Posidonia oceanica: al via il trapianto di 3.000 talee

È stato avviato, nel Golfo di Follonica, il trapianto e riposizionamento di circa 3.000 talee nella prateria di Posidonia oceanica, per la realizzazione del nuovo elettrodotto sottomarino che collegherà l’Isola d’Elba (Livorno) alla Toscana. L’area interessata è di oltre 1650 mq.

La Posidonia oceanica è una pianta acquatica tipica del Mediterraneo e ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema marino. Ruolo principale della pianta è quello di proteggere la linea di costa dall’erosione, inoltre funziona come habitat per numerosi organismi, animali e vegetali, che trovano al suo interno nutrimento e riparo.

L’intervento di trapianto e riposizionamento della Posidonia oceanica verrà realizzato tramite tecniche che sono state già collaudate con successo in passato. Lo scopo, come spiega Terna, è quello di “perseguire i più elevati standard di sostenibilità ambientale, la fase appena avviata prevede l’espianto delle talee dalla prateria acquatica antistante Piombino (LivornoToscana) e il suo successivo riposizionamento in siti idonei nel Golfo di Follonica. Il processo verrà eseguito con la massima cura da ‘tecnici sub’ biologi che provvederanno a bloccare sul fondale marino i fasci selezionati, inserendoli in apposite cornici reticolate. Al completamento del lavoro di trapianto, che si stima possa durare circa tre mesi, sarà messo in atto un piano di conservazione e di monitoraggio ambientale della durata di dieci anni”.

Lo scopo del monitoraggio, come continua a spiegare Terna, è quello di seguire “non solo l’evoluzione nel tempo del numero dei fasci di Posidonia oceanica nelle aree trapiantate, ma anche le condizioni della pianta e dell’ambiente circostante”.

L’intervento permetterà di poter così raddoppiare le linee di connessione tra il sistema elettrico nazionale e quello dell’isola d’Elba. La costruzione del nuovo elettrodotto, dal costo che ruoterebbe attorno, approssimativamente, ai 90 milioni di euro, sarà lungo circa 37 km. La maggior parte dei quali, ben 34, passeranno sotto il livello del mare.

 

Trovata viva tra scogli figlia ‘superpoliziotto’ Pippo Micalizio

Isola d’Elba, la donna di 48 anni scomparsa domenica all’isola d’Elba, Marina Paola Micalizio, figlia del superpoliziotto Pippo Micalizio, è stata trovata in vita, nel secondo pomeriggio di lunedì 15, tra gli anfratti di una scogliera nella zona di Procchio.

La zona rocciosa marina in cui è stata trovata è molto impervia ed è la stessa area, non molto distante, del punto del ritrovamento del suo cane, morto, forse per annegamento. Dopo averla individuata, la donna è stata evacuata via mare con una imbarcazione, proprio per la difficoltà a recuperarla via terra.

Poi, dalla spiaggia di Procchio è stata portata con un’ambulanza del 118 all’ospedale dell’isola, a Portoferraio per valutare le sue condizioni cliniche e prestarle eventuali cure. In questa fase sono completamente da accertare i motivi per cui la donna sarebbe rimasta dispersa per oltre un giorno e come sia finita in fondo agli scogli in un punto poco visibile anche dall’alto. Per le ricerche l’isola è stata sorvolata da un elicottero e un drone dei soccorritori.

La quarantottenne è stata individuata da un gommone della protezione civile che perlustrava la costa dell’Elba lungo la scogliera dove era stato ritrovato il suo cane morto annegato. È così che sono scattate le operazioni di recupero dal mare.

La donna, secondo quanto si apprende da soccorritori, avrebbe raccontato ai sanitari, cui poi è stata affidata, di esser rimasta in mare circa 16 ore. Anche per questo è stata accompagnata al pronto soccorso per gli accertamenti medici necessari.

Scomparsa all’Elba la figlia del ‘superpoliziotto’, Pippo Micalizio

Isola d’Elba, ricerche sono in corso nell’isola ormai da 24 ore, per la scomparsa di una donna di 48 anni, Marina Paola Micalizio, figlia del ‘superpoliziotto’, Pippo Micalizio che negli anni ’80 e ’90 indagò sulle infiltrazioni di mafia e ‘ndrangheta al nord.

Carabinieri, vigili del fuoco, guardia costiera sono impegnati a cercarla dopo che il marito ha presentato denuncia di scomparsa alla stazione dell’Arma a Marciana Marina. La donna scomparsa si era allontanata con il cane.

I Vigili del Fuoco hanno messo in moto il dispositivo di soccorso che prevede squadre di terra composte da pompieri e da personale del volontariato attivato con la procedura Prefettizia, unità cinofile, personale SAPR con i droni per il monitoraggio della scogliera e della macchia mediterranea, il reparto volo di Cecina con l’elicottero Drago 55 con a bordo personale soccorritore e unità sommozzatori che hanno effettuato delle immersioni per il controllo dello specchio di mare dove sono stati rinvenuti oggetti personali e il cane ritrovato in acqua morto.

Sul posto stanno lavorando secondo le proprie competenze anche i Carabinieri, la Guardia Costiera, la Capitaneria di Porto, La Guardia di Finanza e la Polizia Locale, ma al momento tutte le ricerche hanno dato esito negativo.

Pippo Micalizio, morto nel 2005, si guadagnò nel tempo l’appellativo giornalistico di ”superpoliziotto” per via delle prime grandi maxi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al Nord, da lui dirette a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Promosso a Roma, venne nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia) e diventò numero uno dei Servizi centrali antidroga. Nel 2001, uomo di fiducia del Viminale, venne inviato a Genova come ispettore per gestire le indagini post G8 sull’irruzione di poliziotti e carabinieri nella scuola Diaz e i fatti controversi nella caserma di Bolzaneto.

Isola d’Elba diventa ‘area non vocata ai cinghiali’

Firenze, l’Isola d’Elba diventa ‘area non vocata ai cinghiali’: la giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, ha approvato la proposta di trasformazione.

La proposta, passata dal ‘Nucleo di valutazione’ e dalla Vas adesso che ha appena incassato l’ok della giunta, andrà al Consiglio regionale per la definitiva approvazione, si spiega in una nota. Come già annunciato anche durante l’ultima sua visita all’Isola d’Elba, la vicepresidente Saccardi ha così portato un concreto contributo per dare soluzione all’emergenza cinghiali presente sull’isola da anni, sia sul versante dell’incolumità delle persone come sollecitato dai sindaci che sul versante dei danni procurati all’agricoltura.

“Ci eravamo presi l’impegno di intervenire e venire incontro alle richieste di molte realtà del tessuto civile, produttivo e culturale dell’isola per risolvere il problema legato alla presenza dei cinghiali sul territorio e così è stato – ha detto Saccardi -. Adesso che l’Elba è territorio non vocato al cinghiale abbiamo a disposizione efficaci strumenti per contenere il proliferare di questi ungulati. Cacciatori, agenti di polizia provinciale e operatori, da oggi, hanno la possibilità in forma collettiva, singola e con le trappole di cattura, di occuparsi di una gestione faunistica venatoria di gran lunga migliore che in passato”.

La Regione Toscana prevede un percorso in cui anche se l’area non è vocata al cinghiale, non vengono escluse né la braccata né la selezione. “La scelta di rendere l’Elba area non vocata al cinghiale segue un percorso ampio di confronto con le amministrazioni locali, la Provincia e il Parco, l’Atc Elba e dunque contiene in sé il valore della partecipazione”, ha commentato il consigliere regionale Gianni Anselmi.

“Apprendiamo con soddisfazione la decisione della Giunta regionale che approva la proposta dell’assessora Saccardi sull’Elba non vocata al cinghiale”, ha detto Angelo Zini, presidente della Comunità del Parco.

“Elba area non vocata al cinghiale è un importante passo avanti verso la soluzione del problema”, ha dichiarato il presidente del Parco Giampiero Sammuri. “Il comitato di gestione dell’Atc dell’Arcipelago Toscano non può che prendere atto di una decisione assunta dalla Regione Toscana della quale ormai si dibatteva da tempo sia nelle sedi locali che regionali”, ha spiegato il presidente Atc Carlo Simoni.

Plogging all’Elba con Bebe Vio

Portoferraio, all’isola d’Elba, maratona di plogging, ovvero camminare raccogliendo i rifiuti, con Bebe Vio.

All’Elba il plogging ha riguardato due spiagge a Marciana e Portoferraio. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di volontari, rientra tra quelle promosse da Sorgenia per la pulizia di alcune spiagge in Italia, a supporto del progetto Mare, nato dalla collaborazione tra il Centro velico Caprera e One Ocean Foundation che, con il catamarano a vela One, sta percorrendo le coste italiane per studiare lo stato di salute di 23 aree marine protette del Tirreno e ha raggiunto la Toscana questo fine settimana. All’Elba la pulizia ha riguardato due spiagge a Marciana e Portoferraio.

Da sempre molto legata all’isola d’Elba, Bebe Vio, testimonial di Sorgenia, era presente nell’attività di pulizia delle spiagge insieme ai dipendenti dell’azienda, alle autorità locali dei Comuni di Marciana e Portoferraio, che hanno concesso il patrocinio all’iniziativa, ai rappresentanti di Legambiente Elba e ai cittadini cui è stato distribuito tutto il necessario per il plogging: magliette, guanti e pinze per pulire l’arenile.

La prima attività si è svolta in mattinata sulla spiaggia di Sant’Andrea a Marciana dove sono state raccolte molte microplastiche, mozziconi di sigarette, e microrifiuti. Nel pomeriggio si prosegue nella spiaggia di Schiopparello a Portoferraio.

“Anche in luoghi apparentemente puliti è possibile trovare oggetti, anche piccoli, che inquinano l’ambiente e che possono compromettere la salute del mare. Dovremmo tutti impegnarci per fare maggiore attenzione e, dove necessario, fare plogging per riportare i luoghi al loro splendore originario”, il commento di Bebe Vio come riferito in una nota.

Ritrovata in una zona impervia la turista austriaca dispersa all’Elba

Portoferraio, in provincia di Livorno, è stata ritrovata in una zona impervia dal nucleo cinofili dei vigili del fuoco la turista austriaca dispersa all’isola d’Elba.

Alle ore 01:30 infatti, la turista austriaca che era data per dispersa all’isola d’Elba è stata individuata e ritrovata dal nucleo cinofili dei vigili del fuoco, accompagnati da una guida ambientale del posto. Le condizioni della donna sono apparse buone e la donna presentava solo delle escoriazioni alle gambe.

Dopo il ritrovamento sono iniziate le operazioni di recupero, per riportare la donna che si trova ad una distanza di circa 400 metri dal sentiero, e dall’UCL (unità comando locale), una squadra di vigili del fuoco è stata attivata per raggiungere i cinofili e la donna, per la risalita in sicurezza dalla zona impervia.

Le ricerche all’Isola d’Elba erano iniziate in serata, la donna, di 60 anni, aveva contattato telefonicamente il marito dicendogli di essersi persa a Fetovaia in località Le Tombe.

Il reparto volo del nucleo elicotteri dei vigili del fuoco di Cecina aveva fatto decollare Drago 60 che aveva effettuato il sorvolo della zona, nel mentre arrivava all’Elba il nucleo cinofili del comando di Siena, la squadra Dedalo (lo strumento per rilevare i dispositivi mobili) dal comando di Prato e il nucleo Sapr (Sistemi aeromobili pilotaggio remoto) per le ricerche con droni.

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