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Ven 23 Mag 2025
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Resta sotto macchina agricola, secondo morto in Toscana

Secondo morto in lavori di agricoltura in Toscana oggi dopo quello a Cinigiano (Grosseto). Un anziano è morto questa mattina per un incidente col trattore in un campo nel territorio di Montespertoli (Firenze).

L’uomo, 85 anni, è rimasto sotto un utensile agricolo collegato al trattore per la lavorazione della terra. Sono intervenuti il personale del 118 e i vigili del fuoco, ed è stato inviato anche l’elisoccorso Pegaso. Purtroppo i soccorritori non hanno potuto salvarlo.

A chiamare i soccorsi sarebbe stata la moglie che sul momento, per la concitazione, non ha saputo indicare subito con precisione in quale appezzamento di terreno l’85enne stesse lavorando, se nel comune di Lastra a Signa o nel versante di Montespertoli. Due squadre dei vigili del fuoco si sono attivate per la ricerca in entrambe le proprietà. Accertamenti già avviati da parte dei carabinieri e del personale della Medicina del Lavoro dell’Asl di Firenze per ricostruire le circostanze dell’incidente agricolo.

🎧 Legale madre Denisa, avvocato non l’ha mai vista, pista sbagliata

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🎧 Legale madre Denisa, avvocato non l'ha mai vista, pista sbagliata
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“Non ci risulta alcun riscontro su di un rapimento o una banda di romeni, l’avvocato che parla con la madre di Denisa non è un mediatore e per quanto ne sappiamo non avrebbe mai visto la ragazza in vita sua”.

Marianna De Simone, legale di Maria Cristina Paun – la madre di Denisa Maria Adas, trentenne romena scomparsa da Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio scorsi -, è convinta che la strada presa dagli investigatori della procura di Prato per ritrovare la giovane “non sia quella giusta”.

La sua assistita, madre della ragazza scomparsa, è però indagata da alcuni giorni per false informazioni fornite al pubblico ministero: avrebbe omesso di essere stata contattata da un avvocato che si proponeva di aiutarla a risolvere il caso nei giorni immediatamente seguenti la scomparsa. Circostanza poi emersa dal racconto di un’altra testimone, un’amica di Denisa, al quale la madre della giovane l’aveva confidato. Come mai non lo aveva detto anche agli investigatori? Secondo la sua legale Marianna De Simone, la donna avrebbe agito “solo nella speranza di ottenere aiuto nelle ricerche della figlia, senza intenzione di ostacolare le indagini”.

La procura di Prato ha ritenuto però opportuno eseguire un’ispezione e una perquisizione dell’abitazione romana e dei telefoni della signora: “È stata estratta una copia forense – continua De Simone – ma la signora ha ancora i cellulari, tant’è che si sente anche in queste ore con l’avvocato. Che non ci risulta sia destinatario di alcuna misura”. La legale, alla domanda se l’avvocato voleva una relazione con Maria Denisa risponde: “No, è tutto falso. Ripeto che a quanto ne sappiamo lui non l’avrebbe nemmeno mai vista: si tratta di un professionista che conosce la madre, la mia assistita. È un rapporto che va avanti da anni, perché l’uomo ha assistito in passato per questioni amministrative qualcuno dei membri di quella famiglia. Da quel che so io lui non ha detto di sapere dov’è Denisa, ma fa delle ipotesi”.

Sciopero dei treni, alcuni regionali cancellati in Toscana

Disagi per ritardi e cancellazioni di alcuni treni anche nel nodo di Firenze a causa dello sciopero proclamato dalle sigle di base. Alla stazione di Santa Maria Novella risultavano cancellati alcuni convogli come l’AV in arrivo alle 12,11 da Roma Termini e alcuni treni regionali da Foligno, Pisa e Viareggio attesi dopo le 12. Ritardi contenuti, fino a massimo 25-30 minuti, per i treni che sono in marcia.

Lo sciopero ha penalizzato gli spostamenti dei turisti mentre i pendolari, che si erano potuti informare, si sono organizzati con le auto private o col trasporto su gomma. Anche questo sciopero dei treni deve comunque rispettare le fasce orarie di garanzia (ore 6-9 ore 18-21).

Musica: al 17 luglio al Parco Mediceo di Pratolino la 10a edizione del Musart Festival

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Musica: al 17 luglio al Parco Mediceo di Pratolino la 10a edizione del Musart Festival
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Loredana Bertè,  Roberto Vecchioni,  Nino D’Angelo, Diodato, Giovanni Allevi con l’Orchestra Sinfonica Italiana e l’attesa reunion dei Gatti Mézzi: sono i protagonisti dell’edizione 2025 del Musart Festival, realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze e in programma dal 17 luglio nel Parco Mediceo di Pratolino.

Giovedì 17 luglio (ore 21,15) sarà Nino D’Angelo a inaugurare la grande arena en-plein-air del Musart Festival: l’eterno scugnizzo celebrerà oltre 40 anni di carriera ripercorrendo i grandi successi, da “Popcorn” a Patatine, da “A’ Discoteca” a “Maledetto Treno”, nell’ambito del tour “I Miei Meravigliosi Anni ’80 – Estate 2025”.

A seguire il live  di Diodato, venerdì 18 luglio (ore 21,15) sempre al Parco Mediceo di Pratolino: cantautore intenso e ricercato, tra i più apprezzati del nuovo pop italiano, Diodato proporrà un concerto che è un climax ascendente in cui l’artista vibra con il suo pubblico, fino a diventare un corpo unico.  

E c’è la tappa al Musart Festival di Firenze tra i quattro concerti-evento che vedranno protagonista Giovanni Allevi, affiancato in questo tour “Summer MMXXV” dall’Orchestra Sinfonica Italiana: sabato 19 luglio il “filosofo del pianoforte” presenterà in prima mondiale il “Concerto MM22 per Violoncello e Orchestra”, un inno alla forza e alla rinascita scritto durante la sua lotta contro il mieloma multiplo.

“50 da ribelle” è invece il tour che riporterà dal vivo Loredana Bertè: l’artista sarà in concerto lunedì 21 luglio al Parco Mediceo di Pratolino. “Credevate che i festeggiamenti per i miei 50 anni di carriera fossero finiti? La festa continua anche nel 2025 con un nuovissimo tour: libero, sincero, ribelle come sono sempre stata – ha scritto Loredana sui suoi canali social nell’annunciare il tour – sul palco con me la mia inseparabile e potente super band Bandabertè. Quest’anno ci saranno anche tante altre sorprese”.

Già protagonista di uno straordinario concerto nell’edizione passata, Roberto Vecchioni tornerà a Pratolino mercoledì 23 luglio, nell’ambito del tour estivo “Tra il silenzio e il tuono”: un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, in cui i brani del nuovo album “L’Infinito” si intrecceranno ai classici del cantautore, in una narrazione sospesa tra musica, parole e immagini.

I concerti di Musart si chiuderanno giovedì 24 luglio con la reunion dei Gatti Mézzi.  

Dopo 7 anni di stop, Francesco Bottai e Tommaso Novi torneranno a inebriarci con il loro cantautorato irriverente e colto, un sound intriso di jazz e swing su cui galleggiano personaggi e leggende di una Toscana d’antan. Per l’occasione saranno sul palco anche storici collaboratori del duo, come Matteo Anelli, Mirco Capecchi e Matteo Consani.

Tra le novità di Musart Festival 2025, le navette gratuite, con golf-car, che collegheranno gli ingressi del Parco all’area concerti. I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale www.musartfestival.it, su www.ticketone.it e nei punti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Informazioni, aggiornamenti e programma completo su www.musartfestival.it.

Prima degli spettacoli si potranno visitare, seguendo un percorso studiato e coordinato da guide turistiche, gli angoli più suggestivi del parco, a partire dal Colosso dell’Appennino, l’opera del Giambologna per la quale il Parco è conosciuto. Particolare attenzione sarà riservata al rispetto dell’ecosistema. In occasione dei concerti del Musart Festival, sarà possibile acquistare in prevendita su TicketOne i posti auto/moto nei parcheggi allestiti in prossimità del parco e collegati a questo dalle navette di at – autolinee toscane, prima e dopo gli spettacoli.

NELL’AUDIO,  Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente di Fondazione CR Firenze

Strage dei Georgofili: familiari, ‘Qualcuno ha aiutato la mafia a mettere le bombe’

Strage Georgofili – “La mafia ha messo le bombe, però qualcuno l’ha aiutata e noi siamo sempre preoccupati che chi è rimasto nell’ombra, possa di nuovo agire o comunque prendere esempio dalle vicende di 30 anni fa per tentare di inquinare la vita democratica del nostro Paese”. Lo ha detto oggi a Firenze Daniele Gabbrielli, vicepresidente dell’associazione vittime della strage dei Georgofili a margine dell’evento Unaezeroquattro organizzato dalla Regione Toscana in occasione del 32/o anniversario dell’attentato avvenuto la notte del 27 maggio 1993.

“Noi stiamo lavorando tantissimo sulle scuole – ha aggiunto – Ci rendiamo anche conto che più il tempo passa, più è fondamentale questo aspetto. Però non può essere semplicemente un ricordo, deve essere anche legato al discorso che non c’è memoria senza verità. E quindi ricordiamoci che nonostante i 32 anni, la vicenda dei Georgofili è ancora in parte aperta”.
“Ci sforziamo di fare memoria e vedere di ricordare quello che è successo, non perché non accada più, perché mi sembra un po’ retorico – ha quindi spiegato il presidente dell’associazione, Luigi Dainelli, cognato di Fabrizio Nencioni, una delle vittime con tutta la sua famiglia, la moglkie Angela, le figlie Caterina e Nadia – Speriamo ovviamente di no, ma non dipende certo da quello che facciamo noi. Intanto sarebbe bene conoscere la verità fino a fondo. Noi abbiamo la verità penale, giuridica. Quella storica la sappiamo, ma non la vogliamo riconoscere perché ci vogliono prove Non bastano i pentiti che hanno parlato o atti anche dei processi dove c’è il nome e cognome di persone coinvolte. Se si pensa che il presidente della Repubblica nel trentesimo anniversario disse che le stragi del 1993 erano successe grazie anche a una parte di Stato deviato che aveva collaborato. Più esplicito di così non poteva essere”.

Agguato a Prato tra connazionali, disposto fermo per un altro presunto autore

Agguato a Prato – Un provvedimento di fermo è stato emesso nei confronti di un 28enne di origine cinese per le indagini della squadra mobile sull’aggressione con bastoni di legno, bottiglie di vetro, calci e pugni, compiuta da quattro uomini e una donna il 9 aprile scorso intorno alle 21 nel privé di un locale notturno a Prato, il bar karaoke Jld, ai danni di un gruppo di almeno quattro connazionali.

Il 28enne, si spiega in una nota della procura di Prato, è “ritenuto responsabile di aver rafforzato il proposito criminoso degli altri correi, presentandosi” nel locale “brandendo una mazza di legno. accedendo con altri al privé e partecipando all’aggressione fisica nei confronti di tutti i soggetti presenti all’interno della stanza”.
Nell’agguato in tre orientali riportarono lesioni giudicate guaribili dai 5 ai 15 giorni, un quarto, Yu Liu, fu ridotto in pericolo di vita e ancora oggi, dopo essere stato operato alla testa, si trova ricoverato in terapia sub intensiva. L’ipotesi di reato per cui la procura procede è il tentato omicidio.

Il 13 maggio scorso la stessa procura aveva emesso altri due provvedimenti di fermo, nei confronti di una coppia cinese, che ha portato poi agli arresti domiciliari per una 25enne, ricercato il compagno di 26 anni.