🎧 #sicurezzaVera, l’accordo fra Polizia di Stato e locali di Firenze

E’ stato presentato oggi a Firenze il progetto #sicurezzaVera ideato da Fipe-Confcommercio: grazie alla formazione del personale e a una app per fare segnalazioni dirette alla polizia, i pubblici esercizi diventano presidi di legalità nella lotta contro la violenza di genere.

Bar, ristoranti e locali notturni di Firenze e provincia mobilitati contro la violenza di genere: parte il progetto ‘#sicurezzaVera’, ideato dal Gruppo imprenditrici di Fipe (Federazione italiana Pubblici esercizi)-Confcommercio, in sinergia con la Polizia di Stato. Due gli strumenti principali che saranno adottati: la formazione del personale (che si dovranno iscrivere alla piattaforma www.sicurezzavera.it) e un’app per fare segnalazioni dirette alla polizia (‘YouPol’, scaricabile gratuitamente). L’obiettivo è diffondere la cultura della legalità e creare attraverso la rete dei pubblici esercizi un sostegno concreto per combattere
il fenomeno.

“Progettualità sperimentali come ‘#sicurezzaVera’, che vede nella stretta collaborazione tra Stato e cittadino-imprenditore la chiave per massimizzare l’efficacia delle iniziative di sensibilizzazione sulla violenza di genere – ha dichiarato il prefetto della provincia di Firenze Valerio Valenti – ci consentono di portare avanti, con ancora più forza e determinazione, le attività di prevenzione e contrasto quotidianamente svolte dalle forze di polizia”. “La Toscana è all’avanguardia sul territorio nazionale per il contrasto alla violenza di genere- afferma il prefetto – ed è importante che il mondo del commercio e degli esercizi pubblici sia integrato in questa rete. Il rapporto della Prefettura e Confcommercio si è consolidato in questi mesi e stiamo lavorando per far sì che le discoteche e i luoghi di divertimento pubblico si trasformino da luoghi di solo svago in luoghi anche educativi”

Il questore di Firenze Maurizio Auriemma ha sottolineato che “il progetto nasce da un protocollo d’intesa tra la direzione nazionale anticrimine e la Fipe con una particolare attenzione alla violenza di genere: non bisogna mai smettere di parlarne, anzi, questa è un’occasione per fare rete sul territorio tra chi si occupa di prevenzione e repressione di questo reato e queste nuove sentinelle che ci aiutano a intervenire per tempo”. Il questore aggiunge che  “sul fronte della violenza di genere molto è stato fatto ma ancora molto resta da fare, soprattutto in ambito sociale: per questo il nostro impegno deve essere costante e continuo nel tempo”, per l’assessore a sicurezza e pari opportunità Benedetta Albanese “gli esercizi pubblici possono essere un presidio di sicurezza e legalità, è un importante passo avanti nel contrasto alla violenza sulle donne, sia quelle che vi lavorano che tutte noi altre”.

“Quella per il rispetto e la libertà delle donne è la madre di tutte le battaglie”, ha sottolineato Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe Confcommercio e principale promotrice dell’iniziativa. Secondo Aldo Mario Cursano, presidente di Confcommercio Toscana, “le imprese hanno un ruolo attivo nella costruzione di una società migliore”.

Simona Gentili ha intervistato Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana e Valentina Picca Bianchi, presidente nazionale delle donne imprenditrici della Federazione Italiana Pubblici Esercizi del sistema Confcommercio.

🎧 Firenze: presentato ‘Investigare 4.0, Criminologia e Criminalistica – Viaggio nel mondo delle indagini’

E’ stato presentato oggi a Firenze ‘Investigare 4.0’: il libro approfondisce le varie tappe che compongono il processo di indagine, ponendo grande attenzione alle vittime di reati. Un manuale pensato non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini che leggendolo possono avvicinarsi e comprendere meglio la materia.

Nel nostro ordinamento giudiziario, la vittima tende spesso ad essere trascurata, perché il codice di procedura penale si concentra sul processo, sull’operato dei giudici e sulla gestione e sui diritti dell’indagato e tende a trascurare la vittima di reato. Il tema della vittimologia è stato al centro della presentazione del libro “Investigare 4.0, Criminologia e Criminalistica – Viaggio nel mondo delle indagini”.

Il volume, curato dal vice capo della Polizia prefetto Vittorio Rizzi e della professoressa Anna Maria Giannini, direttrice del dipartimento di psicologia generale presso “La Sapienza”, è il frutto della collaborazione di diverse professionalità che operano nel campo della sicurezza.
Il testo si è avvalso del contributo di psicologi, dirigenti e tecnici forensi, che hanno non solo una competenza specifica e consolidata nel tempo ma anche il riscontro nella pratica quotidiana del loro sapere.

La presentazione, organizzata dall’Associazione Nazionale Funzionali della Polizia di Stato, dall’Associazione Lorenzo Guarnieri e dall’Università degli Studi di Firenze, si è tenuta a Firenze, alla presenza della Rettrice dell’Università e del Prefetto e del Questore di Firenze, e si è focalizzata sull’importanza di costruire un processo investigativo che tenga conto dell’importanza della vittima di reato, sia per avere una investigazione più efficace, sia per evitare fenomeni di vittimizzazione secondaria che danneggiano le vittime stesse e le loro famiglie. Tutto questo in linea con la direttiva europea 219/2012 che stabilisce quali sono i diritti minimi delle vittime di reato.

Il prefetto di Firenze, Valerio Valenti, ha sfruttato l’occasione per far riflettere anche in merito ai nuovi tipi di reato, che colpiscono prevalentemente le nuove generazioni: “Siamo in un mondo in continua evoluzione, penso soprattutto a tutti quei reati ormai crescenti che riguardano il mondo giovanile su cui secondo me saremo chiamati presto a dare risposte. Vedere questi ragazzi che sono vittime, ma anche carnefici è un tema su cui noi come prefetti, come operatori del territorio, insieme alle istituzioni locali proviamo a dare risposte ogni giorno. Credo che la filosofia del fare debba ispirare tutti noi, credo debba metterci di fronte alla concretezza delle risposte che siamo chiamati a dare. Di
chiacchiere ne sentiamo tante, anche troppe, per questo il web è
devastante, ma noi siamo chiamati a fare, provando a dare risposte concrete anche sotto il profilo della prevenzione perché questo chiedono i cittadini”.

Simona Gentili ha intervistato Maurizio Auriemma, questore di Firenze.

Lega, incendiata la campanelliera della sede di Firenze

Firenze, ignoti hanno cercato di dare fuoco alla sede della Lega lo riferisce postando su Facebook il segretario comunale del partito Federico Bussolin.

È accaduto nella tarda serata di ieri, mentre, spiega il segretario della Lega Bussolin, “alcuni di noi erano dentro per una riunione”: “Abbiamo spento subito la fiamma” che, dalla foto postata su Fb, ha interessata la campanelliera.

“E’ uno schifoso tentativo di metterci paura, ma non ci riusciranno. Andiamo avanti”, scrive sempre Bussolin. “Vile attentato alla sede della Lega di Firenze, speriamo che i colpevoli vengano presto consegnati alla giustizia”, commenta in una nota il commissario regionale della Lega Mario Lolini esprimendo “massima vicinanza e solidarietà” a “Bussolin e ai militanti che con lui erano nella sede. Solo la loro prontezza ha evitato conseguenze ben più gravi. Speriamo che con la visione dei filmati le forze dell’ordine assicurino alla svelta i colpevoli alla giustizia e che questi vengano puniti in maniera severa”.

“Sono fatti che non dovrebbero accadere. Sono molto dispiaciuto di questo episodio anche perché è il primo che si caratterizza per le modalità con cui è stato realizzato. L’auspicio è che sia un episodio isolato. Tuttavia l’avvicinarsi delle elezioni e il clima politico effervescente di queste settimane possono aver innescato questo tipo di reazione che stigmatizzo in maniera molto dura”. Lo ha detto il prefetto di Firenze Valerio Valenti, a margine di una iniziativa a Palazzo Vecchio, a proposito del tentativo di incendio di ieri sera alla sede di Firenze della Lega di Salvini. “Mi auguro che attraverso le telecamere di sorveglianza sarà possibile risalire alle origini di questo episodio”, ha aggiunto Valenti. (ANSA).

Solidarietà’ viene espressa anche sulla pagina Facebook di Bussolin da parte dei sostenitori della Lega: “Tutta la mia solidarietà a tutti voi, forza ragazzi non ci lasciamo intimidire da questa gentaglia, forza Lega” mentre qualcun altro identifica già ‘potenziali’ autori del gesto: “Sono le Coperative rosse ricambiate con la stessa moneta” accusa e incita alla reazione Teresa.

“Un gesto vile che condanniamo con forza. Un atto intimidatorio inaccettabile in una città aperta e democratica come la nostra. La violenza non ha niente a che fare con il confronto politico civile. La mia solidarietà alla Lega di Firenze”. Lo ha scritto, su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito del tentativo di incendio di ieri sera alla sede fiorentina della Lega mentre era in corso una riunione.

Calcio storico: divieto di vendita acolici e bevande in vetro

Firenze – L’ordinanza sarà in vigore dalle 14 alle 21 durante i giorni delle partite del calcio storico fiorentino.

Ordinanza del prefetto di Firenze Valerio Valenti per vietare, in occasione delle partite del calcio storico fiorentino in programma in piazza S.Croce il 10, l’11 e il 24 giugno, dalle 14 alle 21 la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche e la somministrazione e vendita per asporto di ogni altra bevanda contenuta in bottiglia di vetro o lattina a tutti gli esercizi pubblici e attività ambulanti insistenti all’interno dell’area transennata.

In particolare, è interessata la zona delimitata da Via dei Benci, Borgo dei Greci, Via dell’Anguillara, Via Torta, Via Verdi, Via G. da Verrazzano, Via de’ Pepi, Largo Piero Bargellini, Via Magliabechi, dalle 14 alle 21. Sarà altresì vietato, spiega una nota della prefettura, “introdurre e detenere nell’area interessata dalla manifestazione sportiva bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, bottiglie e contenitori di vetro e/o lattine, artifici pirotecnici o altri materiali esplodenti e qualunque genere di bomboletta spray contenente principi urticanti”.

Le misure di sicurezza per le partite del Calcio storico sono state tra i temi all’ordine del giorno della riunione odierna del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica. L’ordinanza è stata adottata “tenuto conto della portata dell’evento e, dunque, della prevedibile partecipazione di un elevato numero di persone” che rendono necessarie “misure adeguate a prevenire ogni possibile azione violenta e antisociale, anche connessa all’uso di bevande alcoliche, atta a creare disordine e mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità dei soggetti partecipanti alla manifestazione”.

🎧 Prefetto: alle Cascine problema sicurezza, ma gli spari di ieri sono un episodio a sè

Lo ha detto il prefetto di Firenze Valerio Valenti a proposito di quanto accaduto ieri alle Cascine dove, secondo la ricostruzione fatta, un poliziotto, poi arrestato per resistenza, ha sparato due colpi di pistola dopo una discussione con un’altra persona che avrebbe ferito con un coltello.

Quello di ieri alle Cascine “mi sembra un episodio. Un episodio che ha i suoi connotati che vede una singola persona, un poliziotto aver agito per motivi che saranno poi oggetto di ulteriori indagini. Esiste un problema più diffuso di sicurezza: è notorio che in quell’area c’è un tema legato allo spaccio, abbiamo operato in questi mesi per fronteggiare e per ridurre questo disagio, soprattutto nella parte del centro storico, nelle piazze più importanti, alla stazione. Chi dice quindi che bisogna mettere un presidio fisso non conosce le dinamiche con cui si affrontano questi problemi”.

Lo ha detto il prefetto di Firenze Valerio Valenti, a margine dellevento a Palazzo Vecchio per ricordare la strage di via dei Georgofili, a proposito di quanto accaduto ieri alle Cascine dove, secondo la ricostruzione fatta, un poliziotto, poi arrestato per resistenza, ha sparato due colpi di pistola dopo una discussione con un’altra persona che avrebbe ferito con un coltello.

“Dobbiamo mettere in campo ogni possibile strategia di intervento per evitare che quella zona elle Cascine  diventi davvero terra di nessuno – ha aggiunto -. Mi sento di dire che l’azione della magistratura e delle forze di polizia è molto incisiva, sta dando anche parecchi risultati. Lo ha dimostrato il fatto che ieri in pochi minuti si è ricostruito quello che era successo, che ripeto mi sembra essere un episodio, un singolo soggetto protagonista di questa vicenda e che quindi va assolutamente ricondotto in questo ambito”.

🎧 Strage Georgofili: “trattativa Stato-Mafia ci fu”

Lo ha detto Luigi Dainelli, presidente Associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, in occasione di un’iniziativa, stamani nel salone dei Cinquecento in palazzo Vecchio, in ricordo della strage del 27 maggio 1993.

“La trattativa Stato-Mafia c’è stata, tanto che dal 1994 le stragi sono finite. Può darsi che la mafia abbia ottenuto quello che chiedeva: spero un giorno di poter scoprire tutta la verità”. Lo ha detto Luigi Dainelli, presidente Associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, in occasione di un’iniziativa, stamani nel salone dei Cinquecento in palazzo Vecchio, in ricordo della strage del 27 maggio 1993.

“Per noi non esiste un anniversario, tutti i giorni è un dolore che si rinnova e che non finirà mai – ha aggiunto -. Sento dire che bisogna ricordare i 30 anni nel 2023, in tanti si butteranno su questa commemorazione anche perché ci sono le elezioni politiche: persone che magari non rivedremo mai più. Per questo dico che per noi non esiste anniversario”.

Tra i presenti all’evento sulla strage dei Georgofili,  il prefetto Valerio Valenti che ha parlato di “una pagina della storia italiana che ha segnato tutto il Paese, come i fatti hanno dimostrato, dalla Sicilia fino a qui” e ha ricordato Gabriele Chelazzi, il pm che individuò e fece condannare mandanti ed esecutori delle stragi ’93-’94. “Chelazzi è stato una punta di diamante come tanti altri giudici che hanno lavorato sul fronte dell’antimafia e hanno portato a casa risultati importanti – ha detto -. I Georgofili rappresentano una svolta, si è passati dalla teoria che la mafia era radicata solo al Sud alla certezza che invece la strategia mafiosa riguardava anche beni artistici, monumentali e andava combattuta a 360 gradi sul territorio nazionale”.

“Se la pericolosità si misura in termini di vittime potrei dire che oggi le mafie sono meno pericolose. Ma in realtà questo non è questo il metodo per misurare la pericolosità della mafia, che si infiltra in maniera subdola e in maniera assolutamente ormai invisibile nell’economia e nel sistema della legalità. Le mafie sono pericolose tanto quanto lo erano una volta” ha aggiunto  Valenti.  “Bisogna adeguare gli strumenti di contrasto a questi fenomeni, potenziando anzitutto la prevenzione, i sistemi con cui si intercettano i circuiti finanziari che sono quelli molto più appetiti oggi dalla mafia – ha aggiunto -. E’ un tema ancora attuale”.

L’assessore alla cultura della memoria e della legalità Alessandro Martini ha parlato di “ferita che non si rimargina”, sottolineando che questa “è la mattina dei giovani, sono felice che siano presenti qui in tanti”. Tra gli interventi quello del consigliere speciale del sindaco Nardella per la legalità Giuseppe Quattrocchi: “Sono date insopportabili da ricordare, anche per il pensiero di quello che è accaduto e di quello che Chelazzi è stato per Firenze e per noi magistrati”, ha sottolineato.

 

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