Lega Firenze fa appello al prefetto di “sgomberare il Cpa in via Villamagna”. “Avanti tutta con Dl Rave”

Firenze, Bussolin, Monaco e Tani, Consiglieri comunale del Gruppo consiliare Lega Salvini, hanno lanciato un appello al Prefetto per sgombero occupazioni abusive iniziando dal Cpa in via Villamagna.

“Facciamo appello al Prefetto Valerio Valenti – scrivono nell’appello i consiglieri della Lega in Palazzo Vecchio – affinché provveda nel più breve tempo possibile a sgomberare ogni occupazione abusiva fonte da sempre di personaggi e manifestazioni assurde e dannose per la città come quella di ieri contro Dl Rave del Governo. Si inizi chiudendo il Cpa di via Villamagna innanzitutto (il cui fondo è di proprietà di Publiacqua…vero Nardella?), per poi proseguire con le altre purtroppo note occupazioni illegali.”

“Molti abitanti dell’Oltrarno, come evidenziato anche dalla stampa, hanno lamentato ieri pomeriggio e sera disagi per la manifestazione assurda e rumorosa, che si è protratta fino a tardi, trasformando di fatto in un rave party la parata contro il decreto che proibisce i rave party. Un caos all’aperto, dove la coltre che ha seguito i ragazzi era inconfondibile. Era l’odore nauseante e stordente della cannabis. Alcol a fiumi. E non solo quello. Urina ovunque in conseguenza delle bevute alcoliche esagerate. Il clima – ricordano i quotidiani – è quello degli eccessi, di una baraonda a cielo aperto.”

“La Lega da anni si batte per la legalità in città e continuerà a farlo anche grazie al sostegno del Governo di Centrodestra. Il Dl Rave è una scelta saggia ed opportuna, e serate e cortei come quelli di ieri lo dimostrano chiaramente”.

Gkn: drappi rossi e bandiere #Insorgiamo da appendere alle finestre

Gkn: vengono distribuite oggi dai lavoratori e dai sostenitori della mobilitazione riuniti nella realtà Insorgiamo coi lavoratori Gkn   in vari punti di Firenze Nord le bandiere di solidarietà da appendere alle finestre di tutta la città.

L’appello ad esporre un drappo rosso o la bandiera con la scritta Insorgiamo è stato lanciato nei giorni scorsi in vista della manifestazione lanciata per il primo pomeriggio del 18 settembre che dovrebbe vedere un lungo corteo snodarsi dalla Fortezza da Basso per arrivare al Cpa Firenze Sud.

Dove ritirare le bandiere: Esselunga di Via da Novoli, Coop di San Donato, Piazza Dalmazia, Coop di Via Carlo del Prete.

Prosegue anche l’insorgiamo tour che dalla fabbrica, dal territorio, si è esteso ai circoli, le case del popolo, le parrocchie fino ad andare oltre i confini regionali. Dopo Napoli il Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze sarà infatti nei prossimi giorni a Roma, Torino, Milano.

Nelle scorse ore  sono arrivate le parole di netta chiusura a un negoziato sulla revoca dei licenziamenti da parte dell’amministratore delegato, Andrea Ghezzi. “E’ necessario un intervento di Draghi perché non si inneschi un’escalation di chiusure ingiustificate come quella di Campi Bisenzio” afferma il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella.

I lavoratori invieranno al Governo le modifiche e integrazioni al decreto anti delocalizzazioni elaborate dal team di giuslavoristi che sostiene la mobilitazione mentre istituzioni e sindacati aspettano la decisione di giovedì 9 settembre sulla denuncia per comportamento antisindacale mossa contro l’azienda.

Underwear Theatre porta ‘Antigone’ nel giardino del Cpa

Dopo il successo ottenuto sul palco de ‘Le Murate’ di Firenze, torna in scena ‘Antigone’ di Underwear Theatre. Il regista, Filippo Frittelli, riesce ad esprimere attraverso la gestualità dei 7 attori in scena, la forza inarrestabile della protagonista della tragedia di Sofocle. Lo spettacolo è ad ingresso libero e si svolgerà all’aperto, nel giardino del Cpa Fireze Sud, giovedì sera alle ore 22.

Contro l’editto di Creonte, Antigone ha dato sepoltura al fratello Polinice, nemico della patria. La solitaria audacia della fanciulla, sprezzante dei consigli di prudenza della sorella Ismene, è giustificata da un’esigenza di pietas. Arrestata, sdegnosa d’una tardiva solidarietà d’Ismene, è rinchiusa in un antro sotterraneo da Creonte, incurante della collera del figlio Emone, innamorato di Antigone. Dopo minacciosi moniti dell’indovino Tiresia, la sgomenta resipiscenza del re non vale a impedire una triplice catastrofe: il suicidio di Antigone muove Emone ad un violento impeto d’ira contro il padre, poi contro di sé, e la madre Euridice, all’udire della morte del figlio si uccide. A Creonte annientato dal dolore non resta che disperarsi sui morti.

Antigone, ci spinge alla riflessione, eroina ante litteram di qualunque accadimento rivoluzionario futuro, disposta a pagare fino in fondo il suo gesto carico di sentimento, muove ad rielevare la natura umana, verso il divino, contro quella che è la fredda civilizzazione della legge, della città. Uno spettacolo sul potere della disobbedienza come atto necessario, come uno shock al sistema organizzato per farlo uscire dall’entropia del tempo che lentamente allontana da un ordine naturale e sostanziale delle cose, sotto il flusso di leggi e postulati accavallatasi spesso in maniera contraddittoria.

Foto tratta da profilo Facebook Akira Morimoto

Un mondo in cui il potere civile si stava consacrando viene messo in discussione da una giovane fanciulla con un gesto profondamente intimo. Quale rivoluzione più forte ci può essere di quella dettata dal sangue? Martire, eroina, un Cristo femminile, nella purezza del suo gesto, nella tragicità degli eventi consequenziali la sua morte, si rivela l’essere umano capace di tutta la sua umanità, un’umanità non più finalmente solo razionale che ha radice nei suoi istinti. Antigone con un atto sincero, semplice, diretto, e profondamente innocuo, scopre un nervo, getta via sistemi, istituzioni, regole e poteri. E tutto ciò è profondamente spaventevole, e tutto ciò è ancora profondamente vero.

Il pubblico sarà coinvolto come spettatore e cittadino di Tebe nella vicenda, lo spazio scenico si espande in contiguità e tutto diviene spazio per la messa in scena, aperto, senza soluzione di continuità fra palco e area delle sedute.

Più modernamente Antigone ricorda l’uomo solo, di oggi, esistenzialista, quasi Lo Straniero di Camus, capace di mettere in discussione il vivere umano ben organizzato con la sua intellettualità protetta, attraverso l’essenzialità del gesto non premeditato, impulsivo, necessario e dunque libero.

Antigone è libera, libera di morire – vorremmo pensare – è una storia, una tragedia, un rimedio purgativo per dirla con Nietzsche per i nostri mali, di cui non possiamo fare a meno. Qualcuno deve pur disobbedire per tornare a farci vedere.

Foto di Akira Morimoto

Lo spettacolo nasce da un laboratorio svolto presso La Polveriera Spazio Comune di Firenze.

adattamento e regia
Filippo Frittelli

con
Cosma Barbafiera
Tatiana Carcereri
Michele Jommi
Andreas Melissaropoulos
Ettore Petrioli
Ludovica Rio
Giorgia Stornanti

Ingresso libero

Filippo Frittelli è un regista ed attore fiorentino, indipendente, non finanziato, da oltre 15 anni insiste nel teatro contemporaneo. Basa la sua ricerca sul corpo come intelletto primario, sulla potenzialità del gesto e sul lavoro di composizione del gruppo come un richiamo ad istinti e rituali perduti. I suoi lavori sono stati rappresentati in rassegne e festival internazionali. Underwear Theatre, è un teatro senza orpelli, non povero, ma essenziale. Gli spettacoli divengono il frutto di un lavoro collettivo, laboratoriale, dove sono individuate le diverse competenze dei partecipanti e le possibili intersezioni dei linguaggi. Tutto avviene, prende forma si confeziona e poi muore, e tutto rimane, in movimento, in costante esplorazione e mutazione.

Orsetti sarà sepolto a casa, la decisione della famiglia

Rientrerà in Italia la salma di Lorenzo Orsetti, il 33enne combattente con le milizie curde del Ypg, ucciso in Siria dai miliziani dell’Isis. Il corpo è custodito in un ospedale nel Kurdistan iracheno, come ieri aveva rivelato la famiglia del giovane fiorentino. La decisione, che in qualche modo era stata preannunciata ieri dal padre di Lorenzo, Alessandro, è stata resa nota dallo zio Luca Rasoti.

“I genitori lo vogliono vicino”, forse sarà sepolto nel cimitero di Rifredi, nel suo quartiere di Firenze, “ma ora dobbiamo capire quando sarà possibile riavere il corpo – ha detto Rosati -. Lorenzo avrebbe voluto essere sepolto nel cimitero dei martiri curdi, se fosse stato ucciso ma aveva lasciato la scelta alla sua famiglia. “Siccome in Siria non credo che avrò occasione di andarci, anche se ci hanno invitato, preferirei avere una tomba su cui piangere qua”, ha spiegato il padre. Lorenzo Orsetti sarà ricordato a Firenze in Consiglio comunale venerdì prossimo, ed è stata fissata per il 31 marzo una manifestazione nazionale in città: una buona cosa, secondo la famiglia, che ritiene ingiusto processare chi ha combattuto l’Isis come Lorenzo: “Sono degli eroi, non sono da processare, è vergognoso”, ha lamentato la madre Annalisa.

“Non esiste nessuna norma che impedisca di andare a combattere all’estero, anche nel diritto internazionale”, ha aggiunto da Torino Davide Grasso, 39 anni, uno dei cinque antagonisti che in Siria si sono uniti alle milizie curde dell’Ypg, e per i quali la procura piemontese ha chiesto la sorveglianza speciale. La comunità curda, che piange Orsetti come proprio martire, sarà presente alla manifestazione di domenica 31. Il passo successivo, nelle speranze della famiglia, sarebbe “un segno visibile, qualcosa che lo ricordi”: l’ipotesi è quella dell’intitolazione di una strada, o del conferimento alla memoria di un’onorificenza come il Fiorino d’Oro.

Una corona di fiori al monumento per i Caduti di Pian d’Albero in piazza Elia dalla Costa a Firenze, sarà invece deposta per ricordare Lorenzo Orsetti nel corso di una manifestazione, organizzata dal Cpa Firenze Sud e dal Comitato 21 marzo, in programma sabato 23, alle ore 15.00.

Orsetti è stato ricordato anche a Siena alla manifestazione regionale della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Don Andrea Bigalli, coordinatore toscano di Libera, ha letto al microfono un passaggio del testamento lasciato da Orsetti in cui il combattente volontario ucciso scriveva: “Ricordate sempre che ogni tempesta comincia con una singola goccia, cercate di essere voi quella goccia”. Poi rivolgendosi al pubblico don Bigalli ha detto: “Io di gocce qui ne vedo migliaia e sapete che tempesta si fa? Da questa tempesta fate partire il coro ‘Fuori le mafie dall’Italia’”. Dallo stesso palco il coordinatore toscano di Libera ha lanciato l’appello: “Non chiudete i porti, bisogna provare a progettare il futuro secondo altre dinamiche che non siano quelle di lasciare persone a morire in mare”.

Una Manifestazione per il CPA

Si è svolta nel quartiere di Gavinana a Firenze una manifestazione da parte degli attivisti e simpatizzanti del Cpa per dire no ad ogni ipotesi di sgombero. Il Sindaco Nardella parla di questione di ordine pubblico, mentre l’on. Toccafondi – dopo il voto in Consiglio comunale – ha posto la questione in Parlamento. La polemica dopo la presenza al Cpa della ex Br Barbara Balzerani nel giorno dell’anniversario del sequestro Moro e della morte degli uomini della scorta.

Nardella: Atto per sgombero Cpa? Valuteremo

Il sindaco della città, questa mattina in Palazzo Vecchio, ai giornalisti che gli chiedevano se intendesse seguire l’atto approvato ieri in Consiglio Comunale con cui si chiede di sgomberare l’immobile, di proprietà comunale, occupato dal centro sociale Cpa, ha risposto che valuterà.

“Ho rispetto e guardo con attenzione tutti gli atti che vengono votati dal Consiglio comunale, come sempre accade valuteremo anche l’invito contenuto in questa risoluzione”, ha risposto il sindaco di Firenze Dario Nardella,ai giornalisti in Palazzo Vecchio, riguardo l’atto di richiesta di sgombero del centro sociale Cpa.

L’immobile, in via Villamagna, di proprietà comunale, è occupato abusivamente dal centro sociale da circa dieci anni.

Inoltre nel centro, venerdi scorso, in occasione del 40ennale del rapimento di Aldo Moro, è stato ospitato un incontro con la ex Br Barbara Balzerani, cosa che è stata definita, nel testo dell’atto, presentato da Fi e FdI e approvato con il voto favorevole di Pd, M5S e della consigliera civica Cristina Scaletti, ““inaccettabile”, in una città come Firenze, “da sempre impegnata nella tutela della Costituzione italiana, garante della legalità e impegnata nella lotta al terrorismo in tutte le sue forme”

A quanto si apprende, intanto, sulla questione Palazzo Vecchio si confronterà con prefettura e forze dell’ordine.

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