“Dead Berlusconi party” al circolo Arci, ma l’evento non c’è mai stato. Arrivano i chiarimenti

Tutto è partito da una story pubblicata sui social in cui si annunciava un “Dead Berlusconi Party”, una fantomatica festa all’indomani della morte del Cavaliere. Per questo sono arrivate note di indignazione da alcuni esponenti locali di Forza Italia, anche se il party, in realtà, non c’è mai stato.

Il post con cui si annunciava il fantomatico evento è infatti comparso sui social di Stefano Pierri, collaboratore del circolo Arci 29 Martiri Figline, come uno scherzo di cattivo gusto ed è stato segnalato dal coordinatore pratese di Forza Italia, Francesco Cappelli, che avrebbe sottolineato la gravità di un’iniziativa di questo genere. La notizia è stata poi ripresa anche da altri esponenti del partito. “Sono sgomenta”. E’ stato questo il commento di Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, quando ha saputo che il circolo Arci 29 Martiri Figline (Prato) avrebbe organizzato un ‘Dead Berlusconi party’. Il party, però, non c’è mai stato. “La cosa è nata come uno scherzo – ribadisce Pierri – e non c’è mai stata la reale intenzione di fare una festa per celebrare la morte di Berlusconi”

“Ringrazio Francesco Cappelli, coordinatore di Forza Italia, che ha subito denunciato questo orrore – continua tuttavia Mazzetti -. Mi stupisco e pure mi vergogno, da cittadina pratese, che ciò avvenga in un luogo della nostra città legato alla memoria della guerra, quella memoria che Silvio Berlusconi ha contribuito a rendere comune, condivisa e non divisiva”.

“Spero vivamente – prosegue Mazzetti – che persone come queste, a quanto risulta con incarichi nel Pd, personcine piccole piccole che difettano dei rudimenti del vivere civile, possano stare quanto più lontano possibile dalle istituzioni cittadine. Spero che il Pd e lo stesso Arci prendano provvedimenti o almeno prendano le distanze: ne va della loro dignità. Mi dispiace per queste nullità ma non potranno mai, con nessuna azione, infangare la grandezza di Silvio Berlusconi che, a differenza loro, ha sempre creduto nella libertà d’espressione, nel rispetto reciproco”.

“Tutto questo – conclude – al netto della incalcolabile gravità, ci dimostra l’importanza dei valori liberali, che educano al rispetto e alla tolleranza, soprattutto delle idee diverse dalle proprie: queste sono le fondamenta di Forza Italia, edificate da Silvio Berlusconi. E questo, lo dico senza polemica, ci rende diversi da costoro, quasi certamente migliori”.

“Ci tengo a chiarire che ieri sera al Circolo 29 Martiri di Figline non si è tenuto alcun evento – spiega lo stesso Pierri – mi dispiace se ci sono stati fraintendimenti su questo e ribadisco che le mie parole non rappresentano né il circolo né l’Arci Prato, presso cui non ricopro alcun ruolo”.

Anche il Pd di Prato, nel prendere le distanze da questa iniziativa e dal post, ha ribadito che Pierri non è un militante. Il segretario Marco Biagioni spiega che “è stato iscritto ai Giovani Democratici sei anni fa e non ha più preso la tessera. Non possiamo quindi rispondere delle azioni di un privato cittadino, soprattutto per un evento che non si è nemmeno tenuto. Il Pd di Prato e i suoi rappresentanti hanno preferito limitarsi al cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi in riferimento alla figura istituzionale, ma hanno scelto il silenzio sulla figura politica, in rispetto delle persone a lui vicine”.

La presidente dell’Arci di Prato Ilaria Testa spiega che nessun evento del genere è avvenuto nel circolo e che è “stato solo l’annuncio di un’iniziativa inopportuna pubblicizzata da un singolo sul suo profilo social privato. Il consiglio di circolo non era informato dell’uscita di questo volantino online, che non è stato pubblicizzato sulla pagina ufficiale del circolo, e nessuna iniziativa del genere si è tenuta”.

Circoli Arci messi in ginocchio dal ‘caro bollette’

Firenze, il caro-energia rischia di mettere in ginocchio anche i Circoli Arci del territorio fiorentino che guardano con crescente preoccupazione a questo momento. I rincari già avvenuti e le previsioni per prossimi mesi fanno temere ai più di non riuscire a garantire gli stessi tempi di apertura e lo svolgimento di tutte le attività ricreative, sociali e culturali a cui sono abituati.

I Circoli Arci, un pezzo fondamentale del tessuto dei nostri territori rischia così di venir meno al proprio fondamentale ruolo di presidio e di solidarietà, dopo le tante difficoltà affrontate negli ultimi anni di pandemia, i Circoli Arci si ritrovano infatti oggi con bollette di migliaia di euro, mediamente oltre il doppio di quanto veniva speso un anno fa. E la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi in attesa delle bollette di agosto. Il rischio è davvero quello di vedere i Circoli dover scegliere quali attività portare avanti, eliminandone molte o, addirittura, doverle sospendere totalmente, tenendo di fatto chiuse le strutture.

“Siamo consapevoli che questo non è un problema solo nostro – spiega la Presidente di Arci Firenze Marzia Frediani – siamo preoccupati per tutti i comparti economici e produttivi e siamo preoccupati per le famiglie e per tutte e tutti i cittadini, soprattutto quelli più fragili. Per questo chiediamo un intervento pubblico che riporti entro confini ragionevoli la spesa e che combatta le speculazioni, non solo non dimenticandosi del terzo settore, ma anzi valorizzandolo e sostenendolo oggi più che mai. Siamo un pezzo fondamentale delle nostre comunità – conclude Marzia Frediani – poter continuare a operare significa poter offrire prossimità, solidarietà e cultura, qualità necessarie più che mai in tempi difficili come questi”.

Firenze: vandalizzata nella notte la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia

Furto e atti vandalici la notte scorsa nella Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia (Firenze), in cui alcune persone hanno fatto irruzione devastando porte, interni e attrezzature.

Lo riporta l’Arci di Firenze sui propri canali social, pubblicando anche le immagini dei danni. “Nulla è stato risparmiato – scrive Arci Firenze – oltre alle porte, agli armadi, agli spogliatoi, all’attrezzatura audio e video, al modem wi fi, sono stati danneggiati anche gli indumenti raccolti dal gruppo di ‘Aiuto Popolare’, che fin dall’inizio della pandemia fornisce sostegno alle famiglie in difficoltà del rione consegnando pasti e abiti nel quartiere”. L’entità del furto, fanno sapere, risulta essere esigua. “Atti del genere – scrive ancora Arci Firenze – non colpiscono solo il circolo, ma l’intero quartiere e la sua comunità. Tutta la nostra solidarietà alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, alla sua presidente e a tutti i suoi volontari e volontarie. Non saranno di certo questi gesti vigliacchi a fermare la nostra azione quotidiana”.

Condanna e al tempo stesso vicinanza e solidarietà alla presidente, ai soci e a tutti i volontari del Circolo Arci di San Bartolo a Cintoia sono state espresse da Serena Spinelli, assessora regionale con delega al terzo settore, in seguito all’atto vandalico che la notte scorsa ha devastato porte, interni e attrezzature del Circolo fiorentino.

“I circoli sono luoghi di socialità, cultura, solidarietà e coesione delle nostre comunità, e rappresentano un punto di riferimento importante specie in periodi di difficoltà per le famiglie come quello che stiamo vivendo. Il gesto è particolarmente odioso proprio perché colpisce chi ogni giorno si mette al servizio della comunità e del quartiere. Ho piena fiducia che le forze dell’ordine riusciranno in breve tempo a individuare i responsabili”.

 

🎧 Promuovere l’escursionismo per bambini, all’aria aperta con Passo Verde

Promuovere l’escursionismo per bambini dopo un anno incollati alla sedia, e dopo didattiche a distanza e video terminali entrati nella quotidianità anche dei più piccoli. Respirare, camminare, arrampicarsi, esprimere la propria creatività. È questo lo spirito delle attività che vi raccontiamo. Intervista di Chiara Brilli a Laura Ceccherini ideatrice e resposabile di Passo Verde.

Passo Verde, in collaborazione con BLIFF!, la Biblioteca del Libro Illustrato e del Fumetto di Firenze, organizza sei settimane di centri estivi presso il Circolo Arci La Montanina di Montebeni, dal 14 giugno al 24 luglio 2021. Per bambini da 8 a 11 anni.
Un modo di affrontare le settimane dopo la fine della scuola, con dei centri estivi immersi nel verde, al fresco dei boschi e a pochi minuti da Firenze. All’insegna di escursioni a tema con le guide ambientali di Passo Verde e di laboratori creativi con gli artisti di BLIFF!.

DOVE
I centri estivi hanno sede presso il Circolo Arci La Montanina, nella frazione di Montebeni, sulle colline di Ontignano, tra Firenze e Fiesole. Una piccola Casa del Popolo poco fuori città, immersa nel fresco dei boschi di Vincigliata, facilmente raggiungibile in pochi minuti di macchina.

Il circolo accoglie i bambini prima e dopo le avventure a piedi. L’ampia sala grande e gli altri spazi del Circolo ospitano i bambini per il pranzo, per i laboratori, per giocare e per riposare al fresco quando sono troppo stanchi per fare qualunque cosa!

COME
La maggior parte delle attività si svolge all’aperto, sia sotto forma di escursioni a piedi nel territorio attorno alla Casa del Popolo che di attività più stanziali che si tengono in sede, sia all’aperto che al chiuso.
Le attività e gli itinerari delle escursioni cambiano, in modo che due settimane di fila non siano mai identiche.

CHI

I camp sono aperti a bambini di età compresa fra 8 e 11 anni. Le attività saranno calibrate in base all’età.
Gli operatori, in numero tale da garantire un rapporto operatori/bambini di 1 a 6, sono professionisti con esperienza di animazione con bambini. Le escursioni e le attività all’aperto sono coordinate da una guida ambientale riconosciuta dalla Regione Toscana, a garanzia della loro sicurezza.
Il numero massimo di bambini per ogni settimana è 30.

QUANDO
I centri estivi si svolgono dal lunedì al venerdì, in orario 8:30 – 16:30.
Le settimane sono: 14/06 – 18/06, 21/06 – 25/06, 28/06 – 02/07, 05/07 – 09/07, 12/07 – 16/07, 19/07 – 23/07

Tutte le informazioni su https://passoverde.org/centri-estivi-a-passo-verde/

Vaccini:Arci,circoli disponibili a ospitare somministrazione

Toscana, alcuni circoli Arci già selezionati da Asl come luogo per iniezioni dei vaccini anti-covid

Con l’inizio della seconda fase della campagna vaccinale i circoli Arci scendono in campo dando la propria disponibilità per diventare luoghi dove ospitare le somministrazioni dei vaccini. Peraltro in Toscana alcuni circoli sono già stati selezionati dalle autorità sanitarie ed inizieranno nei prossimi giorni ad essere operativi, dando così un prezioso contributo spesso in comunità di piccole dimensioni.

Già dal primo lockdown molti circoli e associazioni aderenti all’Arci hanno dato il loro contributo per contrastare la pandemia o consegnando spesa e farmaci a domicilio, o attivando servizi di supporto psicologico a distanza, oppure col sostegno alimentare o la consegna gratuita delle mascherine o ancora realizzando iniziative culturali o doposcuola o formazioni online. “Oggi si gioca una nuova partita, quella della vaccinazione – spiega il presidente di Arci Toscana, Gianluca Mengozzi – e anche in questo caso vogliamo dare il nostro contributo. Per questo, fin da subito, abbiamo dato la nostra disponibilità al Presidente della Regione Toscana e agli assessori competenti in materia di salute e ai sindaci dei comuni per l’individuazione di alcuni spazi delle Case del Popolo per la somministrazione di tamponi e vaccini”.

I circoli Arci sono chiusi da marzo, con l’eccezione di un paio di mesi in estate. Sttecentocinquanta circoli a rischio chiusura definitiva. Infatti se il primo lockdown li aveva messi in ginocchio, il secondo potrebbe dargli il colpo di grazia. A riportare i dati sono Acli e Arci da cui si capisce come circa metà dei 1500 circoli, tra cui molti in piccole realtà della Toscana, potrebbero non riaprire mai più.

 

 

 

Covid, Acli e Arci: “I circoli sono fondamentali, ma la crisi rischia di spazzarli via”

L’allarme per le 1.500 sedi regionali sempre più in pericolo e commentano l’indagine sulle case del popolo e circoli fatta nei mesi di pandemia

“La chiusura dei circoli è un problema sociale reale e profondo, avvertito in maniera sensibile dalla stragrande maggioranza dei cittadini”. I presidenti Acli e Arci della Toscana, rispettivamente Giacomo Martelli e Gianluca Mengozzi, rimettono in luce la difficoltà dei circoli ricreativi e case del popolo ricordando il valore sociale delle 1.500 sedi collocate in ogni provincia della regione. A dimostrazione arriva anche la ricerca “Opinione pubblica e volontariato in Toscana” realizzata da Cesvot.

Un’indagine che ha coinvolto centinaia di residenti della Toscana. Per il 57% degli intervistati, rileva lo studio, i circoli e le case del popolo possiedono un “ruolo importante” e per il 22% persino un “ruolo fondamentale, insostituibile”. Appena il 3,2% dà un parere negativo.

“I circoli e le case del popolo hanno un funzione culturale e di svago, ma soprattutto rappresentano un collante del tessuto sociale. Questi dati ancora una volta lo raccontano – proseguono i presidenti – Quando chiude una sede per centinaia di persone significa perdere un riferimento, non avere più il luogo della comunità. Vale nei quartieri delle grandi città così come nei piccoli paesi. Non a caso tante strutture vengono frequentate giorno dell’anno. Un discorso che vale in modo particolare per la popolazione più anziana che come pochi altri ha accusato il dramma di questi mesi”. Sempre secondo la ricerca pubblicata da Cesvot, oltre il 68% delle persone over 64 sta infatti accusando una crescita del senso di solitudine.

“Non possiamo superare questa pandemia solo con le raccolte fondi tra i soci – concludono Martelli e Mengozzi – I sacrifici fatti sono stati enormi. La Regione ha mostrato supporto, adesso speriamo che il nuovo Governo riconosca l’importanza delle nostre case e dedichi le giuste risorse al Terzo settore”.

 

 

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