Nardella, Museo di Palazzo Vecchio aperto a Natale e Capodanno per la prima volta. Protestano Cgil-Uil

Firenze, con una nota, il sindaco Dario Nardella, ha annunciato che quest’anno, a differenza degli anni passati, il Museo di Palazzo Vecchio, rispetterà un orario di apertura, anche nei giorni di Natale e del Primo dell’anno.

“Per la prima volta apriamo il museo di Palazzo Vecchio a Natale, – si legge nella nota del sindaco Nardella – in orario pomeridiano, dalle 14. E per la prima volta apriamo Palazzo Vecchio e Museo Novecento anche a Capodanno fin dalla mattina dalle 11 (negli anni passati il 1/o gennaio si apriva solo il pomeriggio)”.

“Ringraziamo i lavoratori di Palazzo Vecchio, di Mus.e e della Rear, che con senso di responsabilità consentono all’amministrazione di fare un bel regalo ai fiorentini e ai turisti in questo periodo di feste, dando un’opportunità in più per visitare questi splendidi musei – ha proseguito il primo cittadino -. Quanto alle legittime rivendicazioni di alcuni dipendenti della Rear, società che gestisce servizi in appalto a livello nazionale per diversi musei, ricordo che gli accordi sindacali non dipendono dall’amministrazione comunale, ma voglio rassicurarli che mi farò parte attiva con la loro azienda perché si tenga conto dell’importanza di offrire adeguati riconoscimenti a quei lavoratori che ogni giorno, anche durante le feste, contribuiscono con competenza e passione a far vivere le emozioni e la bellezza del nostro straordinario patrimonio culturale”.

Le proteste dei sindacati di categoria

Con una una nota a firma di Cgil Fp e Cgil Filcams, Uil Trasporti e Uil Fpl, dei dipendenti della cooperativa Rear e dell’associazione Mus.e, arrivano le proteste dei sindacati.

I sindacati “tengono a precisare e rettificare alcune informazioni e dichiarazioni del sindaco Dario Nardella”. “La comunicazione da parte della direzione Cultura alle aziende che gestiscono il personale del Museo di Palazzo Vecchio non riporta alcuna volontarietà. Ai dipendenti della cooperativa Rear in appalto e dell’associazione Mus.e in concordato non è stato chiesto di lavorare su base volontaria in quanto essi, in seguito agli accordi che le aziende hanno preso col comune di Firenze, sono obbligati a garantire il servizio e aprire il Museo su inderogabile decisione del sindaco e della giunta”.

“Solo ed unicamente ai dipendenti del Comune è stata chiesta la disponibilità su base volontaria. I dipendenti dell’associazione e della cooperativa sono stati chiamati a lavorare obbligatoriamente vedendosi negare preventivamente ogni richiesta di ferie”.

Secondo le sigle sindacali: “Il Museo di Palazzo Vecchio e il Museo Novecento sono sempre aperti a Capodanno, con orario 14-19 mentre sono sempre chiusi il 25 dicembre. L’indignazione dei lavoratori deriva proprio dalla straordinarietà dell’apertura del museo di Palazzo Vecchio il giorno di Natale che è stata comunicata con pochi giorni di anticipo e in maniera unilaterale”, proseguono Uil Trasporti, Uil Fpl, Cgil Fp e Cgil Filcams secondo cui: “I musei statali non saranno aperti a Natale. Sono state programmate con largo anticipo, previ accordi, alcune aperture straordinarie nei giorni di chiusura settimanale ma nessun museo statale sarà aperto in via eccezionale anche il 25 dicembre. Per questi motivi i lavoratori dei servizi al pubblico dei Musei Civici Fiorentini esprimono la loro indignazione in merito alla scelta unilaterale dell’amministrazione comunale di aprire straordinariamente il museo di Palazzo Vecchio il giorno di Natale”.

Orari di apertura:

25 dicembre 2022
Palazzo Vecchio – percorso museale – dalle 14 alle 19
Palazzo Vecchio – Torre di Arnolfo – dalle 14 alle 17

1° gennaio 2023
Palazzo Vecchio – percorso museale – dalle 11 alle 19
Palazzo Vecchio – Torre di Arnolfo – dalle 11 alle 17
Museo Novecento – dalle 11 alle 20

Artisti di strada, selezione pubblica per avere la postazione in centro storico a Firenze

Firenze, week end di esibizioni e prove pratiche alle Murate per quasi 200 artisti di strada. I migliori avranno le postazioni in centro storico per i prossimi quattro anni. Bettarini: “Selezione aperta al pubblico”.

Non solo l’invio del curriculum o l’anzianità di lavoro, ma anche un’esibizione pratica sul campo. Per la prima volta Palazzo Vecchio ha richiesto una prova dal vivo agli artisti di strada che hanno partecipato al bando per l’assegnazione di una postazione quadriennali sulla quale esibirsi o offrire le proprie opere. La selezione – a cui tutti i cittadini possono assistere – si svolge sabato 18 e domenica 19 dicembre.

Sarà un pool di esperti a valutare le attività degli artisti di strada, che si esibiranno per settori: pittori, scultori, mosaicisti, fotografi, musicisti, madonnari, mimi mostreranno alla commissione la loro arte. I musicisti e i mimi avranno un massimo di tre minuti di tempo per esibirsi, mentre pittori scultori e madonnari potranno mostrare per tutto il pomeriggio le proprie opere.

La commissione assegnerà dei punteggi che, sommati a quelli per il curriculum, la proposta artistica e l’anzianità, porteranno a una graduatoria da cui attingere per l’assegnazione delle 197 postazioni ai migliori fra i circa 230 richiedenti, che le avranno a disposizione solo negli orari, nei luoghi e nei giorni stabiliti dal Comune.

La selezione è cominciata sabato 17 dicembre in piazza delle Murate, di fronte al Caffè Letterario, con i candidati delle espressioni artistiche di strada, ovvero quelle che non prevedono un corrispettivo predeterminato, ferma restando la possibilità di raccogliere offerte libere. Rientrano nella categoria acrobati, giocolieri, equilibristi, contorsionisti, cantastorie, attori di strada, clowns, statue viventi, mimi, fachiri, mangiafuoco, burattinai, danzatori, musicisti, one man band e street band.

La selezione, sempre aperta al pubblico, continua anche domenica 18, sempre alle Murate dalle 15 in poi, con i madonnari e i mestieri artistici di strada, fra cui pittori, ritrattisti, scultori, fotografi, mosaicisti, finger’s art e scultori di palloncini.

In base alle graduatorie che risulteranno a seguito della valutazione delle performance, ma anche all’anzianità, al curriculum e alla proposta artistica presentata in sede di domanda (il bando era stato fatto in autunno), saranno assegnate le postazioni a suo tempo individuate nell’area Unesco.

“Abbiamo aumentato la durata della concessione – ha detto l’assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini – che passeranno da tre anni a quattro per permettere agli artisti di programmare meglio le attività e ammortizzare gli investimenti che fanno. Alla selezione abbiamo deciso di far partecipare anche il pubblico: saranno due giorni in cui tutti gli artisti di strada che vedremo nei prossimi anni in città, ma solo in determinati orari e in certi giorni, si esibiranno tutti insieme. Invito i fiorentini a partecipare”.

🎧 Orocapital, dal 18 al 20 marzo 2023, una nuova ‘Fiera’ approda alla Fortezza da Basso di Firenze

Firenze, dal 18 al 20 marzo 2023 approda alla Fortezza da Basso Orocapital, l’evento fieristico B2b dedicato a tutta la filiera della gioielleria, argenteria e fashion jewellery.

Si tratta della prima edizione fiorentina della fiera Orocapital, che dal 1986 si era sempre tenuta a Roma, per questa edizione sono attese una settantina di aziende leader italiane, spiegano gli organizzatori, che presenteranno le ultime tendenze e novità sia di moda che di mercato.

In Podcast l’intervista a Giovanni Perrone, Project manager della fiera e Lorenzo Becattini presidente di Firenze Fiera, a cura di Gimmy Tranquillo.

“Ad Orocapital non saranno presenti solo importanti aziende di alta gioielleria ma anche tante aziende produttrici di ‘Fashion Jewellery’ che sono il motore di un mercato in continua evoluzione”, ha sottolineato Giovanni Perrone, project manager della fiera.

“Con Orocapital si arricchisce il portfolio delle mostre di qualità in programma nel primo semestre 2023 nei nostri spazi – dichiara Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera – che si riconfermano come sede privilegiata per eventi di nicchia ad alto contenuto di immagine, culturale ed economico”.

Alla presentazione hanno partecipato anche Giovanni Bettarini, assessore a Fiere e congressi del Comune di Firenze, e Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana.

“Nella nostra regione il settore dell’oreficeria è tra i più importanti e significativi – ha sottolineato Marras -. Sono certo che un ulteriore spazio di vetrina ed incontro non potrà che rafforzare ancora di più il comparto”.

Commenti e reazioni politiche dopo il rinvio dello sfratto della moschea di Firenze

Firenze, dopo il rinvio dello sfratto della moschea di piazza dei Ciompi, vicenda seguita attentamente dai media cittadini, sono stati molti i commenti e le reazioni provenienti da tutto lo spettro politico.

Iniziamo con i commenti del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella “basta minacciare problemi di ordine pubblico, ricattare le istituzioni facendo intendere che potrebbero nascere disordini e violenze, e la legge si può anche non rispettare e bypassare”. “Il diritto alla preghiera è sancito dalla Costituzione, così come il dovere di rispettare le regole – ha attaccato Stella -. Ma qui di rispetto delle regole non si è vista neanche l’ombra”.

Secondo i consiglieri comunali fiorentini del gruppo Centro Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini quella di venerdì “è una brutta pagina per Firenze e per lo Stato italiano. Il rinvio dello sgombero della moschea di piazza de’Ciompi significa lanciare il messaggio che la legge può essere non rispettata senza alcuna conseguenza”.

Il consigliere di Fdi Jacopo Cellai chiede “di affrontare la questione in modo trasparente, senza limitarla colpevolmente a una questione di metri quadrati”, per Andrea Asciuti di Italexit “nessuna strumentalizzazione su quanto sta succedendo ma deve essere trovata una soluzione”.

Di altro avviso rispetto al centrodestra i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu secondo cui “il rinvio dello sfratto era necessario, così come è necessaria una soluzione urgente” mentre il Pd – attraverso il segretario cittadino Andrea Ceccarelli e il capogruppo a Palazzo Vecchio Nicola Armentano – sceglie di replicare direttamente alla Lega (che ha effettuato oggi un presidio “a tutela della legalità): “La Lega ha usato toni sguaiati in una situazione che invece per fortuna ha visto prevalere buon senso e responsabilità”, hanno detto i dem.

Rinviato lo sfratto della moschea di Firenze. Nardella: “Ringrazio le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari”

Firenze, è ufficiale, è stato rinviato a data da destinarsi lo sfratto esecutivo della moschea in Piazza dei Ciompi per la concomitanza con la preghiera del venerdì a cui stanno partecipando, a turno, centinaia di fedeli musulmani. .

La decisione di rinviare lo sfratto della moschea è stata presa dopo una mattinata di confronti tra l’ufficiale giudiziario, le forze dell’ordine, i legali della proprietà e la comunità islamica a Firenze con l’imam Izzedin Elzir.

“Si tratta di una scelta di buonsenso, continuiamo a cercare una sede alternativa”, ha detto l’imam Elzir. Poco prima lo stesso imam aveva spiegato alle varie parti, che “in assenza di un’alternativa a questa sede, è impossibile lasciare la comunità e pregare in strada”.

Lo sfratto era stato confermato inseguito alla richiesta dei proprietari dello stabile, la società Finvi investimenti industriali ed immobiliari, di riappropriarsi dell’immobile.

“Ringrazio le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari per il comportamento esemplare all’insegna del rispetto della legge e dell’equilibrio nella valutazione della situazione relativa allo sfratto di questa mattina, evitando così eventuali gravi problemi di ordine pubblico. – ha commentato con un comunicato un comunicato il sindaco di Firenze Dario Nardella sul rinvio dello sfratto della moschea – Ora più che mai invito tutta la città, a partire dalle istituzioni, a contribuire all’individuazione di una soluzione duratura per il centro di preghiera della comunità mussulmana, in un clima di rispetto e armonia. Il Comune farà la sua parte in questa direzione con sempre maggiore impegno e in costante rapporto con la prefettura. Firenze è da sempre città del dialogo interreligioso e interculturale: nella nostra città non c’è spazio per chi vuole negare il diritto a pregare delle persone”.

Sgombero moschea a Firenze, Imam: “Non andiamo via finché non troviamo un’alternativa”. Prefetto: “Forze dell’ordine si tengono a distanza dal luogo”

Firenze, una mattinata movimentata in centro città: oltre al corteo dello sciopero generale c’è attesa per l’esecuzione dello sfratto, con l’ausilio delle forze dell’ordine, della moschea di piazza dei Ciompi, in centro.

Presenti nella moschea oltre un centinaio di fedeli che stanno esponendo diversi cartelli contro lo sgombero. Al momento non si registrano tensioni, nonostante sul posto siano già presenti le forze dell’ordine, i legali della proprietà e della comunità islamica fiorentina, e l’ufficiale giudiziario. Presente anche il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e alcuni consiglieri comunali, tra cui l’assessore comunale Andrea Giorgio.

“Non sappiamo se ci sarà un rinvio dello sfratto, noi siamo qui a pregare. Non andiamo via finché non troviamo un’alternativa”. Queste le parole dell’imam di Firenze Izzedin Elzir, ex presidente dell’Ucoii, che si trova sul posto. “Spero di poter trovare un altro luogo anche domani, anche stasera – ha aggiunto -. Non voglio danneggiare un’altra realtà. Ringrazio chi fa la sua parte per garantire i diritti a tutti: una parte di questo diritto è quello della proprietà e deve essere garantito, noi siamo i primi a dire che dobbiamo dare indietro” l’immobile visto che la società Finvi “lo ha voluto indietro. Vorrei però sottolineare che abbiamo pagato gli affitti, tocca alla proprietà dimostrare che non sono stati pagati. Come noi affermiamo il diritto” di Finvi “di mantenere la sua proprietà, affermiamo un diritto, sancito dalla Costituzione, di pregare in tranquillità e questo noi lo possiamo fare grazie ai nostri concittadini. Alla proprietà chiediamo pazienza”.

Sul posto presente anche la Digos. Secondo quanto appreso, lo sfratto della moschea è esecutivo e non sono previsti interventi finché i fedeli sono impegnati nella preghiera. Oggi è infatti venerdì, il giorno festivo della settimana per l’Islam.

“Dagli aggiornamenti più recenti” sullo sfratto della moschea di piazza Dei Ciompi di Firenze “mi risulta che i fedeli sono in preghiera e che le forze dell’ordine si tengono a distanza dal luogo, in attesa delle determinazioni dell’ufficiale giudiziario”. Lo ha detto il prefetto di Firenze Valerio Valenti, a margine di un evento, parlando coi cronisti, della situazione in atto al momento sullo sfratto esecutivo della moschea in piazza dei Ciompi.

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