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Lun 23 Giu 2025
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“Siamo Natura”, al Museo Novecento di Firenze la mostra dell’artista/attivista Haley Mellin

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"Siamo Natura", al Museo Novecento di Firenze la mostra dell'artista/attivista Haley Mellin
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 ‘Siamo natura’, curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è la prima personale in un museo di Haley Mellin.  Quattro sale con disegni, dipinti e sketch book dei paesaggi che Mellin contribuisce a proteggere.

“La pittura. per me è conservare uno stato mentale particolare, un modo di stare nella e con la natura. E’ un omaggio, non un’alterazione. E’ tempo, osservazione, studio. Ascolto mentre la natura parla”: approdano per la prima volta in un museo italiano le opere dell’artista e attivista ambientalista statunitense Haley Mellin.

Mellin realizza le proprie opere a contatto con il paesaggio, immergendosi nella natura, all’aperto nel cuore delle foreste, mettendo al centro la sostenibilità, rinunciando a elettricità, riscaldamento o aria condizionata.

Alcuni titoli delle opere di Mellin  riportano le coordinate geografiche dei luoghi in cui sono stati realizzati, altri, come ad esempio il Golden Lion Tamarin (la scimmia leonina), si riferiscono all’incontro con una specie in via di estinzione, oggi ripristinata.

“Oggi è una bella giornata in un momento terribile. Dobbiamo essere positivi e sperare in un cambiamento di sensibilità nei confronti della natura ma anche dei diritti umani”, ha commentato il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti che ha detto di aver conosciuto tre anni fa le opere di Haley Mellin su Instagram: “L’emozione più forte è stata scoprire che non erano fotografie. Ciò che stavo ammirando erano gouache su tela realizzati come qualche secolo fa en plein air'”.

“E’ un onore per noi ospitare un artista così intensa e attuale. Viviamo un momento difficile, di crisi vera, bisogna reagire in tanti modi e l’arte è una possibilità”, ha aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini. E per il suo impegno a favore della salvaguardia ambientale, oggi Mellin ha anche ricevuto il premio ‘Colibrì d’onore’, consegnato dalla presidente dell’Aps Save the Planet, Elena Stoppioni.

La mostra sarà inaugurata il 24 giugno, con ingresso gratuito per i residenti nella provincia di Firenze e resterà aperta fino al 29 ottobre.

Prato, Bugetti non risponde a giudici e presenta memoria scritta

La sindaca di Prato Ilaria Bugetti (Pd) dimissionaria, si è avvalsa della facoltà di non rispondere all’interrogatorio davanti al gip di Firenze ed ha, invece, presentato dichiarazioni spontanee in forma scritta.

Secondo quanto si apprende, Ilaria Bugetti, difesa dall’avvocato Piernicola Badiani, avrebbe consegnato una memoria di 10-15 pagine in cui ha rappresentato la sua versione dei fatti rispetto all’accusa di corruzione che le contesta la procura chiedendo per lei gli arresti domiciliari. Ilaria Bugetti è stata circa due ore nell’ufficio del gip.

Il giudice Alessandro Moneti si è riservato la decisione sia per la richiesta di domiciliari per Bugetti, sia per la richiesta di arresto in carcere a carico dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci, dal quale – secondo le ipotesi d’accusa – la sindaca sarebbe stata corrotta per ottenere favori in cambio di sostegno alla sua carriera politica.

Bugetti prima di essere sindaca di Prato, è stata sindaca di Cantagallo, un piccolo comune nel distretto industriale Pratese, e consigliera regionale della Toscana eletta per il Pd in una legislatura.

“Rendendo dichiarazioni nel corso della udienza di oggi e producendo documentazione a supporto, ho ritenuto di confrontarmi puntualmente con tutti gli addebiti che mi vengono mossi dalla Accusa. Ciò ho fatto confrontandomi con i miei difensori per rispetto delle Istituzioni e con fiducia nel contraddittorio processuale, nonostante il tempo ridotto che il codice riconosce in questi casi per preparare la difesa. Ho in particolare ribadito di non aver mai percepito alcuna utilità illecita e di aver operato perseguendo sempre l’interesse pubblico” ha dichiarato Bugetti. Che ha concluso “rimango in attesa della decisione con serenità ma senza nascondere la sofferenza umana molto forte che vicende di questo tipo inevitabilmente si portano dietro”.

E’ durato invece circa un’ora e mezzo l’interrogatorio dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci davanti al gip Alessandro Moneti. Secondo quanto appreso l’imprenditore, che è indagato per corruzione, avrebbe risposto alle domande del giudice. Matteini Bresci è difeso dall’avvocato Piermatteo Lucibello.

Come programmato, a quello di Matteini Bresci, è poi seguito, con un po’ di ritardo sull’orario fissato, l’interrogatorio della sindaca Ilaria Bugetti arrivata con ampio anticipo in tribunale. (

Nell’inchiesta al momento ci sono altri due indagati dopo gli avvisi di garanzia a Bugetti e Matteini Bresci. Uno è il vicesindaco di Prato Simone Faggi (Pd), per l’ipotesi di false dichiarazioni. L’altro, secondo quanto riportano i giornali, è Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua, rispetto all’accusa di corruzione; quest’ultimo secondo i pm avrebbe fatto da tramite fra Bugetti e Matteini Bresci. Gli interessi imprenditoriali rispetto a costi e controlli della depurazione delle acque reflue delle industrie tessili pratesi è fra i temi oggetto dell’inchiesta.

Firenze: San Giovanni, stop al vetro e alle lattine per calcio storico e “Fochi”

Stop al vetro e alle lattine per i Fochi e per la finale del calcio storico durante la quale scatterà anche il divieto per le bevande alcoliche. Mentre durante i “Fochi” saranno banditi anche artifici pirotecnici e materiale esplodente. È quanto prevedono due ordinanze firmate dalla sindaca Sara Funaro per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica.

Per quanto riguarda la finale del calcio storico, sarà di nuovo in vigore lo stop all’alcol e all’utilizzo dei contenitori in vetro o lattine previsto per le partite del 14 e 15 giugno. Quindi, dalle 15 e alle 21, sarà vietato “alle attività commerciali in sede fissa e su area pubblica e agli esercizi pubblici la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nonché la vendita per asporto di ogni altra bevanda in contenitori di vetro, compresi i bicchieri, o in lattine”. Vietata anche “l’introduzione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e qualsiasi altra bevanda in contenitori di vetro o lattine”.
Il divieto sarà in vigore nelle seguenti strade: via dei Benci (da via de Neri), Borgo dei Greci (da via Bentaccordi), via dell’Anguillara, via dei Pepi (da via del Fico), via Verdi (da via dei Lavatoi), via Torta (dall’altezza delle barriere di accesso), largo Bargellini (da Borgo Allegri), via Magliabechi (dall’incrocio con Corso Tintori), piazza Santa Croce (tutta compresa la direttrice che collega via de Benci con via Verdi), Borgo Santa Croce, Volta dei Peruzzi, via Giovanni da Verrazzano (da via del Fico), via delle Pinzochere (dall’altezza delle barriere di accesso), via di San Cristofano (dall’altezza delle barriere di accesso). Per gli esercizi pubblici e i negozi situati nelle zone interessate dal divieto di vendita è previsto l’obbligo di esporre in modo ben visibile il relativo cartello di avviso.
È stata invece firmata oggi l’ordinanza relativa ai “Fochi”. Dalle 18 alle 24 dei martedì giugno, all’interno del perimetro delimitato da transenne, in lungarno della Zecca Vecchia, piazza dei Cavalleggieri, lungarno delle Grazie, ponte alle Grazie, lungarno Serristori, piazza Demidoff, piazza Giuseppe Poggi e lungarno Cellini saranno vietate: la vendita per asporto di bevande in lattina, bottiglie e in qualsiasi altro contenitore di vetro da parte di qualsiasi esercizio commerciale; la somministrazione di bevande in contenitori di vetro da parte degli esercizi pubblici; l’introduzione o detenzione, anche per proprio consumo, di bevande di qualsiasi natura in lattine, in bottiglie o altro contenitore di vetro; la detenzione di qualsiasi genere di spray contenente principi urticanti; la detenzione di artifici pirotecnici e qualsiasi altro materiale esplodente.

 

Torna allerta caldo a Firenze, due giorni a codice arancione

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Domani e 25 giugno nuova impennata temperature, attesi 36°C

Torna l’allerta caldo a Firenze. Per oggi è stato diramato il codice giallo mentre per domani e il 25 giugno il codice sarà arancione. Oggi, si legge in una nota di Palazzo Vecchio che fa riferimento al bollettino elaborato dal dipartimento di epidemiologia Ssr Regione Lazio, la temperatura massima sarà di 34 gradi, domani di 35 gradi e mercoledì di 36 gradi.

Inchiesta su Bugetti e altri tre indagati, iniziati gli interrogatori al tribunale di Firenze

Iniziati stamani al tribunale di Firenze, con quello dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci, gli interrogatori nell’inchiesta per corruzione a Prato che vede indagata anche la sindaca Ilaria Bugetti (Pd).

E’ durato circa un’ora e mezzo l’interrogatorio dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci davanti al gip Alessandro Moneti. Secondo quanto appreso l’imprenditore, che è indagato per corruzione, avrebbe risposto alle domande del giudice. Matteini Bresci è difeso dall’avvocato Piermatteo Lucibello.
Come programmato, a quello di Matteini Bresci, segue, con un po’ di ritardo sull’orario fissato, l’interrogatorio della sindaca Ilaria Bugetti arrivata con ampio anticipo in tribunale.

Il gip Alessandro Moneti deve decidere sulla richiesta della procura di Firenze per il carcere a Matteini Bresci, e per gli arresti domiciliari a Bugetti la quale nei giorni scorsi, dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ha annunciato di voler rassegnare le dimissioni dalla carica.
Nell’inchiesta al momento ci sono altri due indagati dopo gli avvisi di garanzia a Bugetti e Matteini Bresci.

Uno è il vicesindaco di Prato Simone Faggi (Pd), per l’ipotesi di false dichiarazioni. L’altro, secondo quanto riportano i giornali, è Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua, rispetto all’accusa di corruzione; quest’ultimo secondo i pm avrebbe fatto da tramite fra Bugetti e Matteini Bresci. Gli interessi imprenditoriali rispetto a costi e controlli della depurazione delle acque reflue delle industrie tessili pratesi è fra i temi oggetto dell’inchiesta.

Donne vita e libertà di Firenze promuove manifestazione “Pace con il mondo per un nuovo Iran”

Di seguito la nota diffusa dal movimento Donna Vita Libertà Firenze che invita alla manifestazione promossa per venerdì 27 giugno “No alla repubblica islamica, No alla guerra in Iran”, alle 21.00 in S. Ambrogio, senza bandiere, vestiti di bianco.

Da giorni, il nostro Paese è coinvolto in un conflitto che rischia di trasformare profondamente l’intero Medio Oriente.
Una guerra tra due governi che, ancora una volta, vede come principale vittima il popolo
iraniano. Sin dalle proteste iniziate con l’uccisione di Mahsa Amini – il cui grido “Donna Vita
Libertà” ha risuonato in tutto il mondo – abbiamo ribadito di non chiedere un intervento
militare. Ciò che chiediamo è che venga ritirato ogni sostegno, diretto o indiretto, a un
regime criminale: la Repubblica islamica dell’Iran. Un grido al quale il mondo si è dimostrato
totalmente sordo. E’ ormai evidente che questo governo continua a ricevere appoggio da
attori internazionali come Russia e Cina, ma anche da Paesi a noi molto più vicini. In questi
giorni assistiamo a una narrazione polarizzata, che contrappone chi giustifica l’attacco di
Israele e chi esalta la risposta del regime iraniano. Ma nel mezzo restano gli iraniani: un
popolo che da 46 anni combatte per la propria libertà, e che questa guerra né l’ha voluta, né
l’ha cercata. Rifiutiamo con forza ogni tentativo di presentare il governo di Ali Khamenei
come vittima. Questo è lo stesso regime che ha finanziato e armato gruppi terroristici come
gli Houthi, Hezbollah, i Talebani e Hamas, utilizzando risorse economiche sottratte al popolo
iraniano. Nonostante l’Iran sia uno dei maggio produttori mondiali di petrolio, il Paese era già
sull’orlo del collasso economico ben prima dell’inizio di questo conflitto. Oggi,sotto le bombe,
gli iraniani non hanno rifugi, non esistono sirene di allarme né bunker protettivi per la
popolazione. L’unico rifugio costruito è per la Guida Suprema; il popolo, ancora una volta,
viene considerato sacrificabile.
In questa situazione, gli attacchi Israele -USA, non solo non porteranno la pace ma
rischiano di mettere in totale crisi il mondo intero, mentre il nostro bel paese viene distrutto
ogni giorno in più e centinaia di persone innocenti perdono la vita. I pericolosissimi attacchi
USA contro i siti nucleari sono contro ogni logica e ogni diritto internazionale; e ogni disastro
che ne uscirà sarà da considerarsi una loro diretta responsabilità.
Il popolo iraniano che ha già ripudiato il regime islamico, oggi ripudia la guerra come mezzo
per combattere il regime e dichiara responsabili di questo disastro:
1. La Repubblica Islamica, Khamenei e i Pasdaran.
2. Il governo di Israele e Netanyahu
3. Il governo USA e Trump
4. Tutti coloro che non hanno fatto e non stanno facendo nulla per fermare questi
criminali.
Il movimento Donna Vita LIbertà Firenze