A Lucca la prima pietra d’inciampo in memoria di Elia Simoni

Si è svolta questa mattina a Lucca, per le celebrazioni del Giorno della memoria, la posa della prima pietra d’inciampo in ricordo di Elia Simoni. Simoni era un ex militare dell’aeronautica italiana, internato in un lager della Germania orientale dopo che si era rifiutato di arruolarsi nella Repubblica di Salò.

Fu poi liberato dai Russi e fece rientro presso la sua casa di Lucca, in via Pisana angolo via Guami, dove è stata posta oggi la pietra. Sulla pietra d’inciampo, delle dimensioni di un sampietrino, si legge: “Qui abitava Elia Simoni, nato nel 1919, internato militare, arrestato nel 1944, Liberato”. L’iniziativa, accolta dalla città di Lucca,  è dell’artista tedesco Gunter Demnig e prevede la posa di altre pietre in luoghi dove hanno vissuto persone deportate nei campi di concentramento. “Una pietra di scandalo etico e morale – ha detto il sindaco Tambellini – Questo il senso della pietra di inciampo. Oggi vogliamo rimarcare lo scandalo di quanto accadde dal 1940 e soprattutto dopo l’8 settembre del ’43. Oggi purtroppo sulla storia della seconda guerra mondiale, della Shoah e del ventennio fascista abbiamo troppe istanze negazioniste. Queste sono idee che tendono a creare delle minoranze verso le quali innescare odio. Bisogna riflettere ed evitare di tornare sui passi del passato”.

Lucca. Da domani lo stop per le vetture euro 3

Il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini ha emesso un’ordinanza che prevede a partire da domani martedì 15 gennaio, fino a venerdì 18 gennaio il divieto anche per le vetture Euro 3. Questo va ad aggiungersi al divieto alla circolazione delle autovetture diesel euro 0, 1 e 2, emesso nei giorni scorsi a causa dei ripetuti sforamenti dei livelli di Pm 10 nell’aria che si sono susseguiti ininterrottamente nelle ultime settimane.

In sostanza, se fino ad ora le ordinanze che si sono susseguite a partire dalla fine del mese di novembre hanno riguardato l’utilizzo dei caminetti e degli impianti a biomasse da una parte e il divieto di circolazione del parco auto più vecchio, costituito dalle autovetture diesel euro 0, euro 1 ed euro 2, la nuova direttiva firmata quest’oggi dal sindaco vieta anche alle autovetture diesel euro 3 (mezzi immatricolati prima del 2006) di spostarsi sull’intero territorio comunale.

Vediamo nel dettaglio il dispositivo. Per quattro giorni consecutivi, da domani martedì 15 gennaio fino a venerdì 18 gennaio, nelle abitazioni del territorio comunale che si trovano a un’altezza uguale o inferiore a 200 metri sul livello del mare, è vietato accendere gli impianti di riscaldamento domestico a biomasse nel caso in cui questi non siano l’unica fonte di riscaldamento per la casa. E’ vietato inoltre utilizzare legna da ardere per i caminetti o per gli altri impianti di qualsiasi tipo che non garantiscano un rendimento energetico adeguato e basse emissioni di monossido di carbonio: sono escluse dal divieto le stufe a pellet. Negli stessi giorni, nella fascia oraria che va dalle 7.30 del mattino fino alle 19.30 della sera, su tutto il territorio comunale non potranno circolare le autovetture diesel euro 0, euro 1, euro 2 ed euro 3, nonché i veicoli merci euro 0, euro 1 ed euro 2.

Ovviamente il divieto di circolazione non riguarda tutta una serie di veicoli di pubblica utilità (dai mezzi della Polizia alle ambulanze ai mezzi per la raccolta dei rifiuti, etc.) e tutta una serie di casistiche in cui ogni singolo cittadino può trovarsi (persone invalide in possesso di veicolo autorizzato, persone che devono recarsi alle strutture sanitarie del territorio per visite mediche già programmate, etc.)

L’ordinanza completa può essere consultata sul sito www.comune.lucca.it e per comprendere a che classe appartiene il proprio automezzo è necessario consultare il libretto di circolazione.

Pisa, sanzioni ad auto con targa straniera

A Pisa i primi effetti del Decreto Sicurezza, due multe ad auto con targa straniera. 

Sulla base della nuova norma contenuta nel Decreto sicurezza la Polizia Municipale ha contestato a Pisa due verbali nei confronti di veicoli trovati in circolazione con targa straniera. La norma in questione prevede che il conducente di auto, se è residente in Italia da oltre 60 giorni, non possa circolare con auto targata straniera.

Nel primo caso gli agenti della Municipale di Pisa hanno fermato un cittadino greco che ha provveduto a pagare la sanzione immediatamente, usufruendo della riduzione del 30% e versando così agli agenti la somma di 498 euro, con l’obbligo di provvedere all’immatricolazione del mezzo entro 180 giorni.

Nel secondo caso invece la Municipale ha fermato un cittadino rumeno che, avendo rifiutato il pagamento immediato, è andato incontro alla confisca del mezzo fino a che non avrà provveduto al pagamento della sanzione per intero, che ammonta a 712 euro, e comunque all’immatricolazione dell’auto.

“Invitiamo i cittadini stranieri in possesso di veicoli con targa straniera – dichiara il comandante Michele Stefanelli – a regolarizzare immediatamente la situazione del proprio mezzo, rivolgendosi all’Ufficio provinciale del Dipartimento Trasporti Terrestri (ex Motorizzazione) per provvedere all’immatricolazione dell’auto con targa italiana, per evitare di incorrere nella sanzioni previste con l’introduzione dell’art.93 del Codice della Strada, per effetto del Decreto Sicurezza.”

“Le sanzioni applicate nel fine settimana dalla Polizia Municipale – dichiara l’assessore alla sicurezza Giovanna Bonanno – sono le prime sanzioni applicate a Pisa sulla base della nuova norma introdotta dal Decreto Sicurezza. Si tratta di una norma efficace – ribadisce Bonanno –  pensata dal governo per contrastare l’evasione delle sanzioni, dovuta alla difficoltà di rintracciare l’esatto domicilio estero del proprietario dell’auto, e in generale per evitare la circolazione incontrollata di veicoli con targa straniera che si sottraggono più facilmente agli accertamenti amministrativi”.

 

Abbattuto esemplare di Ibis Eremita. L’esposto di WWF

WWF Toscana,  attraverso il suo ufficio legale, sta preparando un esposto per l’uccisione di “Dusti”, un esemplare di Ibis eremita (specie rara e particolarmente protetta) abbattuto in Toscana dai bracconieri nei giorni scorsi.

Si tratta di una nuova vittima del bracconaggio. L’Iris Eremita  abbattuto faceva parte del progetto internazionale Valdrappteam che prevede la migrazione controllata di questi rari uccelli per re-insegnare loro la rotta migratoria dopo che la specie era ad un passo dall’estinzione. Un progetto al quale WWF collabora da anni, ospitando gli animali nei mesi invernali nell’Oasi della laguna di Orbetello. Purtroppo non si tratta del primo individuo che viene ucciso dai bracconieri: prima di lui a dicembre sempre in Toscana sono stati impallinati mentre volavano assieme Theo e Frieda. Altri due ibis, Flaps e Don Muggele (il primo in Toscana, il secondo nel Lazio) sono scomparsi in circostanze sospette. Le indagini sono attualmente in corso. Il bracconaggio continua ad essere una vera e propria piaga per le specie protette ed in particolare per l’ibis eremita visto che gli sforzi del progetto per salvarlo rischiano di essere vanificati dai bracconieri.

Trasporti e servizi. Giornata di disagi oggi a Firenze

Disagi a Firenze. Per la giornata di oggi sarà sospeso dalle 10 alle 16 il servizio di trasporto pubblico della tramvia a Firenze, tra le fermate Alamanni e Strozzi-Fallaci, per il taglio dell’albero nel giardino di Villa Vittoria, nella zona adiacente alla linea tranviaria in via Valfonda.

L’intervento, concordato con la Soprintendenza, è motivato dall’instabilità della pianta e i collegati rischi per la sicurezza. L’aera verde sarà oggetto di un complessivo progetto di sistemazione a verde richiesto dalla stessa Soprintendenza.

I disagi saranno limitati con attivazione di bus sostitutivi, ogni 5 minuti, sull’itinerario da Valfonda a Strozzi-Fallaci. E’ inoltre prevista una fermata intermedia in piazza Indipendenza, nel tragitto di ritorno verso Valfonda.

Alle fermate sarà presente il personale di GEST per fornire informazioni ai passeggeri.

Disagi anche nel quartiere dell’Isolotto dove è stato aperto un cantiere per sistemare la voragine che si è formata in via Viani a partire dal pomeriggio di ieri quando i residenti della zona hanno visto dalle finestre una buca al centro della strada che piano piano si è allargata. Immediato l’allarme a vigili del fuoco e polizia municipale, oltre alla polizia.

Il cedimento è stato causato dalla rottura di un tubo dell’acqua: l’infiltrazione ha fatto cedere il manto stradale. Subito al lavoro le squadre di Publiacqua, che, in una nota, spiega che ad essere sostituiti saranno dodici metri di tubo danneggiato.

Il lavoro di riparazione, annuncia Publiacqua, comporterà possibili forti abbassamenti di pressione e mancanze d’acqua in via Viani, nel tratto da via Signorini a via Torcicoda, in via Torcicoda, in via Lega, in via Vagnetti, in via Soffici e via Borrani. Alla fine di questo intervento sarà iniziato immediatamente il lavoro di ripristino stradale che, salvo imprevisti, terminerà nella serata di oggi.

Firmato l’accordo per il nuovo ponte sul Serchio

Un nuovo ponte sul fiume Serchio, a Lucca, collegherà la SS 12 dell’Abetone e del Brennero e la SP 1 Francigena.

La nuova infrastruttura, già prevista da anni negli strumenti urbanistici di Lucca e inserita tra le opere strategiche del Priim (Piano regionale integrato per le infrastrutture e la mobilità), sarà realizzata grazie ad un accordo sottoscritto dal presidente della Toscana, Enrico Rossi, e dal presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, del sindaco Alessandro Tambellini e del consigliere regionale Stefano Baccelli. L’atto, firmato oggi a Firenze, destina al ponte quasi 14,5 milioni di euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione.

Sulla base dell’accordo siglato, la Regione finanzierà l’opera con un investimento complessivo di circa 15 milioni e la Provincia di Lucca farà da responsabile del procedimento e da stazione appaltante per l’opera. Sarà istituito un collegio di vigilanza, presieduto dallo stesso presidente della Regione, che verificherà il rispetto degli impegni assunti ed in caso di ritardi o inadempienze potrà prima sollecitare al rispetto dei termini previsti, poi procedere alla nomina di un commissario ad acta per garantire la realizzazione dei lavori nei tempi previsti dal cronoprogramma.

“La Regione – ha detto il presidente Rossi – finanzia un’opera con risorse importanti, non una cosa di poco conto. Un’opera cruciale e con un impatto davvero considerevole per la vita delle persone e per il sistema economico di tutta l’area. Un intervento ormai divenuto indispensabile, dato che che un’eventuale chiusura del ponte attuale provocherebbe disagi pesantissimi. Se non dovessero esserci problemi entro il 2019 dovrebbero entrare in azione le ruspe, mezzi che di questi tempi sono molto di moda”.

“Oggi è una giornata importante – ha sottolineato l’assessore Ceccarelli – che vede finalmente il compimento di un lavoro avviato molto tempo fa. Per capire bontà e importanza dell’intervento non credo occorrano ulteriori chiarimenti. L’inizio dell’iter realizzativo è la riprova della grande attenzione della Regione verso l’area interessata e non soltanto per il ponte ma anche per l’intervento più ampio che riguarda gli assi viari. Mi auguro che non ci siano intoppi e che possano essere rispettati i tempi previsti”.

Soddisfazione anche da parte del presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini che ha affermato: “un’opera molto attesa. Un nuovo attraversamento sul fiume che va ad interessare una zona particolarmente satura ma che soprattutto mette in sicurezza la popolazione dato che il Serchio ci ha abituato a situazioni critiche. La firma di oggi sblocca e accelera l’iter che prevede la consegna dei lavori entro la fine del 2019 ed il completamento entro il 2022”. Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha commentato:  “C’è un intero comprensorio che dipende da un ponte ottocentesco e ristrutturato dopo il secondo dopoguerra; immaginatevi le conseguenze in caso di interventi di manutenzione, si fermerebbe un’intera area. Un’opera essenziale, attesa dal 2011 e che soprattutto mette in sicurezza tutto il territorio su cui grava”. Soddisfazione espressa anche dal consigliere regionale Stefano Baccelli: “Nel 2009, a causa di un cedimento del sedime, tememmo un cedimento strutturale del ponte attuale che avrebbe significato la chiusura a tempo indeterminato. Da decenni attendiamo questo nuovo attraversamento. Oggi termina il tempo dei protocolli e degli accordi e si va verso la realizzazione. Ancor prima della viabilità credo meriti di essere sottolineato l’aspetto relativo alla sicurezza”.

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