Emergenza ungulati. Pistoia, parte Guardia Venatoria Volontaria

Consegnate a Pistoia le prime pettorine per gli interventi di controllo della Guardia Venatoria Volontaria della Cia Toscana Centro. L’intenzione è quella di estendere l’attività anche nelle province di Firenze e Prato.

La nuova – e prima per quest’area – guardia venatoria volontaria targata Cia è Federico Innocenti di Lamporecchio (PT), che ha superato l’esame della Regione Toscana e può così iniziare a coadiuvare la polizia provinciale per il contenimento degli ungulati e fauna selvatica che da troppi anni flagellano le campagne pistoiesi e toscane.

«Si inizia con questa esperienza nella provincia di Pistoia – sottolinea Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro -, cercando anche noi agricoltori, i più danneggiati da questa situazione, di dare un contributo concreto all’annosa problematica degli ungulati».

«Se, come crediamo ed auspichiamo – aggiunge Lapo Baldini, direttore Cia Toscana Centro -, l’attività venatoria volontaria si dimostrerà positiva, la estenderemo anche alle altre province di nostra competenza, ovvero Firenze e Prato».

Il tesserino di “guardia giurata volontaria, in ambito venatorio”, rilasciato ad Innocenti, ha una validità di 5 anni e permetterà di effettuare abbattimenti ad ungulati in base alla legge regionale con l’obiettivo di ridurre il numero di capi presenti nelle campagne e nelle aree coltivate. Fra i compiti, inoltre, quello di interventi di controllo sui danni alle colture agricole; ma anche quello di vigilare sulla corretta applicazione della legge regionale della caccia.

Vandalizzata la targa in memoria di Idy Diene

Firenze, è stata imbrattata da ignoti che l’hanno totalmente coperta con della vernice nera, la targa in ricordo di Idy Diene, l’uomo senegalese ucciso a Firenze dall’ex tipografo Roberto Pirrone, il 5 marzo 2018.

La targa alla memoria di Idy Diene stata apposta alla ringhiera del ponte Amerigo Vespucci, nel punto esatto dove l’uomo venne barbaramente trucidato a colpi di pistola.

Lo rende noto Daniela Chironi, ex candidata al consiglio comunale con Firenze Città Aperta, su facebook scrivendo: “Qualcuno era così infastidito dalla targa in memoria di Idy Diene da averla coperta con la vernice. Idy aveva 53 anni quando il 5 marzo 2018 fu ucciso a Firenze con sei colpi di pistola. La targa gli era stata dedicata dalle cittadine e dai cittadini antirazzisti e affissa sul Ponte Vespucci, nel punto in cui Idy aveva trovato la morte, e diceva così: ‘a IDY DIENE assassinato da mano razzista, 5 marzo 2018’. L’avete vandalizzata? – conclude nel suo post Daniela Chironi – Noi la rimetteremo!”.

Municipale intensifica controlli su trasporto merci in centro

Firenze, continua il lavoro della una task force della Polizia Municipale, dedicata al controllo dei mezzi del trasporto merci che accedono alla Ztl.

Nel mese di ottobre la Polizia Municipale ha effettuato verifiche mirate ai furgoni che ogni giorno riforniscono le attività economiche del centro storico, in particolare nel cosiddetto Castrum, in particolare l’area di piazza della Repubblica, via dei Calzaiuoli, via Strozzi e piazza San Firenze.

Gli agenti del distaccamento della Zona Centrale hanno staccato 87 verbali per varie violazioni (dal transito fuori orario alla mancanza di autorizzazione) e ritirato sul momento 24 permessi.

Insieme alla sanzione pecuniaria, pari a 83 euro, scatta anche la sospensione del tagliando per 15 giorni.

Dall’inizio dell’anno sono stati 331 i veicoli del trasporto merci sanzionati e 79 i permessi ritirati.

Franceschini: “Ogni euro speso in cultura è speso bene”

“La buona politica invece investe in conoscenza perché la conoscenza è il migliore antidoto alle paure di questo periodo. I populismi cavalcano e strumentalizzano le paure reali per raccogliere, con molta miopia, consenso”. Sono le parole del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini intervenendo a Firenze alla conferenza nazionale dell’Aici, associazione che raccoglie gli istituti culturali italiani.

“Gli istituti culturali sono una forza enorme del nostro Paese, un modo di conservare e difendere le tradizioni, la ricerca, la formazione e gli studi. Ogni euro speso in cultura è un euro speso bene, per questo gli istituti e le associazioni culturali devono essere aiutati e sostenuti dallo Stato”, ha detto Franceschini. “La scelta di investire nella cultura in Italia non è solo adempiere a un principio della Costituzione – ha aggiunto -, ma è anche una ragione di natura economica e per lo sviluppo della conoscenza”.
Uno dei progetti sui quali si investe è quello della digital library per mettere in rete l’infinito patrimonio dell’Italia. “La più grande fondazione del mondo non avrà mai il patrimonio che ha l’Archivio di Stato di Firenze, l’Archivio di Stato di Venezia, o una delle nostre biblioteche nazionali. Un patrimonio enorme che ha un valore culturale, morale, storico ma anche economico”, ha detto Franceschini.  Dunque, “avere una grande digital library italiana che mette in rete tutto il patrimonio archivistico e bibliografico del nostro paese è un modo per conservare la memoria ma anche per sedersi a un tavolo con chiunque partendo da una posizione di superiorità”.

Ad una domanda sul governo, Franceschini ha detto di non essere “rassegnato a un governo a fine corsa”. Secondo il ministro “stando in una squadra bisogna comportarsi come una squadra, bisogna passarsi la palla a vicenda, non ci si devono fare dispetti e sgambetti, in questa maniera si vince”. Mentre, alla richiesta di un commento sull’incontro di Matteo Salvini con la stampa a Palazzo Vecchio, Franceschini ha dichiarato: “Salvini si illude. Mi pare veramente molto improbabile” che il centrodestra vinca alle Regionali in Toscana nel 2020″.

Ad attendere il miistro dei Beni Culturali Franceschini  sotto Palazzo Vecchio, un presidio dei lavoratori di Opera Laboratori, in fibrillazione da mesi senza certezza per il loro posto di lavoro ed i loro diritti. “Franceschini, nonostante le promesse fatte, pare proprio essersi dimenticato di queste 500 persone”, si legge nel comunicato di Opera Laboratori. “Tuttavia si ricorda gli altri eventi certamente più sotto i riflettori che lo attendono nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Viene a due passi dagli Uffizi e dalla Galleria dell’Accademia e non ha pensato – conclude – neanche di incontrare i lavoratori che aveva lui stesso garantito di un interesse”.

“I nostri luoghi d’arte non sono in grado di ospitare un numero indefinito di persone: davanti a Palazzo Vecchio non ci possono stare indifferentemente mille o centomila persone, a Piazza San Marco, alla Fontana di Trevi”, ha invece affermato Franceschini al forum dei giovani imprenditori di Confcommercio oggi a Firenze. “Nel piano strategico del turismo abbiamo deciso di puntare su un turismo il più possibile di livello alto, un turismo colto, un turismo rispettoso dei luoghi che attraversa, in grado di apprezzarli, in grado di rispettarli, e in grado di portare ricchezza”.

Secondo il Ministro, “se noi non facciamo una scelta di questo tipo, cioè puntare la parte alta del turismo internazionale, avremo dei problemi rovesciati, perché il discorso che abbiamo fatto anche oggi con il sindaco Nardella, e che vale soprattutto per le grandi capitali turistiche italiane come Firenze, è che se invece noi importiamo il turismo low cost, è un turismo che molto spesso ha dei numeri impressionanti e non porta ricchezza”.

Salvini: “Ceccardi brava in Europa, sceglieremo il candidato entro novembre”

Firenze, Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa in Palazzo Vecchio insieme ai rappresentanti locali della Lega, principalmente per annunciare i programmi toscani in vista delle lezioni regionali del 2020. Il segretario della Lega ha iniziato la conferenza a Firenze chiedendo un minuto di silenzio per i Vigili del Fuoco morti ad Alessandria, e “per questa splendida comunità”.

L’argomento caldo è quello della corsa alle Regionali 2020. “Le scelte per la Toscana le fanno i toscani: vorrei che a guidare la Regione di qui ai prossimi anni fosse un amministratore locale”, le parole di Matteo Salvini. Apre dunque alla possibilità che il candidato per il centrodestra possa essere un soggetto che non abbia la tessera della Lega o di altro partito. “Non ci sarà alcun problema sulla scelta del candidato. Il nome arriva alla fine, c’è da scegliere fra tante persone di livello – aggiunge- . Faremo la scelta migliore, che sarà condivisa non solo con l’intero centrodestra, ma l’obiettivo è allargare a realtà civiche come in Umbria ed Emilia Romagna: non solo il classico centrodestra, ma esperienze veramente civiche che vadano a sostenere i nostri candidati”.

L’obiettivo del segretario della Lega è quello di far sì che il candidato sia scelto entro fine novembre, “visto che il 30 novembre saremo a cena in 1.000 a Firenze e presentare la squadra sarebbe un bel regalo di Natale. In merito al nome di Paolo Del Debbio, il giornalista televisivo che già aveva concorso alle elezioni regionali toscane del 1995, Salvini ha detto, scherzando, di “fargli la corte fino a un certo punto perché si rischia di incorrere nel reato di stalking. Paolo è un grande ma mi pare abbia altre esperienze professionali in corso”.

Sull’ipotesi dell’eurodeputata Susanna Ceccardi, già commissaria del partito in Toscana oltre che sindaco di Cascina, il leader leghista ha risposto dicendo: “Susanna è bravissima e penso che lavorerà molto bene in Europa, punto”. “Il bello di questo giro è che ci sono tanti uomini e donne che si mettono a disposizione e che sono in grado di governare bene questa terra, il totonomi sarebbe irrispettoso”, ha aggiunto.

Secondo il segretario della Lega “è drammatica questa perenne guerra a sinistra che si affaccia anche in Toscana”, riferendosi ai passaggi da Pd a Iv di consiglieri e assessori. “A me quelli che vanno e vengono – ha aggiunto – non stanno particolarmente simpatici. L’importante è che non facciano troppo danno. Quando litighi su Salvini pazienza, ma quando litighi sulla pelle degli operai è fastidioso”. Sull’eventualità che alcuni parlamentari M5s siano pronti a passare con la Lega ha detto di non essere “alla ricerca di nessuno ma è vero che da parecchie altre forze politiche ci chiedono di continuare la propria battaglia con la Lega. Se sono perbene siamo pronti ad accoglierle”.

Per la campagna elettorale Salvini ha detto: “Dove mi chiamano, nei limiti del possibile ovviamente con gli impegni da senatore, in aula e in commissione, ci sarò”. “Il 30 novembre – ha continuato – sarò all’Elba a inaugurare una nuova sede della Lega, sarò a Pisa a incontrare gli uomini della penitenziaria in carcere e in serata sarò al Tuscany Hall a Firenze per una cena con più di 1000 persone che come Lega non abbiamo mai fatto nella storia della Toscana. Dove mi invitano, vado”.

Sulle possibilità di vincere in Toscana, ha continuato, “in democrazia scelgono i cittadini ma c’è una bella aria di cambiamento. Dopo 50 anni gli umbri hanno mandato a casa la sinistra, a fine gennaio votano Emilia-Romagna e Calabria, poi toccherà a Toscana, Marche, Campania, Puglia. Tutte terre governate da una sinistra che a Roma sta lavorando ad uno spettacolo vergognoso, indecente, sulla pelle dei lavoratori dell’Ilva, inventandosi perfino tasse sui tappi di plastica o sulle bibite zuccherate”. Adesso, ha proseguito Salvini, “stiamo lavorando al programma per la Regione: infrastrutture, piano rifiuti, piano dell’acqua, sicurezza, sanità”.

Le parole di Salvini sulle elezioni regionali toscane ai microfoni di Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191108_03_ELEZIONI-TOSCANA_SALVINI.mp3?_=1

La Lega starebbe dunque lavorando ad un’idea di Toscana indipendentemente dalle spaccature della sinistra, “mi ritengo totalmente diverso rispetto a Matteo Renzi”. Ciò che riguarda dunque quest’ultimo non gli interessa perchè “l’unica preoccupazione è che questi litigi a sinistra stanno bloccando il Paese”, ha aggiunto in merito alle dinamiche della compagine di governo. “Zingaretti vuole andare a casa, Di Maio vuole andare a casa, Renzi fa casino ma non vuole andare a casa perché sa benissimo che se si va a votare viene cancellato dalla faccia del Parlamento. Questi – ha continuato – stanno usando le loro poltrone e gli italiani come cavie e in particolare i toscani”. Su Italia Viva il segretario del Carroccio ha detto che “sta mettendo i bastoni fra le ruote a Conte e Zingaretti: auguro lunga vita a Italia Viva”.

Non solo temi nazionali. Anche le questioni locali sono state affrontate da Salvini durante la cofnerenza stampa a Firenze. Sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze “è importante che si faccia, perché qua la sinistra a vario livello fra Comuni, Province e Regioni sta bloccando lo sviluppo da anni”. “Poi occorre un piano per le infrastrutture, come occorre un piano per i rifiuti, come occorre ancora un piano per l’acqua. Purtroppo i toscani sono ostaggio dei litigi interni alla sinistra. C’è bisogno di viaggiare di più e meglio: io la vedo in maniera opposta ai 5 Stelle che vogliono tutto fermo, c’è bisogno di aeroporti, strade, autostrade, ponti e ferrovie”.

Sull’ex Ilva di Taranto Salvini ha detto di fare “una battaglia in difesa di un’azienda fondamentale per l’industria italiana, per un’Italia competitiva, non perché abbiamo azioni o bond di qualcuno”. “E’ stata una battaglia ideologica dei 5 Stelle, il Pd ha calato le braghe, mentre noi abbiamo combattuto e resistito mesi. Il Pd nel nome del potere ha calato le braghe e sacrificato 10mila operai”, ha detto Salvini sulla vicenda. “Io – ha precisato – non avrei toccato nulla rispetto a quello che c’era in corso. Il decreto imprese che era arrivato in aula con gli accordi che si erano presi non avrebbe sollevato il caos che invece gli emendamenti votati dalla sinistra hanno sollevato. Togliendo il cosiddetto ‘scudo’, venendo meno gli impegni presi, il Governo ha dato modo a questa multinazionale di andarsene in un quarto d’ora”.

Dichiarazioni sull’ex Ilva di Taranto raccolte da Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191108_02_ILVA_SALVINI.mp3?_=2

 

Matteo Salvini ha anche dichiarato “massimo sostegno e solidarietà a Liliana Segre”, aggiungendo che “è surreale che ci siano minacce di morte di serie A e B, quasi che scrivere su un muro ‘Salvini crepa’ fosse un passatempo da democratici di sinistra”. Secondo l’ex ministro dell’Interno “ogni scorta in Italia, e ci sono 300 scorte, sono 300 sconfitte dello Stato, dal giudice antimafia al parroco, da Liliana Segre a Matteo Salvini. Oggi il sistema di scorte è una sconfitta, perché minacce e odio non dovrebbero esistere”. “Lavoreremo perché ci siano sempre meno odiatori”, ha concluso il segretario della Lega.

Presentazione nuovo “Atlante dei conflitti e delle Guerre”

Il Villaggio dei popoli e Testimonianze, in collaborazione con il Comune di Firenze e Regione Toscana propongono il nuovo Atlante dei conflitti e delle Guerre, che sarà presentato domani alle ore 18.00 presso la sala Wanda Pasquini de Le Murate, Firenze.

Secondo quanto riporta il comunicato stampa de Il Villaggio dei Popoli: “Per costruire la Pace è necessario conoscere lo stato di salute del mondo e di conseguenza avere una visione organica dei conflitti in corso, di dove e perché in questo momento si combatte. Per questo, a le Murate di Firenze le associazioni Il Villaggio dei Popoli, Testimonianze, in collaborazione con Comune di Firenze e Regione Toscana, hanno organizzato a Firenze, presso la sala Wanda Pasquini alle Murate, sabato 9 novembre alle ore 18 la presentazione della nuova edizione dell’Atlante delle Guerre e dei conflitti del mondo.
Il volume curato ogni anno dall’associazione 46° Parallelo attraverso giornalisti, fotografi e
attivisti dell’informazione, è arrivato quest’anno alla sua nona edizione. Nell’edizione numero nove dell’Atlante, realizzata come ogni anno da un gruppo di giornalisti, fotografi e attivisti dell’informazione, si trovano le schede conflitto aggiornate delle 30 tra guerre e conflitti in corso, i focus sulle 18 situazioni di crisi, oltre alle schede collegate ad alcune macroaree interessate da tensioni e difficoltà. Ogni continente ha poi una panoramica della situazione generale dei diritti umani, mentre ad ogni conflitto è collegato un tentativo di pace: un’esperienza concreta che la società civile mette in campo per reagire alla guerra, realizzati dagli studenti del Seci e del corso di laurea in scienze politiche di Firenze guidati da Giovanni Scotto.
Oltre ai reportage e agli approfondimenti in questa edizione trovato poi spazio le foto dei
vincitori del concorso fotogiornalistico Wars, War and Revolutionary Stories, il premio
fotogiornalistico nato da un progetto dell’associazione 46 Parallelo- Atlante delle
guerre e dei conflitti del Mondo, sponsorizzato da Montura e la Fondazione Museo
Storico del Trentino, con la partecipazione di Intersos e il sostegno della
Federazione Nazionale Stampa Italiana.
Il libro, si propone come strumento di informazione per una cittadinanza attiva che, così
come fanno le mappe, orienti il pensiero e l’azione nella direzione della Pace.
Ad introdurre l’incontro sarà Marco Bindi dell’associazione Il Villaggio dei Popoli. Interverrà
poi Mauro Sbordoni di Testimonianze, mentre a presentare il volume sarà Alice Pistolesi,
giornalista dell’Atlante delle guerre.”

E’ qui disponibile la locandina dell’evento: atlante dei conflitti e delle guerre

Exit mobile version