Fino al 31 agosto, su tutto il territorio della Toscana, nei giorni classificati con un livello di rischio stress termico ‘alto’ nella mappa del sito Worklimate, sarà in vigore il divieto di lavorare tra le 12:30 e le 16 per chi svolge attività fisica intensa con esposizione prolungata ai raggi solari.
A stabilirlo un’ordinanza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. L’ordinanza, si spiega in una nota, ha validità immediata e il suo mancato rispetto comporterà sanzioni.
“L’elevata temperatura, l’umidità e la prolungata esposizione al sole – sottolinea Giani – rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo ai raggi del sole. Ricordo che un prolungato stress termico e colpi di calore possono avere anche esiti letali ed è necessario affrontare questo tema tenendo conto dell’innalzamento delle temperature e dei cambiamenti climatici in atto”.
“Ho ritenuto necessario emanare un provvedimento a tutela della salute pubblica – aggiunge il presidente della giunta regionale della Toscana – e tutelare tutti coloro che lavorano in settori come quello agricolo e florovivaistico, nei cantieri edili all’aperto, nelle cave o comunque in condizioni di esposizione prolungata al sole. Il nostro punto di riferimento per la valutazione del rischio è il progetto Worklimate portato avanti da Inail e Cnr, che mette a disposizione in tempo reale sul web le previsioni di ‘rischio di esposizione occupazionale al caldo’, proprio con l’obiettivo di tutelare i lavoratori”.
Il divieto espresso dall’ordinanza non si applica alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, ai loro appaltatori, agli interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità. La Regione Toscana ricorda che in tutte le situazioni di lavoro all’aperto e in ambienti chiusi non climatizzati è raccomandato il rispetto delle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, approvate dalla Giunta regionale il 16 giugno scorso.
Il ‘Gruppo lavoratori Qf’ ha inviato una lettera a Valerio Fabiani, consigliere speciale del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e allo stesso Giani, per chiedere di porre in atto politiche per il ricollocamento degli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), allegando una prima lista di interessati. Per Dario Salvetti, membro del Collettivo di fabbrica e della Rsu ex Gkn: “parlare di ricollocamento ad hoc, individuando dei criteri molto specifici, vicini a un’elezione regionale, è qualcosa che a noi lascia interdetti, perplessi sinceramente”.
La lettera del ‘Gruppo lavoratori Qf’ è stata illustrata oggi alla stampa, nel corso di una conferenza sul tema organizzata dal gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale. Il gruppo chiede di attivarsi per “sviluppare, in collaborazione con Arti e con i Centri per l’Impiego, corsi formativi certificati mirati e con un unico obiettivo: il ricollocamento duraturo degli ex lavoratori della Gkn in altre aziende situate sul territorio della piana, Mugello e Valdarno. Inoltre, per coloro prossimi alla pensione, si chiede di trovare forme alternative di accompagnamento e/o prepensionamento come già fatto per i lavoratori Gkn nel 2004 ed ancora più recentemente una decina di anni fa”.
“Noi non siamo né contro il consorzio né contro i nostri colleghi”, ha detto Giuseppe Lombardi, lavoratore ex Gkn, presente alla conferenza stampa con una decina di operai della fabbrica. “Il tempo stringe – ha aggiunto – siamo in Naspi, abbiamo pochissimo tempo e speriamo che, comunque, ci venga dato un aiuto per un’eventuale ricollocazione”. Sandra Bianchini, consigliera regionale di FdI, annunciando una interrogazione sul tema, ha parlato di “mala gestione” della vicenda Gkn da parte della Regione, con “un uso ambiguo di soldi pubblici”. “Chiediamo anche alla luce degli avvenimenti di ieri cosa intenda fare la Regione Toscana – ha sottolineato -, dove voglia fare questo consorzio, cosa voglia fare per gli ex dipendenti Gkn che non vogliono entrare nella cooperativa, e quanti sono gli ex dipendenti che entrano nella cooperativa”. Secondo Bianchini “per i lavoratori che non si sono ancora ricollocati autonomamente, o per anche coloro che si sono ricollocati e non sono soddisfatti, occorre semplicemente una gestione non ideologica: le persone vogliono lavorare, non vogliono avere niente più di questo, ed è legittimo”.
“Parlare di ricollocamento ad hoc, individuando dei criteri molto specifici, vicini a un’elezione regionale, è qualcosa che a noi lascia interdetti, perplessi sinceramente”. Lo ha affermato Dario Salvetti, membro del Collettivo di fabbrica e della Rsu ex Gkn, a proposito della conferenza stampa di FdI oggi a Firenze con alcuni operai del ‘Gruppo lavoratori Qf’. “Le misure per il lavoro devono essere universali, uguali per tutte e tutti i disoccupati”, ha detto, fuori dal Consiglio regionale dove il Collettivo ha dato vita a un presidio.
Salvetti ha osservato che la notizia del decreto del Tribunale per lo sgombero dell’area di Campi Bisnzio “esce oggi, ma non ci pare di oggi, perché andando a ricostruirla è di un po’ di tempo fa, perché a questo punto pensiamo si riferisca a quello che è stato detto due settimane fa in udienza, ma non lo sappiamo esattamente, ma non è una notizia di oggi, però esce oggi proprio in concomitanza con questa conferenza stampa. Non possiamo commentare testi che non sono ufficiali, ma una cosa ce l’abbiamo chiara, alla ex Gkn non c’è un immobile a disposizione del mercato immobiliare, c’è una fabbrica dove si devono ricreare posti di lavoro”.
Dunque, ha concluso il rappresentante del Collettivo, “fino a che non ci verrà dato tutto quello che ci spetta, il presidio sociale del Collettivo di fabbrica, della Soms Insorgiamo va avanti, va avanti e non c’è niente che si possa fare a riguardo, perché la nostra è una volontà ferrea e determinata, e crediamo di avere la popolazione dalla nostra parte”.
La disposizione emessa dal giudice, come riportano oggi i quotidiani locali, su proposta dei commissari giudiziali del procedimento di concordato preventivo a tutela dei creditori. Allo slogan ‘Giù le mani dal presidio ex Gkn’, è stata convocata per domani un’assemblea straordinaria di solidarietà.
Una specie di fulmine a ciel sereno: su proposta dei commissari giudiziali del procedimento di concordato preventivo a tutela dei creditori, il tribunale di Firenze ha ordinato lo sgombero dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), dove gli ex dipendenti sono in assemblea e presidio permanente dal 9 luglio 2021, anniversario della chiusura del sito ed inizio della vertenza.
La disposizione emessa dal giudice giunge ad un paio di mesi dall’arrivo delle nuove lettere di licenziamento per gli operai e in attesa del responso sul concordato presentato da Qf.
Naturalmente il collettivo e le RSU non ci stanno e con lo slogan slogan ‘Giù le mani dal presidio ex Gkn’, hanno convocato un’assemblea straordinaria di solidarietà per domani. Per l’anniversario dei quattro anni di lotta, gli operai del Collettivo di fabbrica stanno invece organizzando una due giorni di proteste aperte alla cittadinanza, l’11 e 12 luglio.
Intanto oggi alcuni operai hanno organizzato un presidio spontaneo sotto la sede del Consiglio regionale, riunito in seduta. “Questo non è un immobile. È una fabbrica che va riaperta – scrive il Collettivo di fabbrica sui social, parlando di ‘speculazione’ -. E’ cominciato il processo di attacco e sgombero del presidio della ex Gkn. Siamo stati tra i primi a essere licenziati dopo lo sblocco dei licenziamenti post-Covid. Saremo tra i primi a vedere le conseguenze del Dl Sicurezza, insieme ai metalmeccanici emiliani? Siamo sereni. Non è che non abbiamo paura. Non ce la possiamo permettere. Siamo nella legittimità sociale. E se la legittimità sociale passa dalla disobbedienza, noi disobbediamo alla fine. Questo è un presidio sociale che va avanti per ottenere ogni singolo euro di ciò che ci spetta e per riaprire la fabbrica”, e “senza il presidio, la fabbrica oggi sarebbe solo un guscio vuoto”.
Il deputato Avs Marco Grimaldi, il segretario Si Toscana Dario Danti e la responsabile lavoro di Si regionale Clelia Li Vigni sottolineano: “La verità è che il governo ha atteso senza fare nulla, per far accadere esattamente questo. Nonostante l’evidenza di conflitti d’interesse e il rischio di una speculazione immobiliare, si è lasciato passare il tempo senza agire. Ora, con una legge regionale che a settembre ha introdotto lo strumento del consorzio e il piano di reindustrializzazione della cooperativa in attesa di essere deliberato dai finanziatori, si rischia di poter partire con lo stabilimento vuoto”.
Solidarietà agli operai da Potere al popolo di Firenze: “Se vorranno sgomberare dovranno passare sui nostri corpi e su quelli di un’intera comunità”.
🎧 Un mese di jazz internazionale e 'universale' con il Pisa Jazz Rebirth
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“The Universal Language”: è questo il tema della quinta edizione di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti, che dal 1 al 28 luglio propone 22 live con nomi leggendari del panorama internazionale, come Mulatu Astatke,Billy Cobham e Makaya McCraven, oltre ai maestri nostrani e a giovani talenti.
Mulatu Astatke,Billy Cobham, Makaya McCraven, Ambrose Akinmusire, Kismet, Isaiah Collier, Knower, Emmet Cohen con Patrick Bartley, Buster Williams, Vincen Garcia, Nico Gori e la storica band di Pino Daniele. Sono questi gli headlinerdella 5/a edizione di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, Pisamo, Toscana Energia e Chianti Banca.
Dal 1 al 28 luglio sono 22 i live in programma, che affiancheranno nomi leggendari del panorama internazionale a maestri nostrani e giovani talenti. “The Universal Language” è il tema 2025: in tempi segnati da tensioni, conflitti e frammentazione il jazz come linguaggio capace di unire, di generare connessioni e di costruire ponti tra culture, generazioni e visioni del mondo.
In cartellone anche Eric Mingus con Silvia Bolognesi in tributo a Gil Scott-Heron, Siena Jazz University Orchestra, Lydian New Call, Matteo Mancuso, Matteo Paggi, Andrea Glockner, Ze in the Clouds, Francesco Saporito, Get Wet, Iacopo Teoli.
“Il jazz è, per sua natura, una pratica aperta, collettiva, inclusiva”, dichiara Francesco Mariotti. “Come ha riconosciuto l’UNESCO nel proclamarlo patrimonio immateriale dell’umanità, è uno strumento di dialogo rafforzato tra culture, simbolo di unità e pace. È proprio questo spirito che intendiamo celebrare con un cartellone che attraversa geografie sonore ed estetiche diverse, mantenendo al centro la forza comunicativa e sociale della musica. Pisa Jazz Rebirth continua così ad essere non solo un festival, ma una piattaforma di incontro, di pensiero e di ispirazione, dove la musica diventa davvero un linguaggio universale”.
Tra gli appuntamenti da non perdere l’icona del jazz etiope Mulatu Astatke, che arriva a Pisa con l’unica data italiana del tour di addio alle scene “Mulatu Plays Mulatu” (inizialmente previsto per il 6 luglio, posticipato al 28 settembre ore 21.00 alla Città del teatro di Cascina, in collaborazione con Pisa Folk e The Thing); il leggendario batterista pioniere del jazz fusion Billy Cobham col progetto “Time Machine”, che riporta in vita pezzi storici dell’artista newyorchese collaboratore di Miles Davis, tra cui brani raramente eseguiti dal vivo (11 luglio ore 21.30), il visionario compositore Makaya McCraven, descritto da New York Times e Rolling Stone come “sintetizzatore culturale” capace di fondere jazz, folk e ritmi innovativi, che sarà al festival con la prima delle tre date italiane per l’estate (9 luglio ore 21.30); Kismet, nuovissima formazione di due mostri sacri della musica, il bassista Dave Holland e il sassofonista Chris Potter, affiancati dallo straordinario Obed Calvaire (20 luglio ore 21.30); Ambrose Akinmusire, superlativo trombettista californiano capace di mescolare elegantemente jazz, hip-hop e musica contemporanea con la prima presentazione italiana del nuovo album “Honey from a Winter Stone” in collaborazione col rapper Kokayi e il quartetto d’archi Mivos Quartet (16 luglio ore 21.30); Isaiah Collier, polistrumentista volto della nuova scena jazz di Chicago, che con la sua band The Chosen Few si è guadagnato la copertina di Downbeat (8 luglio ore 21.30); Knower, da Los Angeles lo strepitoso progetto del batterista e produttore nominato ai Grammy Louis Cole e della cantante Genevieve Artadi che ha accompagnato in tour artisti come Red Hot Chili Peppers e Thundercat tra funk energico e melodie avvolgenti per un’esperienza live potentissima (15 luglio ore 21.30).
Largo anche alle iniziative collaterali. Nello scenario unico della Villa del Gombo, all’interno del Parco Naturale di San Rossore, la leggenda della musica italiana Antonello Salis si esibirà in un live solo immerso nella natura (25 Luglio ore 18:00). Allo spazio Arno Vivo (lungarno Bruno Buozzi 1), una serata tutta da ballare con Il Mago Del Gelato, miscela sensuale e movimentata dove i sapori del mediterraneo e lo spirito di via Padova a Milano si fanno strada tra groove trascinanti e melodie cariche di freschezza (4 luglio ore 22.00).
Non solo: negli spazi del Bastione Sangallo al Giardino Scotto in programma una serie di incontri con Francesco Martinelli, vera e propria istituzione internazionale nell’ambito della storia del jazz – impegnato fin dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica come organizzatore di eventi, giornalista, saggista, traduttore, insegnante, conferenziere – e fondatore dello storico Circolo Jazz Pisa (7,17 e 20 luglio ore 18:00). Sempre nella cornice del Bastione Sangallo il concerto notturno del duo acustico di Lorenzo Simoni e Iacopo Teolis (12 luglio ore 22.00 e 23.00), che presenterà in anteprima un repertorio inedito e originale.
Ancora una volta il Giardino Scotto (Lungarno Fibonacci 2) sarà il palco principale della manifestazione, insieme al Parco di San Rossore, il Bastione Sangallo e la riva d’Arno. Tutto il programma su www.pisajazz.it
🎧 Firenze: presentati 25 bus elettrici finanziati dal PNRR
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Questa mattina sono stati presentati al deposito di Autolinee Toscane in via Pisana 25 nuovi bus elettrici e la relativa stazione di ricarica . I bus saranno in servizio su alcune delle linee forti del trasporto pubblico fiorentino e rappresentano il primo tassello della rivoluzione “a batteria” del parco mezzi di Autolinee Toscane finanziata con 50 milioni di euro provenienti dai fondi PNRR ottenuti dal Comune di Firenze.
Saranno in servizio su alcune delle linee forti del trasporto pubblico fiorentino e rappresentano il primo tassello della rivoluzione “a batteria” del parco mezzi di Autolinee Toscane finanziata con i fondi PNRR ottenuti dal Comune di Firenze. Sono i 25 bus elettrici presentati questa mattina al deposito At di via Pratese, dove è stata realizzata la stazione di ricarica dedicata.
Si tratta del primo step dell’investimento sull’elettrico voluto dal Comune pari a 49,7 milioni di euro. Complessivamente il progetto prevede l’acquisto di 70 mezzi BYD (per una spesa di 35 milioni) e la realizzazione di due stazioni di ricarica (nel deposito Autolinee Toscane di via Pratese e in viale XI Agosto per un costo 14,7 milioni di euro). Ma grazie alle economie ottenute è stato possibile, nell’ambito dello stesso finanziamento, acquistare ulteriori 8 autobus elettrici da 12 metri di produzione IVECO. Quindi i bus saranno in totale 78. Questo ricambio del parco mezzi avrà significativi i benefici ambientali: la riduzione annua stimata è pari a 3.700 tonnellate di CO2, 22,1 tonnellate di ossidi di azoto e 0,7 di PM10.
I bus presentati oggi sono la prima tranche della fornitura complessiva di 70 mezzi di produzione BYD; gli altri 45 arriveranno entro il 2026 insieme agli 8 IVECO. Bianchi come tutti gli urbani della Toscana, sono del modello BYD K9UD: 3 porte, lunghezza 12 metri, larghezza 2,5 metri e altezza 3,3 metri. I posti totali sono 85 e sono dotati di rampa per accesso disabili manuale. La capacità è di 422 kWh per una autonomia di 260 km. A bordo montano il sistema AVM, il sistema di videosorveglianza con telecamere e sono allestiti anche con il sistema di pagamento contactless Tip Tap.
La gran parte di questi mezzi saranno dedicati sulle linee 6, 20 e 23 ed altri prenderanno servizio, sulla base delle necessità, anche su altre linee. Con questo ingresso la flotta elettrica fiorentina arriva a 47 mezzi. Oltre agli ultimi 25 veicoli, sono in strada anche i 10 bus Gulliver Tecnobus – in servizio da molti anni sui bussini C – e i nuovissimi 12 Karsan E-Jest da 6 metri, presentati a gennaio e acquistati dalla Città Metropolitana di Firenze.
“È un grande investimento del Comune di Firenze per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, arriveremo quasi a 100 nuovi mezzi elettrici entro il 2026. Come Amministrazione ci siamo impegnati al massimo per avere i 50 milioni di fondi PNRR per investire su un trasporto pubblico più efficiente e meno inquinante – ha dichiara to l’assessore Giorgio – grazie ai nuovi mezzi ma anche a infrastrutture di ricarica che sono fondamentali per abbattere l’inquinamento. Questo progetto si inserisce nella nostra politica per incentivare un modo diverso di spostarsi e di vivere la città e per abbattere le emissioni inquinanti. Consegniamo oggi alle fiorentine e ai fiorentini la prima tranche di 25 mezzi più comodi, più silenziosi, più efficienti e più moderni. E altri 53 arriveranno nei prossimi mesi portando la flotta elettrica di Autolinee Toscane a quasi 100 mezzi nuovi in città. Dopo il bonus TPL, i bussini in centro fino a mezzanotte, il ricambio dei mezzi più vecchi continua il nostro impegno per una mobilità sempre più pubblica, puntuale ed efficiente”.
“È in corso un processo che, grazie a fondi nazionali ed europei, consentirà di avere una flotta con decine mezzi elettrici e l’estensione delle aree di ricarica – ha commentato l’ad di Autolinee Toscane Laugaa –. La capacità degli enti locali di intercettare i fondi e la nostra esperienza nel gestirli sta consentendo questa svolta green. Una collaborazione vincente a beneficio della città e dei cittadini che scelgono il trasporto pubblico locale”.
“Siamo orgogliosi di sostenere la città di Firenze nella transizione verso un trasporto pubblico a zero emissioni con i nostri autobus esclusivamente elettrici – ha dichiarato Stella Li, Vicepresidente Esecutivo di BYD e CEO di BYD Europe – . Questa collaborazione con Autolinee Toscane dimostra come innovazione e impegno possano apportare benefici tangibili alle comunità locali. L’elettrificazione del trasporto locale svolgerà un ruolo chiave nella transizione della società verso una maggiore sostenibilità. Siamo quindi entusiasti di contribuire a costruire un futuro più verde e pulito per la mobilità urbana in Toscana”.
NELL’AUDIO, Gianni Bechelli, presidente e Jean Luc LaUgaa, Amministratore Delegato di Autolinee toscane
Sono di Ana Maria Andrei, 27enne di origine romena di cui non si avevano più notizie dall’estate 2024, i resti ritrovati nel campo a Montecatini (Pistoia), nel bosco delle Panteraie, dove già era stato rinvenuto il corpo di Maria Denisa Adas, la trentenne originaria della Romania e residente a Roma, uccisa nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorsi a Prato.
E’ quanto ha confermato l’esame del Dna, grazie alla comparazione col profilo genetico della sorella della 27enne, arrivata appositamente dalla Romania per sottoporsi al test, come riferisce oggi La Nazione.
Di entrambi i delitti si è accusato Vasile Frumazache, 32 anni, guardia giurata, connazionale delle due vittime: fermato per l’omicidio di Denisa ha poi confessato anche quello di Ana, dopo essere stato messo alle strette dagli inquirenti, facendone ritrovare i resti.