Ospedaletto: smantellato campo rom non autorizzato

E’ in corso stamani l’intervento di demolizione e smantellamento di un campo nomadi abusivo nell’area artigianale di Ospedaletto a Pisa. Sul posto stanno operando vigili urbani e le ruspe delle ditte per abbattere le baracche.

Al momento dell’intervento nessuno degli occupanti era presente nel campo di Ospedaletto e ha trovato sistemazioni alternative. Il sindaco di Pisa Michele Conti illustra in una conferenza stampa a mezzogiorno le modalità dell’intervento scattato sulla base di un’ordinanza emessa per motivi igienico-sanitari e ambientali il 30 agosto scorso.

La definitiva chiusura dell’insediamento di via Maggiore di Oratoio pone fine a un luogo che negli anni trascorsi è stato il campo rom non autorizzato più grande della Toscana: al momento dell’insediamento della giunta Conti contava la presenza di 280 persone di origine macedone. La chiusura del campo, con l’abbattimento delle ultime baracche rimaste, prevede la definitiva interruzione delle forniture idriche e elettriche.

“La chiusura definitiva, con l’abbattimento oggi delle ultima baracche rimaste in piedi, prevede adesso la definitiva interruzione delle forniture idriche ed elettriche”. Lo si apprende da fonti del Comune di Pisa.

“Al momento della chiusura – si fa sapere dal municipio pisano – l’area verrà interamente recintata e si potrà dare inizio al lungo lavoro di asportazione dei rifiuti presenti nell’area e alla successiva opera di bonifica ambientale, che durerà alcune settimane data la mole e la natura, anche pericolosa, di molti rifiuti”.

“La chiusura definitiva del campo abusivo di Ospedaletto è un fatto positivo e importante”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd, Giuliano Pizzanelli, che è all’opposizione al Comune di Pisa dopo il successo della Lega alle amministrative dello scorso anno volendo ricordare che “la precedente amministrazione” di centrosinistra “dopo aver chiuso quello della via della Bigattiera e aver contrastato il radicarsi di altri insediamenti, aveva confinato lo spazio, programmato e avviato la rimozione delle baracche e una ricollocazione delle persone, con l’impegno della polizia municipale e della Società della salute”.

“Oggi si compie un obiettivo fortemente voluto, data la pericolosità dell’insediamento per le persone che lo hanno occupato, per il rischio d’incendi e di allagamenti, e visti i gravi disagi che quella lunga presenza abusiva ha provocato – sottolinea Pizzanelli – per le imprese che operano nell’area industriale e di servizi e per i problemi ambientali, con le discariche abusive e l’ostruzione del fosso. Ora si deve procedere alla bonifica dell’area e a realizzare tutte le misure necessarie a scongiurare il riproporsi d’insediamenti abusivi e lo scarico di rifiuti. Perciò è necessario investire anche in controlli preventivi e mirata videosorveglianza”.

“Le norme nazionali in materia di occupazione abusiva di terreni ci sono venute incontro: in particolare la direttiva del ministero dell’Interno dell’anno scorso ci ha dato gli strumenti per produrre atti in giunta e in consiglio finalizzati a tale scopo”. Lo ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti, commentando lo smantellamento del campo nomadi abusivo che da 30 anni era presente nell’area artigianale di Ospedaletto alla periferia della città ed è stato il più ampio della Toscana.

“Per Pisa – ha aggiunto – è una data storica perché abbiamo portato a compimento qualcosa che le amministrazioni che hanno governato nei precedenti decenni non hanno potuto o voluto fare. Noi lo abbiamo fatto garantendo l’assistenza necessaria a tutti gli occupanti che ne avevano bisogno”. L’assessore ai servizi sociali Gianna Gambaccini spiega che degli oltre 200 occupanti “81 persone (18 famiglie) hanno ottenuto un contributo per ottenere un alloggio in affitto, 74 si sono ricongiunti a parenti e amici presenti sul territorio nazionale, 49 sono tornate in Macedonia e solo sette non hanno invece dichiarato la loro nuova destinazione”.

La giunta comunale ha lavorato mesi a questa soluzione e progressivamente le presenze nell’insediamento abusivo erano scese grazie, ha concluso Conti, “al lavoro dei servizi sociali capaci di mediare le situazioni e individuare soluzioni adatte per ogni singolo nucleo familiare: ora procederemo alla bonifica dell’area e sono sicuro che senza il campo rom aumentare la capacità di attrarre nuove impresa in quest’area produttiva strategica”.

Pisa: rimpasto in Comune, via anche assessore contestato

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha nominato due nuovi assessori che entreranno in servizio effettivo già da domani. Si tratta di Pierpaolo Magnani, che prende il posto di Andrea Buscemi alla cultura, e Sandra Munno, che subentra nel ruolo che è stato di Rosanna Cardia, alla pubblica istruzione. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale.

I due nuovi assessori entrano rispettivamente in quota Lega e Fdi. Buscemi, si apprende dalla nota del Comune, è stato avvicendato assecondando la “sua rinuncia a continuare per motivi personali”. I rumors politici indicano per l’attore un prossimo incarico nel settore della cultura da parte del Comune di Montecatini Terme (Pistoia) governato dal Carroccio.
L’assessore ha vissuto comunque a Pisa un anno al centro delle polemiche politiche legate soprattutto alla vicenda giudiziaria che lo ha visto imputato di stalking nei confronti dell’ex fidanzata. Processo per il quale è uscito prosciolto per intervenuta prescrizione e per il quale le femministe pisane raccolsero decine di migliaia di firme inviate anche al Quirinale per chiedere che non rivestisse incarichi pubblici. Magnani, 54 anni, è un videomaker per passione e impiegato della filiale livornese di Banca d’Italia, ha due lauree ed è appassionato di teatro. Munno, 55 anni, avvocato civilista è stata difensore civico del Comune di Calci (Pisa).
“Come avevo già annunciato pubblicamente ogni persona, che ricopre un incarico pubblico, me compreso, lo fa pro tempore e al servizio della città”. Così il sindaco ha motivato la revoca delle deleghe a due assessori dopo poco più di un anno di giunta. L’assessore leghista alla cultura, l’attore Andrea Buscemi, ha deciso di lasciare per “motivi personali” mentre a Rosanna Cardi (Fdi) sono state revocate le deleghe. “Dopo un anno alla guida del Comune – ha concluso Conti – ho ritenuto utile e necessario dare nuovo slancio all’azione di governo, facendo entrare in Giunta nuove energie che dovranno lavorare con il resto della squadra per raggiungere gli obiettivi fissati nel programma di mandato. Mi aspetto un cambio di passo, massimo impegno e soprattutto una piena disponibilità di energie e di tempo nell’affrontare questo incarico prestigioso nell’interesse dei cittadini di Pisa”.

Pisa, sgombero ‘Galeone occupato’; Salvini esulta: “La pacchia è finita”

E’ stato portato a termine ieri pomeriggio lo sgombero del ‘Galeone’, edificio che un tempo era di proprietà dell’Eni, occupato da anni sei anni da un gruppo di anarchici, nel quartiere residenziale Porta a Lucca, Pisa, a seguito dell’ordine mandato dalla Procura pisana.

Le operazioni di sgombreo del ‘Galeone occupato’ si sono svolte in un clima a tratti teso ma senza disordini: un occupante è rimasto per ore sul tetto del palazzo per protesta, decidendo poi di uscire spontaneamente all’esterno dello stabile, inoltre, hanno sostato per ore decine di manifestanti dell’area antagonista e anarchica pisana mentre le forze di polizia hanno circondato l’immobile per impedire qualunque accesso dall’esterno. All’interno dell’edificio sono già in corso gli interventi per la messa in sicurezza dello stabile e per sigillare gli accessi per prevenire ulteriori intrusioni abusive.

A fine operazione sono arrivate le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Dopo l’ex Moi di Torino, un altro sgombero a Pisa: è una bella giornata. Avanti così, in tutta Italia, per riportare ordine e legalità. Grazie a Forze dell’Ordine, prefetto, magistratura e amministratori locali. La pacchia è finita, dalle parole ai fatti”.

Poco dopo la fine dello sgombero, però, un gruppo di una trentina di anarchici ha attraversato le principali vie del centro della città imbrattando i muri con scritte offensive nei confronti della polizia e sradicando alcuni cartelli stradali. Le scritte offensive sono state effettuate con una bomboletta spray anche sulle mura medievali che circondano il complesso monumentale di piazza dei Miracoli.

In merito a questi episodi è intervenuto il sindaco della città Michele Conti: “Pisa merita rispetto, qui non c’è spazio per gli incivili: i responsabili dei reati spero siano individuati dalle forze dell’ordine per le azioni dovute e mi auguro che tutte le forze politiche condannino con fermezza queste azioni inqualificabili. Ringrazio il prefetto e il questore per lo sgombero di stamani e per il lavoro che spetta loro nei prossimi giorni. Dopo aver minacciato giornalisti e cittadini, gli occupanti sgomberati si sono distinti nel corso della giornata per comportamenti indegni e azioni contro il patrimonio della città, imbrattando le mura medievali alla Porta di San Zeno, sradicando cartelli stradali e persino arrivando a imbrattare il palazzo comunale, rompendo la porta di accesso. Una provocazione inaccettabile, tanto più grave perché avvenuta durante il consiglio comunale, il consesso che rappresenta tutta la comunità cittadina.”

Ospedaletto, firmata intesa per riqualificazione area produttiva pisana

Un protocollo di intesa da 700mila euro che riunisce istituzioni, associazioni di categoria e ordini professionali insieme per riqualificare nel prossimo anno e mezzo l’area produttiva di Ospedaletto (Pisa). Si tratta del documento sottoscritto oggi da Regione Toscana, Comune di Pisa, Unione industriale pisana, Camera di commercio, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Ordine degli architetti e Ordine degli ingegneri.

I firmatari si impegnano a definire congiuntamente i contenuti di un progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area produttiva di Ospedaletto finalizzato a potenziare le infrastrutture, i servizi e promuovere l’attrazione di investimenti attraverso la promozione di concorsi di progettazione e percorsi partecipati. Il Comune predisporrà una proposta di massima che contenga i possibili interventi, sia pubblici che privati, in grado di riqualificare l’area. La Regione, sulla base della proposta, si impegna a individuare possibili linee di finanziamento per favorire nuovi insediamenti. Il documento firnato oggi scadrà il 31 dicembre 2020.

Ciuoffo-Conti
Stefano Ciuoffo e Michele Conti

Tra gli interventi infrastrutturali sintetizzati alla fine dello scorso anno in un documento redatto da alcuni dei firmatari di oggi, figurano due rotatorie da realizzare agli incroci nella parte sud e un parcheggio intermodale da collocare nell’attuale area fieristica. Si sosteneva la necessità di migliorare il collegamento con la città e con l’aeroporto, di riaprire lo svincolo autostradale di Pisa sud creando un collegamento diretto con l’area di Ospedaletto e quella di realizzare un polo intermodale con la linea ferroviaria Pisa-Collesalvetti.

Tra le esigenze figurava anche quella di mettere in esercizio nuove linee di bus urbani a servizio dell’area e l’idea di realizzare una metropolitana leggera di superficie sfruttando la ferrovia Pisa-Collesalvetti al momento poco utilizzata. In quel documento si dedicava attenzione anche alla progettualità urbanistica affinché fossero individuati tutti gli elementi di qualificazione ambientale, sociale, di sicurezza previsti per le Apea, le Aree produttive ecologicamente attrezzate, oltre alla creazione di un centro polifunzionale di servizi quali farmacia, alimnetari, ristorazione. Si tratterà quindi di vedere quali di questi elementi saranno ricompresi nel progetto che verrà presentato in Regione per ottenere un finanazimento.

Michele Conti
Michele Conti firma il documento

“E’ un’azione utile e necessaria, in linea con quanto stiamo cercando di fare in altre aree”, ha detto l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo. “Il protocollo – ha proseguito – nasce da una forte azione sinergica di Regione, Comune, associazioni di categoria e ordini professionali affinché quest’area così baricentrica possa aumentare la sua attrattività e diventare così un elemento portante delle politiche industriali di tutto il territorio.” “La Regione – spiega Ciuoffo – farà la sua parte soprattutto per favorire nuovi investimenti in un’area vocata che, con quest’opera di riqualificazione, non potrà che rendersi più appetibile: produrre in Toscana, e quindi produrre anche nell’area di Ospedaletto dovrà sempre di più rappresentare per le imprese un elemento di vantaggio”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190724_04_RIQUALIFICAZIONE-OSPEDALETTO_CONTI-CIUOFFO.mp3?_=1

Irruzione a concerto Capossela, Conti: “E’ squadrismo”

“Quello di ieri sera è stato un attacco squadrista, che non ha alcuna giustificazione, messo in pratica da un’esigua minoranza di studenti universitari che farebbero bene, se proprio ci tengono, a inventarsi la macchina del tempo e a tornare agli anni Settanta”.

Così il sindaco di Pisa, Michele Conti, sull’episodio in cui 150 studenti, nella sera dell’8 luglio, hanno fatto irruzione in piazza dei Cavalieri interrompendo temporaneamente il concerto di Vinicio Capossela.

L’evento rientrava nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dal Comune e prodotto da una società privata. Il blitz studentesco è stato motivato con il caro biglietti. “Ma in realtà per Capossela – spiega il produttore Pierpaolo Tognocchi – i biglietti andavano da 32 a 48 euro, prezzi assai più bassi rispetto a concerti analoghi altrove. Quello degli studenti è solo un pretesto per giustificare la loro arroganza”.

Inoltre, aggiunge Conti, “il Comune ha stanziato un contributo di 60 mila euro per l’organizzazione degli eventi proprio per calmierare il costo dei biglietti mentre altri spettacoli dello stesso cartellone sono gratuiti”. Intanto ci sono timori per il concerto di domani sera, nella stessa cornice, di Edoardo Bennato.

Il collettivo Exploit Pisa ha annunciato che tornerà in piazza. “Saremo costretti a effettuare lo spettacolo – conclude Tognocchi – con la polizia schierata in tenuta antisommossa a difesa del palco. E’ una sconfitta per la città. La nostra è un’operazione di arricchimento culturale per la città, ma certi atteggiamenti rischiano di vanificare i nostri sforzi. Dove c’è prepotenza non c’è cultura”, spiega Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa. “Ci sono immagini e video che hanno ripreso la gazzarra – aggiunge – e questa volta non faremo sconti. Denunceremo i responsabili.
Tutta la città deve isolare questi violenti che pretendono di dettare legge con la loro prepotenza”.

Una denuncia sarà presentata anche dalla società di produzione dei concerti: “Noi abbiamo rispettato alla lettera le prescrizioni per la realizzazione dello spettacolo – sottolinea Tognocchi – con vie di fuga, piani di evacuazione, vigilanza, security e safety. Non tocca a noi impedire fisicamente a un gruppo di manifestanti di buttare all’aria le transenne e fare irruzione. Per questo ci sono le forze dell’ordine con cui avremo un incontro per pianificare il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di Bennato: sarà una piazza blindata ed è una sconfitta per tutti”

“L’ingresso in corteo in piazza dei Cavalieri è stato un atto di disobbedienza nei confronti delle politiche di chiusura e di privatizzazione dei luoghi pubblici della città” afferma in una nota il collettivo studentesco Exploit Pisa, che fa riferimento all’area antagonista, riferendosi al blitz. Exploit cita una serie di provvedimenti della Giunta per “limitare l’accesso libero e gratuito alle piazze e alle vie principali della città” e soprattutto la rassegna “Numeri primi”. “Con queste ultime iniziative – sottolinea il collettivo – l’intenzione di chiudere dei luoghi pubblici e limitare gli spazi di libertà si realizza attraverso la privatizzazione e il profitto. Ma per noi le piazze, in quanto pubbliche e mantenute con i soldi delle tasse di tutti, devono costituire un luogo di ritrovo e di cultura senza che ci siano barriere economiche, alte o basse che siano”. Il collettivo respinge le accuse “di aver voluto rovinare il concerto e spaventare chi era lì ad assistere: il corteo si è ritrovato sotto il palco, ricevendo l’invito di Capossela e del suo gruppo a spiegare le nostre motivazioni, che loro stessi hanno mostrato di sostenere”

Sul suo profilo Facebook il chitarrista di Vinicio Capossela, Peppe Frana, ha evocato la forca per i leghisti per solidarizzare con gli studenti. “Non ci paga la Lega – ha scritto Frana – ma comunque, se ci sta un leghista talmente cretino da dare soldi a me, ai miei colleghi, a Vinicio o a voialtri ce li dobbiamo pigliare fino all’ultimo centesimo, senza senso di colpa e senza fa’ i moralisti, comprarci il cappio a cui sarà appeso quando si farà la rivoluzione e fargli vedere lo scontrino mentre si strozza”.

Il post è poi stato corretto successivamente dallo stesso Frana: “Siccome qualcuno si è un po’ impressionato per l’immagine un po’ forte della forca per leghisti del post precedente volevo rassicurarvi, non lo penso davvero, è un’iperbole. Ovviamente si procederà per fucilazione, mica siamo nel medioevo. Non si può proprio più scherzare”. Interpellato attraverso il suo ufficio stampa da parte sua Vinicio Capossela ha preferito non commentare.

A Pisa tornano le contestazioni ai concerti

Durante il concerto del cantautore Vinicio Capossela, ieri sera in P.za dei Cavalieri a Pisa, il collettivo Exploit ha fatto irruzione nella piazza circoscritta per l’evento. Tra le contestazioni rivendicate dal gruppo ci sono la chiusura di una piazza così centrale per i giovani ed il costo troppo elevato del biglietto d’ingresso.

Il collettivo, tramite la sua pagina Facebook aveva promosso la contestazione nel pomeriggio di ieri scrivendo: “oggi come in altre giornate dedicate a questo festival, la piazza più vissuta della città, quella in cui tutti ci ritroviamo ogni weekend per trascorre il nostro tempo libero senza spendere un occhio della testa, sarà aperta solo a chi può permettersi di pagare. Purtroppo – prosegue il collettivo – sarà possibile accedervi solo pagando un biglietto dal costo molto elevato (dai 30 fino ai 50€!).”  Il gruppo invita poi a “costruire piazze che siano nostre e in cui tutti, nessuno escluso, possano stare senza pagare un biglietto.”

Oggi è comparso un video, pubblicato dallo stesso Exploit Pisa, dove si nota un corteo che sfila al ritmo di musica per le strade notturne di Pisa: “in centinaia di giovani siamo RITORNATI, al festante ritmo di tromba gitana, nella piazza più bella, viva e contesa di Pisa – afferma il collettivo sul post Fb -. Siamo riusciti ad entrare in piazza dei Cavalieri e riprenderci insieme quel pezzo di città inquieta che la giunta ha provato a toglierci con modi meschini, dalle idropulitrici fino a biglietti di ingresso spropositati per recintare una piazza pubblica. Ringraziamo Capossela per l’accoglienza e le parole gentili e ci scusiamo con i “nervosi seduti” per la breve interruzione. Ma non ci piacciono i divieti, le barriere e le seggioline numerate. Amiamo la musica nelle strade, i corpi liberi, le danze infuocate.”  Exploit Pisa conclude poi con la propostadi aprire un dibattito sulla questione.

Riguardo agli eventi di contestazione al Festival “Numeri Primi – Pisa Festival” è intervenuto il Sindaco Michele Conti per il quale  “quello di ieri sera è stato un attacco squadrista, che non ha alcuna giustificazione, messo in pratica da un’esigua minoranza di studenti universitari che farebbero bene, se proprio ci tengono, a inventarsi la macchina del tempo e a tornare agli anni Settanta”. L’evento rientra nel cartellone ‘Numeri primi’, promosso dal Comune e prodotto da una società privata. Il blitz studentesco, che ha visto partecipare oltre un centinaio di persone, è stato motivato con il caro biglietti. “Ma in realtà per Capossela – spiega il produttore Pierpaolo Tognocchi – i biglietti andavano da 32 a 48 euro, prezzi assai più bassi rispetto a concerti analoghi altrove. Quello degli studenti è solo un pretesto per giustificare la loro arroganza”. Inoltre, aggiunge Conti, “il Comune ha stanziato un contributo di 60 mila euro per l’organizzazione degli eventi proprio per calmierare il costo dei biglietti mentre altri spettacoli dello stesso cartellone sono gratuiti”.

Intanto ci sono timori per il concerto di domani sera, nella stessa cornice, di Edoardo Bennato. Il collettivo Exploit Pisa ha annunciato che tornerà in piazza. “Saremo costretti a effettuare lo spettacolo – conclude Tognocchi – con la polizia schierata in tenuta antisommossa a difesa del palco. E’ una sconfitta per la città. La nostra è un’operazione di arricchimento culturale per la città, ma certi atteggiamenti rischiano di vanificare i nostri sforzi.

Dove c’è prepotenza non c’è cultura”, spiega Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa. “Ci sono immagini e video che hanno ripreso la gazzarra – aggiunge – e questa volta non faremo sconti. Denunceremo i responsabili. Tutta la città deve isolare questi violenti che pretendono di dettare legge con la loro prepotenza”. Una denuncia sarà presentata anche dalla società di produzione dei concerti: “Noi abbiamo rispettato alla lettera le prescrizioni per la realizzazione dello spettacolo – sottolinea Tognocchi – con vie di fuga, piani di evacuazione, vigilanza, security e safety. Non tocca a noi impedire fisicamente a un gruppo di manifestanti di buttare all’aria le transenne e fare irruzione. Per questo ci sono le forze dell’ordine con cui avremo un incontro per pianificare il dispositivo di sicurezza in occasione del concerto di Bennato: sarà una piazza blindata ed è una sconfitta per tutti”.

Exit mobile version