Giani: ‘Orsetti merita il gonfalone d’argento’

“In una regione come la nostra, rappresentata dal Pegaso, cavallo alato simbolo di democrazia e libertà, vogliamo dare il massimo riconoscimento a un degno figlio, di cui tutti ci sentiamo orgogliosi”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha annunciato l’imminente consegna del gonfalone d’argento, massimo riconoscimento dell’Assemblea toscana, alla memoria di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso il 18 marzo in Siria mentre combatteva a fianco dei curdi contro l’Isis.

“Entro la prima quindicina di luglio consegneremo il gonfalone d’argento alla madre Annalisa e al padre Alessandro – ha affermato Giani – per manifestare l’orgoglio della Toscana tutta, di fronte a chi ha lottato per una causa, sacrificando la propria vita. A Lorenzo il grazie e l’abbraccio di tutti i cittadini toscani”. Giani ha poi ricordato che “da domenica Lorenzo riposa alle Porte Sante, accanto ai grandi e sul sagrato della basilica di San Miniato ci siamo ritrovati in tanti, non solo parenti e amici, ma rappresentanti delle istituzioni e soprattutto tanti giovani, che come lui hanno deciso di lottare per un mondo più giusto”.

Il Consiglio regionale aveva approvato una mozione unanime, con l’intento di conferire il Gonfalone d’argento del Consiglio regionale alla memoria di Lorenzo Orsetti, riconoscendone “l’impegno per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

Vietare taser in strutture sanitarie toscane, approvata la mozione

Il Consiglio Regionale della Toscana approva una mozione contro l’utilizzo della pistola elettrica negli ospedali. Sarti e Fattori: “non accadrà più che sia utilizzata nelle strutture sanitarie”. La Giunta s’impegna a trovare delle alternative. 

La mozione, presentata dai consiglieri Paolo Sarti e Tommaso Fattori di Sì-Toscana a Sinistra, stabilisce anche che siano destinate maggiori risorse finanziarie e più personale al settore della salute mentale. “Grazie all’approvazione del nostro atto – hanno spiegato Sarti e Fattori – non accadrà più che la pistola elettrica sia utilizzata nelle strutture sanitarie. La nostra iniziativa è motivata da un caso, gravissimo, che ha riguardato un paziente all’interno del reparto psichiatrico a Ponte a Niccheri. E’ particolarmente inammissibile – affermano i consiglieri – che un paziente psichiatrico, già ricoverato in una struttura specializzata che lo dovrebbe curare e tutelare, sia sottoposto alla tortura della pistola laser”.

Sarti e Fattori hanno definito il teser ” uno strumento altamente pericoloso e potenzialmente mortale. Semmai – hanno poi precisato – è necessario destinare maggiori risorse finanziarie e più personale al settore della salute mentale. E’ infatti evidente che il personale sanitario è in affanno a causa delle croniche carenze di organico e spesso anche per la mancanza di direttive chiare, oltre che di strumenti e spazi idonei”.

Usb pensionati: presidio per chiedere farmaci fascia C mutuabili

Presidio dell’Usb Pensionati di fronte alle sede del Consiglio regionale della Toscana per chiedere che i farmaci di fascia C vengano resi mutabili e ne sia assicurata la gratuità per coloro che hanno un reddito basso.

Fabrizia Casalini, dell’Usb pensionati Pisa, ha spiegato che “siamo davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana per consegnare al presidente Rossi e all’assessore alla Sanità, Saccardi una lettera con la quale chiediamo riguardo ai farmaci di fascia C che vengano erogati gratuitamente a tutte le persone che sono in difficoltà o che hanno basso reddito. Questi farmaci inquadrati in fascia C sono completamente a carico del malato, sono farmaci non salvavita, ma importantissimi”.

Il sindacato fa l’esempio dell’acido ialuronico usato per motivi estetici, ma anche da coloro che hanno problemi di deambulazione. “In questo caso – ha aggiunto Casalini – mi sembra la patologia sia molto importante ed è giusto che il malato possa usufruire di questa cura se non è in grado di pagarsela e che il servizio sanitario nazionale se ne faccia carico e soprattutto per le persone a basso reddito”. Il sindacato chiede dunque alla Giunta di “prendere in considerazione questa nostra richiesta relativa ai farmaci, ma chiaramente – ha spiegato Casalini – la nostra è una battaglia più generale sulla sanità: vogliamo una sanità universale, gratuita, garantita come del resto dice anche un articolo della nostra Costituzione”

Attiviste diritti donna bloccato nuovamente Consiglio regionale. Giani: “vi denunciamo”

Il comitato femminista fiorentino ‘Non una di meno’ interrommpe nuovamente seduta del Consiglio regionale della Toscana. La precedente irruzione fu il 14 maggio scorso. Stavolta dura  reazione del presidente Eugenio Giani.

A pochi minuti dall’avvio dei lavori alcune donne hanno interrotto la seduta per protestare contro il finanziamento da parte della Regione Toscana di consultori ‘pro-vita’. Giani ha subito chiesto ai commessi di “sgomberare le persone”.

“Voi – ha detto Giani rivolgendosi alle femministe – state interrompendo i lavori di un Consiglio, vi rendete conto della vergogna che dovete avere a interrompere i lavori del consiglio in modo così immotivato? Questa è interruzione di pubblico servizio – ha affermato in aula presidente del Consiglio regionale della Toscana – vi denunciamo penalmente. Vorrei che le persone venissero identificate perché persone che reiterano un comportamento di questo genere in Consiglio regionale non ci devono più venire”.

La calma è tornata nel giro di qualche minuto, dopo che le femministe sono state allontante dall’ aula del Consiglio.
Il presidente dell’assemblea regionale toscana Eugenio Giani ha chiesto alla portineria di identificare le donne prima che queste ritirassero i documenti per uscire dal palazzo dove ha sede il Consiglio della Toscana.
La vigilanza, però, avrebbe spiegato a Giani di non aver il potere di identificare coloro che entrano in Consiglio per seguire le sedute. In portineria vengono rilasciati i pass ai visitatori e i documenti personali vengono ritirati per il tempo di permanenza nel palazzo. Ma il personale di sicurezza – secondo quanto sarebbe stato anche detto – non avrebbe nessun potere di identificazione su chi accede al palazzo.

Minuto di silenzio in Consiglio regionale per Moby Prince

Si terranno oggi le iniziative di commemorazione del 28esimo anniversario della strage del Moby Prince promosse dal Comune di Livorno, in accordo con l’Associazione 140, Regione Toscana e Provincia di Livorno. Per la prima volta in ventotto anni ci sarà anche il patrocinio della Camera dei Deputati.

Un minuto di silenzio per commemorare i 28 anni dalla tragedia della Moby Prince ha aperto la seduta odierna del Consiglio regionale. A chiedere il momento di raccoglimento è stato il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani che oggi sarà a Livorno per la commemorazione della tragedia. “Nel giorno in cui 28 anni fa la Moby Prince affondò con il carico delle 140 persone morte a Livorno – ha detto Giani – rinnovo l’invito ai consiglieri regionali di essere presenti alla cerimonia di oggi”.

Di seguito il programma delle iniziative:

  • Ore 11 Deposizione della corona presso il monumento in ricordo delle 140 vittime collocato in Fortezza Nuova
  • Ore 12 Funzione religiosa cattolica presieduta dal Vescovo di Livorno. Alle ore 15
  • Ore 15 Saluto del Sindaco alle Autorità e ai familiari delle vittime presso la Sala Consiliare di Palazzo Civico
  • Ore 17 Corteo da Piazza del Municipio al Porto (percorso: Viale Avvalorati, Piazza della Repubblica, Via Grande, Porto Mediceo)
  • Ore 17:45 Arrivo all’Andana degli Anelli per deposizione del cuscino di rose del Presidente della Repubblica e corona di alloro, lettura dei nomi e lancio di rose in mare
  • Ore 21:15 Concerto a cura dell’Associazione corale “Domenico Savio” – Livorno Morten Lauridsen, Lux Aerterna presso Chiesa di Sant’Andrea

M5S: “Regione faccia luce su tristi fatti di cronaca in ospedale”

 “I recenti tristi fatti di cronaca avvenuti in ospedali della Toscana devono far riflettere: il Movimento 5 stelle ha già predisposto un atto in Regione al fine di chiedere alla giunta di riferire su quanto successo”. Così un comunicato stampa annuncia un intervento di M5s, voluto dal consigliere Andrea Quartini.

“Non entro nel merito dei singoli casi, su questo agirà chi di competenza, in primis la magistratura, bensì sulla gestione del sistema sanitario”, spiega il consigliere regionale pentastellato Andrea Quartini aggiungendo che “da numerose segnalazioni, sia da parte dei sindacati di categoria che del personale medico, infermieristico, Oss e professionisti sanitari in genere emerge un’organizzazione ospedaliera a dir poco appesantita”.

“Parliamo – prosegue – di volumi di attività sempre più gravosi che costringono il personale a turni massacranti, stress di varia natura, riposi non goduti e problemi di sicurezza. La congestione dei pronto soccorso non fa altro che aggravare un quadro fatto di posti letto carenti e valutazioni aziendali formulate premiando la capacità di ridurre numero di ricoveri e tempi di degenza”. Per M5s “il malcontento che serpeggia tra gli addetti ai lavori resta spesso sottaciuto e non emerge in tutta la sua forza. Questo – rincara Quartini – a causa di codici etici aziendali che impongono di non divulgare notizie che potrebbero gettare ombre sull’azienda”.

È invece importante fare luce su quanto avviene nella sanità Toscana, così da rendere migliore il servizio e ridurre errori e fatti drammatici. “Vogliamo avere le relazioni del centro per il rischio clinico – conclude Quartini – Siamo convinti sia indispensabile rivedere al più presto tutto il sistema di gestione sanitaria a partire dalla pessima riforma imposta ai cittadini dal duo Saccardi-Rossi.”

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