Ven 26 Apr 2024

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Vlahovic: “Il mio desiderio è portare la Fiorentina in Europa”

Firenze, la Fiorentina sogna di tornare in Europa grazie al calcio di Vincenzo Italiano e ai gol di Dusan Vlahovic. L’attuale capocannoniere del campionato con 16 reti è il simbolo viola nonostante il suo futuro s’annunci lontano da Firenze dopo il no alla pur ricca proposta di rinnovo di Rocco Commisso qualche mese fa.

Le dichiarazioni fatte in Serbia nel corso di un’intervista a Politika.rs parrebbero aprire un piccolissimo spiraglio, intanto l’attaccante classe 2000 in scadenza nel 2023 e nel mirino di molte big italiane e straniere (dalla Juve al Bayern Monaco, dal Chelsea al Real Madrid, dall’Atletico al City) ha fatto capire ancora una volta che non lascerà la Fiorentina a metà stagione. “Se è possibile trovare un compromesso con il presidente Commisso? Mai dire mai, anche se in questo momento sono concentrato su nuove vittorie – ha dichiarato Vlahovic – Lui è prima di tutto un uomo serio e un grande presidente che sa quello che vuole in ogni momento. È molto ambizioso. Ovviamente non ho niente contro di lui, fa tutto parte del lavoro”.

Alla domanda sul futuro ha risposto così: “Come detto più volte a Firenze stiamo scrivendo una bella storia di calcio, abbiamo una buona squadra, grandi calciatori e un grande sostegno da parte dei tifosi. Tutto ciò merita rispetto. Solo Dio sa cosa accadrà prossimamente, il mio desiderio è portare la Fiorentina in Europa dove non giochiamo da tempo. Per il resto staremo a vedere. Come convivo con la pressione di essere un giocatore molto ambito? Discuto di tutto con i miei genitori (loro insieme a mia sorella vengono prima di tutto) e i miei agenti, sono consapevole dii aver fatto un passo importante nella mia carriera, la Fiorentina non è un piccolo club – ha affermato Vlahovic – ma una grande squadra in Italia, con tradizione, tifo, giocatori. Lo scorso anno ho pensato che in questa stagione avrei dovuto ripetermi per aiutare la Fiorentina ad andare in Europa”. Il merito, ha spiegato, va alla sua voglia di migliorarsi sempre e non mollare mai: “Il successo nel calcio dipende sempre dalla testa, io sono fra quelli che non sono mai soddisfatti, cerco sempre di più, posso sembrare arrogante ma io combatto sempre per me e la mia squadra. Intanto aver raggiunto il record di Ronaldo, 33 gol in A nello stesso anno, significa molto per me”.

Non mancano i ringraziamenti, a Ribéry per i suoi consigli (“Mi ha spinto ad allenarmi quando facevo fatica, abbiamo parlato per ore”) e a Prandelli che nell’autunno 2020 gli dette fiducia promuovendolo titolare: “In lui sono raccolte tutte le migliori virtù umane. Ci sentiamo spesso. Non ci sono parole che possano descrivere la mia gratitudine verso questo uomo meraviglioso. Ricordo le sue parole di sostegno, qualunque cosa fosse accaduto lui sarebbe stato con me. Non segnai per cinque partite ma lui mi stette ancor più vicino poi cominciai a fare gol, al Sassuolo, alla Juve e via via. È così che è cominciato tutto”.

Bollata come ”una sciocchezza” la voce secondo cui il figlio del presidente della Serbia è il suo manager, Vlahovic ha svelato gli obiettivi per il 2022: “Voglio che questo anno sia migliore del precedente, che la Fiorentina sia costantemente ai vertici, che io segni ancora di più e un giorno possa giocare in Champions e vincere la ‘Scarpa d’oro'”.

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