A Firenze ‘Welfare Culturale’ per malati Parkinson

Cinque iniziative gratuite destinate agli over 65 per promuovere il benessere della comunità attraverso l’avvicinamento alla cultura: questo il progetto ‘Welfare Culturale’ coordinato e promosso da Fondazione Cr Firenze con Fresco Parkinson Institute e L’Immaginario Associazione Culturale, e il supporto di Comune di Firenze, Ausl Toscana Centro, Musei del Bargello.

Per migliorare la qualità della vita delle persone affette da Parkinson verranno svolti laboratori artistici, lezioni di danza e allenamenti di boxe, mentre per le persone neurodiverse saranno disponibili delle visite guidate slow in sale espositive di alcuni musei fiorentini.  “Oltre a promuovere ‘Welfare Culturale’, – ha affermato Gabriele Gori, direttore della Fondazione Cr Firenze – contribuiremo presto al funzionamento di ‘Casa Parkinson’, che sarà prossimamente inaugurata, mettendo a disposizione le risorse necessarie per coprire il personale della struttura”. Il progetto ‘Casa Parkinson’, promosso dal Fresco Parkinson Institute, propone un modello di cura onnicomprensivo e integrato per rispondere nel modo più esaustivo ai molteplici bisogni delle persone affette dalla malattia.

“Siamo impegnati a 360 gradi per una città a misura di anziano che senza dubbio passa anche da azioni come queste”, ha evidenziato l’assessora comunale al Welfare, Sara Funaro, secondo cui quello della Fondazione è “un progetto che si compone di tante iniziative mirate al benessere dei nostri anziani, occasioni di socialità e arricchimento culturale che possono davvero fare la differenza nella qualità della vita delle persone più fragili”.

Firenze: da 16/9 a 18/9 il Festival nazionale dell’Economia civile

Dal 16 al 18 settembre torna a Palazzo Vecchio il Festival nazionale dell’Economia civile, giunto alla sua quarta edizione, dal titolo ‘In buona compagnia. Per cercare, ricostruire, fare pace’. Lo scopo è quello di coinvolgere giovani, cittadini, imprenditori, amministratori e associazioni sensibili alla necessità di un nuovo paradigma di sviluppo che rimetta al centro la persona e l’ambiente.

“Vogliamo – ha spiegato Leonardo Becchetti, direttore del Festival e co-fondatore di NeXt Economia – cittadini che, in buona compagnia, si rimbocchino le maniche e diano il loro
contributo alla società”. Tra i partecipanti al Festival, secondo il programma comunicato oggi in occasione della presentazione a Firenze, ci sono Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Anna Fasano, presidente di Banca Etica,
Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Fabrizio Barca, presidente de Forum nazionale delle disuguaglianze, Andrea Orlando, ministro del Lavoro, Patrizio
Bianchi, ministro dell’Istruzione.

Il Festival proporrà anche la quarta edizione della ricerca ‘Il Ben vivere in Italia’; visite
nei luoghi fiorentini dell’economia civile e la ‘Lectio civilis a ritmo di musica’ con il cantautore Enrico Ruggeri. Tornano per questa quarta edizione anche i premi dedicati all’economia civile. Tra questi il Premio nazionale Imprese di economia civile 2022, che premia cinque buone pratiche d’impresa selezionate in tutta Italia, il Premio nazionale ‘prepararsi al futuro’, per dare spazio alle idee dei giovani e il riconoscimento intitolato a David Sassoli per ‘un’economia e un’Europa civile e di pace’, istituito quest’anno dopo la morte dell’ex presidente del Parlamento europeo. Il Festival, promosso da Federcasse insieme a Confcooperative, è organizzato e progettato con NeXt e Sec con il contributo di Fondosviluppo.

Cori antisemiti, Digos confronta video con telecamere Franchi

Per individuare i responsabili dei cori antisemiti intonati allo stadio Franchi, in occasione della gara Fiorentina-Juventus dello scorso 3 settembre, la Digos sta comparando il video diffuso sul web con le immagini delle telecamere installate all’interno dell’impianto sportivo.

Al momento, secondo quanto emerso, gli investigatori della Digos non escludono nemmeno si tratti di un coro filmato in occasione di una gara tra le stesse squadre, disputata nel 2014 o anche prima, e ripescato per l’occasione dal web qualche giorno fa. Non rischia invece il Daspo, il tifoso che indossava la maglietta del Liverpool, sempre in occasione del match tra Fiorentina e Juventus. Non è certo, secondo quanto emerso, che con quel capo volesse far riferimento alla tragedia dello stadio Heysel in occasione della finale di Champions League nel 1985, in cui persero la vita 38 persone.

Secondo il regolamento d’uso dello stadio, emesso dalla Acf Fiorentina, gli spettatori
possono indossare sugli spalti, in occasione delle partite, solo casacche delle squadra in campo, ma non di altri club. Per questo l’uomo, che non è stato identificato né dalla polizia, né dagli steward (non hanno il potere per farlo), rischia una sanzione tra quelle previste dal regolamento d’uso, che può arrivare fino divieto di accesso allo stadio.

Dal 09/09 all’11/09 a Firenze arriva l’Alzheimer fest

A Firenze, in piazza della Santissima Annunziata e negli spazi dell’Istituto degli Innocenti, il 9-10 e 11 settembre arriva la sesta edizione dell’Alzheimer Fest dal tema “Rinascimenti: l’arte della cura”. Tre giorni di incontri, oltre 150 eventi a “cui parteciperanno familiari e operatori, musei e istituzioni, medici e clown”.

“L’Alzheimer, come le altre demenze, chiudono e ritirano le famiglie: questa è la spinta che ci ha portato a voler fare questo evento in piazza, nel centro della città. La piazza è l’opposto di quello stigma spaventoso che è la vergogna, mentre l’Istituto degli Innocenti rappresenta la protezione. Quindi “Non abbiamo vergogna, ma proteggiamo le persone fragili”. Nelle parole di Michele Farina, l’organizzatore dell’Alzheimer Fest, c’è tutto il necessario per comprendere come mai l’Alzheimer fest sia  un’importante occasione di incontro e di festa sia per coloro che fanno qualcosa per ogni forma di fragilità, ma anche per chi vorrebbe fare ma non sa dove cominciare.  L’Alzheimer fest, che per la sua sesta edizione arriva a Firenze, in piazza della Santissima Annunziata e negli spazi dell’Istituto degli Innocenti, porterà con sé ben 150 eventi distribuiti in tre giorni, dal 9 all’11 settembre.

“Rinascimenti: l’arte della cura” è il titolo scelto per l’edizione fiorentina che è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l’Istituto degli Innocenti e cui hanno partecipato Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto degli Innocenti, l’assessora regionale alle politiche sociali, l’assessora al welfare del Comune di Firenze, e ancora Michele Farina, il presidente di Aima Firenze (Associazione italiana Malattia di Alzheimer)  Manlio Matera, la direttrice generale Solidarietà Caritas Onlus Ginevra Chieffi, e un “infiltrato” d’eccezione: Paolo Hendel, veterano dell’Alzheimer Fest.

Per l’assessora regionale alle politiche sociali questa manifestazione è un modo originale e creativo di mettere al centro della ribalta un tema complesso che riguarda non solo i malati ma  anche le loro famiglie. Con questa chiave di lettura artistica e culturale, ha evidenziato, si permette alla parola Alzheimer e demenza di trovare spazi sociali, di condivisione e comunione. In una regione come la Toscana, ha concluso, dove la percentuale di anziani è molto alta , l’Alzheimer è una vera e propria  malattia sociale rispetto alla quale è necessario lavorare  per migliorare la qualità della vita delle persone e  per  valorizzare e sostenere chi le assiste coinvolgendole nel processo di cura e garantendo un sistema di servizi globale, unitario, integrato e radicato nel territorio.

Michele Farina ha quindi illustrato il programma e spiegato la filosofia del festival. “Il menù – ha detto –  è presto detto: salute e cultura, l’arte del vivere insieme. i protagonisti saranno sani e meno sani, familiari e operatori, musei e istituzioni, medici e clown. E tantissime realtà del tessuto sociale, dei servizi, del panorama culturale non solo della Toscana. Ci troveremo tutti Insieme per scoprire l’altra faccia dell’Alzheimer: perché non è vero che contro la demenza non ci sia niente da fare. Se la comunità è amica, consapevole e solidale, se i servizi funzionano a dovere, allora l’Alzheimer non cancella la vita. Non basta un approccio sanitario: l’arte aiuta la cura, e l’arte della cura scaccia la solitudine, promuove la prevenzione. Ci può essere benessere nella malattia, nelle difficoltà. Vale per ogni età dell’innocenza, per giovani e vecchi, per ogni fascia di fragilità”.

Per l’assessore a Welfare del Comune di Firenze il festival offre importanti occasioni di confronto e dibattito, oltre a tante attività dedicate alle persone con Alzheimer e alle loro famiglie. La manifestazione permetterà di raccogliere buone pratiche su un tema complesso come l’Alzheimer, che coinvolge non solo i malati e i loro cari, ma anche le Istituzioni e i mondi dell’assistenza, della sanità e della ricerca. L’amministrazione comunale fiorentina è molto sensibile su questo tema ed è impegnata sul fronte del sociale: con l’apertura dello sportello di orientamento per le famiglie delle persone con questa patologia, la struttura di Montedomini è diventata un vero e proprio punto di riferimento per le persone con Alzheimer e i loro familiari. L’obiettivo del Comune è capire quali sono le cose più immediate da attivare a livello sociale e come andare incontro alle famiglie che hanno il problema dell’assistenza dei propri cari malati e che si imbattono in difficoltà burocratiche, troppo spesso difficili da superare da sole.

“L’Alzheimer Fest  – ha detto la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida –  ha il grande merito di accendere una luce e portare all’attenzione della riflessione pubblica su una patologia che ha un effetto dirompente non solo su chi ne soffre direttamente, ma anche sui congiunti e sulla famiglia tutta, a cominciare dai bambini. L’Istituto degli Innocenti mette sempre di più al centro dei suoi interventi la famiglia – nel senso più ampio del termine – quale soggetto plurale portatore di bisogni ma anche risorsa fondamentale per lo sviluppo delle bambine e dei bambini. Alla luce di questo siamo lieti di ospitare negli spazi della nostra sede l’Alzheimer Fest, perchè il benessere dei più piccoli passa anche attraverso il benessere di genitori e nonni”
“AIMA Firenze ha accolto con grande favore la proposta di realizzare l’Alzheimer Fest 2022 a Firenze ed esprime la propria soddisfazione per l’interesse e la partecipazione dimostrate dalle Istituzioni” – ha spiegato Manlio Matera presidente AIMA Firenze. “L’Alzheimer Fest – ha aggiunto – si inserisce perfettamente nel quadro dell’attività dell’associazione volta alla sensibilizzazione della comunità sul tema della Demenza”.

“L’Alzheimer è una malattia che fa cadere i punti di riferimento, destabilizza e fa sentire perduti, sia il malato sia i familiari che se ne devono prendere cura – afferma Ginevra Chieffi, direttrice generale di Fondazione Solidarietà Caritas Onlus -. Qui invece la portiamo in piazza, tra la gente: questa iniziativa è un’occasione per chi ha a che fare con questa patologia per sentirsi meno solo e incontrare persone pronte ad ascoltare, a condividere le proprie competenze o il proprio cuore per alleviare la sofferenza. La Fondazione metterà a disposizione i locali della mensa di San Francesco, un luogo dove tradizionalmente chi ha bisogno trova un piatto caldo ma anche ascolto e una mano tesa, per offrire un pasto sano a tutti i partecipanti”.

Tra i partecipanti all’edizione fiorentina molti protagonisti del panorama artistico e culturale toscano e italiano:  Paolo Hendel, Daniela Morozzi, David Riondino, Virgilio Sieni, la Scuola di Musica di Fiesole, le Musiquorum, Clet Abraham, Franco Cardini, TerraProject.

L’Alzheimer Fest è un festival itinerante promosso dall’omonima associazione di volontariato che è nata nel 2017 a Firenze e che nel 2021 ha ottenuto un riconoscimento da parte della Presidenza della Repubblica. In passato il festival si è svolto in Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria.  L’edizione 2022 in Toscana nasce dalla collaborazione e patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze, Istituto degli Innocenti, con il partenariato di Aima Firenze, Fondazione Caritas, Anci Toscana,  Misericordia di Firenze.

Nell’edizione di Firenze, l’Alzheimer Fest vedrà il coinvolgimento di realtà provenienti da tutta la regione, anche grazie all’attività svolta da AIMA Firenze – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer – che, dal 1994, opera in Toscana a sostegno delle famiglie dei malati.

Aima ha realizzato un Tour Toscano di avvicinamento al festival,  in sette tappe.
Il Tour ha avuto la finalità di informare i cittadini toscani, gli operatori del settore, i volontari, gli amministratori pubblici e i dirigenti delle istituzioni del settore sociosanitario, sull’Alzheimer Fest e il suo svolgimento, ma è stata anche un’occasione di confronto, comunicazione e sensibilizzazione sul tema della demenza, con un’attenzione particolare alle esperienze e alle risorse del territorio.  Gli incontri si sono svolti a Grosseto, Empoli, Quarrata (Pistoia) Rosignano Solvay (Livorno), Montevarchi (Arezzo), Capannori (Lucca) e Massa.

Si stima che gli italiani anziani con varie forme di demenza siano ormai 1,3 milioni, quasi il 10% circa dei 14 milioni di ultrasessantacinquenni. In Toscana, con una popolazione tra le più longeve (950mila anziani) vi sono oltre 85mila soggetti affetti da demenza, pari all’8%. A Firenze i casi sono 20mila.

Simona Gentili ha intervistato Manlio Matera, Presidente della sezione Aima di Firenze e Vice Presidente di Aima Nazionale, e Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della regione toscana.

Firenze: violenta aggressione a coppia, tutto nato da lite

Ieri pomeriggio a Firenze, nei giardini pubblici in via Galliano, una lite tra due senza fissa dimora si è trasformata in una zuffa a suon di pugni e bottigliate nella quale sarebbe stata poi coinvolta una donna, compagna di uno dei due uomini.

Sarebbe una semplice lite ad aver originato la zuffa tra due senza fissa dimora ai giardini pubblici in via di Galliano a Firenze. Il  quarantenne denunciato è un cittadino senegalese che lo scorso 9 agosto aveva già subito un daspo urbano, mentre i due feriti con prognosi di 30 giorni sono un 45enne tunisino e una 40enne colombiana, entrambi poi portati in ospedale da dove però l’uomo si è allontanato prima ancora di ricevere il referto. A dare l’allarme, intorno alle 19,30, alcuni frequentatori dei giardini.

I due uomini, secondo una prima ricostruzione, probabilmente ubriachi, avrebbero iniziato a insultarsi a distanza, poi si sono avvicinati e hanno cominciato a prendersi a pugni: in quel momento, è intervenuta la donna per separarli, ma, colpita anche lei dal senegalese e finita a terra, è stata presa a calci. Per difenderla, secondo quanto ricostruito, il compagno avrebbe recuperato da un cestino due bottiglie di vetro, ma il senegalese gliele ha strappate di mano, tirandogliele addosso.

I carabinieri sono riusciti a ricostruire la dinamica attraverso le testimonianze e le
telecamere di sorveglianza della zona. L’aggressore avrebbe detto che da tempo era bersaglio di insulti e provocazioni da parte della coppia. Sull’accaduto è intervenuto Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato cittadini attivi San Jacopino, per denunciare “una
situazione fuori controllo”.

Cori razzisti da tifosi Juve a Firenze, “viola massa di ebrei”

“I viola non sono italiani, ma una massa di ebrei” e ancora “il viola è il colore che odio, il colore che odio di più, sterilizziamo le donne, così non ne nascono più”: questo il coro scandito ieri dal settore del Franchi che ospitava oltre un migliaio di sostenitori della Juventus arrivati a Firenze per la gara contro la Fiorentina conclusasi 1-1. Il caso è emerso oggi dopo che è stato diffuso sui social un video, nel quale si sente il coro.

Oltre ai cori offensivi lanciati dal settore del Franchi di Firenze che ospitava i tifosi bianconeri, ieri allo stadio per Fiorentina-Juve c’erano anche un uomo ed un ragazzino, immortalati nel parterre di curva Ferrovia con una maglia e una sciarpa del Liverpool. Nell’ambiente juventino il ricordo è andato alla tragedia dell’Heysel e così gli steward, come da regolamento, hanno fatto togliere i simboli del club inglese.

Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha annunciato attraverso Facebook che, con il Comune di Firenze, ha già avviato un’azione legale “per difendere il nome e l’immagine di Firenze e dei fiorentini dalle ripetute diffamazioni da parte del signor Sergio Vessicchio: faremo una nuova azione risarcitoria di fronte a questi ennesimi insulti e con i soldi che dovrà darci – ha aggiunto Nardella – pagheremo la retta delle scuole calcio ai bambini della nostra città che non se la possono permettere. Il tifo e il giornalismo sono un cosa, le
offese gratuite e la violenza verbale sono ben altro e noi non le lasciamo passare”.

Anche Sara Funaro, assessora al welfare, sanità e pari opportunità del Comune di Firenze, si è espressa in merito all’accaduto: ”Lo dico da donna e da ebrea, quelli non sono tifosi, chi ha intonato quei cori deve essere individuato e punito”. ”Sono frasi vergognose e inaccettabili – ha continuato Funaro su Twitter – Lo sport è disciplina e rispetto, la nostra memoria e le donne devono essere rispettate”.

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