🎧 Cesvot presenta ‘I care, studiamo insieme’

Firenze, presentato il progetto di volontariato ‘I Care: studiare insieme’, che nasce dalla volontà di Cesvot e di Fondazione CR Firenze di ridurre le carenze educative scolastiche emerse in tempo di pandemia. Collaborano l’associazione Meeting Point, la scuola secondaria di primo grado “P. Calamandrei”, la Scuola di Giurisprudenza e la Scuola di Economia e Management dell’Università degli Studi di Firenze.

Seguendo il progetto di Cesvot due pomeriggi la settimana, 30 alunni e alunne della scuola secondaria di primo grado “P. Calamandrei” saranno affiancati da studenti dell’Università di Firenze per lo svolgimento dei compiti e l’approfondimento delle materie scolastiche.

In podcast l’intervista a Federico Gelli, presidente di Cesvot, a cura di Gimmy Tranquillo.

L’obiettivo è anche far acquisire agli alunni e alle alunne autonomia e senso di responsabilità. Gli obiettivi di I Care sono: offrire una risposta concreta per aiutare gli studenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado e realizzare esperienze di volontariato fra gli studenti dell’Università di Firenze.

I partecipanti verranno dotati di un computer portatile, che resterà in omaggio a chi parteciperà con continuità agli incontri formativi. I pc sono la prima concreta attuazione dell’accordo firmato alcuni giorni fa tra l’Amministratore delegato TIM Luigi Gubitosi e il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori che ha consentito la donazione alla Fondazione di oltre 600 pc e laptop destinati espressamente alla formazione digitale dei giovani che vivono in famiglie in difficoltà.

I 30 studenti universitari, che ad oggi hanno aderito al progetto, sono iscritti alle Scuole di Giurisprudenza ed Economia e Management dell’Università di Firenze ed hanno già partecipato alla giornata di formazione.

La partecipazione al progetto garantirà loro il riconoscimento di Crediti Formativi Universitari, e avranno un bonus di 50 euro per l’acquisto di libri presso la “Libreria Campus”.

Per i ragazzi è previsto anche un servizio di accompagnamento gratuito, a cura dell’associazione Meeting Point, fino alle aule di studio messe a disposizione all’interno del First Lab del Polo Universitario di Novoli. Gli incontri di studio si svolgeranno da ottobre 2021 a maggio 2022 due volte alla settimana dalle 15 alle 17.

Commenta Federico Gelli, presidente di Cesvot: “Come dimostra l’ultimo rapporto a cura dell’Osservatorio della Caritas di Firenze, la povertà educativa fra gli studenti è in pesante crescita, sia sotto il profilo dell’apprendimento sia sotto quello delle competenze relazionali. Si tratta di una condizione aggravata dalla pandemia. L’aumento della povertà economica delle famiglie si è spesso tradotto in povertà educativa dei minori. È necessario intervenire. Con il progetto I care vogliamo sperimentare un modello replicabile, che possa contribuire a far studiare con tranquillità bambine e bambini, grazie alla forza del volontariato di giovani studenti universitari disponibili a donare il loro tempo, il loro sapere e la loro capacità di relazione”.

“Abbiamo molto a cuore questo progetto – ha dichiarato il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – perché interviene nell’ambito educativo che è stato tra i più colpiti dalla pandemia e verso il quale la nostra Fondazione si sta impegnando moltissimo. In questa occasione non solo assistiamo ad una bellissima collaborazione tra Istituzioni e associazioni ma possiamo distribuire degli apparati tra quelli che ci sono stati donati da TIM e che sono stati opportunamente rigenerati in modo da renderli perfettamente efficienti e ridurre gli impatti ambientali connessi al loro smaltimento. Una operazione che ha dunque molteplici valenze e che dimostra che, se c’è la volontà e c’è una buona idea, ci sono i mezzi e le persone che hanno la capacità di attuarla’’.

Alla presentazione del progetto I care erano presenti Lucia di Giovanni, professoressa e dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Calamandrei di Firenze; Paola Lucarelli, presidente della Scuola di Giurisprudenza e docente ordinaria di Diritto Commerciale all’Università degli Studi di Firenze; Marco Bellandi, presidente della Scuola di Economia e Management e professore ordinario di Economia applicata del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli Studi di Firenze; Marco Pierini, professore ordinario di progettazione meccanica e costruzione di macchine del Dipartimento di Ingegneria Industriale di Unifi, prorettore di Unifi al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale; Sara Funaro, assessora Educazione e Welfare del Comune di Firenze; Luigi Paccosi per l’Associazione Meeting Point

Gkn: presentato in Parlamento progetto legge delocalizzazioni

Primi firmatari del testo sono la deputata Yana Ehm, del Gruppo misto. e il senatore Matteo Mantero, di Potere al Popolo. Salvetti (GKN): “Quello che facciamo oggi è togliere alibi e scuse sulla legge anti delocalizzazioni”

Più potere di intervento allo Stato: l’impresa ha l’obbligo di comunicare preventivamente al governo il progetto di chiusura di un sito produttivo e deve presentare al ministero per lo Sviluppo economico un piano per la salvaguardia dei lavoratori. La Cdp ha poi la possibilità di entrare nella proprietà. Sono alcuni dei cardini della proposta di legge che è stata presentata oggi  aMontecitorio alla presenza di una rappresentanza dei lavoratori GKN.

La proposta di legge anti delocalizzazioni, che verrà depositata sia alla Camera che al Senato,  è stata elaborata da un gruppo di giuristi e  si basa sulle proposte dei lavoratori Gkn, l’azienda di Campi Bisenzio la cui proprietà ha aperto una procedura di licenziamento collettivo: 422 operai. Primi firmatari del testo sono il senatore Matteo Mantero, di Potere al Popolo, e la deputata Yana Ehm, del Gruppo misto.

“In un mondo diverso – ha spiegato in una conferenza stampa alla Camera Dario Salvetti, in rappresentanza dei lavoratori Gkn – il Parlamento e il governo sarebbero intervenuti da tempo. Quello che facciamo oggi è togliere alibi e scuse sulla legge anti delocalizzazioni. Con questa proposta poniamo vincoli alle aziende. Sono regole, non è una rivoluzione, e le regole, quando sono chiare, sono utili a tutti”. Alla Camera i firmatari sono 26, compreso Elio Vito, di FI, che ha annunciato la sua adesione nel corso della conferenza stampa.

“Questa è un giornata storica – ha spiegato la deputata Ehm – La proposta di legge è stata scritta non sulle ma con le teste dei lavoratori della Gkn. E’ un intervento normativo deciso e concreto. Alcune battaglie devono andare oltre il colore politico, per questo lancio un appello a tutti i colleghi a dare seguito alle parole di vicinanza ai lavoratori, firmando la proposta di legge”. “Il tema delle delocalizzazioni – ha aggiunto il senatore Mantero – è un tabù per la politica che, purtroppo, fa più spesso l’interesse delle aziende che quello dei lavoratori. Lo Stato non deve solo essere un ammortizzatore delle crisi, ma deve avere un ruolo, anche collaborando a ricostruire il piano di ristrutturazione”.

Oggi è una giornata storica. Da fiorentina e ancor di più da rappresentante di tutti i cittadini e le cittadine nelle istituzioni è stato per me oggi un grande onore oltre che una forte responsabilità poter portare alla Camera dei Deputati le istanze dei lavoratori Gkn”, così la deputata del Gruppo Misto, Yana Chiara Ehm, che ha presentato stamane la proposta di legge anti delocalizzazioni a sua prima firma, elaborato dai lavoratori Gkn, con il supporto dei giuristi democratici.
“Ci tengo a ribadire: si tratta di un testo creato con le loro teste e non sulle loro teste. É arrivato il momento di mettere un punto definitivo a tutte quelle deroghe ormai improcrastinabili all’art. 41 della Costituzione, che sottolinea come la libera iniziativa privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, ribadisce Ehm. “Questo è un importante passo, nato da un caso specifico ma volto a risolvere una questione annosa per tutto il Paese. Per questo mi appello a tutti i colleghi: Unitevi in questa battaglia e firmate la proposta di legge. Passiamo dalle parole di vicinanza, ai fatti:i diritti non conoscono colori politici”.
NELL’AUDIO LE INTERVISTE A Yana Ehm, del Gruppo misto e Al senatore Matteo Mantero, di Potere al Popolo

Firenze: perquisita sede GEST, avrebbe nascosto una parte dei ricavi dei biglietti

Nell’ambito delle stesse indagini stamani effettuate acquisizioni di documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.

Avrebbe occultato parte dei ricavi dovuti alla vendite dei biglietti per evitare di doverne restituire una quota al Comune di Firenze. Per questo motivo la guardia di finanza ha eseguito una perquisizione stamattina  nella sede di Gest spa, società di gestione della tramvia di Firenze nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze che ipotizza il reato di peculato in concorso.

Nell’inchiesta che ha portato oggi a perquisizioni alla Gest, il comune  di Firenze risulta parte offesa  Nell’ambito delle stesse indagini stamani effettuate acquisizioni di documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.

Sarebbero due, secondo quanto appreso finora, le persone indagate nell’inchiesta per peculato della procura di Firenze che vede coinvolta la società Gest spa, gestore del servizio della tramvia. Sul registro degli indagati sarebbero finiti l’ad di Gest Jean Luc Laugaa e Francois Mazza, presidente di Ratp Dev Italia, che detiene il 51% del capitale sociale di Gest. Questa mattina la guardia di finanza ha perquisito i loro uffici nella sede di Gest a Scandicci (Firenze)

Secondo l’accusa, negli anni in Gest sarebbe stato alterato il rapporto tra costi di gestione e incassi, in modo da occultare parte dei redditi ottenuti. Lo scopo, sempre in base a ipotesi degli inquirenti, sarebbe stato
di evitare che il Comune di Firenze, alla luce di introiti per Gest superiori a quelli previsti dal piano economico finanziario del progetto, chiedesse una ricontrattazione delle condizioni di concessione del servizio.
Gest fa parte del gruppo francese di trasporti Ratp, che controlla anche Autolinee Toscane spa, la società che si è
aggiudicata il bando di gara della Regione Toscana da 4 miliardi di euro per 11 anni per la gestione dell’intero trasporto pubblico locale su gomma nella regione. Il relativo bando di gara è finito al centro di un’altra inchiesta della procura di Firenze.

Questo il comunicato dell’azienda

“Stamani la Guardia di Finanza è venuta negli uffici di Gest per acquisire atti relativi alla gestione della tramvia. É stata fornita tutta la documentazione richiesta e data la massima collaborazione all’indagine.“Abbiamo fornito tutto quanto richiesto – commenta l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa – siamo sereni e sicuri della assoluta correttezza nella gestione. Gest è del tutto estranea ai fatti oggetto dell’indagine”.Per quanto riguarda le accuse ipotizzate, Laugaa aggiunge: “Gest, in quanto società di gestione della tramvia, non vende biglietti e non incassa direttamente i loro introiti. L’unica fonte di entrata, come definito dal contratto di servizio con Tram spa, è un rimborso commisurato solo ed esclusivamente al numero dei chilometri prodotti e non ha alcuna relazione con la vendita dei biglietti né con il numero dei passeggeri trasportati”.

Coronavirus in Toscana, 228 nuovi positivi, 5 decessi

Firenze, in Toscana sono 283.746 i casi di positività al Coronavirus, 228 in più rispetto a ieri (225 confermati con tampone molecolare e 3 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 270.493 (95,3% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 8.343 tamponi molecolari e 9.996 tamponi antigenici rapidi, di questi l’1,2% è risultato positivo al Coronavirus. Sono invece 6.790 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 3,4% è risultato positivo.

Gli attualmente positivi sono oggi 6.056, -1,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 255 (8 in meno rispetto a ieri), di cui 28 in terapia intensiva (4 in meno). Oggi si registrano 5 nuovi decessi: 3 uomini e 2 donne con un’età media di 75,4 anni (2 a Firenze, 1 a Lucca, 1 a Pisa, 1 a Grosseto).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in regione.

L’età media dei 228 nuovi positivi odierni è di 44 anni circa (24% ha meno di 20 anni, 18% tra 20 e 39 anni, 29% tra 40 e 59 anni, 21% tra 60 e 79 anni, 8% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (225 confermati con tampone molecolare e 3 da test rapido antigenico). Sono 78.765 i casi complessivi ad oggi a Firenze (73 in più rispetto a ieri), 26.316 a Prato (16 in più), 26.845 a Pistoia (38 in più), 14.834 a Massa Carrara (6 in più), 28.914 a Lucca (20 in più), 33.287 a Pisa (28 in più), 21.069 a Livorno (22 in più), 25.735 ad Arezzo (14 in più), 16.322 a Siena (10 in più), 11.104 a Grosseto (1 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 137 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 66 nella Nord Ovest, 25 nella Sud est.

La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 7.735 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.913 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.278 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 9.231, Pisa con 7.994, la più bassa Grosseto con 5.081.

Complessivamente, 5.801 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (102 in meno rispetto a ieri, meno 1,7%).

Sono 13.939 (413 in meno rispetto a ieri, meno 2,9%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 5.175, Nord Ovest 5.806, Sud Est 2.958).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 255 (8 in meno rispetto a ieri, meno 3%), 28 in terapia intensiva (4 in meno rispetto a ieri, meno 12,5%).

Le persone complessivamente guarite sono 270.493 (333 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 270.493 (333 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Sono 7.197 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus cosi ripartiti: 2.318 a Firenze, 641 a Prato, 659 a Pistoia, 534 a Massa Carrara, 689 a Lucca, 725 a Pisa, 424 a Livorno, 556 ad Arezzo, 350 a Siena, 208 a Grosseto, 93 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 196,2 per 100.000 residenti contro il 221,3 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (281,3 per 100 mila), Prato (250,3) e Firenze (235,10), il più basso a Grosseto (95,2 ).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

Rock Contest 2021: i selezionati!

Finalmente resi noti i nomi dei 30 progetti musicali selezionati per il Rock Contest 2021, la più importante vetrina per la musica emergente italiana.

Sono Angelika (Firenze), Anton Sconosciuto (Siena/Londra), Bale (Torino), Bianca (Bolzano), Big Sea (Bologna), Biopsy O Boutique (Vicenza), Caroline Savage (Wyoming, USA), Cedes Crush (Padova), Diorama (Milano), Float Music (Bologna), Fogg (Pontedera), Giulio Vannuzzi (Firenze), Hapnea (Macerata), Heka (Firenze/Londra), Hindya (Firenze), Karaibi (Italia/Francia), Kiwi666 (Padova), I dolori del giovane Walter (Salerno), Leaf Deposit (Firenze), Leo Caleo (Carrara), Massimo Silverio (Udine), MMK (Forlì), Rusty Vega (Venezia), Santamarya (Viterbo), Senna (Ostia), Sonic3 (Riccione), Valerio Martino (Roma/Firenze), Tamè (Torino), Tenore FI (Firenze), Weekend Martyr (Livorno) i trenta progetti selezionati tra i più di 500 iscritti all’edizione, sta a loro ora cimentarsi con la realizzazione di un vìdeo live di un brano dei tre presentati all’iscrizione. Con quei video li vedremo partecipare alle puntate online di cui sarà presto presentato il calendario, un’edizione rinnovata e piena di nuovi ospiti e sorprese in attesa della grande finale live “in presenza”.

Inizieremo subito a conoscerli ascoltando le loro canzoni sulle frequenze di Controradio, voi intanto scopriteli attraverso le foto, le note biografiche, i link alle pagine social e le loro canzoni sulla pagina dedicata. Buon ascolto!

Il Rock Contest 2021 è organizzato a Firenze da Controradio e Controradio Club, in collaborazione con Regione Toscana – FSE/Giovanisì, Fondazione Sistema Toscana e Comune di Firenze, con il contributo di Publiacqua e il patrocinio di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Sponsor tecnici Audioglobe, Sam Recording Studio, GRS Studio la partnership di Woodworm Label, Locusta Booking, Picicca, Black Candy Produzioni. Media partner Rockit.

Capienze: manca accordo su discoteche, “35% insostenibile”

Capienze: arriva in Consiglio dei ministri il provvedimento sull’allargamento delle capienze per teatri, cinema, musei, stadi e discoteche anche se su quest’ultimo punto, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico ad una capienza massima del 35%, non c’è ancora accordo tra le forze di maggioranza e le associazioni di categoria pronte a scendere in piazza.

I paletti posti per le discoteche sembrano avere la forma di una vera e propria barriera che di fatto impedirà la riapertura dei locali ormai chiusi da oltre 20 mesi. Nella riunione di martedì il Cts ha dato il via libera  ma con tetto del  35% di capienza al chiuso e 50% all’aperto, compreso il personale dipendente. Per gestori e associazioni di categoria, si tratta di misure improponibili. Si associa il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga: “con una capienza del 35% le discoteche
non aprono, va fatto un ragionamento approfondito per ipotizzare un ampliamento”. Categorica anche la Siae, “I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire
con gli introiti di un 35% di capienza – dice la società. “Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul ‘primo passo’, dato che nella sostanza non c’è nessun passo”. E’ quanto afferma in un comunicato la Siae che ha lanciato una petizione sulla piattaforma www.cultura100x100.it raccogliendo finora oltre 17.000 firme e chiedendo la riapertura a capienza totale e in sicurezza dei luoghi della cultura.

Gli appelli di autori, artisti, organizzatori, lavoratori dello spettacolo e semplici cittadini restano però inascoltati; “il severo protocollo redatto per le associazioni di categoria da autorevoli scienziati non viene preso in considerazione. Non vogliamo morire sani”, taglia corto la Siae. Ma “senza possibilità di lavorare l’industria della musica live rischia seriamente di scomparire, portando con sé la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, soprattutto per i più giovani”, conclude la Siae.

discoteche
LA PROTESTA DEI GESTORI DELLE DISCOTECHE Foto Imagoeconomica
“La capienza delle discoteche al 35% non è economicamente sostenibile. Così non si apre, conferma il presidente del Silb-Fipe dell’Emilia-Romagna, Gianni Indino. E non si capisce perché, aggiunge, “se tutti gli avventori devono essere muniti di Green pass, non si possa avere una capienza ben più alta”. Oggi a Roma il direttivo nazionale del Silb-Fipe, per valutare se ci siano “le condizioni per continuare a dialogare attraverso un tavolo di confronto, oppure se sarà necessario passare alle proteste rumorose e diffuse già annunciate”.
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