Panificio Toscano, ispettorato lavoro dà ragione SìCobas

Prato, l’attività svolta da ‘Panificio Toscano’, azienda con sede a Prato che rifornisce la grande distribuzione, è “di tipo industriale e non artigianale”, ai lavoratori deve essere applicato il contratto ‘industria’ e pertanto i livelli di inquadramento del personale non sono corretti.

È quanto rileva un verbale dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Prato, stilato al termine di un percorso ispettivo sull’azienda ‘Panificio Toscano’, secondo quanto riporta una nota del sindacato SìCobas.

Il sindacato aveva indetto per ieri una nuova giornata di sciopero per “richiedere la convocazione urgente di un tavolo di trattativa per discutere tempi e modalità di applicazione del Ccnl panifici industriali ed effettuare una revisione seria dei livelli di inquadramento del personale. Nè più nè meno che l’applicazione di quanto disposto dall’ispettorato”.

Sempre secondo SìCobas Prato, “il verbale, inoltre, boccia il famoso ‘percorso’, durato un anno, di reinquadramento del personale concluso a giugno con l’accordo di Cgil, Uil e azienda. Oltre due terzi delle posizioni esaminate dall’ispettorato sono risultate scorrette. Per loro è stato ordinato il reinquadramento in livelli superiori. Per circa l’85% delle posizioni esaminate sono state riconosciute ai lavoratori differente retributive e contributive Inps”.

Non corretto sarebbe anche il contratto che, fino al 2018, legava il Panificio con la cooperativa Giano perché era di facchinaggio. “Di fatto l’Ispettorato ha convalidato tutte le nostre tesi, per questo – spiega Sarah Caudiero, una delle responsabili territoriali SiCobas, che ha diffuso la relazione – abbiamo chiesto di istituire un tavolo di confronto con la proprietà e anche i sindacati confederali, soprattutto per regolarizzare le posizione lavorative di tutti gli operai, non solo di quelli che rappresentiamo”

Toscana Centro: cresce aspettativa di vita, donne fino 86 anni

Tra le più elevate della regione c’è l’aspettativa di vita dei residenti dell’Azienda sanitaria Toscana Centro (comprendente i territori di Empoli, Firenze, Pistoia e Prato): 81,6 anni per gli uomini e 86,2 per le donne. L’apice della ‘longevità’ si raggiunge nella provincia di Firenze e Prato, con un picco di 86,5 nelle femmine della zona fiorentina sud-est. In tutta la regione l’aspettativa per gli uomini è di 81,3 anni, mentre per le donne sale a 85,4.

Confermato dunque l’ulteriore incremento dell’aspettativa di vita: 82,1 anni per i maschi e 86 per le femmine della provincia di Firenze, 81,9 per i maschi e 86,1 per le femmine della provincia di Prato infine 80,9 per i maschi e 85,6 per le femmine residenti nella provincia di Pistoia.

“Un nuovo nato oggi nel territorio dell’Asl Toscana Centro può contare su una durata di vita tra le più alte al mondo, molto vicine ai record giapponesi”, si spiega dalla stessa Azienda nel cui territorio di competenza i residenti sono il 43,6% del totale dei toscani, per un totale di un 1.628.345 cittadini (784.418 maschi, 843.927 femmine).

Si tratta di un fattore in crescita, le persone tendono certo a vivere più a lungo ma la scelta individuale rimane uno dei fattori cardine per l’aspettativa di vita. Negli anni più recenti, si spiega, è legata però anche all’aumento della sopravvivenza per le malattie croniche e degenerative più diffuse(cardiovascolari, respiratorie, tumori) grazie all’uso di efficaci terapie farmacologiche e innovative tecnologie sanitarie.

Addio a Toraldo di Francia, l’architetto della pensilina alla stazione di Firenze

L’architetto fiorentino Cristiano Toraldo di Francia, si è spento oggi a 78 anni. Professore all’Università di Camerino, fondatore del “Superstudio”, tra le sue opere più importanti la progettazione del lungomare di Livorno, la stazione ferroviaria di Firenze Statuto e la sede dell’Istituto bancario San Paolo di Prato. A Firenze è ricordato per la pensilina di Santa Maria Novella che fin dalla costruzione attirò feroci critiche, fino alla sua distruzione vent’anni dopo sotto la giunta Renzi.

Nato a Firenze il 18 settembre 1941, figlio del fisico e filosofo Giuliano Toraldo di Francia (1916-2011), dopo essersi laureato in architettura all’Università di Firenze, Cristiano Toraldo di Francia fondò nel 1966 il “Superstudio”, dove linguaggio architettonico e design vennero rielaborati sulla base di metodi di rottura fortemente ironici. Promotori del design d’evasione, i primi lavori di Superstudio risposero all’esigenza di liberarsi dalle suggestioni architettoniche tradizionali con progetti-immagine, usando l’utopia a fini demistificanti.

Foto tratta da https://www.cristianotoraldodifrancia.it/

Sciolto il Superstudio, nel 1980 aprì un proprio studio a Firenze, che si occupa di diversi settori della progettazione, dal disegno industriale all’architettura. Ha disegnato per Poltronova, Pica, Calzolari, Giovannetti, Fasem e per Anonima Castelli il Sistema Parete Integrato, per Zanotta il tavolo “Quaderna”, per Palagio la parete ventilata in cotto “Terra”, per Breda Ferroviaria la carrozzeria e gli interni del treno “Circumvesuviana” (Superstudio).

Tra i progetti realizzati da Cristiano Toraldo di Francia figura la pensilina per gli autobus della stazione di Santa Maria Novella a Firenze, opera discussa fin dalla costruzione nel 1990, in occasione dei Mondiali di Calcio, e abbattuta nel 2010 dalla giunta comunale dell’allora sindaco Matteo Renzi.

Foto tratta da https://www.cristianotoraldodifrancia.it/
Foto tratta da Wikipedia

La carriera accademica di Cristiano Toraldo di Francia inizia nel 1973 tenendo seminari nella Facoltà di Architettura di Firenze, a cui seguono conferenze in Europa, Giappone, Stati Uniti e Australia, e insegnamenti presso numerose scuole internazionali. Dopo aver insegnato alla California State University, ha concluso la carriera all’Università degli Studi di Camerino, dal 1992 professore della Facoltà di Architettura, oggi Scuola di Architettura e Design ”Eduardo Vittoria”, con sede nella città di Ascoli Piceno.

Il suo lavoro di ricerca sul linguaggio dell’architettura è stato documentato da numerose pubblicazioni internazionali ed è stato presentato nei maggiori musei e mostre di arte: dalla Triennale di Milano (1973) alla Biennale di Venezia (1978-1996), dal Museum of Modern Art (1972-2002 ) al Metropolitan Museum di New York (1976). I disegni e i progetti di architettura insieme agli oggetti di design fanno parte di numerose collezioni permanenti pubbliche e private. Nella collezione permanente di arte moderna e contemporanea del Centre Pompidou a Parigi nel 2001 sono state aperte due sale dedicate al Superstudio. Nel 2003 il Design Museum di Londra ha dedicato una mostra sul lavoro teorico del Superstudio dal titolo “A world without objects”. La casa editrice Skira ha pubblicato per l’occasione un volume dal titolo “Superstudio” a cura di Bill Manking e Peter Lang. La mostra si è spostata a New York sempre nel 2003, e poi alla Triennale di Milano nel 2004. Cristiano Toraldo di Francia ha progettato gli spazi espositivi della mostra “I Maestri della Carrozzeria Italiana” al Centre Pompidou a Parigi, oltre a uffici e interni commerciali per importanti aziende italiane, tra le quali Anonima Castelli, Enrico Coveri, Gherardini e per istituti di credito come la Banca Toscana, l’Istituto bancario Sanpaolo di Torino e altri fino alla recente Sede della Banca di Credito Cooperativo del Chianti Fiorentino. Ha progettato opere pubbliche per i comuni di Roma, Firenze, Livorno, Chianciano, Prato, Pistoia, Macerata e altri. Nel 2004 aveva dato vita allo studio di architettura associato Luccioni Toraldo di Francia.
Per l’editore Quodlibet è autore dei volumi “Superstudio: la vita segreta del Monumento Continuo. Conversazioni con Gabriele Mastrigli” (2015) e “Opere 1966-1978” (2016).

Foto tratta da https://www.cristianotoraldodifrancia.it/

Così lo ricorda il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, con un post su Facebook: “Il rettore e l’intera comunità universitaria si stringono attorno ai familiari del professore Cristiano Toraldo di Francia, docente della Scuola di Architettura e Design del nostro Ateneo, esprimendo le più sentite condoglianze. La nostra Università ricorda la competenza, la preparazione, la passione per la ricerca e la didattica che sempre hanno contraddistinto la sua figura di docente universitario, unitamente ad una straordinaria umanità e vicinanza ai sogni e alle aspirazioni degli studenti, per i quali è sempre stato punto di riferimento unico e insostituibile. Arrivederci Professore, grazie”.

Foto tratta da https://www.cristianotoraldodifrancia.it/
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Su Facebook è comparso anche il ricordo dell’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi: “Questa notte è scomparso Cristiano Toraldo di Francia. Ci lascia un protagonista visionario e sapiente dell’architettura del nostro Paese. Fiorentino. Una delle anime del #superstudio che tra il 1966 e il 1978 ha contribuito ad una nuova idea di architettura e di cultura del progettare del nostro Paese, mettendo in discussione i confini tra arte, design e Paese, mettendo in discussione i confini tra arte, design e architettura con una disinvoltura insolita per quel tempo. Un pensiero ancora oggi di una attualità sconvolgente. Una pagina di storia del nostro Paese – ha concluso Sacchi – che, da Firenze, ha influenzato il pensiero di architetti e intellettuali di tutto il mondo. Voglio esprimere un pensiero di cordoglio alla famiglia Toraldo di Francia”.

Treni gratis 18enni, già 3mila toscani approfittano dell’offerta

E’ già molto alto il numero dei toscani nati nel 2001 che hanno fatto richiesta per usufruire dal 1 al 31 agosto 2019 dei treni regionali gratuitamente. Tuttavia non basterà salire a bordo per usufruire del ‘regalo di compleanno’ fatto dalla Giunta a tutti i neodiciottenni. Lo spiega una nota della Regione ricordando che è necessario essere in possesso della Carta Unica Toscana, da esibire assieme ad un documento di identità (che riporti data di nascita e residenza) in caso di controlli.

“Sono lieto di vedere che l’iniziativa sta riscuotendo successo – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli – infatti ad oggi sono circa tremila i giovani che hanno inoltrato la loro richiesta. Invito anche chi non lo avesse fatto ad approfittare di questa occasione”. Chi non ne è già in possesso, potrà richiedere Carta Unica Toscana presso le biglietterie Trenitalia, presso i desk di assistenza regionale presenti a Firenze Santa Maria Novella (binari 6 e 15) e Pisa Centrale (binario 1) oppure inviando una mail a unicatoscana2001@trenitalia.it. In entrambi i casi i toscani richiedenti dovranno compilare un modulo ed allegare una fototessera.

Per i 18enni per millesimo ma ancora minorenni ad agosto, il modulo dovrà essere firmato anche dal genitore. Le stazioni attrezzate per stampare subito Carta Unica Toscana sono: Prato, Empoli, Arezzo, Livorno, Siena, Grosseto, Lucca, Pistoia, Pisa, Sesto Fiorentino. Nelle altre stazioni – oppure dai desk di assistenza o tramite la mail unicatoscana2001@trenitalia.it- la card potrà essere richiesta e prenotata. E’ importante specificare nell’oggetto della mail la stazione in cui si desidera effettuare il ritiro. Nel caso in cui Carta Unica Toscana non venga recapitata al richiedente in tempo, basterà portare con sè la stampa della mail che conferma di richiesta.

Domenico Guarino ha raccolto in un’intervista le dichiarazioni di Vincenzo Ceccarelli.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190730_09_CECCARELLI-SU-TRENO-GRATIS.mp3?_=1

Prato: manifestazione lavoratori panificio Toscano, tensioni con polizia

Nuove tensioni a Prato tra lavoratori stranieri che hanno preso parte la notte tra domenica e lunedì a un picchetto davanti alla sede del Panificio toscano e la polizia. Da quanto spiegato dal sindacato Si Cobas un manifestante e un agente sono stati medicati in ospedale, altre due persone che avevano preso parte all’iniziativa di protesta sono state portate in questura.

Ieri mattina poi c’è stata una manifestazione di una quarantina di lavoratori di origine pakistana del Panificio toscano davanti alla sede della Coop di via Valentini a Prato: esposti striscioni e intonati slogan. I manifestanti, come la notte prima, chiedono “l’applicazione corretta del contratto di lavoro”. Manifestazioni sui contratti dei dipendenti del Panificio toscano si erano già svolte nei mesi scorsi, promosse sempre da Si Cobas. L’azienda, che ha sedi a Collesalvetti e a Prato, è tra i fornitori dell’Unicoop. “Dopo un anno dall’inizio della vertenza sindacale, continua a non essere applicato correttamente il contratto – spiega Luca Toscano di Si Cobas -. Lo stato di agitazione è ripartito dopo sei mesi di richieste di apertura di un tavolo di confronto al quale l’azienda si è sempre voluta sottrarre”.

Sulla manifestazione dei lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas è intervenuto l’azienda Panificio toscano: in una nota la definisce “strumentale” e spiega che la motivazione “è assolutamente priva di ogni reale riferimento ad inadempimenti di accordi sindacali aziendali”. “L’azienda – si spiega ancora – ha dato attuazione all’accordo sottoscritto con Cgil e Uil nel settembre 2018, nel pieno rispetto dei numeri e delle date previste”.

Si schiera dalla parte dei lavoratori Potere al Popolo secondo cui “la polizia è intervenuta immediatamente a difesa dei padroni, caricando gli operai” e portando in questura Luca Toscano del Si Cobas, e un lavorante del Panificio. Potere al popolo esprime per questo “solidarietà verso i due compagni colpiti, oltre agli altri attivi nella lotta, e interroga le istituzioni, la società civile, i cittadini tutti su questa nuova azione repressiva arrivata dopo il foglio di via nei confronti di due sindacalisti del Si Cobas Prato e Firenze e le cariche sui picchetti, ultima delle quali quella contro i lavoratori di Superlativa di due giorni fa”

Sulle nuove tensioni tra lavoratori e polizia è intervenuta anche il Pd di Prato che chiede al prefetto “un incontro chiarificatore su quanto accaduto nella notte tra il 7 e l’8 luglio fuori dall’azienda Panificio Toscano” e su quali sono le misure pensate per far fronte a situazioni del genere”.

“Manifestazioni, scioperi, presidi sindacali devono avvenire nelle regole e senza nessuna forma di violenza gratuita – dichiara il segretario Gabriele Bosi – A nome del Partito Democratico, intendo chiedere al prefetto un incontro per far chiarezza e per confrontarci su una situazione che ultimamente torna a ripetersi pericolosamente. Vogliamo capire quali azioni saranno intraprese per fare in modo che episodi del genere non si verifichino più”.

‘Tintoria Superlativa’, operai bloccano tangenziale, interviene polizia

Prato, continuato anche ieri lo sciopero dei lavoratori della Tintoria Superlativa, dove da alcuni giorni i lavoratori stanno picchettando i cancelli contro “lavoro nero, turni di 84 ore settimanali e paghe misere”.


Nella giornata di ieri, documentato da un video diffuso da Si Cobas Firenze, un intervento della polizia che è intervenuta con le maniere forti nei confronti dei lavoratori della Tintoria Superlativa, per fermare un tentativo di blocco della tangenziale.

Il sindacato ‘Si Cobas’, aveva denunciato 12 ore di lavoro per turno imposti dall’azienda, che tra l’altro era già stata chiusa dalla squadra interforze per precarie condizioni igienico sanitarie e per la presenza di lavoratori clandestini.

Da un paio di giorni, i lavoratori, circa una trentina tutti pachistani, hanno iniziato il presidio ai cancelli dell’azienda per rivendicare la regolarizzazione dei contratti.

“Già nel 2016 e nel 2018 l’azienda era stata pizzicata dai controlli che avevano rilevato un uso massiccio di lavoro a nero – dice Luca Toscano di Si Cobas – Alcuni lavoratori hanno contratti a due ore e ne lavorano 10-12 al giorno senza ferie, senza malattia riconosciuta e per 1000 euro al mese. La proposta dell’azienda è stata di fare i contratti a due ore. A questo punto le trattative si sono interrotte”.

Nell’azienda lavorano una cinquantina di persone prevalentemente pakistani, cinesi ed africani.

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