Arti performative: “Praticamente. Two Days on Performance” prima edizione a Firenze

Il 10 e l’11 ottobre nasce la prima edizione del festival dedicato alle arti performative: “Praticamente. Two Days on Performance” curato da Jacopo Miliani e Stefania Rispoli, tra il Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.

La giornata di sabato 10 ottobre sarà dedicata all’analisi della performance come metodologia e alle relazioni con altre discipline attraverso delle opere video nella Sala Cinema del Museo Novecento. Nel pomeriggio, un programma di letture (nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio) con esperti delle arti performative. Mentre la giornata di domenica 11 ottobre ospiterà due tavole rotonde (nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio) con focus sulla performance in Toscana e lezioni di spettacolo al Museo Novecento.

“Il progetto- spiega il direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti – è stato pensato per unire insieme riflessione storica, teoria e pratica, in linea con quella che è stata la programmazione del Museo Novecento negli ultimi due anni. L’intenzione non è solo quella di porre l’accento sull’attualità della performance ma anche di rintracciare le sue radici storiche in molte esperienze del Novecento. Siamo inoltre felici di ospitare molte realtà e operatori del settore toscani che da anni lavorano con le arti performative, perché il museo deve essere interpretato anche come un luogo di confronto e collaborazione. Come ogni prima edizione, “Praticamente. Two Days on Performance” sarà carica di entusiasmo e anche di una buona dose di autocritica, ci stiamo mettendo in gioco testando un format nuovo per il Museo e per questo ringrazio tutti gli ospiti che hanno aderito con entusiasmo e generosità al nostro invito”.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria al sito.

Museo Novecento: arte, teatro musica

Inizia l’estate del Museo Novecento di Firenze con reading teatrali, concerti, lectures: un programma intenso di eventi serali gratuiti, aperti al pubblico nel rispetto delle norme di sicurezza

Giovedì 2 luglio parte il ciclo Reading Pratolini, progetto teatrale dedicato al grande scrittore fiorentino, mentre venerdì 3 luglio prende il via la rassegna di concerti Piano Novecento. Nelle settimane seguenti, saranno protagoniste nel chiostro del Museo anche le opere dei grandi artisti del Novecento con Made in Italy, lezioni- racconto tenute dal direttore del museo, Sergio Risaliti. Gli eventi – con inizio alle ore 21.00 – proseguiranno no ai primi di ottobre quando il programma si concluderà fuori dagli spazi canonici del museo con una grande performance in Piazza Santa Maria Novella.

Tutti gli eventi si svolgeranno negli ambienti all’aperto del Museo. L’ingresso è gratuito no a esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale. Tutti i visitatori sono invitati a evitare assembramenti e a rispettare le norme di sicurezza e sul distanziamento fisico.

Ingresso gratuito per MASSIMO 100 SPETTATORI, fino a esaurimento posti. INFO

 

LECTURES DI SERGIO RISALITI, DIRETTORE ARTISTICO MUSEO NOVECENTO

→ giovedì 16 luglio alle ore 21.00 Sergio Risaliti ha scelto di raccontare al pubblico la vita e le opere di Mario Mafai (Roma 1902 –1965) e Scipione, quale omaggio alla mostra monografica dedicata a Mafai ospitata al secondo piano del museo.

→ giovedì 17 settembre alle ore 21.00 sarà dedicato a Filippo De Pisis (Ferrara 1896 –Brugherio 1956), Felice Casorati (Novara 1883 –Torino 1963), Carlo Levi (Torino 1902 –Roma 1975) e Arturo Martini (Treviso 1889 –Milano 1947).

PRESENTAZIONE DEL LIBRO LASCIA PARLARE IL VENTO

→ lunedì 20 luglio alle ore 18.30 Lorenzo di Las Plassas presenta il suo romanzo Lascia parlare il vento edito da Baldini & Castoldi.

READING PRATOLINI

Reading Pratolini è un progetto teatrale tutto incentrato su Vasco Pratolini, celebre autore di narrativa e di opere teatrali, di testi poetici e articoli, oltre che sceneggiatore per alcuni tra i maggiori registi del Novecento italiano. I reading coinvolgeranno i giovani attori del progetto teatrale ‘iNuovi’, già noti al pubblico fiorentino, e non solo, per essersi cimentati al Teatro Niccolini con le Ragazze di San Frediano, sempre di Pratolini. Reading Pratolini nasce anche come progetto di valorizzazione della collezione del museo in un ideale confronto con le opere di Ottone Rosai, un altro ‘fiorentino doc’ che, come lo scrittore, ha saputo immortalare l’autenticità della Firenze più popolare. L’iniziativa è in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana a conferma della poliedrica attività culturale del Museo, quale punto di riferimento scientifico in città sulle arti del secolo scorso e del contemporaneo.
Dello scrittore, nato a Firenze in via dei Magazzini il 19 ottobre del 1913, saranno letti ben quattro celebri romanzi.

→ giovedì 2 luglio ore 21.00, Il quartiere, Maria Lucia Bianchi, Sebastiano Spada, Fabio Facchini, Federica Cavallaro
→ giovedì 23 luglio ore 21.00, Metello, Francesco Grossi, Laura Pinato, Nadia Saragoni Lorenzo Volpe
→ giovedì 24 settembre ore 21.00, Le ragazze di San Frediano, Anastasia Ciullini, Athos Leonardi, Claudia Ludovica Marino, Luca Pedron
→ venerdì 2 ottobre ore 21.00, Cronache di poveri amanti, Maddalena Amorini, Davide Arena, Alessandra Brattoli, Beatrice Ceccherini, Davide Diamanti, Ghennadi Gidari, Erica Trinchera, Filippo Lai

CONCERTI

Concerti, Rufufi e Narrazioni, in collaborazione con Associazione Musicale Euterpe, Direzione artistica Sergio Risaliti, A cura di Riccardo Sandiford

→ venerdì 3 luglio ore 21.00, Riccardo Sandiford pianoforte esegue: Johann Sebastian Bach

→ venerdì 10 luglio ore 21.00, Julia Farrés Llongueras soprano, Massimo Felici chitarra

→ venerdì 11 settembre ore 21.00, Federica Bortoluzzi pianoforte esegue: Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye 1862 –Paris 1918)

→ venerdì 18 settembre ore 21.00 Andrea Cassano pianoforte esegue: Johann Sebastian Bach (Eisenach 1685 –Lipsia 1750) Variazioni Goldberg

TUTTI GLI EVENTI SI SVOLGERANNO NEGLI AMBIENTI ALL’APERTO DEL MUSEO. L’INGRESSO È GRATUITO FINO A ESAURIMENTO POSTI. L’INGRESSO NON PREVEDE L’ACCESSO AL PERCORSO MUSEALE. TUTTI I VISITATORI SONO INVITATI A EVITARE ASSEMBRAMENTI E A RISPETTARE LE NORME DI SICUREZZA SUL DISTANZIAMENTO FISICO.

Museo Novecento, presentato programma avvenimenti estivi

?Firenze, con 100\900 inizia l’estate del Museo Novecento con reading teatrali, concerti, lecture: un programma intenso di eventi serali gratuiti aperti al pubblico, nel rispetto delle norme di sicurezza e il distanziamento fisico.

Questo del Museo Novecento è un progetto di grande valore culturale e simbolico, una vera e propria rinascita dopo i mesi di chiusura dei musei e lo stop alle rappresentazioni teatrali e musicali.

Il Museo Novecento, unico esempio in Italia in questo periodo, si trasforma questa estate, in uno spazio teatrale corale per ospitare fino a cento posti seduti, distribuiti tra il chiostro ed il loggiato rinascimentale, luoghi suggestivi e con un’ottima acustica.

Si parte giovedì 2 luglio, con il ciclo Reading Pratolini, progetto teatrale dedicato al grande scrittore toscano, mentre venerdì 3 luglio prende il via la rassegna di concerti Piano Novecento.

Nelle settimane seguenti, saranno protagoniste nel chiostro del museo anche le opere dei grandi artisti del Novecento con Made in Italy, lezioni-racconto tenute dal direttore del museo, Sergio Risaliti. Gli eventi – tutti con inizio alle 21 – proseguiranno fino ai primi di ottobre quando il programma si concluderà fuori dagli spazi canonici del museo con una grande performance pubblica e teatrale in Piazza Santa Maria Novella.

“Siamo estremamente felici e orgogliosi di aprire al teatro e alla musica classica il nostro bellissimo museo, che si dimostra interdisciplinare e versatile, anche nell’uso degli spazi – ha dichiarato il direttore artistico del Museo Novecento, Sergio Risaliti – Vogliamo offrire ai nostri visitatori un programma estivo vasto, che faccia riscoprire, ad esempio, la storia della città di Firenze attraverso le pagine di Vasco Pratolini, per ricordarci di quanto erano ‘belli’, anche se ‘poveri’, molti ragazzi fiorentini che vivevano i quartieri popolari, pieni di dubbi e di speranze, uniti da un forte senso di solidarietà, da istinti e sentimenti antichi. Motivo di orgoglio è la collaborazione con la Fondazione del Teatro della Toscana e con la compagnia ‘iNuovi’. Non c’è soddisfazione artistica e scientifica più grande che vedere giovani attori cimentarsi con i testi di un grandissimo autore del Novecento come Pratolini, ascoltare dalle loro voci i piccoli e grandi eventi di una Firenze che è cambiata enormemente nel giro di un secolo appena, sia nei luoghi che negli animi, sia antropologicamente che urbanisticamente”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il Direttore del Museo 900, Sergio Risaliti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200630_06_MUSEO-900_RISALITI.mp3?_=1

Il Museo Novecento riapre al pubblico

Martedì 2 giugno il Museo Novecento riapre al pubblico con una preview straordinaria in occasione della Festa della Repubblica dalle 15.00 alle 20.00. In via del tutto eccezionale sarà esposta Concetto spaziale. Attesa di Lucio Fontana, opera donata dall’artista al Comune di Firenze dopo l‘alluvione del 1966 per ricordare come la città di Firenze seppe reagire dopo una simile catastrofe anche grazie all’arte.

Il quadro di Fontana sarà esposto su una parete dipinta con i colori della bandiera italiana per celebrare la festa della nostra Repubblica, una giornata particolarmente sentita in questo periodo di ripartenza e di desiderata rinascita per tutti noi. Saranno visitabili anche la Collezione Permanente e tutte le mostre temporanee dedicate a Allan Kaprow, Fabio Mauri, Elena Mazzi, Emanuele Becheri e Michele De Lucchi.

Da sabato 6 giugno il Museo sarà aperto al pubblico nei giorni di sabato, domenica e lunedì con orario 15.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00). Gli ingressi saranno contingentati ed è consigliato provvedere all’acquisto dei biglietti on line, con prenotazione obbligatoria sul portale http://bigliettimusei.comune.fi.it/.

Vi ricordiamo che la prenotazione online è obbligatoria anche per chi ha diritto a riduzioni o entrata gratuita e per i piccoli gruppi accompagnati da guide turistiche. Una volta completato l’acquisto è sufficiente stampare la ricevuta e/o conservare l’email di conferma dell’avvenuta transazione e presentarla all’ingresso del museo scelto. Questa modalità permette di evitare code in biglietteria e riduce gli affollamenti nelle sale, grazie all’assegnazione della fascia oraria in cui accedere al museo.

Resta valida la Card del fiorentino (€10 con validità un anno) ma anche con questa serve la prenotazione online: le persone che l’avevano acquistata prima del lockdown possono passare a ritirarla al Museo Novecento oppure a Palazzo Vecchio o al Museo Bardini previa prenotazione (al numero 055 2768224 o scrivendo a info@muse.comune.fi.it da lunedì 1 giugno). Chi la volesse acquistare lo può fare recandosi direttamente nelle biglietterie dei tre musei sopra indicati, sempre previa prenotazione (al numero 055 2768224 o scrivendo a info@muse.comune.fi.it

I musei riapriranno in assoluta sicurezza. Per farlo il Comune ha adeguato e attrezzato tutti gli spazi acquisendo i dispositivi di sicurezza, i beni e servizi necessari a garanzia della tutela della salute dei visitatori e degli operatori, e viene garantita un’azione regolare e ripetuta di sanificazione degli spazi. Sono inoltre stati approntati protocolli specifici e dettagliati per consentire un accesso sicuro e una visita pienamente soddisfacente per gli utenti con rilevazione della temperatura corporea all’ingresso del percorso, obbligo dell’uso delle mascherine, mantenimento della distanza di sicurezza, accesso ai percorsi museali contingentato.

Per accogliere nel modo migliore i visitatori un mediatore culturale MUS.E sarà presente all’inizio del percorso museale per introdurre alla visita.

Contemporaneamente proseguono tutte le attività online proposte dallo staff del Museo in questo periodo di lockdown in modo da continuare a raccontare, anche virtualmente, il grande patrimonio civico della città di Firenze per tutte quelle persone che ancora non potranno tornare a visitare di persona il museo

 

Da fare online ai tempi di #iorestoacasa

Ecco altre idee per riempirsi gli occhi di arte e per girovagare liberi in questi giorni di #iorestoacasa.

#Iorestoacasa: e allora, in ambito fiorentino, Palazzo Strozzi si è inventato il progetto IN CONTATTOCon il quale il blog del sito palazzostrozzi.org si trasforma in una piattaforma di testi, immagini, video, storie e approfondimenti a disposizione di tutti.

Il blog, collegato ai canali Instagram e Facebook di Palazzo Strozzi, parte dalla mostra Tomás Saraceno. Aria  con una riflessione del curatore Arturo Galansino, dal titolo Come in una ragnatela.


Anche il museo del Novecento non ci lascia soli. Il suo direttore artistico, Sergio Risaliti, ci racconta qui su Controradio ogni giorno un’opera della collezione.

Il Museo promette anche di intensificare la sua programmazione digitale con approfondimenti, contenuti video, rubriche e attività che giornalmente saranno pubblicati sul web, i canali social e il sito internet fino al 3 aprile.

 

E gli artisti che fanno?

Art Tribune ci fa conoscere una bellissima idea, nata sull’onda dell’ #iorestoacasa:  46 artisti uniscono le loro forze per un progetto sui social intitolato “Da casa. Abitare il tempo sospeso” Si tratta di un progetto espositivo virtuale ideato da AlbumArte, spazio indipendente e no profit di Roma. Che dà così il via alla sua prima esposizione virtuale. Con 46 artisti che posteranno ciascuno un’opera sui profili Instagram Facebook di AlbumArte, fino al 3 aprile.

La mostra serve a mettere in risalto anche la nuova esigenza di inventarsi una comunità collegata: cioè tutti online dalla propria casa e dal proprio studio, insomma appunto da casa, ma insieme. In questo periodo così strano, difficile, ma anche pieno di nuove possibilità.

Non ci si può girare intorno. Oggi dobbiamo tutti adeguarci a questo nuovo spazio sospeso che è l’isolamento forzato. E bisogna anche cambiare, almeno momentaneamente, le modalità di partecipazione e di diffusione del lavoro.

Per sviluppare, nonostante tutto, una comunità creativa e un’energia culturale; e per testimoniare, come dice Cristina Cobianchi, Presidente e Project Manager di AlbumArte:”una partecipazione umana oltre che artistica, una presenza attiva e propositiva che affronta le difficoltà e ne rilancia i contenuti; come l’obbligo di stare in casa, arresti domiciliari coatti per tutti, pur essendo tutti noi innocenti, ma non per questo meno responsabili.

E poi c’è Artists in Quarantine. Un progetto del quale parleremo più diffusamente  e che per il momento vi invitiamo a seguire.

Sempre Art Tribune propone riflessioni molto interessanti sulle ripercussioni future di quanto stiamo vivendo. Consiglio questo articolo di Raffaele Gavarro. Dibatte l’idea che stia a noi combattere il Covid 19 “cambiando il nostro modo di vivere e in parte, probabilmente, anche quello di essere.”

Infine, se #iorestoacasa…ma avete voglia di andare lontano lontano, e se avete mai sognato di visitare l’Hermitage di San Pietroburgo, cioè uno dei musei più grandi e più meravigliosi al mondo, questa è imbattibile: a questo link potete farci un tour. Lungo 5 ore e 20 minuti.

Filmato da Axinya Gog con un telefonino. Per visitare 45 sale e 588 capolavori, e vedere varie performances di danza.

Tutto filmato in 4K. Niente male. E non dite che… non avete tempo!

 

Margherita Abbozzo. (2, continua)

 

“Allan Kaprow, I will always be a painter – of sorts”

?Firenze, il Museo Novecento presenta la grande antologica dedicata ad Allan Kaprow padre degli Environments e degli Happenings, un artista poliedrico e instancabile, che nell’arco della sua intensa carriera si è confrontato con i media più diversi.

Allan Kaprow, molto attivo anche come teorico, ha influenzato generazioni di artisti, promuovendo un’idea di arte allo stesso tempo concettuale e spontanea, utopica e provocatoria, politica e ironica.

Dopo una carriera da pittore fortemente influenzata dall’Action Painting di Jackson Pollock, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, abbandona i mezzi di espressione più classici e comincia a realizzare ambienti e azioni interattive ed effimere che mettono in discussione l’idea di un’arte monumentale sempre uguale a se stessa e immutabile nel tempo. In linea con la contaminazione tipica di quegli anni tra performance, teatro, danza e arti visive, le sue opere promuovono un’integrazione sempre maggiore tra spazi, materiali, tempo e persone.

Al fine di ricostruire la parabola creativa dell’artista, il Museo Novecento delinea un percorso a ritroso all’interno della sua ricerca, che si apre con la reinvention di due opere emblematiche – FLUIDS (1967) al piano terra ideata dagli artisti  Davide D’Amelio, Anna Dormio, Bekhbaatar Enkthur, Esma Ilter, Giulia Poppi, Negar Sh, attualmente in residenza presso la Manifattura Tabacchi, e WORDS (1962) al primo piano progettata da Dania Menafra, che si confronta con la creazione di desiderio e consenso nella società digitale dominata dal marketing emozionale – attraversa la sua intensa produzione grafica ed editoriale, i video e le azioni degli anni Settanta (esposti nella sala Cinema), per terminare con i disegni e i dipinti.

Queste ultime sale raccolgono un corpus di circa quaranta opere (20 dipinti e 19 disegni), esposti per la prima volta in Italia, che gettano luce sulle implicazioni performative di questi primi lavori su carta e su tela. Grazie all’esperienza dell’Action Painting, Kaprow aveva compreso come un dipinto potesse coinvolgere lo spettatore fino a dare l’impressione di abbandonare la parete ed entrare nello spazio reale.

Questi lavori gettano le basi per una nuova concezione di opera d’arte che si apre ad una radicale commistione tra arte e vita, arte e spazio urbano, arte e teatro.
In occasione della mostra, gli artisti Jacopo Miliani e Elena Mazzi sono stati invitati a progettare due ulteriori reinvention di FLUIDS che si svolgeranno all’esterno del Museo rispettivamente il 4 aprile in alcune piazze del centro storico e il primo maggio alla Manifattura Tabacchi.

La mostra, “ALLAN KAPROW I will always be a painter – of sorts”, a cura di Sergio Risaliti e Barry Rosen, promossa dal Comune di Firenze, realizzata in collaborazione con Allan Kaprow Estate e Hauser & Wirth, apre al pubblico il 20 febbraio (fino al 4 giugno 2020) e presenta per la prima volta in Italia un corpus di circa quaranta opere su carta e tela che rappresentano l’esordio dell’artista.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/02/200219_08_MOSTRA-KAPROV_RISALITI.mp3?_=2

INFO: http://www.museonovecento.it/mostre/allan-kaprow-drawings-paintings-happenings-environments/

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