Accordo per la sicurezza tra la Polizia di Stato e i locali di Firenze

Parte il progetto ‘#sicurezzaVera’, ideato dal Gruppo imprenditrici di Fipe (Federazione italiana Pubblici esercizi) – Confcommercio, in sinergia con la Polizia di Stato per implementare la sicurezza.

Dalla collaborazione del Gruppo imprenditrici Fipe-Confcommercio con la Polizia di Stato, per il progetto sicurezza, sono emersi due strumenti principali che devono essere adottati: la formazione del personale (che si dovranno iscrivere alla piattaforma www.sicurezzavera.it) e un’app per fare segnalazioni dirette alla polizia (‘YouPol’, scaricabile gratuitamente).

L’obiettivo di questa iniziativa per la sicurezza è quello di diffondere la cultura della legalità e creare attraverso la rete dei pubblici esercizi un sostegno concreto per combattere il fenomeno.

“Progettualità sperimentali come ‘#sicurezzaVera’, che vede nella stretta collaborazione tra Stato e cittadino-imprenditore, la chiave per massimizzare l’efficacia delle iniziative di sensibilizzazione sulla violenza di genere, ci consentono di portare avanti, con ancora più forza e determinazione, le attività di prevenzione e contrasto quotidianamente svolte dalle forze di polizia”, sono queste le parole usate dal prefetto della provincia di Firenze Valerio Valenti in merito al progetto citato poc’anzi.

Il questore di Firenze Maurizio Auriemma inoltre ha sottolineato che “sul fronte della violenza di genere molto è stato fatto ma ancora molto resta da fare, soprattutto in ambito sociale: per questo il nostro impegno deve essere costante e continuo nel tempo”.

Per l’assessore a sicurezza e pari opportunità Benedetta Albanese “gli esercizi pubblici possono essere un presidio di sicurezza e legalità, è un importante passo avanti nel contrasto alla violenza sulle donne, sia quelle che vi lavorano che tutte noi altre”.

Infine, Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe Confcommercio, nonché principale promotrice dell’iniziativa, sottolinea la lotta “per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie”

Firenze, morte rider: procura indaga per ‘omicidio stradale’

Il pm Fedele La Terza ha iscritto sul registro degli indagati il conducente della Land Rover, un giovane, anche lui di 26 anni di Scandicci, che ha travolto il rider che viaggiava a bordo della propria moto.

Vanno avanti le indagini  per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente in cui sabato sera, all’incrocio tra via De Nicola e via Gobetti, a Rovezzano,  ha perso la vita il rider 26enne Sebastian Galassi. Gli inquirenti hanno i ascoltato numerosi testimoni, alcuni dei quali hanno raccontato che la vettura sarebbe passata con il semaforo sul giallo. Al vaglio degli investigatori ci sono i video delle telecamere di sorveglianza della zona.

Intanto per la morte del giovane rider la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio stradale sulla morte del rider di 26 anni impegnato in una consegna. Il pm Fedele La Terza ha iscritto sul registro degli indagati il conducente della Land Rover, un giovane, anche lui di 26 anni di Scandicci, che ha travolto il rider che viaggiava a bordo di una moto Il ragazzo è risultato negativo all’alcoltest e a quello antidroga. Con lui viaggiavano tre coetanei. Domani sarà conferito l’incarico per l’autopsia, che sarà eseguito all’istituto di medicina legale di Firenze.

“Oltre al dolore e allo sconcerto di assistere da membri di una comunità alla morte di un giovane uomo, come parti sociali ci interroghiamo su quanto occorra fare per tutelare i nostri lavoratori, perché se anche in tutto il Paese si arrivasse a contare una sola morte sul lavoro, sarebbe comunque troppo”. Così in merito alla morte del giovane rider fiorentino il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

“Tutti i lavori comportano dei rischi ed è per questo che bisogna investire nella prevenzione, spendendo per la sicurezza dei lavoratori le migliori competenze e risorse, lavorando seriamente e con continuità – aggiunge in una nota -. Il protocollo d’intesa promosso dall’assessorato al lavoro del Comune di Firenze e sottoscritto lo scorso aprile anche da Confcommercio è stato un primo passo per mettere ordine nel settore dei rider a livello locale, in attesa di normative nazionali e comunitarie che riescano ad inquadrarlo”.

Per Aldo Cursano, presidente della Confcommercio e della Fipe toscana, ristoratore, per “i cosiddetti ‘riders’ da tempo invochiamo una regolamentazione della loro attività che non può che essere disciplinata da un contratto collettivo nazionale di lavoro, al di là del quale c’è solo improvvisazione, scarsa tutela e, come purtroppo abbiamo dovuto constatare, rischi per la salute di chi lavora. Per questo ogni componente del sistema deve farsi carico del problema e assumersi il suo pezzetto di responsabilità. Noi come operatori della somministrazione per primi, ma anche e soprattutto le strutture che gestiscono il delivery, che si prendono una bella fetta del business trattenendosi fino al 35% di quanto corrisposto per ogni singola consegna. Ma anche il consumatore deve farsi carico in parte di questo servizio. Bisogna accettare di sopportare un piccolo costo in più da destinare totalmente a chi effettua la consegna, in modo da rendere più remunerativa e meno frenetica quell’attività. È un’esigenza etica ed economica al tempo stesso”.

Ferragosto 2022: Confcommercio, vince mare, oltre 11 mld spesa

Ferragosto al mare. Nelle due settimane centrali – dall’8 al 21 agosto – si concentrano le vacanze di 14 milioni di italiani, dei 22 milioni in viaggio in questo mese d’agosto.

Oltre 11 miliardi di euro la spesa complessiva per quella che in un caso su due e’ la vacanza principale di 7 o piu’ giorni. Questi in sintesi i dati dell’Osservatorio Confcommercio in collaborazione con SWG rilevati ad agosto/ferragosto.

Quattro intervistati su 10 cercano semplicemente il relax, mentre per altri quattro la vacanza e’ decisamente piu’ attiva: visitare posti nuovi, divertirsi e immergersi nella natura. C’e’ dunque spazio per l’offerta di diverse tipologie di destinazione, nazionali nell’83% dei casi, anche se, per le vacanze piu’ lunghe, il 26% del campione sceglie l’estero. A partire dal mare, protagonista incontrastato a ferragosto, che cattura il 61% della domanda: ma anche per la montagna, che segue al 23%, mentre citta’ d’arte e piccoli borghi ospitano in questi giorni quasi il 20% degli italiani in vacanza.

🎧 Locali storici: “serve norma nazionale ad hoc che li tuteli”

In Italia i locali storici sono poco più di 200. Alessandro Cavo, Presidente de “Gli Storici” – Associazione Caffè e Ristoranti Storici d’Italia : “questi locali sono veri e propri monumenti fruibili servono norme ad hoc che tutelino la categoria”

In tutta Italia ci sono più di 200 pubblici esercizi che possono  vantare il blasone FIPE di “Storico”. Si tratta  di luoghi delle città dal valore culturale, economico e sociale preziosissimo, attraverso le cui sale è letteralmente passtta la storia dell’Italia più o meno recente. enza contare che molti di loro, la quasi totalità, offrono una dimensione  architettonica paragonabile a quella di un  museo.

il problema è che spesso i locali storici devono avere a che fare con la buroicrazia aasfissiante e con una fiscalità che non li premia, in un momento di grande trasformazione del commercio e della ristorazione in particolare, con l’arrivo dei colossi dell’on line e del take away, oltre all’aumento delle rendita immobilaire.

Per questo l’obiettivo, dicono le associazioni diccategioria, a partire dalla Confesercenti e dalla Confcommercio, è quello di “valorizzare e tutelare i locali storici del Paese, salvaguardandone, ma soprattutto rilanciandone, il valore sociale, culturale ed economico”. Questo il tema centrale del I Forum “Gli Storici” di Fipe – il futuro dei locali storici, organizzato presso il Caffè Paszkowsky (1903) di Firenze con istituzioni locali e nazionali dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

“Gli Storici – ha commentato Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe-Confcommercio – non sono come gli altri Pubblici Esercizi. Eppure, hanno un valore fondamentale proprio per gli altri PE, e non solo. Questi locali infatti hanno una funzione culturale evidente e, soprattutto dopo anni difficilissimi di forzatura della socialità, hanno assunto un vero e proprio ruolo-pivot nel rilancio di qualità delle città e dei borghi. Così, se sono sempre stati luoghi emblematici nella vita delle comunità, ora diventano asset strategici del turismo nazionale di locali intorno ai quali è possibile costruire delle vere e proprie politiche di attrattività del territorio.”

“L’appuntamento di oggi ci ha dato l’occasione per discutere, insieme alle istituzioni, del futuro di locali che sono un vero e proprio fiore all’occhiello della ristorazione italiana – continua Alessandro Cavo, Presidente de “Gli Storici” – Associazione Caffè e Ristoranti Storici d’Italia e titolare della Pasticceria Liquoreria Marescotti (1780) di Genova – Per tutelarli in maniera efficace bisogna però capire che quelli di cui stiamo parlando non sono Pubblici Esercizi come gli altri, ma hanno delle peculiarità ben precise che molto spesso complicano la loro gestione. Mi riferisco ad aspetti molto pratici. Per esempio, qualunque tipo di intervento di manutenzione implica tempi e costi estremamente superiori. Basti pensare che anche solo per imbiancare una parete bisogna chiedere il nulla osta alla Soprintendenza ed effettuare stratigrafie a nostre spese prima di poter procedere. C’è poi il grande tema degli affitti che nei centri storici, nostro habitat naturale, rappresentano una voce di costo insostenibile e in continua crescita. Insomma, i problemi sono tanti e complessi e c’è bisogno di affrontarli in maniera coordinata. Per questo motivo, insieme a Mise, unione consumatori, Confcommercio e UNI, abbiamo costituito un gruppo di lavoro volto alla redazione di una norma UNI che consenta di certificare e distinguere formalmente i locali storici dagli altri Pubblici Esercizi. Si tratta certamente di un primo passo necessario a definire in maniera più netta la categoria che, di conseguenza, potrà essere tutelata nei modi opportuni”.

NELL’AUDIO IL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO TOSCANA ALDO CURSANO

Ti racconto Firenze: da metà ottobre 30 tour gratuiti per scoprire “l’altra” città

Ti racconto Firenze: da sabato 16 ottobre per due mesi, un ricco calendario di visite a luoghi e itinerari meno conosciuti dal turismo di massa in tutti e cinque i quartieri cittadini. Progetto ideato da Confcommercio col contributo del Comune  vedrà 30 tour con le voci narranti degli esperti di Confguide.

AUDIO: l’assessora al Turismo di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re intervistata da Chiara Brilli.
Sarà il volto di una Firenze in parte inedita, in parte inaspettata ad emergere dall’articolato calendario di visite guidate gratuite dell’iniziativa “Ti racconto Firenze” fino al 18 dicembre prossimo.
Ideata dalla Confcommercio fiorentina con il contributo di Palazzo Vecchio e la promozione di Feel Florence, l’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessora Cecilia Del Re, con il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, il direttore regionale Franco Marinoni e la presidente nazionale di Confguide, Paola Migliosi.
“Ancora un progetto per andare alla scoperta di una Firenze autentica e insolita – ribadisce Del Re – vista attraverso gli occhi esperti delle guide e rivolto in particolare agli operatori del commercio per accrescere la consapevolezza del patrimonio che abbiamo e far sì che diventino loro i primi testimoni della Firenze insolita verso i visitatori”.
TI RACCONTO FIRENZE
FOTO CONTRORADIO
I tour, 30 in totale, si avvarranno degli esperti di Confguide, che accompagneranno alla scoperta di itinerari che si articoleranno in tutti i quartieri della città: dai giardini nascosti d’Oltrarno alla Firenze di Vasco Pratolini, dai villini Liberty fuori le mura al cimitero delle Porte Sante, passando per lo storico stadio Franchi ai borghi di Quaracchi e Brozzi fino ai murales dell’Isolotto.
Il numero dei posti è limitato e varia in base alle mete e al programma. Ci sarà dunque l’obbligo di prenotazione contattando la guida che si occuperà della visita.

🎧 Pisa, Balneari chiedono divieto di accesso a spiagge di notte

Pisa, alla luce dei nuovi episodi di vandalismo e piccoli danneggiamenti, avvenuti nella notte tra il 6 e 7 luglio negli stabilimenti balneari del litorale pisano, la Confcommercio di Pisa torna a chiedere alle autorità competenti la chiusura delle spiagge dall’1 alle 5 del mattino “per mettere un freno agli atti di vandalismo purtroppo sempre più frequenti che proseguono incontrollati”.

Dice il presidente Sib Confcommercio di Pisa Fabrizio Fontani: “Chiediamo l’accoglimento della proposta inviata lo scorso 4 giugno al prefetto, al sindaco e agli assessori competenti. Abbiamo richiesto – precisa Fontani – di integrare l’attuale ordinanza che disciplina le attività balneari di competenza comunale con il divieto di accesso in spiaggia dalle ore 1 alle ore 5 del mattino. Una richiesta inviata con lettera ufficiale ormai più di un mese fa che purtroppo si è arenata, per la quale aspettiamo fiduciosi una risposta”.

“La sicurezza è una priorità assoluta per le nostre attività – afferma il direttore Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli – e ora che la stagione estiva è entrata nel vivo non possiamo più perdere tempo per tutelare gli stabilimenti e permettere agli imprenditori del litorale di lavorare in condizioni dignitose e sicure”.

I danneggiamenti dell’altra notte, aggiunge Fabrizio Fontani del sindacato balneari di Confcommercio, “sono la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e l’unica soluzione che può fare da deterrente a questi fenomeni è limitare la presenza notturna sulle spiagge, consentendola ai soli soggetti autorizzati. I danneggiamenti nella notte tra il 6 e 7 luglio sono la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non possiamo accettare di andare a lavoro e trovare ombrelloni, sdraio e attrezzature distrutte, e l’unica soluzione che può fare da deterrente a questi fenomeni è limitare la presenza notturna sulle spiagge, consentendola ai soli soggetti autorizzati”.

In podcast l’intervista al direttore Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli, a cura di Gimmy Tranquillo.

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