Dipendente azienda agricola Mugello muore investito da mezzo agricolo

Barberino Del Mugello, in provincia di Firenze, un dipendente di un’azienda agricola di 63 anni, è morto questa mattina dopo essere stato urtato da un trattore in transito all’interno della proprietà della ditta per cui lavorava.

L’incidente è avvenuto venerdì mattina intorno alle 10:30 circa: in corso accertamenti per capire la dinamica dell’infortunio. Sul posto, insieme ai sanitari inviati dal 118, intervenuti i carabinieri e il personale della prevenzione contro gli infortuni sul lavoro della Asl.

Venticinquenne fermato per violenza sessuale in via Tornabuoni, in pieno centro storico di Firenze

Firenze, un venticinquenne è stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di violenza sessuale e rapina: il giovane, è accusato di aver violentato una ventottenne intorno alle 5 dell’11 dicembre scorso, in via Tornabuoni, in pieno centro storico di Firenze.

In particolare, il venticinquenne avrebbe aggredito la ragazza mentre rincasava da sola dopo una serata trascorsa in vari locali con la propria comitiva: l’arrestato, spiegano i carabinieri in un comunicato, “notatane la vulnerabilità psico-fisica connessa con il precedente consumo di alcolici, l’avrebbe trascinata con la forza in spalla in una nascosta area di cantiere, non visibile ad eventuali passanti sulla pubblica via”.

Lì sarebbe avvenuta la violenza e, dopo averle sottratto l’IPhone per impedirle di chiedere aiuto, il 25enne “si sarebbe dileguato a piedi lasciandola tramortita, in uno stato di incoscienza, costringendola a ricorrere in seguito alle cure mediche dell’ospedale Careggi”.

Il venticinquenne è stato arrestato il 18 gennaio, all’esito di indagini coordinate dal Pm Giulio Monferini che hanno portato alla misura cautelare emessa dal gip Pezzuti: gli accertamenti, partiti dalla denuncia della 28enne, condotti in due settimane, dal 12 al 27 dicembre scorsi, hanno consentito di raccogliere “gravissimi e plurimi elementi indiziari” a carico del giovane, già noto alle forze dell’ordine.

“Di fondamentale importanza”, spiegano i militari, è stato “l’esame della videosorveglianza urbana”. Il venticinquenne è stato poi rintracciato nel parco delle Cascine “all’esito di prolungate ricerche”. Gli sono stati contestati i reati di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psico-fisica della vittima e di rapina in luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa, aggravata poiché finalizzata a conseguire l’impunità della violenza sessuale poco prima verosimilmente compiuta.

Rapina in villa Fucecchio, rubati soldi e pistole a una coppia. Coniugi legati con fascette plastica

Fucecchio, in provincia di Firenze, rapina in una villetta dove è stata assalita mercoledì sera tardi una coppia di coniugi, 75 e 71 anni. Due malviventi a volto coperto, sotto la minaccia di un coltello, hanno costretto l’uomo ad aprire due casseforti dalle quali hanno preso soldi in contanti e due pistole.

Prima di fuggire si sono fatti consegnare dalla donna dei monili che aveva indosso, legando le mani ai due coniugi con delle fascette in plastica. I coniugi sono stati poi liberati dalla figlia che non riusciva a mettersi in contatto con loro, che ha deciso di raggiungerli per questo silenzio e quindi ha dato l’allarme. Indagini sulla rapina in corso da parte dei carabinieri di Empoli.

I banditi che mercoledì sera hanno assalito la villetta sono armati. La rapina che ha coinvolto i due coniugi settantenni è avvenuta in una villetta isolata, in località Ponte a Cappiano.

Non risultano segni di soffocamento o violenza. La figlia, intervenuta alcune ore dopo per liberare i genitori, vive a pochi chilometri. Mentre il l’ammontare  del denaro e il valore dei gioielli sottratti è in corso di quantificazione, è già chiaro che i malviventi sono fuggiti con una pistola semiautomatica e un revolver regolarmente detenuti dal 75enne fucecchiese in una delle due casseforti, che ha dovuto aprire sotto la minaccia di un coltello.

L’abitazione non ha telecamere di videosorveglianza ma i carabinieri stanno cercando di raccogliere immagini dagli impianti presenti nelle strade circostanti, anche a una certa distanza; un auspicio è che lungo il possibile itinerario di fuga qualche telecamera potrebbe aver ripreso i banditi quando si sono scoperti il volto ritendendosi ormai al sicuro.

Al momento sono due le persone ricercate, fuggite con un veicolo ancora non identificato. I coniugi sono stati visitati da personale sanitario del 118 nella loro casa.

Rissa in un locale di Firenze, 3 denunciati

Firenze, un 26enne, un 21enne e un 40enne sono stati denunciati dai carabinieri per l’ipotesi di rissa a seguito di una lite avvenuta, intorno alle 4:30, all’interno di un pub in piazza del Mercato centrale.

Secondo quanto spiegato dai militari in una nota, il personale addetto al controllo sarebbe intervenuto per sedare una lite scoppiata tra alcuni clienti, da ciò avrebbe avuto origine una rissa con una colluttazione, e veniva quindi richiesto l’intervento dei carabinieri: sul posto sono intervenute tre pattuglie del nucleo radiomobile.

Dai primi accertamenti, ancora da definire meglio grazie all’ausilio dei sistemi di videosorveglianza presenti nel locale, fanno sapere gli investigatori, è merso che la lite sarebbe scaturita da un presunto furto di portafoglio ai danni di una persona.

Alcuni partecipanti si sarebbero allontanati altri sono invece stati identificati e denunciati in stato di libertà. Sul posto è intervenuto anche personale del 118 che ha trasportato i tre denunciati all’ospedale di Careggi per le lievi lesioni riportate. Indagini in corso da parte dei carabinieri.

Torna libero il conducente dell’auto che ha investito e ucciso un pedone all’Antella

Firenze, torna libero il ventottenne fermato per l’investimento mortale avvenuto il 10 gennaio scorso all’Antella, nel comune di Bagno a Ripoli, costato la vita al sessantaduenne operaio Eloy Baca Eslava.

Il giudice Federico Zampaoli ha convalidato il fermo e disposto per il 28enne, indagato di omicidio stradale aggravato dalla fuga, l’obbligo di presentazione ogni giorno alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto.

Una misura quest’ultima adottata per scongiurare il rischio di fuga: l’uomo, cameriere in un ristorante, aveva già un biglietto per andare all’estero e sposare la fidanzata con la quale rientrare poi in Italia.

L’alta velocità, secondo quanto ricostruito, sarebbe la causa dell’incidente mortale, avvenuto all’alba di martedì scorso in via Brigate Partigiane.

Il cameriere, questa l’accusa, era alla guida della sua Fiat Punto quando avrebbe investito l’operaio che stava attraversando la strada sulle strisce. Poi avrebbe proseguito verso casa, senza rallentare né fermarsi. A dare l’allarme un passante che ha chiamato il 118.

Sull’asfalto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura e nessun segno di frenata. Quando dopo qualche ora, l’automobilista è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza del comune di Bagno a Ripoli e Firenze, è stato sottoposto a fermo.

Il giovane, difeso dall’avvocato Umberto Schiavotti, ha detto di non aver visto nessuno, ma di aver sentito un colpo sulla vettura immaginando fosse un animale. La sua auto secondo quanto emerso, aveva il faro anteriore destro rotto e il parabrezza danneggiato.

“La velocità tenuta dall’indagato alla guida del veicolo – scrive il gip nell’ordinanza – non era regolata in modo che avuto riguardo alle circostanze di luce, tenuto conto dell’orario notturno, fosse evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone”.

Inoltre, il conducente “non si è rivelato in grado di arrestare il proprio veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità di fronte a un ostacolo prevedibile come un pedone che attraversa la strada sull’attraversamento pedonale”. Per aiutare la famiglia del sessantaduenne, il Comune di Bagno a Ripoli ha aperto un conto corrente bancario avviando una raccolta fondi. La vittima lascia moglie e un figlio di otto anni.

Questi gli estremi per effettuare una donazione sul conto aperto presso BCC Banco Fiorentino/filiale Antella IBAN: IT 81 R 08325 37721 000000216779. Intestatario: Comune di Bagno a Ripoli. Causale: Contributo in favore della famiglia di Eloy.

🎧 Aggressione in strada anche a Firenze. 44enne pestato in pieno giorno in piazza Puccini

Aggressione in strada anche a Firenze. Dopo la notizia del pestaggio a sangue costato la vita ad un anziano ed avvenuto lunedì scorso a Pisa, abbiamo raccolto la testimonianza di un caso avvenuto il giorno precedente domenica 8 gennaio, in pieno giorno nella zona di piazza Puccini. Ascolta la trasmissione condotta da Chiara Brilli e Gimmy Tranquillo.

Vittima Massimiliano, un uomo di 44 anni aggredito improvvisamente per strada da uno sconosciuto senza apparente motivo. Ha riportato una prognosi di 15 giorni. I carabinieri ai quali ha sporto denuncia hanno avviato le indagini per risalire all’aggressore che Massimiliano aveva incrociato il giorno prima in evidente stato di alterazione.
LA SUA TESTIMONIANZA RACCOLTA IN ESCLUSIVA DA CHIARA BRILLI
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Massimiliano saprebbe riconoscere il suo aggressore come ha ribadito anche nella denuncia. Ai microfoni di Controradio è stato dunque fatto un appello e sono stati forniti alcuni riferimenti rispetto al profilo di un uomo sui 25/30 anni, alto meno di 1’70 cm capelli castani, corporatura snella, che si sarebbe espresso in italiano senza inflessioni dialettali.

La vittima ha infatti paura di poterlo incontrare nuovamente per strada nella zona dove abita o che l’abbia seguito il giorno prima risalendo dunque anche all’indirizzo dell’abitazione.

Le due aggressioni al momento non sono collegate, anche se nella vicenda fiorentina molte sembrano essere le analogie, per dinamica e tipologia, al caso di cronaca  di Pisa dove ieri sera è stato dichiarato  il decesso del 74enne aggredito lunedì pomeriggio in centro da un 25enne fiorentino, residente nella zona di piazza Puccini,  che si era allontanato da uno studio psichiatrico dove era stato accompagnato dal padre per una visita. Per l’aggressore, piantonato in ospedale dove è ricoverato in psichiatria, oggi si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto.

L’aggressione anche in questo caso è avvenuta senza apparenti motivi. Il giovane ha incrociato l’anziano per strada, a pochi metri dall’ambulatorio, e gli ha sferrato un pugno violentissimo prima di accanirsi su di lui con altri pugni e calci alla testa. Una dinamica simile all’aggressione di via San Donato a Firenze.

In base a quanto riportato oggi su alcuni quotidiani intervistando dei testimoni, il giovane fermato per l’aggressione di Pisa “Avrebbe dovuto fare una seduta perché aveva aggredito, nei giorni scorsi, i suoi familiari a Firenze”.

Seguiremo gli sviluppi di entrambe le indagini.

 

 

 

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