Nessuna rampa a scuola, il Comune di Firenze deve risarcire studente disabile

La scuola deve essere accessibile per tutti: non è quello che è accaduto a un giovane studente disabile in una scuola fiorentina priva di rampa.

Sebbene solo per un breve periodo, il ragazzo ha avuto problemi nell’accesso alla scuola media Dino Compagni, nel capoluogo toscano, a causa dell’assenza di una rampa, la cui realizzazione aveva trovato ostacoli da un punto di vista tecnico. La rampa è stata successivamente costruita ma per un periodo il ragazzo ha avuto problemi nell’accedere a scuola.

Il tribunale civile di Firenze ha quindi condannato il Comune a risarcire per “discriminazione indiretta” con 15mila euro il ragazzo disabile. Dell’ordinanza del tribunale, che risale ai mesi scorsi, si è parlato oggi in Consiglio comunale, nell’ambito della discussione di una delibera che riconosce un debito fuori bilancio di 15mila euro per il risarcimento, illustrata dall’assessora al welfare Sara Funaro.

Da Palazzo Vecchio si sottolinea che nell’ordinanza “si parla di discriminazione indiretta di fronte a comportamenti neutri che mettono persone con disabilità in condizione di svantaggio. Il plesso scolastico è sempre stato conforme ai criteri di legge in materia di barriere architettoniche. Il comportamento ritenuto dannoso dal tribunale è da ricondurre a un periodo specifico in cui al minore non è stata garantita possibilità di uscire insieme agli altri compagni e inoltre non è stata garantita dalla dirigenza scolastica l’apertura dell’ingresso alternativo della scuola insieme agli altri compagni, nonostante molteplici sollecitazioni. Ingresso che poi è stato attivato l’anno successivo”.

Tramvia, approvazione del progetto della linea Libertà-Bagno a Ripoli

Firenze, approvazione definitiva per il progetto della linea Libertà-Bagno a Ripoli.

La giunta del Comune di Firenze ha approvato il progetto definitivo con contestuale variante al regolamento urbanistico legato alla linea tramviaria 3.2.1, quella che collegherà piazza della Libertà con Bagno a Ripoli. L’atto, adesso, passerà all’esame del Consiglio comunale.

La linea 3.2.1, si ricorda in una nota di Palazzo Vecchio, si sviluppa su 7,2 chilometri con 17 fermate. Si collega al sistema tranviario in piazza della Libertà con il capolinea previsto su un piccolo tronco posizionato lungo viale Don Minzoni, già inseriti nel progetto della linea Fortezza-San Marco attualmente in costruzione. Tra le opere previste anche il nuovo ponte a monte del Ponte da Verrazzano e due parcheggi scambiatore. La spesa prevista è di 367,2 milioni, già finanziata con fondi statali e Pnrr.

“Con questa approvazione e l’inizio della variante urbanistica si conclude la parte più complessa dell’iter di approvazione – ha dichiarato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti -. Quando tutta la procedura sarà completata con gli atti del consiglio andremo verso la contrattualizzazione che prevede da parte del concessionario la redazione del progetto esecutivo e a seguire l’avvio dei lavori”.

Anche il consiglio comunale di Bagno a Ripoli ha approvato nella seduta di martedì il progetto definitivo della linea della tramvia già validato dalla Conferenza dei servizi. Lo evidenzia lo stesso Comune. Un passaggio, che in base all’ex articolo 34 della legge regionale 65/2014, costituisce così già variante urbanistica ed è fondamentale per apporre il vincolo pre-ordinato all’esproprio alle aree su cui saranno realizzati la linea tranviaria, il deposito dei mezzi e il parcheggio scambiatore.

Un intervento, quest’ultimo, che avrà un’utilità pubblica ulteriore legata all’interscambio tra mezzi pubblici anche in vista della realizzazione dell’adiacente Viola Park, e che come previsto dagli accordi con il Comune di Firenze sarà stralciato dal progetto e realizzato dal Comune di Bagno a Ripoli.

Coronavirus in Toscana, 2.282 nuovi casi, 4 decessi

Firenze, sono 2.282 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 386 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 1.896 con test rapido. Il numero dei contagiati dal Coronavirus rilevati nella regione dall’inizio della pandemia sale dunque a 1.450.406.

I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.288 persone) e raggiungono quota 1.387.987 (95,7% dei casi totali). I dati, relativi all’andamento della pandemia di Coronavirus, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.

Al momento in Toscana risultano pertanto 51.517 positivi, +2% rispetto a ieri. Di questi 506 (13 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 12 (1 in meno) si trovano in terapia intensiva.

La lista dei decessi si aggiorna con 4 nuovi decessi: un uomo e 3 donne con un’età media di 86,8 anni.

Dall’ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 1.315 tamponi molecolari e 12.428 tamponi antigenici rapidi: di questi il 16,6% è risultato positivo. Sono invece 3.194 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 71,4% di questi è risultato positivo. L’età media dei 2.282 nuovi positivi è di 50 anni circa (6% ha meno di 20 anni, 13% tra 20 e 39 anni, 30% tra 40 e 59 anni, 36% tra 60 e 79 anni, 13% ha 80 anni o più).

L’andamento per provincia

Con gli ultimi casi salgono a 393.185 i positivi dall’inizio dell’emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (588 in più rispetto a ieri), 96.289 in provincia di Prato (120 in più), 114.097 a Pistoia (140 in più), 73.437 a Massa Carrara (131 in più), 155.599 a Lucca (303 in più), 168.609 a Pisa (300 in più), 131.496 a Livorno (189 in più), 132.119 ad Arezzo (182 in più), 104.600 a Siena (156 in più) e 80.420 a Grosseto (173 in più). A questi vanno aggiunti 555 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni.

Sono 877 le nuove segnalazioni nell’Asl Centro, 894 nella Nord Ovest, 511 nella Sud Est.

La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi complessivi dall’inizio della pandemia di Coronavirus (tra residenti e non residenti), con circa 39.276 casi ogni 100.000 abitanti (la media italiana é 39.189 x100.000, dato di ieri). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 40.525 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Pisa (40.339) e Livorno (39.969). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 36.299).

In 51.011 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (977 in più rispetto a ieri, più 2%).

I 1.387.987 guariti registrati a oggi lo sono a tutti gli effetti, da un punto di vista virale, certificati con tampone negativo.

I decessi

La lista dei decessi si aggiorna con 4 nuovi decessi: un uomo e 3 donne con un’età media di 86,8 anni.

Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 1 a Lucca, 1 a Arezzo, 2 a Siena.

Sono 10.902 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus: 3.436 nella Città metropolitana di Firenze, 885 in provincia di Prato, 979 a Pistoia, 690 a Massa Carrara, 1.020 a Lucca, 1.227 a Pisa, 819 a Livorno, 703 ad Arezzo, 582 a Siena, 405 a Grosseto. Vanno aggiunte 156 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 295,2 ogni 100 mila residenti, contro il 301 x100.000 della media italiana. La Toscana é 9° tra le regioni. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (363,5 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (344,1 x100.000) e Pistoia (337,3 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (185,9 x100.000).

Tutti i dati saranno visibili sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

Multiutility: delibera approvata a Firenze, Nardella: “Un traguardo storico”

A Firenze il consiglio comunale ha approvato una delibera a favore della realizzazione del progetto di multiutility toscana, la grande holding regionale dei servizi pubblici. La delibera è stata approvato a maggioranza, solo l’opposizione di Sinistra ha presentato ben 34 emendamenti.

Il sindaco Nardella si ritiene soddisfatto: “Un traguardo storico perché è un lavoro che è stato tentato già in altri momenti ma non è mai arrivato in fondo. Questa volta ce l’abbiamo fatta grazie alla tenacia e alla caparbietà della nostra amministrazione e delle altre coinvolte. Un traguardo storico perché finalmente mette insieme tutte le forze in un settore strategico per cittadini e imprese come quello dei servizi pubblici locali: acqua, gas rifiuti. In questo modo possiamo contare su 1,5 miliardi di euro di investimenti e su un aumento dell’occupazione creando posti di lavoro anche nell’indotto”.

Possiamo puntare anche a un controllo dell’innalzamento delle tariffe in un momento in cui è molto sentito il caro bollette – ha aggiunto -. Ma soprattutto potremo avere una strategia con un indirizzo pubblico preciso che si apre anche a partners industriali e finanziamenti privati senza mai snaturare l’indirizzo pubblico che sarà mantenuta da un’holding tutta pubblica dei Comuni che manterrà con il 51% della proprietà la maggioranza di questa Multiutility. Ora dovremo fare i prossimi passaggi, l’assemblea di Alia e tutte le altre assemblee, ma ormai direi che il dado è tratto e non si può più tornare indietro”.

La delibera è stata approvata coi voti favorevoli di Pd e Lista Nardella, e del Gruppo Centro che è all’opposizione. Contrari i gruppi Sinistra Progetto Comune, M5s e Lega. Astenuto il gruppo Fdi, Forza Italia non era in aula al momento del voto.

Il primo cittadino ha poi precisato che “Con la multiutility noi rivedremo il programma dei rincari delle tariffe, lavoreremo per raffreddare il progresso dell’aumento delle tariffe. Così come grazie a questa nuova società potremo investire sull’energia pulita, sullo smaltimento dei rifiuti per creare energia, su impianti fotovoltaici”.

Tutto questo col controllo pubblico perché il 51% della società sarà in mano ai Comuni che sono gli azionisti pubblici della società, pur attingendo a risorse private. Vogliamo aprire questa multiutility a tutti senza che nessuno si senta socio di serie B. Per fare investimenti ci sono tre modi: o si chiedono soldi ai cittadini e non possiamo farlo in questo momento, o ci si indebita con le banche ed è una strada difficile, oppure chiedendo risorse ai risparmiatori attraverso la Borsa”.

Sempre il sindaco Nardella ha spiegato, dopo l’approvazione, che la quotazione in Borsa ci permette di attingere al mercato con delle garanzie: c’è un tetto del 5% oltre il quale nessun investitore in Borsa può andare nell’acquistare le quote della nuova multiutility, quindi non ci può essere nessun tentativo di creare forte aggregazioni private per prendere il controllo dell’azienda. A poi aggiunto “Inoltre il ricorso in Borsa non intaccherà mai il principio di fondo che il 51%, la maggioranza, della società rimarrà saldamente in mano ai Comuni soci e quindi alle nostre comunità”.

Toscana: in crescita i pagamenti digitali, +23,8%

In Toscana stanno crescendo i pagamenti digitali. Nel 2022 il numero medio di transazioni per esercente è aumentato del 23,8% rispetto al 2021 e rispetto al 2019, periodo pre-pandemia, la crescita si attesta sul +112,6%. A guidare i rialzi è Firenze con un +34,3% di transazioni per esercente rispetto al 2021.

Sono questi i dati che emergono dell’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp. I dati, presentati oggi a Firenze in occasione di un’iniziativa di Confcommercio, mostrano la crescita, sempre più forte in Toscana, del numero medio di transazioni per esercente.

Firenze, che si piazza al settimo posto nella Top 10 nazionale, ha un aumento del +34,3% rispetto al 2021. Ma non è la sola, sono in crescita anche altre province toscane come: Siena che registra un +33,5%, Lucca e Livorno rispettivamente +19,8% e +19,3%, Prato e Pistoia con un +18,2%, Arezzo +16,4% e Grosseto +16,10%. A chiudere la classifica toscana è invece Massa Carrara che ha una crescita pari al +12%.

I dati relativi allo scontrino medio in Regione Toscana invece, si collocano poco sopra la media nazionale con 44,3€, contro i 40,8€, e rispetto al 2019 è diminuito del 27,1%, prima era di 60,8€. Questo dimostra, secondo SumUp, come “con il passare del tempo stiano diventando sempre più popolari, e accettate anche da parte dei commercianti, le transazioni digitali anche per cifre sempre più piccole”.

Schmidt: presenze Uffizi oltre livello pre-Covid

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, a margine della presentazione del restauro della Sala di Bona a Palazzo Pitti, degli Arazzi Valois e di una donazione, ha parlato dei primi quattro mesi del 2022 e della rispettiva affluenza al museo.

Suoi primi mesi dell’anno in corso, Schmidt ha fatto notare che in termini di visitatori, “sono serviti a ricostruire i numeri per arrivare fino al livello pre-pandemico, e da luglio siamo leggermente al di là del 2019: abbiamo continuato così ad agosto e settembre, e a quanto vediamo adesso anche a ottobre siamo con la stessa forza in termini di presenze. Abbiamo visto che l’afflusso dei visitatori continua forte così come registriamo in tutto quest’anno”.

A poi aggiunto che questo “è un bene per tutta la città di Firenze e tutta la Toscana”

Campagna assunzioni beni culturali

Sempre Schimdt ha poi parlato della necessità di attuare una grande campagna di assunzioni dei beni culturali.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi ritiene che “chiunque sia il ministro o la ministra della Cultura, la prima priorità dovrà essere una grande campagna di assunzioni. Ho detto molte volte e l’ho ripetuto anche questa estate, che non solo per le Gallerie degli Uffizi ma ancora molto di più per tantissimi altri musei, per le biblioteche e gli archivi, la priorità assoluta sono le risorse umane. Siamo arrivati ad un punto, purtroppo, dove non eravamo mai arrivati”.

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