Parcheggi Pisa, 1700 stalli blu in meno

Pisa taglia oltre 1700 parcheggi a pagamento sul litorale, dal primo giugno al 15 settembre.

Il Comune di Pisa ridefinisce il piano dei parcheggi in città e inverte la tendenza portata avanti dalla precedente giunta con una consistente riduzione degli stalli blu a pagamento.

“La delibera approvata dalla giunta – sottolinea il sindaco Michele Conti – con cui sono stati drasticamente ridotti gli stalli per le auto a pagamento dal primo giugno al 15 settembre in tutto il litorale (oltre 1700 in meno) rientra nell’ottica di andare verso una riduzione delle strisce blu, presenti su tutto il territorio urbano”.

I primi tagli di stalli blu saranno compiuti sul litorale, successivamente, prosegue Conti, “passeremo a ridisegnare il piano di parcheggi a pagamento in tutta la città, calibrando le esigenze quartiere per quartiere, ascoltando anche le richieste che proverranno dai residenti”.

Pisa, più controlli su parcheggiatori abusivi

Il sindaco di Pisa Michele Conti emana “una direttiva rivolta alla polizia municipale per porre fine al fenomeno su tutto il territorio cittadino”. Le aree più a rischio: zona monumentale, facoltà di Ingegneria, piazze del centro, aree del litorale, Cisanello.

Stretta sui parcheggiatori abusivi nel Comune di Pisa. Il sindaco Michele Conti ha infatti emanato, d’intesa con l’assessore alla Sicurezza Giovanna Bonanno, “una direttiva rivolta alla polizia municipale per porre fine al fenomeno su tutto il territorio cittadino”.

Nello specifico, il provvedimento, spiega una nota dell’amministrazione, “stabilisce la necessità di intensificare i controlli degli agenti sulle aree di parcheggio e strade dove il fenomeno è maggiormente presente, con conseguenti sanzioni e denunce”. La direttiva definisce anche le aree più a rischio: la zona monumentale, quelle nei pressi della facoltà di Ingegneria, le piazze del centro adibite a parcheggio e le aree del litorale nel periodo estivo e i parcheggi a servizio dell’ospedale di Cisanello.

“Per dare una risposta definitiva alle ripetute segnalazioni di residenti e fruitori dei parcheggi pubblici – sottolinea Conti – abbiamo deciso di intervenire in maniera mirata, introducendo uno specifico piano operativo a cui i vigili urbani dovranno attenersi, in modo da porre un freno decisivo al fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Un fenomeno che spesso finisce per rendere difficoltoso e disagevole l’esercizio del diritto di parcheggio, soprattutto per quelle categorie di cittadini più fragili, come gli anziani o le persone che si devono recare all’ospedale per esigenze di cura. L’attività dovrà essere rendicontata entro il 30 aprile, per controllare i risultati delle operazioni fatte e ridefinire le attività future”.

Pisa, presidio fisso dei vigili vicino alla stazione

Il presidio, iniziato oggi, è necessario per combattere i fenomeni di microcriminalità presenti nel quartiere. Inoltre, in zona è stato chiuso per 25 giorni un minimarket frequentato da pregiudicati che spacciavano droga e vendevano merce varia (probabilmente provento di furti).

“Stamani abbiamo inaugurato il presidio della polizia municipale nei locali Snai, vicino alla stazione ferroviaria. Un presidio fisso per contrastare fino ad azzerarli, grazie anche alla collaborazione con le forze di polizia della città, i fenomeni di microcriminalità di quella zona”. Lo ha detto il sindaco di Pisa Michele Conti, sottolineando che si tratta di “un’iniziativa importante che fa parte di un ampio programma che realizzeremo fino in fondo per riportare a Pisa sicurezza e decoro”.

I prossimi obiettivi, ha aggiunto Conti, “sono l’aumento dell’organico della polizia municipale, l’installazione di telecamere di ultima generazione, il potenziamento dell’illuminazione pubblica in tutta la città”. Il locale è stato messo a disposizione a titolo di comodato gratuito dalla società gestore del Punto Snai, e servirà come primo punto di supporto per i vigili urbani e a disposizione anche delle altre forze di polizia.

“In questo modo – è spiegato in una nota del Comune – sarà garantita una presenza maggiormente continuativa nell’area da tempo oggetto di microcriminalità”.

L’inaugurazione del presidio capita in concomitanza di un altro fatto riguardante la stessa zona: la questura di Pisa, dopo un’attività di appostamento durata giorni da parte dei poliziotti della squadra volanti e della divisione polizia amministrativa in collaborazione con le unità cinofile della guardia di finanza, ha sospeso la licenza commerciale per 25 giorni a un minimarket perché è stata documentata una consistente attività di spaccio e ricettazione svolta proprio davanti al locale. Il provvedimento di chiusura, fanno sapere gli investigatori, è stato disposto per motivi di ordine e sicurezza pubblica, perché luogo abitualmente frequentato da soggetti già noti alle forze dell’ordine.

Grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza della rete pubblica, spiega una nota della questura, “è stato accertato che il minimarket era diventato un luogo abitualmente frequentato da pregiudicati e alcuni di loro non si limitavano ad acquistare alcolici e a bivaccare sui gradini di fronte al negozio ma avevano istituito un vero e proprio bazar dell’illecito di fronte al minimarket, fatto di smercio di oggetti di dubbia provenienza e, soprattutto, di droga”. Le telecamere di videosorveglianza urbana hanno ripreso trattative per l’acquisto di orologi, indumenti provento di furto e telefoni cellulari, ma hanno anche documentato il metodo del baratto per l’acquisto di droga. L’intervento della polizia ha permesso di denunciare sette persone: quattro per cessione di stupefacenti, due per ricettazione e uno per inosservanza della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio e resistenza, e di sequestrare 50 grammi di sostanza stupefacente.

Pisa, sindaco Conti a ministro Bonafede: stop scarcerazioni facili

Conti, a margine di un’iniziativa alla Scuola Sant’Anna sulla riforma della giustizia, ha consegnato a Bonafede una rassegna stampa sugli episodi più eclatanti capitati a Pisa negli ultimi mesi

Il sindaco di Pisa Michele Conti ha chiesto al ministero della Giustizia, Alfonso Bonafede, di “cambiare la legge e bloccare il meccanismo di scarcerazioni facili di quelle persone arrestate e poi liberate meno di 24 ore più tardi: servono norme più severe”. Al proposito Conti, a margine di un’iniziativa alla Scuola Sant’Anna sulla riforma della giustizia, ha consegnato a Bonafede una rassegna stampa sugli episodi più eclatanti capitati a Pisa negli ultimi mesi. Secondo quanto risulta  il ministro  ha annuito e risposto: “Lo so”.

Bonafede nel suo intervento parlando della riforma della giustizia ha anche detto “che nel processo penale esistono ancora sacche di impunità alle quali ho il dovere di dare una risposta ai cittadini e con questo provvedimento è quello che intendo fare”. “Si tratta di un fascicolo – ha anche spiegato il sindaco sui documenti consegnati al ministro – con la rassegna stampa degli ultimi due mesi. Sono decine di articoli in cui si racconta la triste realtà di delinquenti che sono stati arrestati in città per aver commesso reati di ogni tipo e subito scarcerati.

‘Galantuomini’ che anziché stare in carcere per i reati di cui sono responsabili, stanno nelle nostre strade, entrano nelle nostre case. Ieri addirittura, uno di loro si è ficcato nel letto di un bambino! Mentre nei giorni scorsi sono state aggredite e derubate signore anziane direttamente in casa e per le strade del centro”. Conti ha pure detto di aver “chiesto al ministro un impegno nel cambiare la legge per aumentare le pene agli spacciatori di grandi ma anche piccole dosi: quante volte deve essere arrestato uno spacciatore perché sia considerato recidivo e pericoloso socialmente e finalmente non si veda più in giro?”.

Regione: “Dal governo nessuna comunicazione su Cpr in Toscana”

Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente e difesa del suolo, chiarisce: “ad oggi non è pervenuta alla Regione Toscana alcuna comunicazione in merito alla volontà del Governo di aprire un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) a Coltano (Pisa)”.

Federica Fratoni ha spiegato che “nel caso in cui dovesse giungere una comunicazione sarà cura della Regione informare e coinvolgere prioritariamente tutti i livelli istituzionalmente interessati”, ma “ad oggi non è pervenuta alla Regione Toscana alcuna comunicazione in merito alla volontà del Governo di aprire un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) a Coltano (Pisa), né sono pervenute comunicazioni ufficiali circa l’intenzione di aprire un Cpr in altre parti del territorio toscano”.

Per Nardini, Mazzeo e Pieroni “leggendo quanto uscito sulla stampa, e le parole dello stesso sindaco di Pisa Michele Conti, sembrava che il percorso fosse invece già partito. Se così fosse, dunque, il ministero dell’Interno sta agendo in totale e assoluta autonomia ma gli ricordiamo che la legge prevede che il presidente della Regione interessata sia preventivamente avvisato. Ribadiamo dunque non solo tutta la nostra contrarietà al progetto – hanno concluso i consiglieri Dem – ma la necessità assoluta che qualsiasi decisione o ipotesi il governo voglia avanzare debba essere preceduta da un confronto approfondito con la Regione e gli enti locali”.

Pisa, Foibe: rimandato appuntamento dopo polemiche

E’ rimandata ai prossimi giorni l’iniziativa per il giorno del Ricordo che era stata organizzata oggi a Pisa, dopo le polemiche per i post facebook contro l’ex ministro Kyenge, l’Anpi e i migranti del relatore invitato, Stefano Doroni.

Lo comunica l’assessore alla cultura del comune di Pisa Andrea Buscemi chiamato in causa per aver invitato il relatore e che si è dissociato dalle sue frasi su fb. “Stante il vivo imbarazzo in me suscitato circa le sconvenienti considerazioni apparse sull’account facebook del relatore invitato per il Giorno del Ricordo – sottolinea Buscemi in una nota – considerazioni da cui l’assessorato alla cultura prende le distanze, la manifestazione di oggi pomeriggio dedicata al dramma delle foibe e degli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia viene rimandata ai prossimi giorni”.

“L’occasione mi offre il destro per ribadire come il momento storico che stiamo vivendo – conclude Buscemi – abbisogni di assoluta concordia e unità, e come ogni esternazione antidemocratica debba essere sempre stigmatizzata senza se e senza ma”.

Stefano Doroni, docente in un istituto cittadino. Su Fb, riferisce in una nota Diritti in
Comune (Una Città in Comune, Rifondazione Comunista, Possibile) – all’opposizione in consiglio comunale – il professore ha definito l’ex ministro Cecilie Kyenge una “scimmia berciante”, i migranti della Sea Watch “migrinvasori”, l’Anpi “un bubbone”. In
altri post frasi ingiuriose contro i rom.

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Pisa Michele Conti (Lega), prendendo le distanze: “Non conosco personalmente Doroni e l’iniziativa in questione è stata direttamente organizzata dall’assessorato alla cultura – sottolinea il primo cittadino -, ma certamente quelle frasi sono del tutto ingiustificabili e inaccettabili e me ne dissocio”.

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