Marcia di Barbiana: “Fanatismo accostarla a Bibbiano e Forteto”

Marcia di Barbiana domenica 10 novembre, la Cgil e la Flc Cgil nazionali, toscane e fiorentine aderiscono. “Devastazione culturale in corso, c’è fanatismo nell’accostare l’esperienza di don Milani a Bibbiano e Forteto. Bisogna reagire, sì a una scuola che finalmente accolga tutti e non lasci indietro nessuno, come si insegnava a Barbiana”

La Cgil e la Flc Cgil nazionali e toscana, la Cgil Toscana, la Cgil Firenze e la Flc Cgil Firenze dichiarano: “La devastazione culturale che di questi tempi, con atteggiamenti irresponsabili, si sta diffondendo è una vergogna per la storia e la cultura nel nostro Paese e per quello che queste rappresentano anche al di fuori dell’Italia. L’accostamento della figura del priore di Barbiana alle vicende di Bibbiano e del Forteto (il 30 novembre a Bergamo si terrà una conferenza intitolata «Da Barbiana a Bibbiano», promossa da associazioni che si richiamano alla famiglia tradizionale, e in cui è annunciata la presenza del commissario del Forteto) dimostra che il livello di quella discussione viene intriso di fanatismo ed integralismo, ed è incapace di promuovere un vero pensiero: si persegue solo la strumentalizzazione di ogni contesto, per la “conquista” di quei “pieni poteri” utili a mortificare il pensiero critico e diverso, fondamento di tutte le democrazie.

Dopo le minacce alla Senatrice Segre, dopo il dilagante rigurgito razzista, questo ennesimo episodio dimostra che profondo è il solco che si è creato nei sentimenti e nel sistema valoriale di questo Paese. Solo investimenti importanti sull’istruzione e sulla formazione possono contribuire a cambiare la qualità della cultura del nostro Paese, riconsegnando cittadini in grado di promuovere una società equa e solidale. L’esperienza pedagogica di Barbiana, che trovò in “Lettera ad una professoressa” la sua sintesi culturale, ha di fatto contribuito a cambiare la scuola in maniera determinante. Una scuola che finalmente accolga tutti e non lasci indietro nessuno, per formare i buoni cittadini di domani: questo è il testamento di Don Lorenzo Milani. Il mondo del lavoro, minacciato dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro e di un vero progetto di sviluppo economico e sociale, deve comunque reagire a questo clima che si sta diffondendo. La Cgil tutta invita a partecipare alla marcia di domenica e metterà in campo tutte le iniziative utili ad ostacolare questo crescente clima.”

Una dichiarazione firmata da Giuseppe Massafra, della segreteria Cgil nazionale, Francesco Sinopoli, segretario generale di Flc Cgil nazionale, Alessandro Rapezzi di Flc Cgil nazionale, Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze e Paola Pisano, segretaria generale Flc Cgil Firenze.

Il Libro della Vita apre con “Les Ritals”

Domenica 10 novembre 2019, ore 11.00, presso l’auditorium di Scandicci, Piazzale Resistenza, l’attrice fiorentina Gaia Nanni racconterà il suo incontro con il libro “Les Ritals” di François Cavanna, scrittore e illustratore padre di Charlie Hebdo, all’interno del progetto Il Libro della Vita. Ingresso libero.

LES RITALS di François Cavanna.

Il romanzo autobiografico “Les Ritals” (1978) di François Cavanna è una delle poche testimonianze letterarie “vissute” della difficile integrazione degli emigrati italiani sul suolo francese nel periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale. L’ambiente descritto è quello della comunità italiana di Nogent-sur-Marne, nella banlieue di Parigi, mentre da un punto di vista cronologico la narrazione si situa nel decennio che va dalle grande crisi internazionale del 1929 allo scoppio della guerra. Il titolo prende spunto dall’appellativo, in parte scherzoso e in parte spregiativo, che nel francese familiare è usato come parasinonimo di “Italien”.

Il problema dell’appartenenza a una comunità alla quale ci si sente più o meno legati per abitudini e mentalità è vissuto e risolto in maniera diversa dai due personaggi chiave di questo primo romanzo autobiografico di Cavanna, vale a dire il padre e il figlio, rappresentanti di due generazioni divise da differenze legate all’educazione, alla lingua, alle idee, alle consuetudini. Il contrasto culturale si risolve in modo “naturale”, se così si può dire, per il ragazzo, che si orienta istintivamente verso l’adesione a una “francité” per lui ovvia e spontanea, e in modo più forzato e in parte sofferto per il padre, che chiederà la naturalizzazione per non essere espulso dal territorio francese, dopo che la gravità della crisi economica avrà indotto il governo ad assumere un atteggiamento molto meno aperto e disponibile all’accoglienza di immigrati.

Sembra quasi impossibile. Si stenta a credere che una rassegna dedicata alla letteratura, non solo faccia dei numeri di pubblico che hanno dello straordinario, ma che ogni anno cresca, dietro ferma e accorata richiesta dei moltissimi appassionati di questo ormai classico appuntamento.

Giunto quest’anno alla sesta edizione, Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci, si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.

Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Uno spazio che si apre la domenica mattina, ma da quest’anno anche il venerdì ed in alcuni casi il sabato, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.

Quest’anno, la rassegna si arricchirà di sei nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui illustri ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino: le serate saranno presentate da Claudia Sereni.

Ospiti di questa edizione, che verranno introdotti da Raffaele Palumbo, saranno: Gaia Nanni, Farian Sabahi, Matteo Zauli, Fortunato Cerlino, Mauro Marsili, Vera Gheno, Padre Bernardo, Lorenzo Pinna, Peppe Voltarelli, Claudio Vercelli, Silvan, Pippo Pollina, Giovanna Zucconi, Anna Steiner, David Riondino.

A chiusura della rassegna, l’evento straordinario con Gianrico Carofiglio. Il Comune di Scandicci, deciso ad abbattere per quanto possibile le barriere e ad ampliare l’accesso ai contenuti culturali, ha predisposto per alcuni degli incontri in programma la traduzione simultanea nella Lingua dei Segni Italiana (LIS), grazie alla collaborazione con l’Associazione Comunico.

 

‘Biblioteca sociale in carcere’ a Sollicciano e Gozzini, la cultura che non conosce sbarre

Nasce nelle case circondariali di Sollicciano e Gozzini ‘Biblioteca sociale in carcere’, il progetto finalizzato al potenziamento delle biblioteche esistenti. Lo scopo è promuovere la lettura in carcere come opportunità di crescita sociale e civile. “Le biblioteche sono case del sapere democratico per eccellenza e devono diventare sempre più efficienti, accessibili, digitali”, le parole dell’assessore Tommaso Sacchi.

Il progetto riguarda le sezioni femminili e maschili delle case circondariali di Sollicciano e Gozzini. Vuole promuovere la  la biblioteca come luogo di lettura, informazione, aggregazione, confronto di idee, sviluppo di attività creative. Iniziative anche per genitori detenuti e bambini, con letture ad alta voce e promozione della lettura nella relazione genitore-figlio. Saranno poi organizzati corsi di scrittura creativa e corsi di lingua italiana.

Presenti l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, la vicepresidente della Regione Monica Barni, il garante dei detenuti del Comune di Firenze Eros Cruccolini, il direttore del carcere di Sollicciano Fabio Prestopino, e la direttrice del casa circondariale Gozzini Antonella Tuoni. Il progetto è coordinato dal Servizio Biblioteche e conta sul supporto e la collaborazione di BibliotecaNova Isolotto, che da anni svolge attività di promozione della lettura con i carceri di Sollicciano e Gozzini. BibliotecaNova ha anche attivato una collaborazione con il Polo Regionale di Documentazione Interculturale, istituito presso la Biblioteca Comunale Lazzerini di Prato, che ha permesso di portare in carcere lo Scaffale Circolante, che garantisce la disponibilità di libri in lingua ai numerosi detenuti stranieri.

Il progetto ha un valore di 46.500 euro di cui 37.250 euro finanziati dalla Regione Toscana, 5.313 dal Comune di Firenze e 4.000 dall’Università di Firenze che mettono a disposizione il loro personale per il coordinamento tecnico e scientifico del progetto. Il progetto ha la durata di 6 mesi, ma l’obiettivo è portarlo almeno a tre anni.

“Facciamo crescere, grazie alla Regione, un progetto esemplare che diffonde cultura e amore per i libri tra i detenuti”, ha sottolineato Sacchi. “La lettura chiama lettura e quindi cultura, fuori come in carcere. Per questo ogni attacco a luoghi di lettura- ha aggiunto -, come accaduto alla libreria indipendente Pecora Elettrica a Roma, è da condannare in maniera inequivocabile”.

“La cultura è un diritto dovere di tutti i cittadini, anche per questo come Regione abbiamo siglato un “Patto per la lettura” che ha il compito di promuovere la lettura, fondamentale per l’esercizio di cittadinanza,  attraverso uno sforzo coordinato di tutte le istituzioni ed i soggetti che fanno parte a vari livelli della filiera del libro”, ha detto la vicepresidente Monica Barni. “La biblioteca sociale, che reputo un altro dei nostri traguardi, dovrà essere un luogo di diversità intesa come «patrimonio comune del genere umano» e di accessibilità, un luogo dove i libri non fanno paura e permette di esercitare il proprio diritto alla cultura”, ha sottolineato.

Il Comune di Firenze ha presentato il progetto alla Regione in partenariato con l’Università di Firenze, Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia, che garantisce il coordinamento scientifico e attività formative, e in collaborazione con il Polo Regionale di Documentazione Interculturale della Biblioteca Comunale Lazzerini di Prato.

Maltempo: codice arancione per rischio idrogeologico e forti temporali nel nord-ovest

Tempo in peggioramento dalla sera di oggi, giovedì, con piogge sulla costa e sulle zone nord-occidentali. Domani, venerdì, perturbato nella notte e in mattinata con diffusi rovesci e temporali; attenuazione dei fenomeni nel pomeriggio. La Sala operativa della protezione civile regionale ha emesso un codice arancione per rischio idrogeologico idraulico del reticolo minore e temporali forti con validità dalla mezzanotte di oggi e fino alle ore 13 di domani, venerdì.

Le zone interessate sono in particolare Lunigiana e Garfagnana, i bacini di Reno, Ombrone Pistoiese e Bisenzio, nonchè il Valdarno inferiore, la Valdera, la Val di Cecina, la costa fino a Piombino. Emesso anche un codice giallo per rischio idrogeologico idraulico del reticolo minore e temporali forti per tutto il resto della regione, con validità dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di domani.

Dalla sera di oggi sono previste piogge e locali temporali sulle zone nord-occidentali e sulla costa, in estensione durante la notte a tutta la regione. I fenomeni saranno più frequenti e localmente persistenti sulla costa e sulle zone nord-occidentali nella notte e in mattinata, mentre dal pomeriggio si trasferiranno sul centro-sud della regione con conseguente miglioramento sulle zone settentrionali. Possibili colpi di vento e grandinate.

Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo www.regione.toscana.it/allertameteo.

Ciclovia Tirrenica: risorse ripartite tra Liguria, Toscana e Lazio

Sottoscritta stamani l’intesa tra Liguria, Toscana e Lazio per la ripartizione delle risorse provenienti dal Ministero delle Infrastrutture destinate alla ciclovia tirrenica. Il tracciato ciclabile avrà una lunghezza complessiva di 700 km e si estenderà da Ventimiglia a Roma. I milioni destinati al progetto sono in totale 16.

Le risorse ripartite sono in totale 16 mln di euro di cui: 6 mln per Regione Liguria, 5,3 per Regione Toscana e 4 milioni per il Lazio. Ad esse si aggiungono 1,2 milioni di euro per la progettazione complessiva. Le risorse, messe a disposizione dal Mit, saranno destinate alla realizzazione di un primo lotto funzionale in ognuna delle tre regioni che verrà deciso all’interno della progettazione di fattibilità tecnico-economica.
Dopo queste prime risorse l’impegno del governo è quello di stanziare 40 milioni per anno, a partire dal 2020 fino al 2024. “La ciclovia tirrenica per noi è un importante obiettivo, fondamentale per incrementare le nostre infrastrutture turistiche e i nostri percorsi ambientali”, spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone.

Lavoro, Ancelor Mittal: ricadute su Sanac Massa

La crisi dell’Ancelor Mittal rischia di avere ricadute anche sulla Sanac di Massa. “Lo Stato intervenga direttamente”, la richiesta del gruppo consiliare di ‘Sì Toscana a sinistra’ in Regione Toscana. L’azienda di Massa è specializzata in refrattari per acciaierie dove si paventano oltre 120 licenziamenti.

La decisione annunciata da Arcelor Mittal di restituire l’Ilva ai commissari avrà pesanti ricadute sulle aziende controllate e sull’indotto. Questo è quanto denunciano gli esponenti della sinistra toscana Tommaso Fattori e Paolo Sati insieme a Nicola Cavazzuti di Prc di Massa. Nel circuito fa parte anche Sanac, con stabilimento a Massa Carrara, che dipende per oltre il 70% da Ilva e che, rispetto a sei anni fa, non ha più un mercato alternativo.
“A Taranto, come anche a Piombino – concludono -, con le fabbriche aperte, va messa in atto la bonifica e va mostrato ad una cittadinanza stanca e sempre più restia a subire l’inquinamento in cambio di occupazione, che in un periodo di tempo ragionevole può tornare a respirare aria pulita, bere acqua e vivere in un territorio non avvelenato. Va chiusa la pagina degli imprenditori speculatori e inquinatori, immediatamente. Se produrre acciaio è strategico per il nostro paese, allora è necessario un intervento pubblico e sono necessarie politiche industriali in un quadro di innovazione tecnologica e transizione ecologica”.
I sindacati Fiom, Fim e Ui hanno indetto uno sciopero di 24 ore per domani in tutti gli stabilimenti di Arcelor Mittal. La protesta partirà alle ore 7 del mattino e le segreterie territoriali definiranno le modalità di mobilitazione.
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