🎧 Weekend Martyr il post punk italiano riparte da Livorno!

I livornesi Weekend Martyr (scoperti nell’edizione 2021 del Rock Contest) presentano il nuovo disco “Gastrin”, registrato, prodotto e mixato da Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village). L’intervista a cura di Giustina Terenzi

Weekend Martyr è un progetto che nasce nel 2019 a cura di Riccardo Prianti ed Elia Lazzerini. Il primo disco “Weekend Martyr” esce presso Orfan Records di Niccolò Mazzantini (Appaloosa); nel 2021 esce il secondo lavoro “Wires”, auto-produzione realizzata presso Yeti Studio sempre pubblicato con Aloch dischi. Durante la registrazione attraverso un uso più significativo dei synth, i brani raggiungono una maggiore stratificazione di sound: organi anni ’70 e pianoforti distorti caratterizzano un garage rock trascinandolo verso sonorità acide e psichedeliche, formula ormai distintiva del gruppo.

Lo scorso 24 gennaio la band pubblica il terzo lavoro “Gastrin”, registrato, prodotto e mixato da Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village), in uscita con Gigia Booking e Cruel Records. Con questa nuova pubblicazione la band cambia radicalmente la direzione artistica intrapresa, segnando un punto di svolta verso una nuova dimensione musicale. Più sofferto e viscerale, dettato da una natura minimale e cupa, che lascia spazio a canzoni visionarie e brani più agitati di natura post-punk, le canzoni presenti nell’album racchiudono l’essenza del progetto, proponendo un sound che viaggia a partire dagli anni ’70 fino all’alternative dei ’90. Il primo singolo dell’album si intitola “Lighter” e viene accompagnato da un videoclip realizzato da Giacomo Laser e Giulia Del Piero.

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Attualmente la band ha in formazione Giulio Maria al basso, proponendo un power trio con Riccardo Prianti alla chitarra e voce, ed Elia Lazzerini alla batteria. I live sono la dimensione in cui la band riesce a dare il meglio di se’ proponendo uno show coinvolgente, ridotto all’essenziale, che esalta a pieno il sound del progetto. Il gruppo durante gli anni ha avuto il piacere di condividere il palco con band dell’underground italiano e non solo, tra cui Indianizer, Gianni Giublena Rosacroce, Jennifer Gentle, Deux Control, Cacao, Appaloosa, Campos, Alessandro Fiori, Serena Altavilla e i Monster Watch (Seattle).

Info Band

Migranti: i minori dalla Tunisia a Livorno, e da Livorno a Taranto

I migranti minori non accompagnati che erano in mare tra Tunisia e Sicilia vengono mandati a Livorno e Carrara, e poi, una volta sbarcati, devono essere ricaricati su un pullman e mandati a Taranto. “E’ un’indecenza”

Nel corso dello sbarco dei 132 migranti, avvenuto oggi a Livorno, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha affermato: “Rimane un’indecenza, secondo me, la modalità di gestione di questo quadro soprattutto quando vengo a sapere che i minori non accompagnati che erano in mare tra Tunisia e Sicilia vengono mandati a Livorno e Carrara e poi una volta sbarcati devono essere ricaricati su un pullman e mandati a Taranto”.

E continua: “Noi faremo il lavoro che dobbiamo senza batter ciglio nella piena efficienza, dopodiché il governo qualche risposta ce la dovrà dare sul modo in cui vengono gestiti questi sbarchi che tra l’altro, nell’ultimo anno, sono quintuplicati”.

“La città di Livorno è al sesto sbarco in poco più di sei mesi”, ha sottolineato ancora Salvetti, evidenziando il fatto che “questa volta lo sbarco è avvenuto con ulteriori complicazioni, derivanti, ad esempio, dai due approdi che impediscono alla colonna mobile della protezione civile di poter razionalizzare al meglio la propria presenza. La città ha, fortunatamente, risposto con le sue strutture, del volontariato e del sociale, e con il sostegno della protezione civile”

Sulla gestione della doppio porto assegnato alla Geo barents per gli sbarchi in Toscana interviene anche Rosa Barone, presidentessa del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli assistenti sociali, secondo la quale: “La vicenda che vede protagonista la nave Geo Barents, costretta ad un inutile pendolarismo tra i porti di Marina di Carrara e Livorno per sbarcare i 346 migranti, aggiungendo sofferenza a sofferenza, mostra, in questa vicenda, tutta la insensibilità di parte delle nostre Istituzioni”.

Livorno: 32enne pakistano ferito con un colpo di pistola

Oggi, 14 luglio, presso il mercato centrale di Livorno, un 32enne pakistano, titolare di un minimarket, è stato trovato sanguinante nel proprio negozio in seguito ad una sparatoria. E’ in gravi condizioni

Nei pressi del mercato centrale di Livorno, un pakistano di 32 anni, titolare di un minimarket, è stato raggiunto, da quanto risulta dagli inquirenti, da due colpi di arma da fuoco, e ritrovato sanguinante ed in gravi condizioni all’interno del suo negozio.

E’ ricoverato in ospedale. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio della polizia che è intervenuta con la squadra mobile e la scientifica, l’uomo sarebbe stato ferito a scopo di rapina: il rapinatore gli avrebbe sparato alcuni colpi raggiungendo la vittima con due proiettili prima di darsi alla fuga con i pochi soldi che ha trovato in cassa.

Il negoziante è stato portato in ospedale in codice rosso, con un’ambulanza della Misericordia e il medico a bordo. I chirurghi lo hanno operato d’urgenza per rimuovere i due proiettili.

Pd Toscana: “Il governo Meloni non può negarci i 300 milioni per Livorno”

Il Pd Toscana accusa pesantemente il governo Meloni, che non vuole concedere i 300 milioni promessi dal precedente governo Draghi: “I collegamenti ferroviari sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani”

Il messaggio del Pd Toscana nei confronti dell’attuale governo Meloni è chiaro: “Giù le mani dai 300 milioni per Livorno”. L’opposizione dei membri del Pd deriva dalla possibilità di veder negati i 312 milioni di euro per il ‘Collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via Collesalvetti (By-pass di Pisa)’, tra l’altro già inseriti nella programmazione economica dal precedente governo Draghi.

“Il governo Meloni vuole depennare i fondi già stanziati dal precedente governo per il collegamento e la connessione tra porto, interporto e la rete ferroviaria ed i grandi corridoi europei, portando la cifra da 312 a 12 milioni”, denuncia Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd Toscana.

I collegamenti ferroviari, sottolinea il deputato Pd, “sono necessari per i servizi del porto di Livorno oggi e per quella che sarà la Darsena Europa domani. Un’opera da oltre 300 milioni è un’opera di valenza regionale, per questo ci siamo già attivati con i componenti della segreteria regionale che si occupano della materia per denunciare davanti all’opinione pubblica questa pesante sottrazione affinché il governo torni subito sui suoi passi”.

Sostenuto da dati oggettivi, Fossi afferma che “non ci può esser competitività senza infrastrutture”.

Sulla questione intervengono anche i consiglieri regionali Pd, Francesco Gazzetti, Gianni Anselmi e Vincenzo Ceccarelli , che osservano: “Togliere il finanziamento di 300 milioni per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno e dell’interporto di Guasticce è una scelta inammissibile che ci lascia allibiti”.

È inaccettabile che questo Governo, continuano, “faccia venire meno le risorse, già stanziate dal precedente esecutivo, a un progetto fondamentale per lo sviluppo logistico dello scalo di Livorno e per tutta la Toscana. Un’opera per cui ci sono impegni assunti e programmati e che non possono essere cancellati con un tratto di penna”.

Per questo, chiudono, “porteremo la questione in Consiglio regionale, chiedendo alla Giunta di intervenire presso il Governo. Su questo tema, irrinunciabile per Livorno e per tutta la Toscana, non arretreremo neanche di un centimetro”.

Si espresso a riguardo anche Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, che ha notato: “In pochi mesi il governo Meloni è riuscito a togliere 300 milioni di finanziamenti, già stanziati con il Governo Draghi per i collegamenti ferroviari connessi al porto di Livorno, per destinarli ad altre finalità”.

Si tratta, incalza, “di una serie di opere fondamentali per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno con il corridoio Ten -T Scandinavo-Mediterraneo, attesi da anni, ma che rischiano quindi di subire ulteriori ritardi”.

“Con quale coraggio Matteo Salvini si ripresenterà in Toscana?”. Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture ha portato le risorse disponibili a 12 milioni di euro con la complicità dei nuovi vertici di Rfi. “Chiediamo a Salvini di reintrodurre immediatamente questi finanziamenti già stanziati”, conclude Simiani.

Moby Prince: familiari in presidio davanti a nuovo traghetto dell’armatore Onorato

Moby Prince:  “Sarà un presidio davanti alla Fortezza, dove è ormeggiato il nuovo traghetto Moby dell’armatore Onorato. È una protesta silenziosa per non far dimenticare quelle 140 vittime e i loro familiari che da quella sera aspettano verità e giustizia”.

Lo ha detto Nicola Rosetti, vicepresidente del comitato 140 familiari delle vittime del disastro del Moby Prince del 10 aprile 1991, parlando del presidio oggi nel porto di Livorno, in occasione della partenza del nuovo mega traghetto Moby in servizio tra Livorno e Olbia.

La manifestazione, organizzata dalle associazioni dei familiari delle vittime della Moby Prince – si terrà dalle 17 alle 19 all’ingresso del terminal passeggeri Fortezza vecchia dello scalo.

“Sarà un momento per far ricordare a tutti – ha aggiunto – che è ora di metter fine a questa battaglia, ma soprattutto è ora che parlino le persone che sanno di quella notte perché non si può aspettare una verità e una giustizia dopo 32 anni anni. Lo facciamo in memoria delle 140 vittime, lo facciamo in ricordo di Angelo Chessa e per dare forza a Loris Rispoli che in questi anni sta combattendo una battaglia sua privata.

Sperando che arrivi a breve una terza commissione e che finalmente il prossimo anno porti alla luce una verità storica non si può attendere altro tempo per mettere la parola fine”. Sono passati 32 anni da quella sera in cui il traghetto Moby Prince della Navarma, diretto ad Olbia, appena uscito dal porto di Livorno entrò in collisione con la petroliera della Snam Agip Abruzzo.

Oltre a ricordare le 140 vittime, le associazioni 10 Aprile e 140 vogliono ribadire la loro richiesta di arrivare alla verità su quanto accaduto la sera del 10 aprile 1991. Le associazioni rinnovano l’invito a istituire una nuova commissione di inchiesta per completare il lavoro fatto fin qui e dare una spiegazione alla tragica morte dei 65 dipendenti della Navarma (oggi Moby), membri dell’equipaggio, e dei 75 passeggeri.

Il Moby Prince è stato un traghetto passeggeri di proprietà della famiglia di armatori Onorato tra il 1986 e il 1991, in servizio per la compagnia di navigazione privata Nav.Ar.Ma.

Humanity 1 sbarcata a Livorno con 88 migranti

Livorno, alle 7.26 di stamane l’Avvistatore Marittimo ha accertato l’entrata della nave Humanity 1 nel porto, dove le è stata assegnata la banchina 56 per far sbarcare gli 88 migranti.

Dopo lo sbarco del 3 maggio, e quelli del Life Support e del Sea Eye, stamattina Livorno si prepara ad ospitare gli 88 migranti partiti dalla Libia il 26 maggio a bordo del Humanity 1

L’ex Poseidon battente bandiera tedesca ha sbarcato i migranti provenienti da Sudan, Pakistan, Siria ed Egitto. Tra loro anche 11 minorenni. Secondo quanto inferito dai medici accorsi allo sbarco, sarebbero 9 i casi di scabbia da trattare adeguatamente nel giro delle prossime ore.

Il Comune di Livorno è impegnato nelle operazioni di accoglienza, come stabilito ieri lunedì 29 maggio dall’Ufficio territoriale del Governo di Livorno. In particolare, le operazioni vedranno il coinvolgimento diretto del settore della protezione civile e del settore politiche sociali e sociosanitarie con il supporto della polizia municipale.

La protezione civile comunale garantisce il presidio operativo fino alla conclusione dell’intervento e sarà quindi impegnata, con il sostegno della protezione civile regionale, nel coordinamento logistico.

Il settore delle politiche sociali è impegnato, inoltre, nell’individuazione e nella messa a disposizione di mediatori culturali e linguistici per tutti i migranti che arriveranno nonché nella presa in carico dei 10 minori non accompagnati.

Gli adulti verranno accolti secondo necessità su tutto il territorio toscano, mentre per i minorenni con età inferiore ai 14 anni è già stata individuata la struttura d’accoglienza, nonché richiesta la presenza degli educatori che si occuperanno di assistere ed accompagnare i minori presso la comunità.

Altra nota di merito per il popolo livornese che, come già avvenuto in occasione dello sbarco del 3 maggio, si adopera perché il sostegno a questi 88 uomini sia il più efficace possibile perché, è ben ricordare, che “qui nessuno è straniero”.

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