Confcommercio, pranzo di Natale fuori casa per più di 350mila toscani

Si prevede un incasso di 17.6 milioni per i ristoratori toscani, che seguono un trend nazionale che vede oltre il 64% delle attività di ristorazione aperte il 25 Dicembre

Saranno oltre 350mila i toscani che consumeranno il pranzo di Natale fuori casa, in un ristorante o altro tipo di locale.

Nel complesso, il 25 dicembre i toscani spenderanno nei circuiti della ristorazione circa 17.6 milioni di euro, dal momento che il costo medio del pranzo sarà di 50 euro. I più tradizionalisti, invece, resteranno a casa e se la caveranno con una spesa compresa fra le 15 e le 20 euro a persona.

I dati emergono dall’indagine condotta dalla Fipe-Confcommercio in collaborazione con Format Research sulla ristorazione durante le festività. “Si calcola che il 9,4% degli italiani sceglierà un ristorante per festeggiare il Natale insieme a parenti o amici” ha detto il presidente della Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano, che per l’organizzazione dei pubblici esercizi ricopre a livello nazionale il ruolo di vicepresidente vicario.

“E’ un dato in leggera crescita rispetto al 2016, quando era del 9,2%”. E se fra i consumatori cresce il desiderio di pranzare fuori casa in occasione della massima festività dell’anno, i locali si comporteranno di conseguenza: “oltre il 64% dei ristoratori non chiuderà il giorno di Natale”.

“In tutta Italia saranno 470.000 le persone impegnate in cucina e in sala per consentire agli ospiti di trascorrere una bella festa. Sempre secondo Confcommercio quest’anno il menù preferito, offerto dal 44,3% dei locali, sarà quello tutto compreso, con molti piatti della tradizione inclusi vini e spumante per il brindisi finale. “Il pacchetto all inclusive rende più facile preventivare il budget di spesa finale. Con il menù a la carte c’è invece il rischio di sforare” ha spiega Cursano.

Inoltre,nel 40% dei ristoranti, sarà presente un menù per bambini. Per l’87,9% degli italiani, toscani compresi, il Natale 2017 sarà però una ricorrenza da trascorrere in casa. Si prevede quindi un picco negativo anche nei viaggi, seppure di corto raggio. “Un trend perfettamente normale per un popolo come il nostro, così attaccato alle tradizioni”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

Ristoratori pisani sfidano colleghi Livorno, derby a tavola

Idea lanciata nella settimana che precede la sfida calcistica.

Nella settimana della partitissima Pisa-Livorno di Lega Pro, in programma domenica 26 novembre, un derby anche in cucina, oltre che in campo, per misurarsi con le specialità tipiche della cucina toscana e vedere chi vincerà. E’ la sfida lanciata ai colleghi livornesi da David Cataldi titolare di un ristorante nel centro di Pisa e condivisa con il direttivo di Confristoranti Confcommercio Pisa.

“Vogliamo metterci in gioco – spiega Daniela Petraglia, presidente dei ristoratoti pisani aderenti a Confcommercio – e replicare il derby sportivo sul campo in un vero e proprio derby culinario e gastronomico. Una sfida dove le due squadre, quella pisana e quella livornese, composte da 4-5 ristoratori ciascuna, si sfideranno a colpi di squisitezze della cucina tipica toscana, tra primi, secondi piatti e dessert”.

La competizione prevede che sia una giuria di qualità, rigorosamente super partes, scelta tra esperti, autorità e personaggi vari, a decidere quale delle due squadre prevarrà sull’altra.

“Sarà ovviamente una doppia sfida, con andata e ritorno – chiarisce Petraglia – e si svolgerà in primavera, all’interno di due location in grado di ospitare qualche
centinaio di persone. Infatti, il nostro intento è quello di realizzare due grandi serate, all’ombra della Torre e dei Quattro Mori, in cui spettacolo, cucina, vernacolo e goliardia
vanno di pari passo, con molta gente e tanto divertimento”.

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