Installazione luminosa di oltre 10 metri nel cortile di Palazzo Strozzi

Un’installazione ispirata alle luminarie della tradizione popolare dell’Italia meridionale, con frasi legate ai concetti di emancipazione, inclusione e partecipazione realizzata dall’artista Marinella Senatore.

Dal 3 dicembre al 7 febbraio 2021 Palazzo Strozzi presenta ‘We Rise by Lifting Others’, il nuovo progetto artistico pensato per proporre una nuova riflessione sull’idea di comunità, vicinanza e relazione. L’iniziativa prevede anche un programma di workshop partecipativi, incentrati sull’idea di attivazione sociale e di costruzione di comunità attraverso la pratica performativa.

“Immagino le mie opere come contenitori fluidi concepiti tenendo conto dello specifico ambiente in cui si sviluppano e basati su una inclusione potenzialmente infinita degli elementi in gioco: l’arte è per me una piattaforma orizzontale su cui elementi diversi, ma di uguale valore, generano movimento energetico e quindi narrazione condivisa”. Ha spiegato Marinella Senatore.

Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi e curatore del progetto, ha detto che “ospitare a Palazzo Strozzi un’artista celebre per le sue pratiche sociali e partecipative come Marinella Senatore diviene un’occasione per riappropriarsi di un rinnovato senso di unione, vicinanza e incontro in un momento in cui questi concetti sono messi in crisi, adeguandosi all’oggi ma con lo sguardo rivolto al futuro. Vogliamo dedicare questo progetto a una persona speciale, recentemente scomparsa, Donatella Carmi Bartolozzi, membro del nostro consiglio di amministrazione, che aveva con entusiasmo sostenuto questa iniziativa”.

Il progetto è sostenuto da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di commercio di Firenze, Fondazione Cr Firenze e Comitato dei partner di Palazzo Strozzi.

Palazzo Strozzi: quattro giornate dedicate al rapporto persone e ambiente

In occasione della mostra Tomás Saraceno.Aria prosegue la collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi e Publiacqua: eventi online e offline da giovedì 15 ottobre alle ore 17 fino a domenica 18 alle ore 19.

Le persone potranno scoprire i risultati del progetto educativo per le scuole superiori “Educare al presente, immaginare il futuro” illustrato direttamente negli spazi di Palazzo Strozzi dagli studenti e studentesse che vi hanno partecipato. Si aprirà con un webinar di presentazione giovedì 15 ottobre alle 17 sul canale Facebook di Palazzo Strozzi.

“Nel corso degli anni la Fondazione Palazzo Strozzi si è impegnata a promuovere una riflessione attiva e consapevole sul rapporto tra arte, società e ambiente attraverso numerose attività e mostre, come quella dedicata a Tomás Saraceno” – dichiara Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi – “La collaborazione con un nostro partner storico come Publiacqua testimonia la volontà di poter affrontare questi temi cruciali per il nostro presente e futuro attraverso un dialogo nuovo e originale tra la capacità immaginativa dell’arte e la conoscenza scientifica e tecnica delle risorse ambientali”.

“Il nostro rapporto con Palazzo Strozzi è forte e strutturato ormai da anni” – dice il Presidente di Publiacqua Lorenzo Perra – “Il nostro impegno come partner in occasione della mostra di Tomás Saraceno ha però per noi un valore particolare perché rafforza e ribadisce l’impegno ambientale di Publiacqua. Un impegno che esplichiamo quotidianamente attraverso il nostro lavoro su acquedotto, fognatura e depurazione. I temi evidenziati dalle opere di Saraceno sono i nostri temi. Quelli su cui da anni, assieme anche a Palazzo Strozzi, cerchiamo di sensibilizzare e far riflettere gli studenti delle scuole del nostro territorio. Ed è bello scoprire ogni volta come i nostri giovani siano molto lontani dal ritratto mainstream che se ne fa di attori non protagonisti del loro tempo, di individui disimpegnati e disinteressati ai grandi temi”.

Palazzo Strozzi, oltre 1.000 visitatori per Ferragosto

?Firenze, oltre 1.000 visitatori durante il weekend di Ferragosto per Tomás Saraceno. Aria, grande mostra di Palazzo Strozzi, dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei al mondo, la cui ricerca poliedrica e creativa unisce arte, scienze naturali e sociali.

L’esposizione di Palazzo Strozzi, aperta fino al 1° novembre, sarà regolarmente aperta per tutto il mese di agosto tutti i giorni dalle 14.00 alle 20.00, giovedì dalle 14.00 alle 23.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00.

È consigliata la prenotazione online del biglietto sul sito palazzostrozzi.org (su cui sono eliminati i costi di prevendita fino al 31 agosto) e si ricorda la possibilità di utilizzare direttamente e in forma gratuita sul proprio cellulare l’audioguida della mostra, arricchita da nuovi contenuti e dalla voce dello stesso Tomás Saraceno.

La mostra propone speciali visite per singoli visitatori tutte le domeniche alle ore 16.30 e visite per famiglie con bambini di età compresa tra 7 e 12 anni nei giorni di mercoledì 26 agosto, 2 settembre alle ore 16.30 (attività gratuite con biglietto di ingresso della mostra, prenotazione obbligatoria).

Prosegue inoltre la collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi e Manifattura Tabacchi che, con la Aerocene Foundation, organizzano dall’11 al 13 settembre ARIA DAYS  tre giornate aperte al pubblico dedicate agli spettacolari voli delle cosiddette “sculture aerolari” di Tomás Saraceno e ad altre iniziative legate al mondo di Aerocene presso gli spazi della Manifattura Tabacchi di Firenze.

Le dimostrazioni di volo, che si sviluppano secondo una pratica sperimentale e collaborativa, insieme alla selezione di pubblicazioni, la proiezione di video documentari e l’esposizione dello starter kit di volo presso gli spazi di Manifattura Tabacchi dedicati alla mostra di Palazzo Strozzi, permetteranno al pubblico non solo di conoscere, ma anche di fare esperienza del mondo dell’Aerocene, comunità artistica interdisciplinare fondata dall’artista argentino, che sviluppa progetti di sensibilità ecologica per una nuova collaborazione etica con l’atmosfera e l’ambiente.

L’appuntamento si inserisce nell’ambito della mostra di Palazzo Strozzi Tomás Saraceno. Aria e del programma interdisciplinare di Manifattura Tabacchi NAM – Not A Museum, che declina la produzione artistica nella ricerca e studio di nuove modalità di interazione tra l’uomo e la natura attraverso la costruzione di una comunità temporanea e in continua evoluzione.

La mostra Tomás Saraceno. Aria è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dallo Studio Tomás Saraceno. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze. Con il supporto di Terna. In collaborazione con Manifattura Tabacchi e con la partecipazione di Istituto Europeo di Design (IED).

Gimmy Tranquillo ha intervistato il  Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/08/200817_PALAZZO-STROZZI_GALANSINO.mp3?_=1

Tomàs Saraceno in conversazione su arte e natura, domani ore 18.30

Tomàs Saraceno in conversazione in diretta streaming a parlare di arte, natura e Antropocene. Domani.

Come si sa i musei sono chiusi da mesi. Però da casa è possibile esplorare i dintorni dei lavori d’arte. E qual’è la maniera migliore per farlo? Di sicuro sentirne parlare gli artisti.

E domani sarà possibile sentire Tomàs Saraceno parlare dal vivo del suo lavoro.

Infatti domani 13 maggio alle 18.30 sarà possibile ascoltare Tomas Saraceno parlare di Aria,  la sua mostra aperta al pubblico a Palazzo Strozzi alla fine di febbraio 2020 e adesso chiusa in attesa di tempi migliori, speriamo molto vicini.

Dunque Saraceno sarà in conversazione, in diretta streaming, a discutere di arte e natura con Arturo Galansino, che è il Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi,  insieme a Stefano Mancuso, Direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale LINV, e a Lisa Signorile,  biologa e giornalista scientifica.

Di conseguenza questa loro conversazione, Dall’Antropocene all’Aerocene, verterà su arte, natura e impegno collettivo per ripensare il nostro modo di vivere e interagire con il pianeta.

Inoltre il bello è che seguirla sarà facile. Basterà andare sulle pagine Fb della Fondazione Palazzo Strozzi e della Manifattura Tabacchi

Per ricapitolare: è dovere e compito di tutti noi cominciare a riparare i danni causati dalla nostra avidità e dal nostro uso irresponsabile delle risorse naturali.
Quindi sarà molto utile e interessante sentire Tomàs Saraceno che ci invita con la sua arte a un ripensamento profondo del nostro modo di agire.
Si, uscire dall’Antropocene sviluppando nuovi modelli di pensiero è possibile. Ed è urgente farlo. Magari il Covid19 ci può essere stato persino utile, se ci fa capire che bisogna cambiare rotta.
In conclusione, se l’arte serve a cambiare rotta e a indicare cammini nuovi sarà interessante ascoltare Tomàs Saraceno, Signorile, Mancuso e Galansino parlare di Antropocene, di alternative e di arte radicale.
Margherita Abbozzo
L’iniziativa fa parte del progetto IN CONTATTO ed è realizzata in collaborazione con Manifattura Tabacchi.
 

 

 

Cose creative da fare, a casa!

Cose da fare per mettere a frutto questo tempo inaspettatamente libero.  Ecco ancora altre idee.

Comincia il bel tempo e diventa difficile restare a casa. Ma dobbiamo, tutti! E allora, sia che si abbiano bambini da tenere stimolati o che si sia da soli, usare bene il tempo nuovo e strano che abbiamo è imperativo. E come si fa? Per fortuna la scuola a tutti i livelli è possibile online, ma terminate le lezioni, basta internet. E’ il momento di FARE. Fare cose con le mani e con la fantasia.

E allora ecco 5 progetti divertenti e stimolanti.

1 – Ricreare scene di dipinti famosi. Con quello che si ha incasa. Ci ha pensato per primo un gruppetto di artisti americani, ognuno naturalmente isolato. Hanno cominciato per gioco a “rifare quadri” e a postarli. Assolutamente geniali!

L’idea è così bellina e divertente che il Getty Museum di Los Angeles l’ha fatta propria. Vedere per credere. I risultati possono essere esilaranti.

Oppure offensivi… dipende dai punti di vista.

 

 

Ci vuole poco a ricreare la scena di un quadro, in fondo. E meno cose si hanno, più si aguzza l’ingegno e più ci si diverte. E poi si possono postare i propri capolavori sulla pagina del museo.

2 – Trovate cose e progetti geniali e super divertenti a sfare su questa pagina instagram, creata dal celebre artista Keith Tyson. Isolation Art School è in inglese. Così serve anche a fare pratica della lingua!

E siccome Tyson si fa aiutare da suoi amici artisti come Urs Fischer e Mat Collishaw, anche gli adulti interessati all’arte contemporanea trovano pane per i loro denti. Altamente raccomandato.

3 – In italiano invece i suggerimenti per i quattro progetti creativi proposti dal sito di Palazzo Strozzi, che potete raggiungere qui.

4 – Ancora in inglese il progetto 30 Day Art Challenge inventato dall’artista, scrittrice e curatrice candese Danielle Krysa.  E’ pieno di idee per cose da fare, e con in più il beneficio di dare una struttura, una routine, che è esattamente quello che serve di questi tempi. Come sa chiunque abbia bambini e ragazzi da intrattenere. Anche questo è su Instagram: @thejealouscurator

5 – E per volare con la fantasia: l’incredibile sito Radio Garden vi porta ovunque vogliate. Come un tappeto volante, sconfigge la clausura.

E quando è il momento di tornare a casa, lo sapete che niente e nessuno meglio di Controradio vi tiene compagnia. Ovviamente!

 

Margherita Abbozzo (6, continua).

La fotografia di copertina l’ho trovata online senza credits. Se l’autore mi fa sapere chi è, lo cito più che volentieri.

 

 

 

 

Da fare online ai tempi di #iorestoacasa

Ecco altre idee per riempirsi gli occhi di arte e per girovagare liberi in questi giorni di #iorestoacasa.

#Iorestoacasa: e allora, in ambito fiorentino, Palazzo Strozzi si è inventato il progetto IN CONTATTOCon il quale il blog del sito palazzostrozzi.org si trasforma in una piattaforma di testi, immagini, video, storie e approfondimenti a disposizione di tutti.

Il blog, collegato ai canali Instagram e Facebook di Palazzo Strozzi, parte dalla mostra Tomás Saraceno. Aria  con una riflessione del curatore Arturo Galansino, dal titolo Come in una ragnatela.


Anche il museo del Novecento non ci lascia soli. Il suo direttore artistico, Sergio Risaliti, ci racconta qui su Controradio ogni giorno un’opera della collezione.

Il Museo promette anche di intensificare la sua programmazione digitale con approfondimenti, contenuti video, rubriche e attività che giornalmente saranno pubblicati sul web, i canali social e il sito internet fino al 3 aprile.

 

E gli artisti che fanno?

Art Tribune ci fa conoscere una bellissima idea, nata sull’onda dell’ #iorestoacasa:  46 artisti uniscono le loro forze per un progetto sui social intitolato “Da casa. Abitare il tempo sospeso” Si tratta di un progetto espositivo virtuale ideato da AlbumArte, spazio indipendente e no profit di Roma. Che dà così il via alla sua prima esposizione virtuale. Con 46 artisti che posteranno ciascuno un’opera sui profili Instagram Facebook di AlbumArte, fino al 3 aprile.

La mostra serve a mettere in risalto anche la nuova esigenza di inventarsi una comunità collegata: cioè tutti online dalla propria casa e dal proprio studio, insomma appunto da casa, ma insieme. In questo periodo così strano, difficile, ma anche pieno di nuove possibilità.

Non ci si può girare intorno. Oggi dobbiamo tutti adeguarci a questo nuovo spazio sospeso che è l’isolamento forzato. E bisogna anche cambiare, almeno momentaneamente, le modalità di partecipazione e di diffusione del lavoro.

Per sviluppare, nonostante tutto, una comunità creativa e un’energia culturale; e per testimoniare, come dice Cristina Cobianchi, Presidente e Project Manager di AlbumArte:”una partecipazione umana oltre che artistica, una presenza attiva e propositiva che affronta le difficoltà e ne rilancia i contenuti; come l’obbligo di stare in casa, arresti domiciliari coatti per tutti, pur essendo tutti noi innocenti, ma non per questo meno responsabili.

E poi c’è Artists in Quarantine. Un progetto del quale parleremo più diffusamente  e che per il momento vi invitiamo a seguire.

Sempre Art Tribune propone riflessioni molto interessanti sulle ripercussioni future di quanto stiamo vivendo. Consiglio questo articolo di Raffaele Gavarro. Dibatte l’idea che stia a noi combattere il Covid 19 “cambiando il nostro modo di vivere e in parte, probabilmente, anche quello di essere.”

Infine, se #iorestoacasa…ma avete voglia di andare lontano lontano, e se avete mai sognato di visitare l’Hermitage di San Pietroburgo, cioè uno dei musei più grandi e più meravigliosi al mondo, questa è imbattibile: a questo link potete farci un tour. Lungo 5 ore e 20 minuti.

Filmato da Axinya Gog con un telefonino. Per visitare 45 sale e 588 capolavori, e vedere varie performances di danza.

Tutto filmato in 4K. Niente male. E non dite che… non avete tempo!

 

Margherita Abbozzo. (2, continua)

 

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