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Ungulati: legge Toscana per contenimento
Le funzioni della polizia provinciale saranno potenziate per contenere gli ungulati in ambito urbano. Questo è quanto prevede la l.n. 412 approvata oggi dal Consiglio regionale che darà maggiori strumenti per affrontare la proliferazione della specie.
Terzo settore: Toscana, verso legge per collaborazione enti-Pa
La legge regionale sul Terzo settore, approvata dalla Giunta toscana nella seduta del 9 settembre scorso, si pone gli obiettivi di promuovere e sostenere gli enti del Terzo settore rendendo sistematica la collaborazione tra queste realtà e le pubbliche amministrazioni grazie alla co-progettazione e alla co-programmazione. Per l’approvazione finale dovrà passare all’esame del Consiglio regionale.
Il testo, dal titolo ‘Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano’ è stato illustrato ieri dal presidente della Regione, Enrico Rossi, con l’assessore al Diritto alla salute e sociale Stefania Saccardi. La pdl definisce le modalità del coinvolgimento degli enti del Terzo settore nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e coordinamento e nella realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento.
La Regione Toscana intende promuovere lo sviluppo e il consolidamento della rappresentanza di settore e valorizzare il ruolo di questi soggetti come agenti attivi di sviluppo e coesione sociale.
La norma, precisa una nota, è la prima legge regionale approvata dopo la riforma nazionale del 2017 e riguarderà in Toscana oltre 6.500 enti di volontariato, promozione sociale e cooperazione sociale.
“Questa è una buona legge, motivo di soddisfazione – ha detto il presidente Rossi – è la prima legge regionale che riconosce al vasto mondo del volontariato il diritto di partecipare alla progettazione e alla programmazione. La Consulta che faremo diventa punto di riferimento per le proposte che il Terzo settore vorrà fare alla giunta, e momento di confronto per gli atti che la Giunta vorrà fare”.
Per l’assessore Saccardi, “è una norma importante per quello che dice, ma anche perché può essere la cornice normativa alla quale le amministrazioni locali possono fare riferimento per ancorare le loro scelte”.
Pd: in Toscana per ora nessun addio per Renzi tra consiglieri
In Toscana nessun consigliere regionale del Pd, secondo quanto appreso, sarebbe al momento intenzionato a lasciare il partito per seguire Matteo Renzi, che pure conta vari fedelissimi nell’Assemblea toscana.
Accoglienza: Scaramelli, nuova legge bisogni essenziali per chi dimora in Toscana
“Un atto che riguarda la persona e la sua dignità e che rimarca i diritti inviolabili dell’essere umano, soprattutto di chi ha estremo bisogno”. Così il presidente della commissione regionale Sanità, Stefano Scaramelli (Pd) ha sintetizzato in Aula il cuore della proposta di legge regionale “Disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana”. In aula Lega con magliette ‘prima i toscani’.
La proposta di legge illustrata che modifica la normativa regionale già in vigore per l’accoglienza, l’integrazione e la cura dei cittadini stranieri in Toscana riguarda, come riporta Scaramelli: “6mila 700 persone presenti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e 3mila che potrebbero essere coinvolte dall’impossibilità di concedere permessi di carattere umanitario”.
L’atto, presentato dalla Giunta regionale nei mesi scorsi a seguito del decreto sicurezza dell’ottobre 2018, ha l’obiettivo di garantire i bisogni essenziali delle persone, fornendo a tutti tutela sanitaria, alimentazione e ricovero. Anche nel caso di coloro che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto del governo nazionale, rischiano di rimanere senza assistenza, cercando di colmare il vuoto tra la perdita di status di cittadini stranieri e l’effettivo rimpatrio.
“Un lavoro attento e puntuale” – ha detto Scaramelli – ringraziando la Giunta regionale “per il percorso di condivisione e di ascolto con i soggetti del terzo settore, del mondo no-profit” che ci “ha visto fare un ragionamento preciso sullo stato dell’immigrazione anche rispetto al bisogno delle persone in quanto tali”.
L’obiettivo è rendere possibile quella rete di interventi, già attivi in Toscana, che a seguito dell’approvazione del decreto sicurezza andrebbe incontro al rischio di violazione di norme. In particolare, si vuole garantire alle persone prive del permesso di soggiorno, ma che dimorano nella nostra regione, l’accesso alle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali, anche di carattere continuativo; le prestazioni socio-assistenziali, compreso l’accesso a sistemazioni temporanee di accoglienza; per i minori, l’accesso all’istruzione obbligatoria e ai servizi per l’infanzia.
“Con questo provvedimento la Toscana vuole garantire a tutti – ha commentato Scaramelli – i diritti fondamentali, senza strumentalizzazioni, e vuole mettere in grado i Comuni e il terzo settore di agire in questo senso”. Scaramelli ha poi ricordato alcuni numeri “sono 6mila 700 le persone presenti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e l’impossibilità di concedere permessi di carattere umanitario ne coinvolgerà circa 3mila che potrebbero trovarsi da un giorno all’altro fuori regola rispetto alle norme nazionali. È per tutelare tutti i cittadini toscani che dobbiamo assistere anche quelle 3mila persone presenti sul nostro territorio, generando sicurezza sanitaria, sociale, assistenziale”.
“Con questa norma – conclude Scaramelli – la Toscana non vuole sfidare il Governo, ma lavorarci insieme e ribadisce la sua tradizione di terra di inclusione e di aiuto verso l’altro con la consapevolezza che l’altro non è mai un’insidia o un problema ma una persona che va aiutata e questo è un dovere istituzionale”.
Sei consiglieri regionali toscani della Lega si sono presentati stamani nell’aula dell’Assemblea regionale indossando magliette con la scritta ‘prima i Toscani’. Sono Roberto Salvini, Jacopo Alberti, Luciana Bartolini, Roberto Biasci, Marco Casucci e Elisa Montemagni.
L’atto, contestato dai consiglieri della Lega e discusso in Aula oggi, è stato presentato dalla Giunta regionale nei mesi scorsi a seguito del decreto Sicurezza voluto del ministro Matteo Salvini.
I consiglieri della Lega che protestano oggi, già in commissione avevano espresso voto contrario. Con riferimento alla stessa pdl, ieri i consiglieri di Fi Maurizio Marchetti e Marco Stella hanno presentato un ordine del giorno collegato per chiedere alla Giunta di ‘predisporre e sottoporre al Consiglio regionale entro il termine di 30 giorni una proposta di legge che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate alla platea di stranieri presenti nel territorio toscano’
Lavoratori Prato, Panificio toscano favorevole a incontro
Un presidio di lavoratori delle aziende di Prato Panificio toscano, tintoria Superlativa e Tintogroup si è svolto fuori dalla sede del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour a Firenze.
La manifestazione è stata organizzata dal sindacato intercategoriale Cobas. “I lavoratori sono in sciopero – si spiega in una nota diffusa dal sindacato – e chiedono di essere ascoltati dai capogruppo del Consiglio su quanto sta accadendo nel territorio pratese”.
“Le recenti agitazioni sindacali – prosegue il comunicato – hanno riportato alla luce una realtà gravissima di sfruttamento e violazione sistematica delle leggi, delle norme e dei contratti nazionali, che deve interessare la politica: gli sgomberi violenti dei presidi sindacali organizzati dalle forze dell’ordine in questi giorni sono una risposta non solo sbagliata, ma anche indegna di un paese democratico”.
In seguito al presidio di questa mattina, secondo quanto si apprende da una nota, Panificio toscano si dice disponibile a un incontro, segnalando anche l’opportunità che “venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”. L’azienda spiega di voler accogliere la richiesta delle istituzioni pratesi per un incontro – il riferimento è alle dichiarazioni del sindaco Matteo Biffoni e del segretario del Pd di Prato Gabriele Bosio – da svolgersi “presso la prefettura di Prato, ovvero presso qualunque altra sede istituzionale sia ritenuta disponibile e competente”. Segnala al tempo stesso “l’opportunità che all’incontro suddetto siano invitati anche le rappresentanze regionali di Cgil e Uil, in quanto due sono le sedi interessate dalle agitazioni sindacali indette dai Sicobas con stabilimenti che hanno sede in due diverse province della Toscana, Prato e Livorno. Segnala inoltre l’opportunità che venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”.
Nelle ultime settimane le tensioni per la situazione in cui verano i lavoratori delle aziende pratesi ha portato a numerose proteste. Ricordiamo che nella notte tra domenica e lunedì ci sono state tensioni tra i lavoratori stranieri che avevano preso parte a un picchetto davanti alla sede del Panificio tascano e la polizia e che nella mattina di lunedì c’è stata una manifestazione di una quarantina di lavoratori di origine pakistana del Panificio toscano davanti alla sede della Coop di via Valentini a Prato durante la quale i manifestanti, come la notte prima, hanno chiesto “l’applicazione corretta del contratto di lavoro”. Inoltre nella giornata del 5 luglio la polizia è intervenuta con maniere forti nei confronti dei lavoratori della Tintoria Superlativa, per fermare un tentativo di blocco della tangenziale.
Gimmy Tranquillo ha intervistato Luca Toscano, coordinatore provinciale del sindacato Sì Cobas.