dei treni a lunga percorrenza e giudicato una best practice a livello europeo, l’istituto della conciliazione paritetica di Trenitalia ha visto crescere in maniera esponenziale (+15% medio all’anno) il numero di domande presentate e ammesse e ha raggiunto nel 2018 un 95% di esiti positivi, con l’accettazione delle proposte formulate dalla commissione di conciliazione.

I tempi di risoluzione delle controversie si attestano a 38 giorni dalla presentazione della domanda.

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