Livorno: Comune riconosciuto parte civile in procedimento per maltrattamenti a donna

Il Comune di Livorno é stato riconosciuto parte civile in un procedimento penale che aveva per oggetto i reati di maltrattamenti, aggressioni fisiche e verbali nonché lesioni commessi dall’imputato ai danni della ex compagna.

Ciò é avvenuto sulla base di una delibera della Giunta in attuazione di una mozione approvata nel precedente consiglio comunale. L’avvenuta ammissione del Comune di Livorno in qualità di parte civile in un procedimento penale per fatti di violenza, avvenuti nella sfera privata dei soggetti interessati, rappresenta il primo caso in Toscana ed è un forte segnale per la tutela dei soggetti più deboli.

“Come nuova Amministrazione intendiamo” ha dichiarato Gianfranco Simoncini Assessore agli affari legali del Comune “proseguire in questa direzione, condividendo le motivazioni che hanno condotto a questo risultato, a salvaguardia della dignità delle donne e anche ai fini della prevenzione e della repressione delle violazioni delle norme poste a tutela delle stesse.”

E’ configurabile in capo al Comune un danno morale per la lesione dell’interesse perseguito di garantire la libertà di autodeterminazione della donna e la pacifica convivenza nell’ambito comunale.

“L’attuale amministrazione” continua Simoncini “si impegna a costituirsi parte civile nei processi per violenza ed abuso sulle donne, configurando un danno morale al Comune ed alla collettività per la violazione del valore della libertà di autodeterminazione della donna e di pacifica convivenza nell’ambito comunale. Ci attiveremo a fronte di segnalazioni di donne maltrattate con particolare attenzione alle situazioni sociali più critiche”.

Maltempo: tromba d’aria a Livorno e allagamenti nel pisano

Una tromba d’aria a Livorno ha colpito la zona nord  danneggiando la copertura di alcuni capannoni industriali di via Enriques. Non si registrano feriti. Disagi anche nel Pisano per i violenti temporali che si sono abbattuti in diverse zone della provincia prima dell’alba e hanno reso necessario l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco per allagamenti e la rimozione dei detriti dalle strade.

Sul posto, a Livorno, sono impegnate dalle sei di stamani le squadre del comando provinciale di Livorno per le verifiche e la messa in sicurezza di capannoni industriali danneggiati. I danni, come segnalano i vigili del fuoco, hanno interessato prevalentemente le coperture dei fabbricati mentre la raffica ha rovesciato anche alcuni container.  Le precipitazioni piuttosto importanti si sono concentrate a Filettole, nel comune di Vecchiano (Pisa) e, in Valdera, nel comune di Casciana Terme Lari e in località La Sterza, vicino a Lajatico.

Sempre nel Pisano le forti raffiche di vento hanno abbattuto alcune piante che hanno invaso le strade causando difficoltà alla circolazione. Complessivamente risultano al momento 10 interventi già effettuati e ci sono però ancora altre situazioni da risolvere. Le squadre dei vigili del fuoco sono tuttora al lavoro. In Toscana, sulla costa e nell’area centro-settentrionale, ieri è stato emesso un codice giallo per il maltempo fino a oggi.

Livorno, progetto per impianto di biometanolo alimentato da rifiuti

Eni realizzerà un impianto di produzione di biometanolo alimentato con scarti da trattamento di rifiuti solidi urbani nella propria raffineria di Livorno, in virtù di un protocollo di intesa siglato con Regione Toscana e Alia.

Lo ha annunciato Enrico Rossi, presidente della Regione, in una conferenza stampa oggi a Firenze. La realizzazione dell’impianto, che sarà alimentato da 200mila tonnellate di scarti l’anno, è prevista in 3 anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione del progetto, che sarà sottoposto a Valutazione di impatto ambientale. Si stima che al 2030 si possano ottenere 400mila tonnellate annue da destinare alla produzione di carburanti e combustibili rinnovabili.

Al nuovo impianto potrà essere destinato, secondo la Regione, un flusso di rifiuti pari a quello che il vecchio piano regionale prevedeva per il termovalorizzatore della Piana fiorentina, mai realizzato. “Con questa decisione – ha detto Rossi – ci collochiamo al top delle indicazioni dell’Europa”.

ll progetto di bioraffineria da 250 milioni di euro, privo di emissioni nocive in aria con la captazione di Co2, si inserisce in un progetto complessivo di miglioramento ambientale della raffineria Eni di Livorno, oggetto di un altro protocollo approvato in giunta regionale, che riguarda anche i Comuni di Livorno e Collesalvetti.

“Si tratta – sostiene Rossi – di un protocollo pronto in cui si prevedono 120 milioni di investimento ad un ritmo di 30 milioni all’anno”. Di questi 120 milioni, “25 milioni – ha spiegato il governatore – sono dedicati ad interventi di miglioramento ambientale del sito livornese, prevalentemente su alcuni aspetti che ci avevano preoccupato nell’alluvione come alcuni sversamenti. Dall’altro ci sono interventi sulla captazione delle maleodoranze: si può arrivare all’azzeramento di tali maleodoranze con alcuni interventi mirati. Altri investimenti riguarderanno altri aspetti ambientali, con l’Arpat che controllerà il tutto”.

Nel protocollo è inoltre previsto un nuovo impianto per il Gnl alla darsena petroli, collegato con l’impianto Eni, e che sia finanziata con 13 milioni la rimozione dei cavi di Eni, nell’ambito dell’escavo del canale della darsena Toscana, per la costruzione di un microtunnel.

“Porteremo in Consiglio regionale una variante al piano dei rifiuti per la realizzazione, nel sito di Case Passerini, di un impianto di selezione dei rifiuti anziché un termovalorizzatore”, ha concluso Rossi.

Secondo Federica Fratoni, assessore regionale all’ambiente, la variante potrebbe approdare in Consiglio nell’ultima seduta prevista nel mese di luglio, ovvero quella fissata per i giorni 23 e 24. Il nuovo impianto da realizzare a Case Passerini, attraverso l’attività di selezione, produrrebbe il Css (combustibile solido secondario) da inviare alla bioraffineria, che produrrà biometanolo con Css e plasmix (le plastiche eterogenee non riciclabili).

Anche Livorno parteciperà a Toscana Pride 2019

“Sabato saremo a Pisa per partecipare alla parata del Toscana Pride” hanno dichiarato congiuntamente il sindaco di Livorno Luca Salvetti e l’assessore al sociale e diritti Andrea Raspanti.

“Ci saremo per testimoniare l’attenzione della città di Livorno al tema dei diritti. Ci saremo per testimoniare la nostra riconoscenza e la nostra vicinanza alle tante associazioni e ai tanti attivisti che ogni giorno, da anni, si battono per il riconoscimento della libertà di ogni persona di esprimere se stessa senza subire condizionamenti o discriminazioni sulla base di pregiudizi sessisti o di altra natura.

Ci saremo per dire un secco no a chi vorrebbe riportare indietro la storia del nostro Paese. Il 9 giugno scorso – proseguono il sindaco e l’assessore – abbiamo ricevuto, in questo senso, un mandato inequivocabile da parte dei livornesi e delle livornesi. Dal primo giorno siamo al lavoro per dare alla nostra città un nuovo punto di riferimento per la promozione della cultura del rispetto e la lotta contro ogni forma di discriminazione: la Casa dei Diritti, quartier generale delle politiche di inclusione dell’Amministrazione comunale, luogo di incontro e di aggregazione per tutti e tutte coloro che sono impegnati per una città più aperta, libera e civile. Il percorso – affermano Salvetti e Raspanti in conclusione – che porterà alla Casa dei diritti, sarà un percorso aperto e partecipato, un’importante opportunità di crescita per il territorio”.

Nei giorni scorsi era stato il Comune di Lucca a confermare la propria adesione al Pride di Pisa. Prima di quello lucchese, già il Comune di Firenze aveva dato il patrocinio alla manifestazione del 6 luglio per “dare un messaggio forte in un eccezionale momento storico e politico in cui vengono messi in discussione i principi di parità, uguaglianza e di apertura, principi che fanno parte del dna di Firenze”.

Treni regionali gratis per 18enni, come usufruirne

I nati nel 2001 per tutto agosto potranno viaggiare gratis sui treni regionali. E’ l’offerta firmata Regione Toscana, dedicata a tutti i neo maggiorenni. Per usufruirne occorre avere la Carta Unica Toscana e portarla con sè insieme a un documento di riconoscimento che riporti la data di nascita e la residenza.

Chi non ne fosse già in possesso, spiega la Regione, “potrà richiedere Carta unica Toscana presso le biglietterie Trenitalia, presso i desk di Assistenza regionale presenti a Firenze Santa Maria Novella (binari 6 e 15) e Pisa Centrale (binario 1) oppure inviando una mail a unicatoscana2001@trenitalia.it. In entrambi i casi il richiedente dovrà compilare un modulo (scaricabile dalla pagina web di Trenitalia www.trenitalia.com/content/dam/tcom/allegati/trenitalia_2014/in_ regione/Modulo_Adesione_Unica_Toscana.pdf) ed allegare una fototessera.

Le stazioni attrezzate per stampare subito carta Unica Toscana sono: Prato, Empoli, Arezzo, Livorno, Siena, Grosseto, Lucca, Pistoia, Pisa, Sesto Fiorentino. Nelle altre stazioni – oppure dai desk di assistenza o tramite la mail unicatoscana2001@trenitalia.it – la card potrà essere richiesta e prenotata. E’ consigliato indicare nell’oggetto della mail la stazione in cui si desidera effettuare il ritiro.

Nel caso in cui Carta unica Toscana non venga recapitata al richiedente prima del mese di agosto, basterà portare con sè la stampa della mail che conferma di richiesta. “Vogliamo incentivare l’uso del treno tra i più giovani – spiega l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – ed anche invogliare i ragazzi a ‘scoprire’ la nostra regione utilizzando il treno senza limiti, se non quelli geografici della Toscana”.

NidIl Cgil Livorno: 3 giorni di sciopero portuali interinali

Il Nidil Cgil Livorno denuncia le condizioni di lavoro dei lavoratori interinali nel porto di Livorno e rivendica un lavoro dignitoso peri Lavoratori applicati presso ALP (agenzia per il
Lavoro Portuale).

Come spiegano i sindacati nella nota, “Nidil Cgil Livorno si oppone alla precarietà e allo sfruttamento nei porti! Oggi nel 2019, nella città di Livorno, per i “portuali interinali” è normale essere chiamati con contratti giornalieri che si ripetono per anni , è normale essere disponibili alla chiamata senza che sia riconosciuta nessuna indennità e per alcuni lavoratori storici, è normale dopo 15 anni ritornare a missioni giornaliere dopo avere avuto missioni annuali. E’ normale non avere nessuna certezza e vivere attendendo una chiamata che magari determinerà la possibilità o meno di pagare il mutuo di una casa il mese successivo!”

“Gli uomini del porto sacrificando una parte del proprio salario chiederanno con forza dignità per se e per le proprie famiglie.
Tutte le ditte che utilizzano questi lavoratori sono responsabili della precarietà presente nel porto, ed è per questo che a tutte queste ditte, oltre che ad Alp, chiediamo di aprire un tavolo di trattativa per migliorare le condizioni di vita di questi Lavoratori!”

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