Rider rapinato, accerchiato da 8 persone, derubato di 100 euro

Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, un rider è stato rapinato in strada da otto persone che lo hanno bloccato mentre era alla guida del suo motorino, poi spintonato e buttato per terra, derubandolo del ricavo della serata, 100 euro.

Il rider stava rientrando alla sede di lavoro terminato il giro di consegne di pizze quando è stato bloccato da otto sconosciuti in via Pistoiese. L’uomo non ha riportato lesioni e non è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Gli aggressori, che in base alla descrizione della rider indossavano felpe scure con cappuccio e parlavano italiano, si sono poi allontanati a piedi per le vie cittadine, facendo perdere proprie tracce.

‘Soms Insorgiamo’, la Società operaia di mutuo soccorso fondata dagli operai della ex Gkn

Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, gli operai ex Gkn, hanno dato vita all’Aps Società operaia di mutuo soccorso Insorgiamo (‘Soms Insorgiamo’) che conta al momento 230 soci e oggi ha tenuto la sua prima assemblea.

La costituzione di ‘Soms Insorgiamo’, spiega una nota, nasce ad un anno dalla firma dell’accordo quadro e quasi 13 mesi dall’arrivo della Qf di Francesco Borgomeo. L’assemblea di ‘Soms Insorgiamo’ ha eletto un direttivo di 16 componenti, di cui l’80% sono dipendenti ex Gkn.

“La proprietà non ha fatto niente per rimettere la fabbrica in movimento – sottolinea la Rsu ex Gkn – e, mentre da ottobre si è limitata a pagare solo poche centinaia di euro mensili sulla base dei turni di lavoro, dal mese di dicembre non ha versato nemmeno quelle, né ha inviato il cedolino di busta paga, oltre al fatto che mancano all’appello altre migliaia di euro tra tredicesima, differenza tra cassa e busta paga e premio di risultato fisso. Il Collettivo di fabbrica invece ha continuato a tenere la fabbrica in ordine, ha portato avanti una battaglia giuridica per ricevere gli stipendi”.

“La fabbrica è ferma – si osserva ancora -. Tutto quello che potevamo fare per tenerla in ordine, compreso pulire i bagni in autonomia per oltre 18 mesi, è stato fatto. Non certo quello che non potevamo fare: piove dal tetto, gli estintori sono scaduti e altro ancora”.

Assemblea in fabbrica alla Gkn, il 4 dicembre su reindustrializzazione

Firenze, il Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn, ha annunciato per domenica 4 dicembre la seconda ‘giornata campale’ nella fabbrica di Campi Bisenzio, una serie di iniziative che inizieranno alle 10 e andranno avanti per tutta la giornata.

Domenica 4 dicembre quindi, nello stabilimento ex-Gkn di Campi Bisenzio si riuniranno operai, cittadini, associazioni, gruppi, professionisti e ricercatori solidali per discutere del futuro della fabbrica.

Quattro i filoni che saranno discussi: “Ridisegnare la fabbrica”, workshop su agro-voltaico e altre sperimentazioni; “Traiettorie di mobilità sostenibile”, dallo scouting d’impresa alla cargo-bike, movimentare mezzi e persone ad impatto zero; “Fuori dal fossile”, dalla produzione di energie rinnovabili alle comunità energetiche; “Quale reindustrializzazione?” Dall’intervento pubblico a nuovi progetti di riconversione industriale.

“A chi ci chiede quale sia la posizione della proprietà, se la fabbrica è a disposizione, se si possono usare i macchinari – afferma la Rsu ex Gkn -, noi rispondiamo con trasparenza e concretezza, chiedendo ragionevolezza al soggetto reindustrializzatore e alle istituzioni. Che discutano seriamente di progetti concreti proponendo linee di finanziamento. Di tavoli che rimandano ad altri tavoli e di incontri che parlano solo di ammortizzatori sociali ne abbiamo già visti troppi”.

“Siamo classe dirigente dal basso, – si legge sulla pagina Facebook del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn – solidale e comunitaria, che sa quello che deve fare. E lo fa. Il passato lo conoscete già. Il presente lo state vedendo. Rompiamo l’assedio e tentiamo il futuro”.

Qf-exGkn dice di non essere “più in condizione di anticipare trattamenti di cassa integrazione ai lavoratori”

Firenze, Qf-exGkn la nuova proprietà della Gkn di Campi Bisenzio, che fa a capo all’imprenditore Francesco Borgomeo, in una nota, dichiara di non poter più anticipare la Cassa Integrazione Guadagni (Gig) ai lavoratori di Campi Bisenzio.

“Come comunicato ufficialmente al tavolo del Mise, – si legge nella nota di Qf-exGkn – il 3 novembre scorso, anche alle organizzazioni sindacali, Qf non è più in condizione di anticipare trattamenti di cassa integrazione ai lavoratori come ha fatto negli ultimi 10 mesi. L’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento, che prevedeva la cassa, è stato firmato a gennaio da sindacati e istituzioni”.

“QF è intenzionata a portare a compimento il piano industriale, se giudicato di interesse da tutte le parti – si legge nello stesso testo -, ma chiede a Ministero e Inps certezze sugli strumenti per accompagnare la reindustrializzazione”.

Gkn, in centinaia al presidio contro lo smobilizzo dei materiali

Firenze, alcune centinaia di persone si sono raggruppate davanti allo stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio, in risposta all’appello degli operai, che da oltre un anno presidiano la fabbrica, perché oggi dovrebbe iniziare la smobilitazione di alcuni materiali dal sito che Qf definisce rifiuti industriali.

Per gli operai della ex Gkn l’iniziativa rappresenta invece un “grave attacco al presidio e all’assemblea permanente dei lavoratori”. Presenti operai, sindacalisti, studenti e anche semplici cittadini insieme a forze politiche e rappresentanti delle istituzioni: tra questi il deputato Pd e ex sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, il consigliere per il lavoro del presidente della Regione Eugenio Giani Valerio Fabiani, il parlamentare M5s Andrea Quartini e il segretario Fiom Cgil di Firenze Daniele Calosi.

Il presidio è iniziato alle otto, in attesa dell’annunciato inizio delle operazioni di smobilitazione, anche se i camion necessari non sono ancora arrivati. Nei giorni scorsi gli operai hanno ammassato davanti alla fabbrica molti materiali, tra cui semiassi per auto, e rifiuti e affisso vari striscioni con scritto, tra l’altro, ‘Ecco il made in Italy’, ‘Pezzi scarti, rave party’, ‘Vendo ferro pago operai’.

“Il dottor Borgomeo sta effettuando una grande operazione di distrazione di massa per non ammettere davanti ai lavoratori, al territorio, al Governo e alle Istituzioni, il non rispetto dell’accordo da lui stesso sottoscritto il 19 gennaio scorso al ministero”. Così la Fiom-Cgil che considera “la decisione di Qf di procedere, a partire dalla giornata di oggi lunedì 7 novembre, allo svuotamento dei rifiuti del materiale ferroso presenti dentro lo stabilimento, un’inutile provocazione che tende solo ad allontanare ogni possibilità di reindustrializzazione del sito”.

Per la Fiom nazionale e fiorentina “Qf, per il tramite del dottor Borgomeo, preferisce indirizzare la vertenza sul terreno dell’ordine pubblico anziché ammettere davanti all’intera opinione pubblica che sia il ministero che Invitalia non hanno considerato sostenibile e, quindi non percorribile, il contratto di sviluppo da lui stesso proposto, mancando le garanzie che l’azienda deve produrre e che sono previste proprio dalla normativa che disciplina accordo e contratto di sviluppo”.

“Il problema perciò non è la non agibilità dello stabilimento – aggiunge il sindacato in una nota -, bensì l’inesistenza, come certificato dal ministero, da parte di Borgomeo del piano industriale riguardante lo stabilimento di Campi Bisenzio. Come Fiom-Cgil ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci su tempi e modi per lo smobilizzo dei materiali a vario titolo, ma a fronte della condivisione di un piano industriale solido e concreto che, ad oggi, non è stato presentato alle parti e ai ministeri competenti, alla Regione ed a Invitalia”. Quella dell’azienda è “l’ennesima azione che tende a non affrontare i reali problemi della vertenza, nel tentativo di creare ulteriori tensioni nei confronti sia di tutti i soggetti impegnati a trovare una soluzione per il rilancio industriale del sito, sia dei lavoratori che sono in una condizione di forte preoccupazione poiché, da ormai oltre 12 mesi, non vedono prospettive per il loro futuro lavorativo. In ragione di tutto ciò la Fiom-Cgil valuterà ogni azione utile a garantire la reale reindustrializzazione del sito”.

Gkn, appello di mobilitazione generale per “impedire il grave attacco al presidio e all’assemblea permanente dei lavoratori”

Firenze, l’assemblea permanente dei lavoratori della Gkn fa appello a “tutte le realtà sociali, sindacali e politiche solidali alla lotta Gkn ad essere presenti, nelle forme e modi possibili, lunedì 7 novembre a partire dalle h 8.00 di mattina di fronte allo stabilimento Gkn, via Fratelli Cervi 1, Campi Bisenzio”.

L’appello è stato lanciato via social dal Collettivo di fabbrica dell ex Gkn perché lunedì 7 novembre è previsto l’inizio lo smobilizzo di alcuni materiali, che secondo Qf saranno solo “rottami e rifiuti” mentre per gli operai rappresenta un “grave attacco al presidio e all’assemblea permanente dei lavoratori”.

“Invitiamo – si legge ancora – la nostra famiglia allargata, realtà sociali, sindacali e personalità solidali, lavoratrici, lavoratori, scuole, università, artisti, ad approvare ordini del giorno, semplici messaggi social, fotografie di solidarietà alla lotta Gkn, esporre striscioni. Un solo grande messaggio: “Giù le mani da Gkn”, una fabbrica la cui dignità è a disposizione di un intero paese. Per la fabbrica pubblica e socialmente integrata”.

L’assemblea dei lavoratori Gkn “chiede ad ogni organizzazione sindacale di indire azioni di sciopero utili a favorire la presenza di solidali di fronte ai cancelli Gkn a partire da domani lunedì 7 novembre e per tutto il periodo necessario”.

Inoltre “l’assemblea dei lavoratori Gkn dà mandato alla Rsu di indire un primo pacchetto di ore di sciopero da utilizzare per qualsiasi mansione interessata all’opera di smobilizzo materiali o di altre attività arrecanti danno al patrimonio societario e industriale dell’azienda. A partire da lunedì mattina stesso discuteremo le ulteriori azioni di mobilitazione e solidarietà necessarie. Sin da ora diciamo però che è vitale per la nostra lotta dare la massima attenzione e appoggio alla campagna per la Fabbrica pubblica socialmente integrata e al percorso della Soms Insorgiamo, a partire dall’assemblea popolare indetta per il 9 novembre alle 20.30 a Campi Bisenzio”.

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