Regionali: M5s svela candidati Toscana scelti su Rousseau 

Silvia Noferi capolista a Firenze, seguita dal consigliere regionale uscente Andrea Quartini, Cristiana Quaratini prima ad Arezzo, Luca Lauricella il più votato a Pisa e Chiara Bartalini capolista a Prato: questi alcuni dei candidati del Movimento 5 Stelle scelti sulla piattaforma Rousseau dagli iscritti per le prossime elezioni regionali in Toscana.

Lo rende noto il consigliere regionale M5s e facilitatore Giacomo Giannarelli sui social. Gli altri capolista sono Luca Giacomelli a Grosseto, Alessandra Rossi a Livorno, Claudio Loconsole a Lucca, Elisa Giovannelli a Massa Carrara, Simone Giovannini a Pistoia e Maria Pica a Siena.

Inoltre, Noferi e Quartini sono risultati i più votati in assoluto con, rispettivamente, 130 e 128 preferenze. In totale sono 54 i candidati M5s votati sulla piattaforma. “Buon lavoro e in bocca al lupo ai nostri candidati toscani – scrive Giannarelli – E’ un percorso in salita, ma avrete l’appoggio di tutti noi”.

Regionali, Rossi: “Il governo rischia ma elezioni in primavera più determinanti”

“Mi pare che il governo rischi sotto tanti aspetti. Certo non sarebbe facile la sua vita se in Emilia-Romagna ci fosse un risultato negativo. Ma in primavera ci sarà un altro giro di elezioni e forse quello diventerà ancora più determinante”. Questo è quanto dichiarato dal governatore della Toscana, Enrico Rossi, a margine della riunione della commissione ambiente del Comitato Ue delle Regioni.

In merito alle sardine, Rossi sostiene che “sia un movimento nella società che si sta riprendendo, indipendentemente dai partiti. Il punto è dare segnali. L’antifascismo è una cosa che c’è nel popolo italiano, ma sbagliamo se continuiamo a non capire che chi scende in piazza lo fa perché avverte qualche sentore di ritorno dal passato che è indigeribile”.
“Per la politica – continua Rossi – è arrivato il momento di capire come chi è sceso in piazza possa mobilitarsi poi per le elezioni”. La politica deve fare questo gesto andando incontro alle idee di chi manifesta perchè “se non facciamo questo passo, le piazze si riempiono ma rischiamo che le urne non si riempiano abbastanza”, ha concluso il governatore.

Salvini: “Ceccardi brava in Europa, sceglieremo il candidato entro novembre”

Firenze, Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa in Palazzo Vecchio insieme ai rappresentanti locali della Lega, principalmente per annunciare i programmi toscani in vista delle lezioni regionali del 2020. Il segretario della Lega ha iniziato la conferenza a Firenze chiedendo un minuto di silenzio per i Vigili del Fuoco morti ad Alessandria, e “per questa splendida comunità”.

L’argomento caldo è quello della corsa alle Regionali 2020. “Le scelte per la Toscana le fanno i toscani: vorrei che a guidare la Regione di qui ai prossimi anni fosse un amministratore locale”, le parole di Matteo Salvini. Apre dunque alla possibilità che il candidato per il centrodestra possa essere un soggetto che non abbia la tessera della Lega o di altro partito. “Non ci sarà alcun problema sulla scelta del candidato. Il nome arriva alla fine, c’è da scegliere fra tante persone di livello – aggiunge- . Faremo la scelta migliore, che sarà condivisa non solo con l’intero centrodestra, ma l’obiettivo è allargare a realtà civiche come in Umbria ed Emilia Romagna: non solo il classico centrodestra, ma esperienze veramente civiche che vadano a sostenere i nostri candidati”.

L’obiettivo del segretario della Lega è quello di far sì che il candidato sia scelto entro fine novembre, “visto che il 30 novembre saremo a cena in 1.000 a Firenze e presentare la squadra sarebbe un bel regalo di Natale. In merito al nome di Paolo Del Debbio, il giornalista televisivo che già aveva concorso alle elezioni regionali toscane del 1995, Salvini ha detto, scherzando, di “fargli la corte fino a un certo punto perché si rischia di incorrere nel reato di stalking. Paolo è un grande ma mi pare abbia altre esperienze professionali in corso”.

Sull’ipotesi dell’eurodeputata Susanna Ceccardi, già commissaria del partito in Toscana oltre che sindaco di Cascina, il leader leghista ha risposto dicendo: “Susanna è bravissima e penso che lavorerà molto bene in Europa, punto”. “Il bello di questo giro è che ci sono tanti uomini e donne che si mettono a disposizione e che sono in grado di governare bene questa terra, il totonomi sarebbe irrispettoso”, ha aggiunto.

Secondo il segretario della Lega “è drammatica questa perenne guerra a sinistra che si affaccia anche in Toscana”, riferendosi ai passaggi da Pd a Iv di consiglieri e assessori. “A me quelli che vanno e vengono – ha aggiunto – non stanno particolarmente simpatici. L’importante è che non facciano troppo danno. Quando litighi su Salvini pazienza, ma quando litighi sulla pelle degli operai è fastidioso”. Sull’eventualità che alcuni parlamentari M5s siano pronti a passare con la Lega ha detto di non essere “alla ricerca di nessuno ma è vero che da parecchie altre forze politiche ci chiedono di continuare la propria battaglia con la Lega. Se sono perbene siamo pronti ad accoglierle”.

Per la campagna elettorale Salvini ha detto: “Dove mi chiamano, nei limiti del possibile ovviamente con gli impegni da senatore, in aula e in commissione, ci sarò”. “Il 30 novembre – ha continuato – sarò all’Elba a inaugurare una nuova sede della Lega, sarò a Pisa a incontrare gli uomini della penitenziaria in carcere e in serata sarò al Tuscany Hall a Firenze per una cena con più di 1000 persone che come Lega non abbiamo mai fatto nella storia della Toscana. Dove mi invitano, vado”.

Sulle possibilità di vincere in Toscana, ha continuato, “in democrazia scelgono i cittadini ma c’è una bella aria di cambiamento. Dopo 50 anni gli umbri hanno mandato a casa la sinistra, a fine gennaio votano Emilia-Romagna e Calabria, poi toccherà a Toscana, Marche, Campania, Puglia. Tutte terre governate da una sinistra che a Roma sta lavorando ad uno spettacolo vergognoso, indecente, sulla pelle dei lavoratori dell’Ilva, inventandosi perfino tasse sui tappi di plastica o sulle bibite zuccherate”. Adesso, ha proseguito Salvini, “stiamo lavorando al programma per la Regione: infrastrutture, piano rifiuti, piano dell’acqua, sicurezza, sanità”.

Le parole di Salvini sulle elezioni regionali toscane ai microfoni di Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191108_03_ELEZIONI-TOSCANA_SALVINI.mp3?_=1

La Lega starebbe dunque lavorando ad un’idea di Toscana indipendentemente dalle spaccature della sinistra, “mi ritengo totalmente diverso rispetto a Matteo Renzi”. Ciò che riguarda dunque quest’ultimo non gli interessa perchè “l’unica preoccupazione è che questi litigi a sinistra stanno bloccando il Paese”, ha aggiunto in merito alle dinamiche della compagine di governo. “Zingaretti vuole andare a casa, Di Maio vuole andare a casa, Renzi fa casino ma non vuole andare a casa perché sa benissimo che se si va a votare viene cancellato dalla faccia del Parlamento. Questi – ha continuato – stanno usando le loro poltrone e gli italiani come cavie e in particolare i toscani”. Su Italia Viva il segretario del Carroccio ha detto che “sta mettendo i bastoni fra le ruote a Conte e Zingaretti: auguro lunga vita a Italia Viva”.

Non solo temi nazionali. Anche le questioni locali sono state affrontate da Salvini durante la cofnerenza stampa a Firenze. Sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze “è importante che si faccia, perché qua la sinistra a vario livello fra Comuni, Province e Regioni sta bloccando lo sviluppo da anni”. “Poi occorre un piano per le infrastrutture, come occorre un piano per i rifiuti, come occorre ancora un piano per l’acqua. Purtroppo i toscani sono ostaggio dei litigi interni alla sinistra. C’è bisogno di viaggiare di più e meglio: io la vedo in maniera opposta ai 5 Stelle che vogliono tutto fermo, c’è bisogno di aeroporti, strade, autostrade, ponti e ferrovie”.

Sull’ex Ilva di Taranto Salvini ha detto di fare “una battaglia in difesa di un’azienda fondamentale per l’industria italiana, per un’Italia competitiva, non perché abbiamo azioni o bond di qualcuno”. “E’ stata una battaglia ideologica dei 5 Stelle, il Pd ha calato le braghe, mentre noi abbiamo combattuto e resistito mesi. Il Pd nel nome del potere ha calato le braghe e sacrificato 10mila operai”, ha detto Salvini sulla vicenda. “Io – ha precisato – non avrei toccato nulla rispetto a quello che c’era in corso. Il decreto imprese che era arrivato in aula con gli accordi che si erano presi non avrebbe sollevato il caos che invece gli emendamenti votati dalla sinistra hanno sollevato. Togliendo il cosiddetto ‘scudo’, venendo meno gli impegni presi, il Governo ha dato modo a questa multinazionale di andarsene in un quarto d’ora”.

Dichiarazioni sull’ex Ilva di Taranto raccolte da Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191108_02_ILVA_SALVINI.mp3?_=2

 

Matteo Salvini ha anche dichiarato “massimo sostegno e solidarietà a Liliana Segre”, aggiungendo che “è surreale che ci siano minacce di morte di serie A e B, quasi che scrivere su un muro ‘Salvini crepa’ fosse un passatempo da democratici di sinistra”. Secondo l’ex ministro dell’Interno “ogni scorta in Italia, e ci sono 300 scorte, sono 300 sconfitte dello Stato, dal giudice antimafia al parroco, da Liliana Segre a Matteo Salvini. Oggi il sistema di scorte è una sconfitta, perché minacce e odio non dovrebbero esistere”. “Lavoreremo perché ci siano sempre meno odiatori”, ha concluso il segretario della Lega.

Regionali, Rossi: “Giani governatore? E’ tempo di una donna”

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sulla possibile candidatura di Eugenio Giani a prossimo governatore, dice: “Credo che si debbano trovare soluzioni diverse che convincano tutti e che siano anche innovative rispetto alla squadra attuale”. “E’ tempo che ci sia una donna presidente in questa regione, potrebbe essere la novità”, ha poi aggiunto.

“Se stiamo nella logica di Giani tutta la mia giunta è capace di governare allo stesso livello, non vedo perché Giani se stiamo in una logica di continuità”, ha osservato Rossi. “Lui non è mai stato in giunta regionale – continua – e siccome il presidente non deve solo rappresentare ma deve anche governare, nella mia giunta ci sono assessori e assessore che hanno dimostrato un’ottima capacità di governo. Io sono per guardare oltre”.
Per Rossi la segretaria regionale Pd Simona Bonafè “che non origina dalla mia stessa area politica potrebbe essere soluzione molto interessante, penso comunque ce ne siano altre di soluzioni”.

“Italia Viva lavora col PD per rafforzare il centrosinistra”

Intervista con Stefano Scaramelli, ex Pd e ora capogruppo Iv in Consiglio regionale, presentando oggi il nuovo gruppo consiliare di Italia Viva formato insieme all’ex Dem Elisabetta Meucci.

“Vogliamo dimostrare ai cittadini della Toscana che ognuno, con le proprie iniziative, può dare un contributo importante anche negli ultimi sei mesi del governo della Regione e creare le condizioni, avendo governato insieme, per arrivare alle prossime elezioni regionali. Pronti a vincere con una coalizione ampia in grado di battere la destra più pericolosa mai vista in questa regione”.

Per Scaramelli “è opportuno allargare il campo del centrosinistra, dimostrare che si può governare insieme in termini di un centrosinistra plurale che mette insieme Pd, Iv e Leu”. “Nasce oggi la coalizione politica e questo diventa un modello non solo per la Toscana, ma per l’Italia. Si è capito  – continua – che la coalizione deve essere prima sperimentata nel governo di una Regione”. Su eventuali altre adesioni a Italia Viva, Scaramelli ha detto di aspettarsi altre persone.
“Quello che conta oggi è fare una coalizione, lavorare insieme su quegli obiettivi che vengono da lontano, dai quattro anni di legislatura. Per quanto mi riguarda porterò avanti tutti i progetti già iniziati con il Pd, ma in questi sei mesi si possono portare avanti anche idee nuove”, ha aggiunto Meucci.

Regionali, Verdi: “Prima il programma e poi candidato”

Per i Verdi, prima della scelta di un candidato unitario con il Pd, deve esserci un confronto su un possibile programma di coalizione. Questo è quanto dichiarato da Europa Verde Toscana dopo l’incontro con Simona Bonafè. Tra i punti sostenuti ci sono la transizione ecologica e il piano Toscana Carbon neutral 2050.

Secondo i Verdi, “è necessario che questo programma preveda una radicale trasformazione del modello di sviluppo toscano. Occorre avviare decisamente la transizione ecologica, di cui tutti finalmente parlano, ma che oltre alla retorica, ha bisogno di atti concreti”. Durante il confronto, “abbiamo riscontrato una disponibilità chiara a confrontarci su un programma di transizione ecologica per la Regione, a partire dal piano Toscana Carbon neutral 2050, in fase di redazione da parte del governo regionale uscente. Allo stesso tempo, le continue notizie riguardo a questa o quella candidatura alla carica di presidente non sono d’aiuto ad un confronto sereno per la costruzione di una possibile alleanza”.

I Verdi, si legge nel comunicato, “non intendono proporre un loro candidato, né parteggiare per una o l’altra corrente di altri partiti. Ma è chiaro che, oltre a un programma convincente di cambiamento. sarà necessario che un’eventuale coalizione indichi un candidato coerente con la svolta ecologista che si intende realizzare”. “Chiediamo quindi a tutti i soggetti coinvolti nelle consultazioni di iniziare ad affrontare i punti chiave del programma – conclude Europa Verde Toscana -, che saranno le basi su cui si dovrebbe fondare la coalizione. Affrontando in un secondo momento la ricerca, unitaria, del candidato adatto ad interpretarli”.

Exit mobile version