🎧 Primo bambino, fascia 5-11 anni, vaccinato al Mandela Forum

Firenze, primo bambino ad intraprendere il percorso vaccinale pediatrico, giovedì 16, al Mandela Forum, per rassicurare i bambini al Mandela è stato creato un apposito ambiente e, oltre al simbolo della Pimpa, la cagnolina bianca con grandi pois rossi nata dalla matita di Altan, ci sono anche palloncini, persone che intrattengono i più piccoli e anche i cani della pet therapy.

“Qualche preoccupazione c’è ma siamo convinti del senso di fare il vaccino. Chiedendo magari consiglio al pediatra di cui ci fidiamo abbiamo deciso di farlo – ha commentato la madre di Liam, primo bambino questa mattina a ricevere il vaccino anti Covid per la fascia 5-11 anni. E devo dire che l’ambiente è bello, qui sembra una festa”.

In podcast l’intervista al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e al Direttore Generale della Azienda Usl Toscana centro, dottor Paolo Morello Marchese, a cura di Gimmy Tranquillo.

Sono 750 i bambini protagonisti del primo giorno di campagna vaccinale anti Covid in Toscana per la fascia 5-11 anni. Di questi 176 saranno vaccinati all’hub del Mandela Forum: a ieri le prenotazioni sul portale regionale per questa fascia di età erano 16802. Nella regione la campagna vaccinale interesserà 215mila bambini, di cui circa 6mila estremamente vulnerabili e portatori di particolari fragilità: il ciclo vaccinale completo prevede la somministrazione di due dosi di Pfizer pediatrico a distanza di 21 giorni l’una dall’altra.

Al Mandela la mascotte della campagna è Pimpa, la cagnolina bianca con grandi pallini rossi nata dalla matita di Altan. A conclusione del ciclo vaccinale, e dunque quando sarà stata somministrata la seconda dose di richiamo, è stato spiegato dalla Regione, i bambini riceveranno in dono un gadget, una calamita colorata proprio della Pimpa.

L’iniziativa vede la collaborazione di Unicoop Firenze che ha fatto da tramite con il fumettista Altan, che si è reso subito disponibile anche per il suo legame con l’ospedale pediatrico Meyer.

Presente, tra gli altri, all’avvio della campagna vaccinale pediatrica oggi al Mandela Forum anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “In Toscana abbiamo 3,1 milioni di vaccinati in prima dose, dunque per dire che sono tutti vaccinati mancano 560-570mila persone – ha spiegato il presidente Giani – I bambini che saranno potenzialmente vaccinabili da 5 a 11 anni sono 250mila, ovvero il 40% di ciò che manca per una vaccinazione completa. È quindi una sfida dal punto di vista della comunità. Sappiamo la delicatezza della situazione: noi però iniziamo a vaccinare in Italia quando negli Stati Uniti ne sono vaccinati già 5 milioni e scienziati, pediatri e anche le statistiche ci dicono che tutto è sicuro”.

“Siamo la regione guida – ha ricordato – perché abbiamo coperto con l’84% della popolazione, ed è la prima regione italiana per copertura vaccinale”.

“Sono grato ad Altan – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani – per la sua generosa disponibilità e per avere subito manifestato il suo pieno sostegno a questa campagna, che abbiamo curato in ogni dettaglio”.

“Chi fa squadra vince – ha aggiunto l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini -. Per la Toscana non è un modo di dire, ma il tratto distintivo di una intera comunità”.

Per l’assessore a welfare e educazione del Comune di Firenze Sara Funaro “è importante sensibilizzare i bambini e le famiglie sulla campagna vaccinale e lo faremo attraverso le scuole”.

“Il nostro impegno – ha detto Daniela Mori di Unicoop Firenze – al fianco della Regione Toscana per la lotta al Covid è scostante: dalle misure di sicurezza prese nei nostri punti vendita fin dall’inizio della pandemia alla realizzazione lo scorso giugno del primo hub vaccinale toscano”.

Tra i partecipanti anche il presidente della Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori e il direttore generale dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello.

🎧 Casa di via delle Rose, ASL: “la Cooperativa rifiuta tutte le proposte e non riconsegna le chiavi”

Non è arrivata a conclusione la trattativa con la Cooperativa Le Rose. la ASL “noi impegnati a non disperdere l’esperienza positiva del gruppo dei ragazzi disabili, delle loro famiglie e degli operatori della struttura la le  proposte avanzate sono state tutte rigettate dalla Cooperativa che di fatto, con tale rifiuto, impedisce che l’esperienza positiva di un servizio pubblico così importante possa proseguire serenamente”.

“Siamo amareggiati da questo atteggiamento e dalle accuse ingenerose di queste settimane – dichiara Paolo Morello Marchese, direttore generale della Asl Toscana centro – Da parte dell’Azienda sanitaria non c’è alcuna volontà di sfrattare nessuno. Piuttosto siamo tutti impegnati affinché l’esperienza socio educativa che coinvolge queste persone, possa continuare e nel modo migliore. C’è tuttavia una questione di inagibilità dei locali che dobbiamo risolvere con soluzioni congrue che al momento la Cooperativa le Rose  ci impedisce di trovare”.

Secondo quanto riposta un comunicato della ASL ” le proposte di soluzione sono state messe per iscritto in una bozza di protocollo tra la Asl e le altre istituzioni del territorio, le Società della Salute di Firenze, fiorentina nord ovest e fiorentina sud est e i Comuni interessati (Firenze, Impruneta, San Casciano e Fiesole) e consegnata nelle scorse settimane alla Cooperativa Le Rose. Nella bozza si prevedevano innanzitutto soluzioni immediate dal punto di vista della sicurezza, dal momento che nel verbale di sopralluogo della Asl del 7 aprile scorso, si parla di “condizioni di carente sicurezza impiantistica e strutturale in cui versa il fabbricato”.

Nella bozza di protocollo, prosegue il comunicato ”  era indicata la possibilità per la Cooperativa di rimanere nella struttura ma in sicurezza e cioè utilizzando lo spazio chiuso della tinaia, l’unico agibile, oltre a un ampio spazio all’esterno. In più da parte della Asl era stata prospettata la possibilità per le persone di utilizzare gli spazi mensa e un’ampia parte dell’immobile dell’Associazione Pax Christi che si trova a pochi minuti di distanza da via Quintole, sulla stessa strada. La Asl avrebbe messo a disposizione anche un servizio di trasporto dei ragazzi da una sede all’altra a sue spese oltre a un eventuale rimborso per l’utilizzo dei locali dell’Associazione”.

Soprattutto “in una prospettiva di lunga durata e di solida continuità del percorso socio educativo” nella bozza di protocollo  “si parlava di dar luogo a un tavolo di progettazione comune sulla struttura, per verificare insieme le opere per renderla agibile con l’impegno da parte di tutti i sottoscrittori, di restituire l’immobile, una volta ristrutturato, nella disponibilità della Cooperativa Le Rose. Rispetto al contratto, inoltre, si proponeva alla Cooperativa di uscire dall’affitto in cambio di un comodato d’uso gratuito, accollandosi la Asl i costi delle utenze”.

“Abbiamo fatto trattative molto lunghe – conclude Simone Naldoni direttore di zona e della Società della Salute sud est, impegnato nelle settimane scorse a trovare una soluzione per dare continuità a un servizio ritenuto di altissima qualità, anche attraverso l’utilizzo dell’istituto della coprogettazione – Con sorpresa ci siamo visti rifiutare ogni proposta. Le persone sarebbero potute rimanere in locali agibili della struttura, in più c’era la possibilità di una soluzione aggiuntiva e non sostitutiva e la proposta di un contratto efficace. Ma non volendo restituire le chiavi dei locali, di fatto la Cooperativa dimostra di non voler aderire alla trattativa”.

Covid, ospedali: per DG ASL Toscana centro “nessuna impennata” ricoveri

‘Incrementiamo i posti mano a mano – precisa Paolo Morello Marchese – non teniamo mai liberi troppi letti, perche’ servono per i ‘no Covid’. Abbiamo un ulteriore piano di incremento di posti – annuncia Marchese – che va dal giorno di Pasqua fino a mercoledi’ prossimo’.

Quasi un paziente su due ricoverato negli ospedali di Firenze, Prato e Pistoia, e’ stato
colpito da Covid. ‘Nei nostri ospedali – spiega il direttore generale dell’Asl Tc, Paolo Morello Marchese – il tasso di occupazione Covid e’ del 45%’. ‘La situazione – afferma il dg
della Asl – ancora non ha raggiunto il livello piu’ alto dello scorso novembre, ma siamo vicini come occupazione letti per pazienti Covid, mentre anche Careggi sta implementando i suoi letti’.

Al momento, spiega la Asl, i letti Covid occupati nei reparti ordinari sono 708 (900 quelli dedicati ai no Covid), a fronte del picco di 750 registrato a novembre. 95 poi i letti Covid occupati in terapia intensiva. In caso di necessita’, i posti letto ordinari vengono progressivamente convertiti in Covid. ‘Incrementiamo i posti mano a mano – precisa Paolo
Morello Marchese – non teniamo mai liberi troppi letti, perche’ servono per i ‘no Covid’. Per questo la percentuale di occupazione dei letti Covid e’ sempre molto alta, tra il 90% e il 97%. Al momento siamo intorno al 95%’.

‘Abbiamo un ulteriore piano di incremento di posti – annuncia Marchese – che va dal giorno di Pasqua fino a mercoledi’ prossimo’. Con la sospensione dell’attivita’ chirurgica programmata, precisa ancora il direttore della Asl, ‘i reparti di chirurgia sono stati in buona parte trasformati in letti Covid, col personale chirurgico che con grande senso del dovere sta svolgendo turni di guardia accanto ai colleghi di medicina’. ‘L’andamento dei positivi e’ alto ma stabile – conclude Paolo Morello Marchese – quello dei ricoveri e’ costante ma non ha l’impennata avuta all’inizio, ha le caratteristiche di un’onda che ha raggiunto un plateau, se e’ cosi’ con la zona rossa dovremmo vedere fra qualche giorno il primo segnale di riduzione della pressione sui pronto soccorso’.

Vaccini:pronto Mandela forum Firenze,a regime 2400 al giorno

Il Mandela Forum di Firenze sarà  il più grande hub di vaccinazioni della Toscana centrale,  è stato presentato dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal presidente della Regione Eugenio Giani e dal dg dell’Asl Toscana centro Paolo Morello.

Uno spazio di 2500 metri quadrati al piano terra del palazzetto, con 20 box di 3 metri per 2 in cui verranno effettuate le vaccinazioni, una zona accoglienza e informazioni con 6 postazioni, un’altra di stazionamento post vaccino (sempre con 6 postazioni) che servirà anche a prenotare l’appuntamento per il richiamo. Così è stato organizzato il Mandela Forum di Firenze, il più grande hub di vaccinazioni della Toscana centrale, presentato dal sindaco di Firenze Dario
Nardella, dal presidente della Regione Eugenio Giani e dal dg dell’Asl Toscana centro Paolo Morello.

“Da qui partirà, il prossimo 14 febbraio, la vaccinazione dei cittadini di etа compresa fra i 18 e i 55 anni – ha detto Nardella -. Si inizia dalle categorie più esposte al virus come personale scolastico, lavoratori dei servizi essenziali, forze
dell’ordine e forze armate”. Insieme a Regione e Asl, ha aggiunto il sindaco, “abbiamo un piano molto dettagliato per questo hub in modo di arrivare a regime a vaccinare fino a 2.400 persone al giorno. Sarà operativo sette giorni su sette con l’obiettivo di arrivare alla vaccinazione completa entro la fine dell’anno”.

Nardella ha ance voluto lanciare un appello ai cittadini “affinché con grande senso di responsabilità aderiscano a questa campagna di vaccinazione fondamentale per
sconfiggere il virus”. “Mi fa piacere – ha poi concluso – che sia stata accettata la nostra proposta di utilizzare il Mandela Forum perché oltre ad essere utile questo luogo ha anche un bel messaggio: il palazzetto dello sport che porta il nome di Nelson Mandela diventa un punto di riferimento contro il virus per centinaia di migliaia di persone nei prossimi mesi”.

Edilizia sanitaria, un piano da 170 milioni di euro per la Asl centro

Giani sull’edilizia sanitaria: “Ammoderniamo e riorganizziamo il patrimonio strutturale e tecnologico delle aziende sanitarie. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”

“Riqualifichiamo l’edilizia sanitaria della Asl centro con un piano finanziario da 170 milioni di euro. E lo facciamo con un programma di investimenti pubblici importante, perché è nostra volontà rinnovare e riorganizzare il patrimonio strutturale e tecnologico delle Aziende sanitarie locali, e non solo, con un obiettivo ben preciso: quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti in tutti i territori della Toscana. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”.

Così il presidente Eugenio Giani durante la conferenza stampa di oggi, dedicata alla presentazione degli investimenti, destinati alle opere pubbliche e, in particolare, ai lavori di edilizia sanitaria e all’acquisto di macchinari dell’Asl centro, per il biennio 2021-2022.

Il piano, illustrato nel dettaglio alla presenza dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, del direttore generale della Asl centro, Paolo Morello Marchese, e dei presidenti delle Società della Salute del territorio di competenza dell’azienda sanitaria, è frutto di tre diverse fonti di finanziamento, che saranno acquisite dall’Azienda tra fine febbraio e inizio marzo 2021.

“Si tratta di un programma significativo di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, decisamente strategico per la riqualificazione complessiva dei beni patrimoniali e tecnologici della nostra sanità pubblica – aggiunge Bezzini – E’ un contributo straordinario per le politiche sanitarie della nostra Regione, che continua a investire in strutture e tecnologie sempre più moderne, appropriate e sicure, quanto funzionali alle necessità di salute della comunità e alle aspettative degli operatori e degli utenti del nostro sistema sanitario. Lavoriamo, tutti quanti insieme, per qualificare costantemente l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale, e per migliorare i percorsi di cura e di assistenza. Gli ospedali, in particolare, avranno sempre più bisogno di investimenti anche per rispondere a requisiti di accreditamento avanzati e omogenei su tutto il territorio nazionale”.

Dei circa 170 milioni di euro complessivi, una parte (quasi 90 milioni) risale a un finanziamento ministeriale relativo alla legge finanziaria 67/88 art.20, reiterato nel corso degli anni, in cui lo Stato ha autorizzato l’esecuzione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

40 milioni circa sono, invece, relativi al mutuo attivo in Azienda per l’investimento in edilizia e grandi macchine. Infine, 20 milioni sono i fondi stanziati con il decreto legge 34/20 “Misure urgenti in materi di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” per incrementare i posti letto nelle terapie intensive e sub intensive nei presidi ospedalieri territoriali. Una quota parte di finanziamento riguarda anche fondi regionali (1 milione e 300 mila euro), già assegnati all’Azienda, e circa 11 milioni sono relativi a un mutuo precedente.

L’Asl centro, come spiegato dalla stessa azienda, andrà a capitalizzare l’ingente somma di finanziamento per la realizzazione di percorsi progettuali già avviati in questi anni per la realizzazione di grande opere pubbliche dislocate nelle 8 zone distretto (area fiorentina Centro, Nord-Ovest, Sud-Est, Mugello, Empolese Valdelsa, Pratese, Pistoiese e Valdinievole). I piani finanziari per investimenti in edilizia e ristrutturazione sono triennali (anni 2020-2021-2022) e vengono assegnati a quei progetti presentati, già in stato di avanzamento, a cui spetta l’assegnazione della gara di appalto.

Nel dettaglio le somme assegnate alle singole Zone distretto: circa 87 milioni all’intera area fiorentina, 46 milioni all’Empolese Valdelsa, circa 20 milioni e 400 mila euro all’area pratese, 11 milioni e 700 mila euro all’area pistoiese, circa 3 milioni e 300 mila alla Valdinievole.

Per alcuni di questi è già in previsione l’esecuzione dei lavori nell’arco del 2021: la ristrutturazione della chirurgia ambulatoriale del presidio Palagi, l’adeguamento sismico della Casa della salute “Morgagni”, la realizzazione del Consultorio presso l’istituto degli Innocenti, la riqualificazione del Distretto di Via Gramsci, il progetto del nuovo pronto soccorso per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, la riqualificazione area Ex Ceppo, a Pistoia.

Parte dei progetti non ancora in fase di avanzamento, rispetto a questa quota di finanziamento, sono in cantiere per il 2023.

Covid: Toscana, al via centrale d’ascolto per informazioni

InfoCovid è contattabile al numero telefonico 055 4972600 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, e consultando la sezione dedicata sul sito dell’Asl.

Primo giorno di attività per la centrale infocovid della toscana che fornirà risposte telefoniche e via WEB su gran parte delle questioni epidemicheCovid-19: alla Fortezza da Basso, il primo padiglione per i tracciatori: la centrale, collocata nella Fortezza da Basso di Firenze, nella sede dove è ubicata anche la centrale di tracciamento dell’Asl Toscana Centro, è stata inaugurata oggi alla presenza del presidente della Toscana Eugenio Giani, del direttore dell’Asl, Paolo Morello Marchese, insieme al direttore del Dipartimento della prevenzione, Renzo Berti, e al direttore della centrale InfoCovid Ferdinando Milicia.

“Questi ragazzi – ha osservato Giani – si sono dimostrati di grande capacità e intensità nel rapporto psicologico che hanno creato” con i cittadini nella fase del tracciamento, “quindi hanno maturato un’esperienza e una sensibilità nella comprensione del fenomeno che sarà molto utile nella fase appunto in cui entriamo, nella dimensione della vaccinazione”.

Sono venti gli operatori in servizio, che nelle prime tre ore dall’attivazione della centrale hanno ricevuto domande dagli utenti legate soprattutto ai vaccini. InfoCovid è contattabile al numero telefonico 055 4972600 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, e consultando la sezione dedicata sul sito dell’Asl.

Intanto sono 8992 le persone vaccinate finora nel territorio dell’Asl Toscana nord ovest tra operatori delsistema sanitario e ospiti delle Rsa. Lo rende noto l’azienda sanitaria riferendo il dato aggiornato a ieri che conta “2740
uomini vaccinati 2.740 e 6.252 donne”.


Il dettaglio del numero di somministrazioni per zona (in questi dati sono comprese sia le vaccinazioni ospedaliere che quelle territoriali) vede in testa la zona Livornese con 1673 vaccinazioni, seguita da Apuane (1.543), Piana di Lucca (1541),Versilia (1247), Alta Val di Cecina e Valdera (936), Valli Etrusche (829), Lunigiana (505), Valle del Serchio (364), zona Pisana (187, ma non figurano nella contabilità le centinaia di vaccinazioni giornaliere effettuate dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana) e l’Elba (167). Complessivamente, conclude l’Asl Toscana nord ovest, “si sta rispettando la tabella di marcia concordata con la Regione Toscana e risulta che, a ieri,
sia stato vaccinato il 66% del totale dei vaccinabili”. 

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