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Lun 25 Ago 2025
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Giani, il 13 settembre parte la campagna elettorale, il primo settembre il Pegaso a Jovanotti

Il Presidente uscente della Regione Toscana e candidato del Centro sinistra per il secondo mandato Eugenio Giani aprirà ufficialmente la campagna elettorale sabato 13 settembre al Palacongressi. Il primo del mese consegnerà il Pegaso d’oro a Lorenzo Cherubini.

La notizia è una anteprima assoluta di Controradio. Ad un mese esatto dalle prossime elezioni regionali in Toscana Eugenio Giani apre le danze, ufficialmente. Il presidente uscente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha scelto di inaugurare ufficialmente la campagna elettorale per il secondo mandato sabato 13 settembre al Palacongressi di Firenze, in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre 2025. L’evento sarà una delle prime grandi mobilitazioni della coalizione di centrosinistra, che si prepara ad affrontare settimane decisive per la conferma a Palazzo Strozzi Sacrati. Il mese di settembre si annuncia denso di appuntamenti istituzionali e simbolici per Giani: il primo settembre consegnerà il Pegaso d’oro a Lorenzo Cherubini (Jovanotti), riconoscimento dedicato personalità che hanno contribuito in modo speciale alla valorizzazione sociale e culturale della Toscana. Il conferimento del premio segna l’apertura di un ciclo di celebrazioni e eventi culturali che accompagneranno il percorso elettorale e puntano a consolidare il legame tra le politiche regionali e il mondo dell’arte e dello spettacolo. La scelta di aprire la campagna proprio al Palacongressi evidenzia la volontà di dare centralità alla città di Firenze e ai temi dell’innovazione, della cultura e della partecipazione, coinvolgendo cittadini, amministratori locali, esponenti della società civile e alleati politici. I giorni successivi saranno fondamentali per declinare in concreto il programma emerso dall’accordo del centrosinistra, incentrato su welfare, lavoro, ambiente, infrastrutture e identità territoriale. Oltre all’investitura istituzionale, l’agenda di Giani nel mese di settembre prevede una serie di incontri in tutta la regione, presentazioni pubbliche del programma e momenti di ascolto con diversi settori sociali e produttivi. L’obiettivo dichiarato è sottolineare la continuità e la coerenza dell’azione politica, proponendosi come garante di stabilità e di innovazione per il futuro della Toscana.

Cade dal capannone, in codice rosso operaio nel Pistoiese

Doppio incidente sul lavoro in Toscana. Nel pistoiese è rimasto gravemente ferito un operaio di una azienda tessile. Mentre in lucchesia un cavatore è caduto in una cava di marmo.

Momenti di apprensione in un’azienda tessile nel Pistoiese, in via Guido Rossa, dove un operaio di 58 anni è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro. L’uomo, dipendente di una ditta esterna, è precipitato dal tetto di un capannone mentre stava eseguendo delle lavorazioni. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al ferito. L’operaio, pur riportando vari traumi, è rimasto cosciente per tutto il tempo. La gravità delle lesioni ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso Pegaso 1, che ha trasportato l’uomo in codice rosso all’ospedale Cto di Careggi, a Firenze.
Oltre ai soccorsi sanitari, sul luogo dell’incidente sono giunti anche i vigili del fuoco, i carabinieri, il personale della medicina del lavoro della Asl e la polizia municipale per i rilievi del caso e per avviare le indagini.

Ha un malore mentre lavora nella cava di marmo e cade, subendo un trauma cranico. Così un incidente per un cavatore delle Alpi Apuane, un 37enne verso mezzogiorno nel bacino estrattivo di Piastra Bagnata nel comune di Vagli Sotto (Lucca). L’uomo, cadendo, ha riportato un trauma cranico ed è stato portato – in codice di urgenza ‘giallo’ – all’ospedale di Cisanello (Pisa) dall’elisoccorso Pegaso, attivato soprattutto per la posizione in cui è avvenuto il fatto. Sul posto – oltre a Pegaso – un veicolo del 118 (l’ambulanza con medico di Castelnuovo di Garfagnana), operatori della Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll), forze dell’ordine e vigili del fuoco.

Massa: paziente psichiatrico disarma una guardia giurata e minaccia il pronto soccorso

L’uomo armato ha seminato il panico tra 20 persone, poi è stato fermato e affidato al servizio psichiatrico. Il direttore ringrazia il personale per la pronta gestione, si riaccende il dibattito sulla sicurezza in ospedale.

La notte tra il 24 e il 25 agosto ha vissuto attimi di terrore al Pronto Soccorso dell’Ospedale delle Apuane di Massa (Massa Carrara). Un paziente psichiatrico di 34 anni, accompagnato per una visita e in stato di agitazione, è riuscito a sottrarre la pistola d’ordinanza a una guardia giurata presente in reparto. Con l’arma in mano ha minacciato circa 20 persone, tra pazienti e personale sanitario, seminando il panico per diversi minuti. Il personale del Pronto Soccorso e un’altra guardia giurata (presente come paziente) sono intervenuti prontamente, riuscendo con fatica a disarmare l’uomo e neutralizzare la minaccia prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nessuno è rimasto ferito ma la situazione ha generato grande paura e stress tra operatori sanitari e cittadini. Il 34enne è stato subito fermato, ricondotto nella sede del servizio psichiatrico dell’ospedale e sottoposto, come da protocollo, alle cure e all’osservazione necessarie. L’episodio ha riportato l’attenzione su sicurezza interna degli ospedali e la gestione dei pazienti psichiatrici in stato di crisi, suscitando reazioni tra gli addetti ai lavori e le istituzioni. Il direttore dell’Ospedale ha espresso apprezzamenti per la prontezza degli operatori che hanno evitato il peggio e ha sottolineato la necessità di rafforzare la vigilanza e il coordinamento con le autorità. L’accaduto pone interrogativi sulla presenza e le procedure di controllo delle armi nei presidi sanitari e sulla formazione del personale, in particolare in ambienti ad alta complessità emotiva e clinica.

Welfare, Toscana riconosce con legge il familiare caregiver

La Toscana riconosce per le legge la persona che in ambito familiare, domestico, si prende cura (caregiver) di un familiare convivente non autosufficiente o disabile.

La legge regionale 55/2025 adesso promulgata dal presidente della Regione Eugenio Giani pone le “Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare”. Era stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 31 luglio. La legge introduce principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver “ritenendolo una figura di fondamentale importanza all’interno della rete del sistema di welfare”, il ruolo del caregiver familiare è individuato come “componente informale della rete di assistenza che ruota intorno alla persona, coinvolto a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari”. Nel dettaglio la legge prevede riconoscimento del ruolo del caregiver come parte integrante del sistema di welfare regionale; coinvolgimento nei percorsi di cura attraverso i progetti personalizzati di assistenza e di vita; rete di sostegno integrata tra servizi sociali, sanitari, enti locali, associazioni e Terzo Settore; centro di ascolto regionale con servizio telefonico per orientamento, supporto e informazione; interventi di promozione per diffondere la conoscenza della figura del caregiver, favorendo programmi di aggiornamento e iniziative di conciliazione vita-lavoro. “Con questa legge – ha detto il presidente Giani – la Regione valorizza i caregiver familiari, donne e uomini che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro con disabilità o non autosufficiente. Era importante inquadrare nella normativa regionale, in particolare nel rapporto con la rete dei servizi sociosanitari, una figura che in tante famiglie svolge un compito prezioso e difficile e lo fa in maniera gratuita e volontaria. Rafforziamo così il nostro impegno a sostegno delle famiglie e delle persone più fragili, offrendo loro strumenti reali di aiuto e di attenzione finalizzati anche a contrastare solitudine isolamento”. Per l’attuazione della legge sono stanziati 175.000 euro annui fino al 2027, destinati a servizi di supporto e progetti. “Questa legge – ha concluso l’assessora al welfare Serena Spinelli – rappresenta un passaggio importante per far sì che questa figura, decisiva per la qualità di vita e il benessere della persona assistita, possa svolgere al meglio i suoi compiti, potendo contare sul supporto di tutti i soggetti sociali, sanitari e socio-sanitari con cui si trova a interagire”.

A Carrara nuova truffa social inganna su finti sconti bus

Una nuova truffa tramite i social ha preso di mira l’utilizzo dell’abbonamento ai mezzi pubblici. Succede a Carrara (Massa Carrara) dov’è stata scoperta una truffa online su Facebook.

La nuova truffa online sui finti abbonamenti ai mezzi pubblici di Carrara (e altre città toscane) sfrutta pagine Facebook che offrono tessere e abbonamenti “in edizione limitata” a prezzi irrisori, promettendo viaggi illimitati sui bus di Autolinee Toscane. In realtà, si tratta di una frode informatica: i post utilizzano immagini false di biglietti create con fotomontaggi e simulano commenti di utenti soddisfatti per attrarre le vittime, chiedendo dati personali e pagamenti online. L’azienda Autolinee Toscane (gruppo Ratp), totalmente estranea all’iniziativa, ha chiarito che nessuna tessera speciale viene emessa fuori dai canali ufficiali e che i prezzi e le offerte reali sono solo quelle disponibili tramite sito ufficiale, app AT Bus o rivenditori autorizzati. Dopo il pagamento di pochi euro, alle vittime possono essere sottratti anche importi superiori. Autolinee Toscane invita a non cliccare sui link contenuti in questi post e a non fornire dati personali, segnalando il pericolo alle forze dell’ordine e ribadendo di fidarsi solo delle comunicazioni provenienti dai canali ufficiali. Questa tipologia di truffa, ormai diffusa anche in altre città (come Prato e Grosseto), mira al furto di dati sensibili e denaro, sfruttando la grafica e il linguaggio simili a quelli veri per ingannare soprattutto gli utenti meno esperti. L’allerta è massima: acquistare biglietti o abbonamenti solo tramite i profili ufficiali AT e diffidare di offerte troppo belle per essere vere. Puoi sapere come difenderti e come segnalare simili falsi direttamente sul sito www.at-bus.it e sulla pagina social ufficiale dell’azienda.

Promulgata la legge per introdurre attività teatrali nelle scuole in Toscana

La legge istituisce un quadro organico e permanente per integrare l’attività teatrale nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado della Toscana, trasformandola da progetto occasionale a parte strutturale dell’offerta formativa.

 

Promulgata dal presidente Eugenio Giani la legge dedicata alla promozione delle attività teatrali nelle scuole toscane, con l’obiettivo di rendere il teatro un’attività educativa stabile attraverso laboratori e percorsi specifici. La legge è stata approvata in aula la scorsa settimana e, spiega una nota, istituisce un quadro organico e permanente per integrare l’attività teatrale nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado della Toscana, trasformandola da progetto occasionale a parte strutturale dell’offerta formativa. I destinatari degli interventi previsti sono le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e di secondo grado.
I punti chiave del provvedimento sono: l’istituzione di un fondo dedicato per finanziare progetti teatrali, coprendo costi per esperti esterni, formazione docenti, biglietti per spettacoli e allestimenti (viene autorizzata una spesa fino ad un massimo di euro 100.000 per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027); la creazione di una rete tra scuole, teatri stabili, compagnie professionali e enti locali per condividere risorse, competenze e buone pratiche; la promozione di corsi specifici per gli insegnanti, finalizzati ad acquisire gli strumenti per guidare i laboratori teatrali; il riconoscimento ufficiale del teatro come strumento per lo sviluppo di competenze trasversali, l’inclusione sociale e la consapevolezza culturale degli studenti.
“Questa legge – ha commentato Giani – permette alla Toscana di compiere un passo decisivo nel riconoscere il valore educativo e sociale del teatro come parte integrante della formazione. Una legge che poggia su due pilastri fondamentali: la centralità della scuola come luogo di costruzione della comunità e il patrimonio culturale immateriale del teatro, che in Toscana ha radici profonde. L’obiettivo è chiaro: superare la frammentarietà che spesso caratterizza i progetti teatrali scolastici, legandoli alla fortuna di singoli insegnanti appassionati o a finanziamenti occasionali. Vogliamo creare un sistema strutturato e permanente”.