Sacchi assessore alla cultura a Milano, Sala ci pensa

Sacchi assessore alla Cultura. Non più a Firenze, ma nella sua Milano. Si parla della possibilità che l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano finisca a Tommaso Sacchi (milanese di nascita, ma che ricopre lo stesso ruolo a Firenze, nella giunta di Dario Nardella, con cui Sala ha ottimi rapporti, ndr).

L’ipotesi è in campo. I classici rumor del ‘totogiunta’, certo, eppure stando a quanto apprende l’agenzia Dire dagli ambienti fiorentini il neo rieletto Beppe Sala starebbe pensando di riportarlo a casa, con un posto di primo piano nella giunta bis. Firenze-Milano andata e ritorno, ma senza strappi. Ne complicazioni politiche se la cosa dovesse andare davvero in porto. Del resto la sintonia politica e la stima tra Sala e il sindaco Dario Nardella sono note.

Negli ultimi anni, poi, le due città non sono state avare di suggestioni comuni da costruire sull’asse della Tav: dalla moda all’artigianato, passando per il turismo e la cultura appunto. Progetti e dossier messi in freezer anche dal Covid e che Sacchi, da anello di congiunzione, potrebbe rilanciare. Sacchi, però, resta sotto coperta. E con le voci che aumentano si tuffa nel bilancio dell’Estate Fiorentina: più di un milione di presenze, 1.200 eventi, 142 soggetti coinvolti, 15 tra festival e grandi rassegne, 16 spazi estivi sparsi per la città, il tutto spalmato in quattro mesi di programmazione. Un milione stanziato per i costi del cartellone, tradotto “un euro a partecipante” con un ritorno superiore al doppio: 2,4 euro a testa visto “che il valore dei progetti è di 2,4 milioni”, fa i conti Sacchi che resta concentrato su Firenze e getta le basi per l’edizione 2022 della kermesse.

Quella del prossimo anno, anticipa, si intitolerà “Tre passi avanti”, un po’ per evidenziare una “ripartenza di slancio dopo il Covid”, un po’ per omaggiare la Bandabardò con tanto di concerto dedicato a Erriquez, recentemente scomparso. Tra le altre novità annunciate dall’assessore, inoltre, compare una premialità per le associazioni che organizzeranno eventi ad agosto, l’avviso pubblico per i contributi in uscita in anticipo, già a dicembre, e un grande spettacolo sugli anni ottanta: ‘Firenze back to ’80’, una retrospettiva multidisciplinare e diffusa dedicata al decennio. E c’è la conferma dei concerti sul sagrato di Santo Spirito.  (Fonte Agenzia DIRE)

ISS: “Dopo 7 mesi vaccini mRna restano altamente efficaci”

Roma, dal quarto Report dell’Istituto superiore della Sanità (ISS) e del Ministero della Salute, che monitora mese per mese la durata dell’efficacia degli immunizzanti e ha esaminato i dati di oltre 29 milioni di persone emerge che dopo 7 mesi vaccini mRna resterebbero altamente efficaci.

Secono il rapporto ISS i vaccini anti-Covid a mRna manterrebbero una elevata protezione dal contagio (all’89%) nella popolazione generale dopo sette mesi dalla somministrazione. Protezione che resta alta anche contro il ricovero e il decesso, cioè pari al 96% e al 99%, a sei mesi dalla seconda dose.

L’analisi rileva invece una lieve diminuzione nella protezione dall’infezione (sintomatica o asintomatica) in alcuni gruppi specifici, come negli immuno-compromessi e nei fragili. E proprio in vista di una terza dose per queste ultime due categorie di individui, la commissione Ue sta valutando ‘se e come aggiornare’ il Green Pass europeo.

Al momento – ha sottolineato il portavoce – il Green Pass europeo non prevede “una scadenza” per la seconda dose ma solo per chi è guarito dal Covid (sei mesi). E il trattamento regolatorio della terza dose “non è chiarito”, dato che la legge “è stata redatta molto prima” del dibattito sull’utilizzo della cosiddetta dose booster. La commissione – è stato aggiunto – sta “seguendo gli sviluppi per fornire tutti gli aggiornamenti necessari”.

Nel mentre i numeri dell’epidemia in Italia si mantengono sostanzialmente stabili: secondo i dati di mercoledì 6 ottobre sono risultati positivi al test in 3.235, martedì erano 2.466. Sono invece 39 le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 50 di martedì. Eseguiti 301.773 i tamponi molecolari e antigenici, mentre martedì ne erano stati fatti 322.282.

Il tasso di positività è allo 1,07%, in aumento rispetto allo 0,76% del giorno prima. In diminuzione i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 415, ossia 18 in meno di martedì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 24 (ieri 18). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.872, 96 meno di i martedì.

Tornando al Report dell’Iss, l’analisi sottolinea che nelle persone immunocompromesse si osserva una riduzione dell’effetto protettivo del vaccino verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose. La stima in questo caso – dicono i ricercatori – presenta una variabilità elevata dovuta in parte al ridotto numero di soggetti inclusi in questo gruppo ma anche connessa alla diversità delle patologie che rientrano in questa categoria. Confrontando i dati tra gennaio e giugno 2021, periodo in cui predominava la variante Alfa, con quelli tra luglio e agosto, a prevalenza Delta, emerge una riduzione dell’efficacia contro l’infezione dall’84,8% al 67,1%.

Resta invece alta l’efficacia contro i ricoveri (91,7% contro 88,7%). Del resto, in buona parte gli scienziati continuano a dire che la terza dose almeno per adesso non riguarda l’intera popolazione ma soltanto chi ha bisogno del booster.

A cominciare dall’immunologo dell’Università di Milano e membro del Comitato scientifico Sergio Abrignani, che afferma: “La terza dose non serve che la facciano tutti, adesso. Ora è importante che ai cittadini vengano somministrate la prima e la seconda dose dell’immunizzante”.

Intanto la Svezia ha deciso di frenare con il vaccino di Moderna per chi ha meno di 30 anni per possibili rischi di infiammazione cardiaca. “La miocardite e la pericardite scompaiono spesso da sole, dicono le autorità, senza provocare problemi duraturi, ma i sintomi devono essere valutati da un medico”. E su questo Ema ‘valuterà i dati’.

“CSI in Tour – a ciascuno il suo sport”

Presentato ‘CSI in tour. A ciascuno il suo sport’, manifestazione ideata nel 2015 dal comitato toscano del Centro Sportivo Italiano, che riparte dopo la sospensione causata dalla pandemia.

La ripartenza tour del CSI avviene con un importante evento che si svolgerà a Firenze all’interno del Parco delle Cascine, dove verrà allestito un “Villaggio dello Sport” nel quale le società sportive, gruppi parrocchiali, circoli ricreative, liberi cittadini potranno usufruire delle strutture sportive in modo gratuito. In ottemperanza alle normative vigenti.

In podcast le dichiarazioni del presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

Si svolgeranno tornei e rassegne di basket, pallavolo, calcio 3×3, danza, arti marziali. Giochi ludico-motori e di animazione verranno svolti sotto la guida di animatori sportivi e istruttori.

“CSI in tour” vuol essere anche un luogo di incontro e di socializzazione, un modo di avvicinare tante persone allo sport, nello spirito della Carta Etica dello Sport della Regione Toscana a cui il CSI Centro Sportivo Italiano ha aderito.

L’evento del 9 e 10 ottobre, al quale sono attese migliaia di persone, vuol rappresentare anche simbolicamente un momento importante della ripartenza delle attività dell’Associazione e anche dello stesso “CSI in tour”, che proseguirà con altre tappe in località della regione

Nel corso dell’evento, domenica mattina, sempre nel Parco delle Cascine, si svolgerà un convegno dal significativo tema “L’educazione sfida lo sport”, con la partecipazione dell’assessore comunale Alessandro Martini, la vice-presidente della regione Toscana Stefania Saccardi, il vescovo della Cet delegato per lo sport Mons. Andrea Migliavacca e il presidente nazionale del CSI Vittorio Bosio. Sono, naturalmente, attesi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessore allo sport del comune di Firenze Cosimo Guccione.

🎧 L’Estate Fiorentina ’22 per Erriquez, bilancio positivo per edizione ’21

Con una conferenza stampa dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, si chiude, con un milione di presenze, l’Estate Fiorentina 2021, ma già si pensa al prossimo anno: il titolo del 2022 sarà “tre passi avanti”, per evidenziare una ripartenza di slancio dopo il Covid, ma anche come omaggio ad una canzone della Bandabardò e ad Erriquez, a cui sarà dedicata la prossima Estate ma anche un evento specifico.

Tra le altre novità annunciate dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi per l’Estate Fiorentina ’22, una premialità per le associazioni che organizzeranno eventi ad agosto, dicembre e un grande spettacolo sugli anni Ottanta, l’avviso pubblico per i contributi in uscita già a dicembre.

In podcast l’intervista all’assessore Sacchi, a cura di Gimmy Tranquillo.

Sulle novità 2022, Sacchi ha annunciato dunque un concerto dedicato a Erriquez della Bandabardò, recentemente scomparso, e ‘Firenze back to ‘80’, una retrospettiva multidisciplinare e diffusa dedicata a quel decennio. Ci sarà anche un progetto letterario su alcuni scrittori nati nel 1922 di cui ricorre il centenario della nascita, tra cui Pasolini, Bianciardi e Fenoglio.

Nel bando, che uscirà in anticipo rispetto al passato ovvero a dicembre, saranno premiati progetti che si svolgeranno in periferia, quelli che sfrutteranno anche le tecnologie in digitale e quelli che prevederanno eventi in agosto, mese tradizionalmente più ‘vuoto’. Novità anche in piazza del Carmine: dopo il fortunato esordio del ‘salotto letterario’, il prossimo anno l’evento diverrà più strutturato con nuove presentazioni di libri e piccola caffetteria. A Santo Spirito torneranno invece i concerti sul sagrato.

“Abbiamo scelto – ha dichiarato l’assessore Sacchi – di mantenere l’investimento di un milione di euro sull’Estate malgrado i danni della pandemia perché siamo profondamente convinti che la cultura, gli spettacoli, il cinema, il teatro e la danza siano cardini imprescindibili della ripartenza. Quindi la manifestazione è costata un euro a partecipante ma ha prodotto 2,4 euro come ritorno dato che il valore dei progetti è di due milioni e 400 mila euro. Siamo molto orgogliosi che una manifestazione come questa sia così cresciuta negli anni e che sia riuscita a farsi conoscere ed apprezzare anche fuori dai confini fiorentini”.

L’Estate 2021 ha visto oltre 1 milione di presenze, 1200 eventi, 142 soggetti coinvolti, 15 tra festival e grandi rassegne (che hanno visto partecipare oltre 600mila persone), 16 spazi estivi sparsi per la città, il tutto spalmato in quattro mesi di intensissima programmazione. Organizzata da MUS.E con una grafica studiata appositamente dagli studenti di IED Firenze, l’Estate Fiorentina 2021 ha visto premiati i progetti che hanno privilegiato la capacità di rivitalizzare le aree periferiche della città, di animare gli spazi culturali cittadini o le biblioteche anche decentrate e le attività legate alle celebrazioni dantesche 2021, in occasione del settimo centenario dalla morte del Sommo Poeta portando appuntamenti in tutti e cinque i quartieri della città. Coinvolte tutte le biblioteche comunali e poi il Parco delle Cascine con la Manifattura Tabacchi, la neonata Ultravox Arena, il P.A.R.C, PIA Palazzina Indiano Arte e il Teatro del Maggio senza dimenticare il Forte Belvedere, con le mostre e gli eventi.

E poi i 16 spazi dell’estate, grandi catalizzatori di attenzione, dove sono stati realizzati più di 1000 eventi in quattro mesi e hanno visto circuitare circa 6mila persone al giorno: dal Circolo Aurora a Molo Firenze, alla Limonaia di Villa Strozzi all’Off bar nel giardino della Fortezza da Basso, da La Toraia al Giardino delle Rose, dall’Anconella Garden al Giardino Artecultura, da River Urban Beach a Light Giardino di Marte, da Le Murate a La Montagnola a Coverciano, dalle Serre Torrigiani in piazzetta al Fiorino sull’Arno fino a San Marco Music Garden e al Villaggio Ultravox.

Grande successo per i 15 grandi festival dell’estate, che saranno tutti riconfermati: La città dei lettori, Festival Toscana Classica, Musart, Future Perfect, Apriti cinema, Cirk Fantastik, Lattexplus, Italian Brass Week, Secret Florence, Florence Folks Festival, Firenze dall’alto, Festival au desert, Copula mundi, Florence Jazz Festival e Genius Loci organizzato da Controradio Club, Controradio e Opera di Santa Croce, che ha visto tutti gli appuntamenti andare sold out in prenotazione, regalando a chi ha partecipato, il ricordo di performance e spettacoli di grandissima emozione.

🎧 Giani, ormai superata quarta ondata grazie ai vaccini

Firenze, si è mostrato ottimista il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, sull’andamento della situazione sanitaria causata dal Coronavirus, ipotizzando il superamento della quarta ondata della pandemia.

“La quarta ondata ormai è superata – ha detto Giani – perché eravamo arrivati ad avere 4.880 contagi la settimana a cavallo di ferragosto e ora dopo sette settimane di diminuzione continua anche questa settimana sta dando questa sensazione, arriveremo a circa 1.500 contagi”.

“Il tutto – ha aggiunto Giani – è merito delle vaccinazioni, abbiamo raggiunto l’81% di vaccinati in Toscana e questo ha creato una sorta di immunità di gregge quindi, nonostante le condizioni climatiche che potrebbero favorire il virus invece vediamo una diminuzione”.

“Il pensiero va all’anno scorso quando in una settimana come questa, da una settimana all’altra raddoppiavano i contagi e poi vedevamo con la disperazione desidera vicino, ma in generale tutta la comunità, vedevamo arrivare a 70 i morti in un giorno o addirittura a 2700 i contagi in un giorno a fine ottobre.

I dati di oggi riferiti da Giani: I nuovi casi Covid registrati nelle 24 ore in Toscana sono stati 229 su 18.043 test di cui 8.748 tamponi molecolari e 9.295 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 1,27% (3,2% sulle prime diagnosi. Rispetto a ieri i nuovi positivi nella regione sono in aumento (erano stati 154 al rilevamento di ieri) su un minor numero di esami effettuati (erano stati processati in laboratorio 19.684 test di cui 7.210 tamponi molecolari e 12.474 test rapidi) pertanto il rapporto fra nuovi casi e esami fatti risale nettamente dallo 0,78% di ieri.

Omicidio Niccolò Ciatti: Farnesina, principale accusato consegnato all’Italia

Omicidio Niccolò Ciatti: sarà consegnato all’Italia  Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato di aver ucciso Niccolò Ciatti quattro anni fa in una discoteca in Spagna. La notizia è stata diffusa ieri sera con una nota del ministero degli Esteri. L’autorizzazione alla consegna fa seguito ad un mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nel 2020.

Verrà presto estradato dalla Germania in Italia il giovane russo di origine cecena, Rassoul
Bissoultanov, ritenuto uno dei responsabili del brutale pestaggio del ventiduenne fiorentino Niccolò Ciatti, morto il 13 agosto del 2017 in Spagna dopo essere stato picchiato mentre era in una discoteca di Lloret de Mar. Soddisfatta la Farnesina per la decisione delle autorità tedesche di consegnare Rassoul alla giustizia italiana, come hanno chiesto in tutti questi anni i familiari di Niccolò.

“La Farnesina esprime grande soddisfazione per la decisione delle Autorità giudiziarie tedesche in merito alla consegna alle Autorità italiane del cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio del giovane connazionale Niccolò Ciatti, avvenuto il 13 agosto 2017 in Spagna“. E’ quanto si legge in una nota del Ministero degli Esteri. “L’autorizzazione alla consegna -prosegue la nota- fa seguito ad un Mandato di Arresto Europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nel 2020, sulla base del quale le Autorità tedesche hanno proceduto il 3 agosto scorso all’arresto nel loro territorio nazionale del cittadino russo”. “I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l’accusato possa sottrarsi alla giustizia”, conclude la Farnesina.

“L’estradizione in Italia e la detenzione in carcere è l’unico modo per impedire la fuga di questo assassino, fuga tentata il 3 agosto 2021 dopo aver ottenuto da un giudice spagnolo un permesso per recarsi a Strasburgo per ritirare dei documenti, ma chissà perché era già in Germania….. dare la libertà ad un vero assassino è vergognoso…”. Lo scrive stamani su Fb Luigi Ciatti, riguardo all’estradizione accordata dalla Germania all’Italia per uno degli imputati dell’omicidio del figlio.

“La Germania ha deciso di consegnare alle autorità italiane il cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio di Niccolò Ciatti, avvenuto il 12 agosto 2017 in Spagna. Un passo molto importante verso la ricerca di giustizia che da sempre la famiglia di Niccolò e la comunità di Scandicci tutta, sta ricercando ormai da oltre 4 anni. Davvero speriamo che ora si possa finalmente celebrare il processo per l’accertamento delle responsabilità”. Lo afferma Sandro Fallani, sindaco di Scandicci (Firenze), dove abita la famiglia Ciatti.

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