PD, Rossi: “Prodi indica la strada giusta”

“Oggi Prodi, in una bella intervista, ripete piu’ volte che occorre intensificare la lotta all’evasione fiscale se non vogliamo che gli impegni su scuola e sanita’ e investimenti restino vane promesse. Ribadisce inoltre che destra e sinistra esisteranno sempre perche’ non si puo’ eliminare il problema della ingiusta distribuzione della ricchezza e delle diseguaglianze”. Al PD indica la strada di ritrovare la sua anima di sinistra e riformista”. Lo afferma Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“Nel complesso Prodi tratteggia con la consueta efficacia e con pragmatismo la risposta politica adeguata che il PD deve dare alla scissione renziana e alle problematiche che pone l’alleanza con il M5S. Diventa, insomma, cruciale marcare con forza un’identita’ del PD come partito di larghi strati popolari – prosegue Rossi – della classe operaia e dei ceti medi produttivi e intellettuali, chiarendo di volere, insieme alla protezione, la crescita della produttivita’, senza cui non c’e’ ricchezza da spartire. Su questa linea il PD potra’ rafforzarsi, ma a condizione che sia unito sul programma e intorno al suo segretario Zingaretti”.

“Dopo il terremoto politico di questa fine estate, avere nel PD un chiarimento su entrambe le questioni si rende necessario. Con l’uscita di Renzi e con la partecipazione a questo governo – aggiunge il governatore di Regione Toscana – il PD non e’ piu’ lo stesso e ha bisogno di una ridefinizione del suo profilo e del suo assetto interno in tempi rapidi. Anche per evitare che la scissione renziana avvenga a rate, raccogliendo di volta in volta gli scontenti e logorando la forza e l’immagine del PD. La nuova fase politica – conclude Rossi -sarà caratterizzata non solo dallo scontro con la destra ma anche da una collaborazione/competizione sia con Il M5stelle e sia con la nuova forza politica di Renzi che solo un PD unito, e con un programma netto e una guida saggia e forte, puo’ sostenere recuperando consensi e crescendo in militanza”.

Maltempo, Cdm dichiara stato di emergenza per Arezzo e Siena

Il Consiglio dei Ministri ieri ha dichiarato “lo stato di emergenza nei territori delle province di Arezzo e Siena interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 27 e 28 luglio 2019”. A renderlo noto è Palazzo Chigi attraverso un comunicato.

Già il 2 agosto il presidente Rossi aveva scritto al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale evidenziando i caratteri di eccezionalità dell’evento e la rilevanza dei danni. Il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale permette di estendere e rafforzare gli impegni già messi in atto dalla Regione fin dai primi giorni dopo il disastroso evento che ha colpito, oltre ad Arezzo, anche il senese.

“Mi fa piacere – ha detto il presidente Enrico Rossi – e si ringrazia il governo per questo provvedimento. Ci metteremo subito al lavoro per arrivare quanto prima all’ordinanza del Capo del Dipartimento con la nostra intesa”.

“Apprendo con piacere la notizia – ha detto l’assessore Federica Fratoni – Coniugata a quanto abbiamo già fatto con la delibera di di giunta dello scorso 5 agosto con cui avevamo individuato le aree colpite – 46 comuni nelle cinque province coinvolte – , attivato un finanziamento di oltre un milione di euro per coprire parte dei costi degli interventi di emergenza degli enti locali, e un altro di oltre 800.000 euro per finanziare gli interventi di riparazione delle arginature dei corsi d’acqua interessati, ci permette di affrontare con più serenità la ricostruzione dei territori così duramente colpiti”.

L’assessore Vittorio Bugli aggiunge: “La Presidenza del Consiglio dei ministri non ha potuto purtroppo riconoscere lo stato d’emergenza sugli altri territori da noi segnalati cioè Firenze, Grosseto e Lucca, ma come Regione, oltre a quanto provveduto con la dichiarazione dello stato d’emergenza regionale, ci impegneremo a trovare una soluzione per far fronte alle necessità particolarmente dei privati e delle attività produttive che non possono aver risposta con le risorse di questa emergenza nazionale”.

“Esprimo apprezzamento per quanto deciso a vantaggio del territorio aretino – ha detto quindi l’assessore Vincenzo Ceccarelli – E voglio sottolineare come la sinergia che, dopo l’evento, si è subito manifestata fra enti locali, portatori di interesse, cittadini, associazioni di categoria e Regione, abbia avuto come effetto questa risposta che ci permetterà di affrontare meglio la ricostruzione dei prossimi mesi”.

Rossi: “Nel Pd serve congresso o costituente sulle idee di Zingaretti”

“Nel Pd penso che bisognerà o fare un congresso o discutere questa costituente delle idee che propone Zingaretti”, così commenta il presidente della Regione Enrico Rossi intervenendo a Studio24 su Rainews24. “Quello che conta è avere un dibattito sulle idee e sul programma fondamentale, da tempo aspettiamo la riforma organizzativa” del partito”, ha continuato.

“Abbiamo bisogno davvero di provare a costruire da un lato un partito moderno – ha aggiunto Rossi -, capace di stare in relazione con i propri iscritti anche attraverso i nuovi strumenti che dobbiamo usare di più, ma anche un partito che torna a essere presente sui territori”. “La calma con cui ad esempio oggi Zingaretti propone di vivere anche questo strappo renziano credo sia il tono giusto. Semmai lo strappo renziano è una specie di sfida affinché finalmente si faccia un vero congresso sui contenuti e anche un’operazione di riforma organizzativa di cui c’è bisogno. Le svolte troppo brusche non sono comprese, questo secondo me è anche il problema che vede questo governo ai suoi inizi. Sappiamo che anche in termini di consensi non parte alto”, ha aggiunto Rossi.
“Questo governo dovrà recuperare, conquistare consensi, fare cose buone e utili per il paese. Soprattutto io aggiungo puntare alla crescita. Perché oltre alla questione della democrazia – ha concluso Rossi -, secondo me c’è anche un altro tema che riguarda la crescita. Su questo le differenze tra il Pd e il Movimento 5 Stelle permangono sia in termini nazionali, e verranno fuori, sia anche a livello locale”.
“Umanamente e politicamente la scelta che ha fatto Matteo Renzi è dolorosa, mi lega a lui una amicizia e una stima politica profonda, ho provato a fargli cambiare idea nel massimo rispetto delle proprie scelte. Io resterò all’interno del Pd perché penso che durante la campagna elettorale di Prato si sia introdotto un meccanismo di lavoro su cui vorrei che il Pd lavorasse, ovvero un Partito democratico ampio, aperto, che collabora con le forze vicine e che coinvolge forze civiche che stanno fuori dai partiti”, ha commentato il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, a margine di un evento a Firenze.
“Se abbiamo fatto la scelta” di rimanere nel Pd – ha aggiunto -, è perché “ci crediamo. L’idea comune, spero diffusa, è che il Pd è il Pd. Secondo me, e lo dico con la morte nel cuore, le scissioni non servono e non aiutano”. “Continuo a pensare che lo sforzo debba essere fatto all’interno del Pd, che non è proponibile neanche lontanamente l’idea che si può provare a prospettare un ritorno ai Ds e a Margherita”, conclude Biffoni.

Primarie, Giani: “Sarò in campo contro candidato Rossi”

“Io sarò in campo per primarie che devono avvenire con dialettica, spirito propositivo, senza lacerazioni, rispettando l’uno e l’altro. Ci sarà da un lato la corrente coordinata da Rossi e dall’altro la candidatura Giani”, così ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze.

“Per le Regionali 2020 rispetterò il percorso che il Pd farà per la ricerca del candidato unitario, e se questo non ci sarà prendo atto anche della valutazioni del presidente Rossi”, ha continuato Giani. “Io nel Partito democratico ci sono entrato nel momento costitutivo, lo sento la mia casa e non ne esco, ci sono e ci sto estremamente convinto. Il partito – aggiunge – vivrà il passaggio della direzione nazionale di sabato prossimo dove presumibilmente si farà appello all’individuazione di una candidatura unitaria, potrei essere anche io per il mio spirito e per il consenso che ricevo dalla gente, dal sindaco del piccolo comune al semplice iscritto”.
Secondo il presidente del Consiglio regionale: “Il Pd è il partito che da sempre guida il governo riformista della Regione Toscana ed è evidente che ci sia anche la necessità di una dialettica che può trovare una convergenza unitaria o articolarsi in primarie fatte bene, senza alzare muri. Poi chi vince sarà il candidato governatore del Pd  e chi non vince potrà partecipare alla squadra nel modo con cui il partito riuscirà a coordinare le posizioni di tutti”, ha concluso Giani.

Terzo settore: Toscana, verso legge per collaborazione enti-Pa

La legge regionale sul Terzo settore, approvata dalla Giunta toscana nella seduta del 9 settembre scorso, si pone gli obiettivi di promuovere e sostenere gli enti del Terzo settore rendendo sistematica la collaborazione tra queste realtà e le pubbliche amministrazioni grazie alla co-progettazione e alla co-programmazione. Per l’approvazione finale dovrà passare all’esame del Consiglio regionale.

Il testo, dal titolo ‘Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano’ è stato illustrato ieri dal presidente della Regione, Enrico Rossi, con l’assessore al Diritto alla salute e sociale Stefania Saccardi. La pdl definisce le modalità del coinvolgimento degli enti del Terzo settore nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e coordinamento e nella realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento.

La Regione Toscana intende promuovere lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di settore e valorizzare il ruolo di questi soggetti come agenti attivi di sviluppo e coesione sociale.

La norma, precisa una nota, è la prima legge regionale approvata dopo la riforma nazionale del 2017 e riguarderà in Toscana oltre 6.500 enti di volontariato, promozione sociale e cooperazione sociale.

“Questa è una buona legge, motivo di soddisfazione – ha detto il presidente Rossi – è la prima legge regionale che riconosce al vasto mondo del volontariato il diritto di partecipare alla progettazione e alla programmazione. La Consulta che faremo diventa punto di riferimento per le proposte che il Terzo settore vorrà fare alla giunta, e momento di confronto per gli atti che la Giunta vorrà fare”.

Per l’assessore Saccardi, “è una norma importante per quello che dice, ma anche perché può essere la cornice normativa alla quale le amministrazioni locali possono fare riferimento per ancorare le loro scelte”.

Piombino: investiti 15mln nella neo Liberty Magona

La Liberty Magona riceverà un investimento di 15mln da Liberty Steel. Sanjeev Gupta, presidente esecutivo del gruppo internazionale Gfg Alliance, lo ha annunciato oggi a Piombino. L’incontro ha visto la presenza di Gupta, il presidente della Regione Enrico Rossi e il sindaco di Piombino Francesco Ferrari.

La cerimonia ha decretato l’ingresso della Magona (Piombino), il più antico stabilimento siderurgico della città, nel gruppo Gfg Alliance, con il nuovo nome di ‘Liberty Magona’. L’investimento di 15 milioni avrà lo scopo di aumentare la produzione e garantire la sostenibilità di lungo periodo dell’impianto. Esso consentirà inoltre di produrre circa 800mila tonnellate annue di acciaio zincato e preverniciato, a fronte delle attuali 550mila tonnellate.

“Attualmente è in corso la fase di revisione dei 100 giorni in cui i manager stanno presentando le diverse idee che dovranno essere discusse e poi sarà presa una decisione nel giro di un mese per un piano che durerà due anni. Pensiamo di completare l’integrazione entro quest’anno, lentamente ma con molta attenzione”, ha spiegato Gupta. “Il gruppo – ha continuato – sta già facendo un importante investimento di 5 milioni per riavviare le linea di decapaggio che ci rende indipendenti”.

Il presidente di Gfg Alliance ha spiegato che il gruppo cercherà di produrre acciaio zingato sostenibile, ridurre a zero gli infortuni sul lavoro e incrementare la produzione del 50%. “Sono fiducioso che Piombino resterà un’importante realtà siderurgica. E questo anche grazie agli investimenti della Liberty Magona“, ha commentato Enrico Rossi.

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