Canapisa, sindaco: se autorizzata scendo in piazza

Lo ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti, al sit in sotto la prefettura promosso dalla Lega, e al quale hanno aderito anche le associazioni dei commercianti. Al presidio c’erano alcune decine di persone.

“Se Canapisa sarà autorizzata io scenderò in piazza lo stesso giorno insieme a tanti pisani per dire di no a questo scempio”. Lo ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti, al sit in sotto la prefettura promosso dalla Lega, e al quale hanno aderito anche le associazioni dei commercianti. Al presidio c’erano alcune decine di persone.
Presente anche il deputato del Carroccio, Edoardo Ziello: “Evidentemente a Pisa – ha detto – c’è qualche funzionario dello Stato che non ha capito che al ministero dell’Interno ora c’è Matteo Salvini, uno che ha messo ai primi posti della sua agenda politica il contrasto allo spaccio di droga. E invece dovrebbe comportarsi di conseguenza”.
Intanto stamani si è svolta la riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza durante il quale si è discusso della manifestazione programmata per il 18 maggio. Decisioni definitive non ne sono state ancora prese ma l’orientamento della prefettura, secondo quanto emerge, è di “contemperare gli interessi di tutti”.
Domani la Lega e il sindaco Michele Conti consegneranno a Salvini, presente a San Giuliano Terme per un’iniziativa elettorale, un dossier sulla Street parade antiproibizionista sperando che dal responsabile del Viminale arrivi una presa di posizione netta: “Domani incontrerò il ministro – ha concluso Conti – e credo che ci sarà anche il prefetto per un saluto istituzionale e non escludo che si possa parlare di questo tema”. Infine, il sindaco ha annunciato che non concederà “il suolo pubblico ai manifestanti nell’area del carcere Don Bosco dove si è sempre conclusa la manifestazione per un happening musicale fino a notte fonda”.

Polemica su Canapisa: sindaco e Lega pronti a sit-in di protesta

Il deputato pisano della Lega Edoardo Ziello, e il sindaco di Pisa Michele Conti, hanno annunciato di essere pronti a partecipare a un sit-in sotto la prefettura, il 3 maggio, per manifestare contro il possibile svolgimento di Canapisa, la 19/a edizione della street parade antiproibizionista in programma in città il prossimo 18 maggio.

Al sit-in ha dato la sua adesione anche il deputato del Carroccio Manfredi Potenti, membro della commissione Giustizia della Camera. “Esprimo – ha scritto il parlamentare in una nota – la mia personale adesione, fisica e ideale, alla proposta lanciata dal collega Edoardo Ziello e dal sindaco Michele Conti di partecipare a un eventuale sit-in davanti alla prefettura di Pisa venerdì pomeriggio, 3 maggio, allo scopo di manifestare contro il possibile corteo Canapisa.”

“Credo opportuna una presa di posizione chiara e diretta di contrarietà nei confronti di un tema di drammatico impatto sociale quale è quello delle droghe in generale – continua Manfredi Potenti – . Non possiamo permettere che, attraverso una manifestazione pubblica, che da anni si svolge a Pisa, passi il messaggio della accondiscendenza ad uno stile di vita antisalutare e degradante per la salute umana”, ha concluso la nota del parlamentare.

“Il sindaco Conti e la Lega, come già a suo tempo la Giunta comunale Pd, colpendo Canapisa vogliono colpire l’antiproibizionismo. Con il suo crescente successo, in questi 18 anni la manifestazione ha provocato, più che problemi in termini di ordine pubblico e di decoro urbano, la suscettibilità di quanti vorrebbero farci tornare all’epoca di Giovanardi”. Lo affermano il capogruppo di Sì Toscana a sinistra in Consiglio regionale Tommaso Fattori, e il consigliere comunale di Pisa per Diritti in Comune Ciccio Auletta.

“Non ci sono gli estremi per vietare la manifestazione e il sindaco lo sa benissimo – aggiungono Fattori e Auletta in una nota -, ma Conti fa leva su ministero, questore e prefetto sulla scia di quanto già accaduto a Prato e Firenze, dove determinate scelte prefettizie hanno avuto un preciso colore politico, come nel caso dell’autorizzazione concessa a Prato all’iniziativa di Forza Nuova, o come i provvedimenti sulle zone rosse a Firenze”.

Per Fattori e Auletta, “quello che dà fastidio è la libera manifestazione di idee diverse dalle proprie, e in particolare il messaggio che lanciano ogni anno gli organizzatori, con il corteo che si snoda fino al carcere Don Bosco, emblema di una legge italiana che ancora associa all’idea di consumatore di droga quella di criminale. Il questore può vietare la manifestazione solo in base a problemi di ordine e sicurezza pubblica evidenti ed oggettivi che però non sono all’orizzonte”. “Il sindaco che non è mai sceso in piazza a fianco dei lavoratori in lotta per il loro posto di lavoro – concludono – oggi annuncia una possibile contromanifestazione solo per distrarre la città da tutti i problemi sociali che la sua amministrazione non affronta e che anzi accentua con politiche discriminatorie.

Pisa: street artist dipinge sindaco Lega con t-shirt del Che

Il sindaco di Pisa, il leghista Michele Conti, raffigurato nei panni di un turista qualsiasi sul muro di via Dalmazia, nel cuore del centro storico pisano, a due passi dalla celeberrima piazza dei Cavalieri progettata dal Vasari e meta di migliaia di turisti ogni giorno.

E’ l’ultima trovata dello Street artist lucchese Random Guy, la cui vera identità per ora è segreta. Si sa solo che 25 anni e da un paio di mesi è comparso sulla scena toscana.

Per la sua opera ha vestito il sindaco pisano con camicia rigorosamente aperta, bermuda, t-shirt (con la faccia di Che Guevara dipinta con i colori della pace) al collo. In mano una guida intitolata “I love Pisa”. E accanto la didascalia dell’opera firmata da Random Guy e intitolata “Sindaco Conti turista?”: “Questo murales non è stato realizzato in maniera offensiva o tanto meno con l”intento di rovinare la città, pertanto si richiede gentilmente di non rimuoverlo o di danneggiarlo in alcun modo. Peace”.

Pisa: Comune esce da Sprar

Il Comune di Pisa nei giorni scorsi ha ritirato l’adesione al progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Critiche le associazioni.

“Il Comune di Pisa ha preso la decisione di uscire dal sistema come espressione della cultura xenofoba e razzista dilagante che l’attuale giunta ben rappresenta – commenta Ivan Acerbi, presidente di Cittaperta – questa iniziativa oltre ad incrementare i fattori di esclusione e tensione sociale sul territorio, lascerà a casa senza lavoro una decina di lavoratrici e lavoratori che hanno avuto come unica colpa quella di attivare un progetto modello di integrazione che ha funzionato con l’ausilio di istituzioni locali, forze dell’ordine, semplici cittadini”.
Anche Diritti in Comune, gruppo di minoranza in consiglio comunale, critica la decisione. “Il Comune inganna i cittadini – dichiara Francesco Auletta, esponente di Diritti in Comune – le risorse dello Sprar, che provengono per il 95% dal ministero dell’Interno non possono essere destinate ad altro”.
Secondo quanto previsto, entro dicembre 2019 il Comune di Pisa non rinnoverà i progetti per ospitare gli immigrati riguardanti la categoria ‘ordinaria’ ed entro dicembre 2020 quelli riservati alla categoria ‘disagio sanitario’.

Pisa, da aprile a giugno stop ai rumori in centro

L’ordinanza del sindaco dovrebbe essere “contro il degrado” nel centro storico.

Dopo le ordinanze emanate lo scorso anno dal sindaco di Pisa, Michele Conti in tema di contrasto al degrado ecco che, con l’avvicinarsi della bella stagione, ne arriva un’altra. Questa volta riguarda disposizioni straordinarie in materia di emissioni sonore in centro storico, un vero e proprio stop al rumore. L’ordinanza, a carattere contingibile e urgente, prevede che a decorrere da lunedì 1 aprile e fino al 2 giugno, nelle strade del centro (Borgo Stretto, piazza delle Vettovaglie, piazza Sant’Omobono e via Domenico Cavalca), i titolari delle licenze per l’esercizio delle attività di pubblico spettacolo e intrattenimento, i titolari e gestori degli esercizi di vicinato, degli esercizi pubblici di somministrazione, i responsabili e gestori di circoli privati e sale gioco, “debbano assicurare che i locali siano strutturati o comunque gestiti in modo tale da non consentire che suoni e rumori provenienti da attività musicali diffuse dal vivo o da apparecchi elettroacustici possano essere uditi all’esterno dei locali tra la mezzanotte e le 7 del mattino”.

L’inosservanza verrà punita con la sanzione amministrativa di 100 euro e nei casi di reiterata inosservanza, il questore può applicare la misura della sospensione dell’attività per un massimo di quindici giorni. “Con questa prima ordinanza, a cui ne potranno seguire altre per protrarre i divieti ulteriormente nel tempo o in altri luoghi del centro storico – spiega il comandante della municipale, Michele Stefanelli – intendiamo individuare una soluzione interlocutoria, che porti a stabilire un punto di equilibrio tra le diverse esigenze. L’obiettivo è quello di arrivare a una sempre maggiore responsabilizzazione da parte di tutti gli attori coinvolti”.

Pisa, No Bancarelle: ‘Protestare serve ancora’

Promotori appello No Bancarelle: ‘grazie al ministro Bonisoli’.

“Qualche volta volere è potere. Questa vittoria ci dà la speranza che protestare serva ancora”. Lo affermano in una nota i primi firmatari, Valeria Caldelli, Pierluigi D’Amico e Silvia Silvestri, dell’appello “Mai più bancarelle in piazza Duomo” che ha raccolto oltre 2500 adesioni, dopo le parole del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, che si è detto nettamente contrario al rientro in piazza dei Miracoli degli ambulanti che vendono souvenir.

“Sapevamo che il ministro Bonisoli – prosegue la nota – era sensibile a queste riflessioni e abbiamo fortemente sperato che si facesse interprete dei nostri desideri. Lo ringraziamo per la chiarezza e per avere posto la parola fine a un contenzioso durato decenni, inammissibile in una civile società moderna”.

Oggi Caldelli, D’Amico e Silvestri hanno incontrato il sindaco di Pisa, Michele Conti, chiedendogli “di liberare completamente le aree intorno ai monumenti: da piazza dell’Arcivescovado a via Cardinale Maffi, da piazza Manin a Largo Cocco Griffi, ma allontanandole anche da piazza Manin senza collocarle nell’area verde dietro il muro che divide l’ospedale Santa Chiara da piazza Duomo con conseguente apertura di due varchi nel muro stesso”.

“La soluzione più adeguata – conclude la nota – è il parcheggio di via Pietrasantina, dove arrivano tutti i bus turistici: 43.272 pullman per un totale di oltre due milioni di turisti annui”.

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