Controradio Streaming
Lun 23 Giu 2025
Controradio Streaming

ALGERIA – DESERTI, OASI E VILLAGGI FORTIFICATI

0

ALGERIA – DESERTI, OASI E VILLAGGI FORTIFICATI
Da sabato 11 a lunedì 20 ottobre 2025
LE ISCRIZIONI SI CHIUDONO IL GIORNO 18 LUGLIO 2025 O A ESAURIMENTO POSTI

Per anni esclusa dai circuiti turistici a causa delle turbolenze interreligiose degli anni Novanta, l’Algeria è entrata nel terzo millennio finalmente pacificata e decisa a riscrivere il suo futuro nel segno della convivenza e del progresso.
È notizia recente l’arrivo al confine con il Niger dell’ambizioso progetto “Autostrada Trans Sahariana” un nastro di asfalto da 5.000 km che collegherà Algeri con Lagos e a cui si affiancherà la posa di fibra ottica per portare le comunicazioni in alta velocità. Questo paese grande 8 volte l‘Italia, dalle immense ricchezze naturali, torna a proporsi agli appassionati dell’archeologia e del deserto. La costa mediterranea conserva superbe rovine delle antiche città prima puniche, poi romane, poi bizantine che presidiavano l’impero dalle incursioni berbere provenienti dal deserto del Sahara, deserto che, oltre al fascino suo proprio, nasconde oasi preistoriche, incisioni rupestri, dune cipria, canyons e rocce modellate dall’erosione del vento. Le grandi città nella fertile fascia mediterranea affascinano con l’intrigante mix di architetture arabe e ottomane. Gli eleganti boulevards coloniali in stile Haussmann si impongono quale ingombrante testimonianza per 132 anni di dominazione francese.
INFO e ISCRIZIONI: https://tinyurl.com/bdpau6zp

Livorno: 30 indagati per corruzione sul rilascio di permessi antincendio e di agibilità

Trenta indagati a Livorno per un’inchiesta della procura sul rilascio di permessi antincendio e di agibilità a locali commerciali in cambio di somme di denaro o altre utilità.

Per gli inquirenti ci sarebbe un preciso modus operandi illecito con al vertice il responsabile dell’Ufficio Prevenzione Incendi di Livorno all’insaputa dei colleghi. Egli, in concorso con professionisti del settore dell’antincendio e titolari di ditte antincendio, dopo alcune mancanze emerse in controlli a esercizi commerciali, avrebbe costretto alcuni esercenti a pagare somme di denaro per evitare la chiusura delle attività o ritardi nella riapertura. Già da giorni è arrestato in carcere il dirigente provinciale dei vigili del fuoco di Livorno, ingegner Giuseppe Mazzotta, per le accuse di corruzione e riciclaggio.

Ipotizzati i reati, a vario titolo, di concussione, corruzione, falso in atto pubblico, autoriciclaggio e riciclaggio.

Tra gli altri indagati, oltre ad un funzionario dei Vigili del Fuoco di Genova, figurano – riporta una nota – anche ispettori della Asl dipendenti del Dipartimento Prevenzione a Livorno, imprenditori, ingegneri, liberi professionisti (ingegneri e geometri). Tra questi ultimi, ce ne sono due di Collesalvetti con la qualifica di vigili del Fuoco volontari. La polizia giudiziaria ha eseguito numerose perquisizioni e anche intercettazioni. L’inchiesta è coordinata dal pm Antonella Tenerani e va avanti dal maggio 2023.

L’indagine, portata avanti dalla squadra mobile di Livorno, è iniziata dopo la denuncia di alcuni commercianti cinesi per aver subito una presunta concussione da parte del funzionario dei VvF arrestato. L’ipotesi di reato sarebbe stata poi sostenuta da intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali che hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza. Nella perquisizione a casa del funzionario gli investigatori hanno scoperto in una scatola da scarpe nascosta in un sottotetto, 170.000 euro euro in contanti, ritenuti parte del provento delle presunte operazioni di ‘agevolazione’ compiute, in anni, dall’ingegner Mazzotta. I soldi sono stati sequestrati su disposizione del gip.

In casa di altri indagati, ritenuti presunti collaboratori dell’ingegnere negli illeciti, sono state ritrovate bottiglie di vino di marca pregiata ed un telefono cellulare di ultima generazione: sarebbero il premio per la sua opera di agevolazione di pratiche antincendio a favore di ditte e imprenditori vari.

Secondo gli investigatori di Livorno poi, oltre alle presunte condotte concussive, lo stesso funzionario, abusando della funzione istituzionale, in cambio di utilità varie o somme di denaro (acquisite in contanti anche da parte di liberi professionisti compiacenti che glieli avrebbero consegnati dopo aver emesso nei confronti dei presunti corruttori false fatturazioni, oppure come ricompensa per gli introiti percepiti in relazione a lavori ottenuti grazie alla sua intercessione), si sarebbe adoperato, anche indirettamente, per consentire ai privati vantaggi in relazione a pratiche antincendio o per ottenere il parere favorevole dei VvF alla concessione di aumento della capienza dei locali pubblici, fungendo da intermediario nei confronti di altri pubblici ufficiali affinché, anch’essi in cambio di utilità, compissero atti contrari ai loro doveri d’ufficio.

In particolare, sempre secondo gli inquirenti, il funzionario sia in prima persona che tramite i suoi sodali, avrebbe certificato, o concordato per far certificare, stati dei luoghi differenti da quelli reali, per garantire ai committenti il buon esito delle istanze. Avrebbe quindi asservito – questa è l’accusa – il suo ruolo istituzionale alla ricerca di utilità personale, incurante del conseguente rischio per la pubblica incolumità.

In molti casi, sempre secondo l’accusa, avrebbe anche agito come consulente privato o ‘ingegnere ombra’ relativamente a progettazioni di impianti antincendio presentati tramite tecnici effettivamente incaricati dal committente, redigendo le pratiche che egli stesso sarebbe stato poi tenuto a controllare ed approvare nella sua veste istituzionale. Le indagini, come documentato dai poliziotti della squadra mobile, hanno consentito di cristallizzare decine di presunti episodi corruttivi nei quali avrebbe percepito denaro contante da vari interlocutori

Regionali, Rifondazione Comunista: serve  coalizione di alternativa in Toscana

La segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana lancia un “appello a tutte le forze politiche, movimenti e società civile che siano disponibili a costruire uno schieramento contro il centrodestra e il centrosinistra”.

“Rifondazione Comunista sarà presente al prossimo appuntamento elettorale delle elezioni regionali per proporre un cambiamento politico in Toscana che costituisca un’ alternativa all’attuale sistema di potere. Facciamo appello a tutte le forze politiche, movimenti e società civile che siano disponibili a costruire uno schieramento contro il centrodestra e il centrosinistra”. Lo sottolinea la segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana

 “Il primo giro di consultazioni con le forze politiche e sociali, le rappresentanze nei comuni e i comitati di cittadini conferma che c’è interesse e un potenziale spazio concreto in Toscana per costruire un’alternativa – aggiunge Rifondazione  in una nota -. Una coalizione che per prima cosa dica no alla guerra e alle politiche di guerra. Che si schieri contro il genocidio del popolo palestinese, che si sta consumando giorno dopo giorno, e contro la riconversione dell’economia in senso militare, che soffocherebbe definitivamente lo stato sociale, prosciugando le risorse pubbliche. O si fa la guerra, o si finanzia lo stato sociale, la solidarietà, il benessere della popolazione”. 

Rifondazione comunista toscana sottolinea la necessità di “un’alternativa che difenda lo stato sociale e contrasti le disuguaglianze, che si opponga alla logica del mercato e alla conseguente privatizzazione dei beni comuni promossa da Alia-Multiutility, che tuteli i diritti fondamentali, a partire dalla sanità pubblica, oggi in condizioni critiche al limite della negazione del diritto stesso. Un’alternativa per la difesa dell’ambiente e del territorio, con una lotta decisa contro l’inquinamento, l’abbandono del sistema idrografico e montano — responsabile di disastri naturali sempre più frequenti — e contro il consumo di suolo in una regione dove la popolazione è in diminuzione”. 

“Rifiutiamo le grandi opere inutili – conclude il comunicato di Rifondazione -, che assorbono enormi risorse pubbliche e sono devastanti dal punto di vista ambientale: come, fra le altre, la nuova pista aeroportuale e il sottoattraversamento di Firenze. Siamo contrari ai progetti di energie industriali fortemente impattanti, mascherati da politiche ‘rinnovabili’, ma in realtà distruggono irreversibilmente il nostro patrimonio naturale e la sua vocazione”.

“Siamo Natura”, al Museo Novecento di Firenze la mostra dell’artista/attivista Haley Mellin

Logo Controradio
www.controradio.it
"Siamo Natura", al Museo Novecento di Firenze la mostra dell'artista/attivista Haley Mellin
Loading
/

 ‘Siamo natura’, curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è la prima personale in un museo di Haley Mellin.  Quattro sale con disegni, dipinti e sketch book dei paesaggi che Mellin contribuisce a proteggere.

“La pittura. per me è conservare uno stato mentale particolare, un modo di stare nella e con la natura. E’ un omaggio, non un’alterazione. E’ tempo, osservazione, studio. Ascolto mentre la natura parla”: approdano per la prima volta in un museo italiano le opere dell’artista e attivista ambientalista statunitense Haley Mellin.

Mellin realizza le proprie opere a contatto con il paesaggio, immergendosi nella natura, all’aperto nel cuore delle foreste, mettendo al centro la sostenibilità, rinunciando a elettricità, riscaldamento o aria condizionata.

Alcuni titoli delle opere di Mellin  riportano le coordinate geografiche dei luoghi in cui sono stati realizzati, altri, come ad esempio il Golden Lion Tamarin (la scimmia leonina), si riferiscono all’incontro con una specie in via di estinzione, oggi ripristinata.

“Oggi è una bella giornata in un momento terribile. Dobbiamo essere positivi e sperare in un cambiamento di sensibilità nei confronti della natura ma anche dei diritti umani”, ha commentato il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti che ha detto di aver conosciuto tre anni fa le opere di Haley Mellin su Instagram: “L’emozione più forte è stata scoprire che non erano fotografie. Ciò che stavo ammirando erano gouache su tela realizzati come qualche secolo fa en plein air'”.

“E’ un onore per noi ospitare un artista così intensa e attuale. Viviamo un momento difficile, di crisi vera, bisogna reagire in tanti modi e l’arte è una possibilità”, ha aggiunto l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini. E per il suo impegno a favore della salvaguardia ambientale, oggi Mellin ha anche ricevuto il premio ‘Colibrì d’onore’, consegnato dalla presidente dell’Aps Save the Planet, Elena Stoppioni.

La mostra sarà inaugurata il 24 giugno, con ingresso gratuito per i residenti nella provincia di Firenze e resterà aperta fino al 29 ottobre.

Prato, Bugetti non risponde a giudici e presenta memoria scritta

La sindaca di Prato Ilaria Bugetti (Pd) dimissionaria, si è avvalsa della facoltà di non rispondere all’interrogatorio davanti al gip di Firenze ed ha, invece, presentato dichiarazioni spontanee in forma scritta.

Secondo quanto si apprende, Ilaria Bugetti, difesa dall’avvocato Piernicola Badiani, avrebbe consegnato una memoria di 10-15 pagine in cui ha rappresentato la sua versione dei fatti rispetto all’accusa di corruzione che le contesta la procura chiedendo per lei gli arresti domiciliari. Ilaria Bugetti è stata circa due ore nell’ufficio del gip.

Il giudice Alessandro Moneti si è riservato la decisione sia per la richiesta di domiciliari per Bugetti, sia per la richiesta di arresto in carcere a carico dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci, dal quale – secondo le ipotesi d’accusa – la sindaca sarebbe stata corrotta per ottenere favori in cambio di sostegno alla sua carriera politica.

Bugetti prima di essere sindaca di Prato, è stata sindaca di Cantagallo, un piccolo comune nel distretto industriale Pratese, e consigliera regionale della Toscana eletta per il Pd in una legislatura.

“Rendendo dichiarazioni nel corso della udienza di oggi e producendo documentazione a supporto, ho ritenuto di confrontarmi puntualmente con tutti gli addebiti che mi vengono mossi dalla Accusa. Ciò ho fatto confrontandomi con i miei difensori per rispetto delle Istituzioni e con fiducia nel contraddittorio processuale, nonostante il tempo ridotto che il codice riconosce in questi casi per preparare la difesa. Ho in particolare ribadito di non aver mai percepito alcuna utilità illecita e di aver operato perseguendo sempre l’interesse pubblico” ha dichiarato Bugetti. Che ha concluso “rimango in attesa della decisione con serenità ma senza nascondere la sofferenza umana molto forte che vicende di questo tipo inevitabilmente si portano dietro”.

E’ durato invece circa un’ora e mezzo l’interrogatorio dell’industriale tessile Riccardo Matteini Bresci davanti al gip Alessandro Moneti. Secondo quanto appreso l’imprenditore, che è indagato per corruzione, avrebbe risposto alle domande del giudice. Matteini Bresci è difeso dall’avvocato Piermatteo Lucibello.

Come programmato, a quello di Matteini Bresci, è poi seguito, con un po’ di ritardo sull’orario fissato, l’interrogatorio della sindaca Ilaria Bugetti arrivata con ampio anticipo in tribunale. (

Nell’inchiesta al momento ci sono altri due indagati dopo gli avvisi di garanzia a Bugetti e Matteini Bresci. Uno è il vicesindaco di Prato Simone Faggi (Pd), per l’ipotesi di false dichiarazioni. L’altro, secondo quanto riportano i giornali, è Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua, rispetto all’accusa di corruzione; quest’ultimo secondo i pm avrebbe fatto da tramite fra Bugetti e Matteini Bresci. Gli interessi imprenditoriali rispetto a costi e controlli della depurazione delle acque reflue delle industrie tessili pratesi è fra i temi oggetto dell’inchiesta.

Firenze: San Giovanni, stop al vetro e alle lattine per calcio storico e “Fochi”

Stop al vetro e alle lattine per i Fochi e per la finale del calcio storico durante la quale scatterà anche il divieto per le bevande alcoliche. Mentre durante i “Fochi” saranno banditi anche artifici pirotecnici e materiale esplodente. È quanto prevedono due ordinanze firmate dalla sindaca Sara Funaro per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica.

Per quanto riguarda la finale del calcio storico, sarà di nuovo in vigore lo stop all’alcol e all’utilizzo dei contenitori in vetro o lattine previsto per le partite del 14 e 15 giugno. Quindi, dalle 15 e alle 21, sarà vietato “alle attività commerciali in sede fissa e su area pubblica e agli esercizi pubblici la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nonché la vendita per asporto di ogni altra bevanda in contenitori di vetro, compresi i bicchieri, o in lattine”. Vietata anche “l’introduzione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e qualsiasi altra bevanda in contenitori di vetro o lattine”.
Il divieto sarà in vigore nelle seguenti strade: via dei Benci (da via de Neri), Borgo dei Greci (da via Bentaccordi), via dell’Anguillara, via dei Pepi (da via del Fico), via Verdi (da via dei Lavatoi), via Torta (dall’altezza delle barriere di accesso), largo Bargellini (da Borgo Allegri), via Magliabechi (dall’incrocio con Corso Tintori), piazza Santa Croce (tutta compresa la direttrice che collega via de Benci con via Verdi), Borgo Santa Croce, Volta dei Peruzzi, via Giovanni da Verrazzano (da via del Fico), via delle Pinzochere (dall’altezza delle barriere di accesso), via di San Cristofano (dall’altezza delle barriere di accesso). Per gli esercizi pubblici e i negozi situati nelle zone interessate dal divieto di vendita è previsto l’obbligo di esporre in modo ben visibile il relativo cartello di avviso.
È stata invece firmata oggi l’ordinanza relativa ai “Fochi”. Dalle 18 alle 24 dei martedì giugno, all’interno del perimetro delimitato da transenne, in lungarno della Zecca Vecchia, piazza dei Cavalleggieri, lungarno delle Grazie, ponte alle Grazie, lungarno Serristori, piazza Demidoff, piazza Giuseppe Poggi e lungarno Cellini saranno vietate: la vendita per asporto di bevande in lattina, bottiglie e in qualsiasi altro contenitore di vetro da parte di qualsiasi esercizio commerciale; la somministrazione di bevande in contenitori di vetro da parte degli esercizi pubblici; l’introduzione o detenzione, anche per proprio consumo, di bevande di qualsiasi natura in lattine, in bottiglie o altro contenitore di vetro; la detenzione di qualsiasi genere di spray contenente principi urticanti; la detenzione di artifici pirotecnici e qualsiasi altro materiale esplodente.