🎧 Placcaggio Ambulante, Nardella: niente processi sommari a vigili

 Il sindaco oggi ha incontrato i rappresentanti dei sindacati della polizia municipale dopo le polemiche e le denunce per l’episodio che ha visto coinvolti due vigili in borghese della squadra anti-degrado. “Noi non cerchiamo processi formali- ha detto Nardella-, è sotto gli occhi di tutti il tentativo di una strumentalizzazione politica”

“L’incontro è stato molto positivo, in un clima di totale serenità. Ora ho voluto dire a tutti i rappresentanti dei sindacati della polizia municipale che l’episodio del 5 aprile non ha niente a che vedere con il lavoro della polizia municipale, nel senso che noi non cerchiamo processi formali e giudizi frettolosi sul nostro corpo della polizia municipale che fa un lavoro straordinario, soprattutto sul contrasto all’illegalità. È sotto gli occhi di tutti il tentativo di una strumentalizzazione politica”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito dell’incontro coi sindacati della polizia municipale, in relazione all’episodio che ha coinvolto il venditore ambulante senegalese.

E sulla manifestazione annunciata per sabato Nardella  ha aggiunto: “Mi auguro che non si chiedano processi sommari”. “Ho voluto ribadire che la richiesta di una verifica interna nasce proprio perché siamo noi i primi a voler fare luce su tutto – ha detto il sindaco  -. Riteniamo che non basti un video per quanto cruento e negativo per maturare un giudizio: sarebbe estremamente sbagliato e chi lo fa è in malafede. Noi vogliamo che sia ricostruito tutto l’episodio, non abbiamo alcun timore di applicare sanzioni disciplinari nel caso in cui fossero ravvisate responsabilità così come siamo altrettanto certi che la proposta di sciogliere la polizia municipale o un reparto della municipale sia una proposta assurda”.

“Riteniamo offensiva per la città e la nostra municipale l’accusa secondo cui gli agenti abbiano reagito per motivi razziali. Con la comunità senegalese c’è un ottimo rapporto e sarà sempre più forte. Mettiamoci nei panni di questi agenti così come nei panni di chi è stato fermato. Bisogna avere equilibrio e buon senso, non accettiamo i processi sommari che mi ricordano certi regimi autoritari e francamente non è questo il nostro modo di lavorare” ha concluso Nardella.

Baby gang a Firenze: saranno inseriti educatori in strada per contrastarle

Il Comune di Firenze metterà in campo educatori di strada per contrastare il fenomeno sempre più presente della baby gang.

Ad annunciare la decisione è lo stesso sindaco Dario Nardella, rispondendo alle domande di alcuni cronisti questa mattina in occasione della festa della polizia. Il fenomeno delle baby gang, ha spiegato Nardella, “c’è purtroppo in tutte le città, è un problema diffuso, ne stiamo parlando anche con altri sindaci, legato anche al grande disagio sociale che hanno vissuto in questi ultimi mesi i nostri ragazzi, e anche a un problema di educazione che ci chiama tutti in causa, le istituzioni, le famiglie e la scuola. In questi casi non è solo con la repressione che si risolve il problema, ma anche con la prevenzione, lavorando con questi giovani”.

“Proprio per questo – ha continuato il primo cittadino – il Comune di Firenze ha fatto un grande sforzo utilizzando fondi europei per mettere in campo un numero straordinario, mai visto prima di educatori di strada, delle figure professionali che lavorano proprio nei luoghi più difficili nella città, con i giovani che hanno più problemi di adattamento sociale, e che sono purtroppo preda o di azioni criminali o di fenomeni che li espongono molto. Il Comune considera il tema delle baby gang e del disagio sociale dei giovani uno dei più delicati e importanti da affrontare”. “Per gli educatori – ha precisato il sindaco – metteremo 200.000 euro e partiremo già nei prossimi mesi con 10-15 figure che possiamo mettere a disposizione”.

Video su fermo ambulante, Rsu Fp Cgil: “Municipale ha seguito procedure previste”

Firenze – Rsu Fp Cgil scrive una lettera al sindaco Dario Nardella dove chiede di rivedere le priorità della polizia municipale.

Durante il fermo della polizia municipale il 5 aprile a Firenze sul lungarno Acciaiuoli, “il personale ha applicato correttamente le disposizioni operative previste. L’episodio racconta scelte dell’Amministrazione su un modello organizzativo del corpo che non condividiamo: c’è un rapporto di uno a cinque agenti tra il reparto antievasione e il reparto antidegrado”, ed è “una chiara scelta politica dell’Amministrazione senza che ne consegua corrispondente investimento. Si evidenzia stress generalizzato nel personale, serve una riflessione sulle priorità da affrontare”. Così la Rsu Fp Cgil del Comune di Firenze in una lettera al sindaco Dario Nardella, e che annuncia di voler incontrare la comunità senegalese.

“I colleghi della polizia municipale stavano seguendo le procedure previste – sottolinea la Rsu – per la gestione di questi casi” e “il personale ha applicato correttamente le disposizioni operative previste, fino in fondo, accettando di riportare lesioni personali, tutelando al contempo l’incolumità del fermato, che si opponeva all’identificazione”. Per la Rsu “l’episodio di martedì scorso, però, racconta scelte che vengono da lontano. Scelte del Comune di Firenze, a partire da un modello organizzativo del corpo di polizia municipale che non condividiamo (mancano i vicecomandanti, mancano le figure intermedie di addetti al coordinamento e controllo). Scelte in fatto di formazione, carente e spesso non attinente al proprio lavoro. Scelte riguardo al ruolo della polizia municipale nella nostra città”, “a cui vengono chieste funzioni di ordine pubblico”, “che poi l’Amministrazione comunale non vuole riconoscere come indennità ai dipendenti”.

La Rsu sottolinea che “a seguito di questo episodio non va alimentata una contrapposizione, che non esiste, con la comunità senegalese, anzi dobbiamo promuovere il dialogo, e per questo ci faremo promotori di un incontro. Riteniamo, infine, che vada aperta una più ampia e approfondita riflessione insieme al Comune per riconsiderare le priorità da affidare al corpo”.

Firenze: presentato esposto in procura su fermo ambulante. Palazzo Vecchio: video diffuso è parziale

“L’esposto – afferma l’avvocato Cosimo Magazzini – è stato presentato questa mattina ed è stato fatto affinché sia valutato l’operato delle forze dell’ordine”. Il sindaco Nardella ha incontrato il console del Senegal: “respingiamo fermamente l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo”

Depositato questa mattina in procura a Firenze l’esposto dei due passanti, un ragazzo e una ragazza, che hanno ripreso in un video, poi diffuso in rete, le fasi di fermo per l’identificazione di un venditore ambulante, immobilizzato a terra su lungarno Acciaiuoli, vicino a Ponte Vecchio, da vigili urbani in abiti civili impegnati in controllo antidegrado.

“L’esposto – afferma l’avvocato Cosimo Magazzini – è stato presentato questa mattina ed è stato fatto affinché sia valutato l’operato delle forze dell’ordine”, nella fattispecie quello di agenti in abiti civili della polizia municipale di Firenze. Nel documento, precisa il legale, non vengono ipotizzati reati specifici a carico degli agenti tuttavia “abbiamo rimandato la valutazione alla procura – spiega ancora – perché abbiamo visto la scena ma non conosciamo l’antefatto. Quello che chiediamo è di fare chiarezza”.

L’associazione ‘Mutuelle della solidarietà dei senegalesi in Italia’ ha diffuso un comunicato in cui definisce l’accaduto come “l’epilogo di una serie di atti di discriminazione”, e sottolinea “la natura razzista, inumana e degradante del trattamento”.

Alla presentazione dell’esposto risponde l’assessore alla sicurezza del Comune di Firenze, Benedetta Albanese: “il fermo è stato effettuato inizialmente ai fini di identificazione. Poi il venditore ambulante abusivo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesione personale oltre alla mancata presentazione dei documenti. Il video che è circolato in rete è parziale, riprende la parte terminale di un intervento più complesso. Sulle modalità ci siamo attivati per una verifica per quelle che sono le procedure di immobilizzazione delle persone per la sicurezza e senza l’uso di violenza”.

Albanese ne ha parlato rispondendo ad un question time di Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune).

L’episodio risale al 5 aprile, poi nei giorni successivi il filmato è stato diffuso sul web. Albanese, non entrando nel merito dell’esposto,  ha raccontato che gli agenti intervenuti hanno avuto “lesioni, guaribili rispettivamente in tre e cinque giorni. La condizione psico-fisica del venditore era buona, non ha chiesto cure e non abbiamo avuto notizia che ci siano stati accessi al pronto soccorso”.

“Comunque -ha aggiunto l’assessora-  la nostra intenzione è fare piena luce rispetto a quelle che sono le modalità adottate, procedere con verifiche interne che possono essere ritenute opportune e necessaire. L’abusivismo commerciale è un tema che viene affrontato dal corpo della polizia municipale: nel 2019 sono stati sequestrati 102.000 pezzi, in questo inizio del 2022 siamo già a 8.000 pezzi”.

“All’ambasciatore del Senegal abbiamo assicurato che avvieremo oggi stesso una verifica interna con la polizia municipale affinché si possano individuare tutti i dettagli della dinamica perché se ci saranno dei responsabili questi saranno opportunamente sanzionati disciplinarmente. Respingiamo fermamente l’accusa secondo cui gli agenti avrebbero agito per razzismo”. Questo invece quanto dichiarato in merito alla vienda e all’esposto il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“In ogni caso, abbiamo confermato che gli agenti della polizia municipale hanno fatto un esposto alla procura per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni e abbiamo appreso che anche il cittadino senegalese presenterà una denuncia – ha aggiunto -. Noi confidiamo nella correttezza di tutta questa vicenda e soprattutto ribadiamo il rapporto eccellente che c’è con la comunità senegalese, un rapporto che va avanti da molto tempo, grazie al quale abbiamo anche collaborato per affrontare il difficile problema del commercio abusivo, che viene spesso segnalato dai nostri cittadini, e per questo la comunità senegalese è stata di grande aiuto. Faremo tutto ciò che è necessario affinché si possa fare piena chiarezza su tutto l’accaduto, dall’inizio alla fine”.

🎧Teatro: Rifredi entra in Fondazione Teatro della Toscana

Il teatro di Rifredi (Firenze) entra a far parte della Fondazione Teatro della Toscana, l’ente che comprende il teatro della Pergola, il teatro Era e l’Oltrarno (scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino).

All’interno della Fondazione il Teatro di Rifredi continuerà a essere un centro di cultura contemporanea e uno spazio per artisti e spettatori, con un costante impegno nello sviluppo della creatività contemporanea e nella conservazione del repertorio e dei progetti ad esso connessi. Tra questi, il progetto ‘Neolatini’ per la promozione della drammaturgia contemporanea internazionale dedicato ad autori francesi, belgi, spagnoli, catalani, portoghesi e latino-americani; il progetto ‘Scritture di scena’ basato su spettacoli con testi di autori italiani viventi, capaci di rispecchiare in maniera originale e stimolante temi, problematiche, conflitti e aspirazioni della nostra contemporaneità e il progetto ‘Drammaturgie per le giovani generazioni’ che punta alla creazione di spettacoli specificatamente pensati per affiancare i percorsi didattici delle scuole elementari, medie e superiori.

Per il sindaco di Firenze Dario Nardella “con l’ingresso di Rifredi si aggiunge un altro prezioso tassello che fa di questa istituzione una delle più grandi e importanti della prosa a livello nazionale”.

Secondo il presidente della Toscana, Eugenio Giani si tratta di “un’ottima notizia” perché “arricchisce l’offerta teatrale della Toscana in un momento particolare, che ci vede impegnati nella ripartenza dopo i difficilissimi anni della pandemia”. “Sono lieto che il Teatro di Rifredi – Pupi e Fresedde di Giancarlo Mordini e Angelo Savelli entri a pieno titolo nella nostra Fondazione – ha detto il presidente del Teatro della Toscana Tommaso Sacchi – con il suo portato di lavoro sulla drammaturgia, sui giovani, sulla ricerca”.

Il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori ha osservato che “questa operazione è una garanzia di continuità per l’esperienza del Teatro di Rifredi ed è un nuovo passo per una diversa fruizione dello spettacolo soprattutto da parte dei giovani”.

Apre variante San Vincenzo a Torri. Nuovo tratto 1.326 metri parallelo a fiume Pesa

I lavori per la variante, partiti nel 2018, hanno previsto un investimento di di 7,56 milioni, a carico della Città Metropolitana con un cofinanziamento di 1,5 milioni da parte del Comune di Scandicci, e con mezzo milione dalla Regione per gli espropri

Da oggi è aperta e percorribile la variante al centro abitato di San Vincenzo a Torri, nel comune di Scandicci (Firenze). I lavori, partiti nel 2018, hanno previsto un investimento di di 7,56 milioni, a carico della Città Metropolitana con un cofinanziamento di 1,5 milioni da parte del Comune di Scandicci, e con mezzo milione dalla Regione per gli espropri. La nuova strada, lunga 1.326 metri per 10,5 di larghezza, corre parallela tra il fiume Pesa e la provinciale 12, la via Empolese e toglierà il traffico veicolare di passaggio dal paese di San Vincenzo.

La nuova strada è connessa alla viabilità storica grazie a due rotatorie: una in corrispondenza dell’inizio della variante ginestrina, l’altra prima dell’abitato di San Vincenzo provenendo da Cerbaia. Sul lato dell’abitato di San Vincenzo a Torri, per tutta la lunghezza della nuova strada, è prevista la realizzazione di una pista ciclabile, mentre in corrispondenza del campo di calcio è stato realizzato un sottoattraversamento pedonale. Dario Nardella, sindaco della Città Metropolitana di Firenze ha detto “la variante è un’opera importante e decisiva per il territorio. La prospettiva è quella di una viabilità più sicuri”.

Per il sindaco di Scandicci Sandro Fallani “il paese di San Vincenzo a Torri da adesso comincia a vivere appieno, e sarà riqualificato a partire dalla nuova scuola montessoriana ‘Toti’: sarà ancora più attrattiva anche per nuove famiglie”. “Con l’apertura di questa variante – ha detto l’assessore regionale Monia Monni – liberiamo dal traffico di attraversamento l’abitato di San Vincenzo”.

L’intervento, ha detto il presidente del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino ha portato alla realizzazione di “una nuova strada, una nuova pista ciclabile ma anche una nuova cassa di espansione e più spazio per le dinamiche fluviali naturali e per la sicurezza idraulica del Pesa”, affluente di sinistra dell’Arno che nasce nei monti del Chianti e sfocia a Montelupo dopo un corso di circa 55 km.

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