Ven 26 Apr 2024

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Disco della settimana: Dust & The Dukes (in anteprima per Controradio)

Ascolta l’intervista a cura di Giustina Terenzi. L’album d’esordio dei Dust & The Dukes, vincitori del Rock Contest 2017 esce il 29 gennaio. Da oggi in anteprima sulle frequenze di Controradio.

Il disco, realizzato anche grazie alla vittoria del Rock Contest è prodotto presso il SAM Studio da Andrea Ciacchini (Blonde Redhead, The Zen Circus, Motta).

Ascolta l’intervista a Gabriel Stanza (Voce tastiere e tromba) dei Dust & The Dukes:

 

Il nuovo anno porta finalmente con sé l’omonimo album d’esordio dei Dust & The Dukes. Disponibile in CD e su tutte le piattaforme digitali dal 29 gennaio 2021 per Santeria Records, con distribuzione fisica Audioglobe e distribuzione digitale The Orchard.

Dust & The Dukes brucia nel solco del miglior desert rock, attingendo alle radici della musica Americana sotto a un cielo di atmosfere lisergiche. Il power trio di Firenze, composto dall’italo-americano Gabriel Stanza (voce, tastiere, tromba), da Enrico Giannini (chitarre) e Alessio Giusti (batteria e percussioni), continua il suo percorso cavalcando verso la prima prova sulla lunga distanza, anticipata da una manciata di singoli. L’ultimo si intitola “Bueno’s” ed è descritto così dalla band “Bueno’s racconta di come tutti là fuori vogliono dirti in che modo vivere la vita, ma per fortuna esistono ancora persone che si lasciano andare completamente al caos, come se si trovassero in una tempesta di sabbia. Nel video di Bueno’s è simboleggiata figurativamente la tempesta musicale dei Dust & The Dukes. Il luogo in cui si scatena il caos è in questo caso la mente di un pittore, che riflette sulla storia del peccato originale. I protagonisti sono infatti un uomo e una donna di argilla legati da alcune corde rosse, ovvero dal peccato, che cercano disperatamente di raggiungere la luce racchiusa in una cornice d’oro, emblema della libertà».

L’immaginario dei dieci brani che vanno a comporre Dust & The Dukes richiama l’epicità delle classiche pellicole western, ma l’ascolto è un’avventura tutta da esperire sulla propria pelle.

L’album include i precedenti tre estratti, usciti tra 2019 e 2020. Partendo dal tiro animalesco di Run, che trasla in musica l’istinto primordiale del gruppo toscano con sangue che pulsa e muscoli in tensione, con ritmica ossessivamente tribale, ombrosità alla Nick Cave & The Bad Seeds per  proseguire con il più riflessivo blues  di Life In A Bottle, impreziosito dal contributo di Uberto Rapisardi (The Veils) e con l’irresistibile energia in stile Queens Of The Stone Age del più solare Secrets In The House.

La scaletta di Dust & The Dukes si completa poi con il perfetto country da saloon di Just Fine, l’imperativo piglio garage di Sit & Listen, l’elettricità cinematica e cinematografica di Plus 18 e la spiazzante ballad al piano intitolata Feather. Menzione a sé stante per la conclusiva Losing Tune, che si articola in due parti. Crepuscolare intro da intonare sulla riva del fiume e crescendo che, sospinto da ritmiche rocambolesche e fiati filo-mariachi, funziona da perfetto climax persino durante le esibizioni on stage.

Formati nel 2016 e forti della prestigiosa vittoria alla 29esima edizione del Rock Contest di Controradio nel 2017, dopo un EP autoprodotto sempre nel 2017 e i recenti apprezzamenti di Marc Ribot, i Dust & The Dukes concretizzano un enorme potenziale sparando la cartuccia del loro primo lavoro ufficiale. Dust & The Dukes è stato registrato in presa diretta, tutti insieme senza metronomo, per preservare l’attitudine e la sensazione coinvolgente della band che suona dal vivo, davanti al pubblico, e splendidamente prodotto presso il SAM Recording Studio di Lari da Andrea Ciacchini (Blonde Redhead, The Zen Circus, Motta).

La dimensione live, del resto, è la dimensione ideale per i Dust & The Dukes, che non a caso vantano da sempre un’intensa e serrata attività in tal senso, anche in supporto a Bud Spencer Blues Explosion o a nomi internazionali come i già citati The Veils e Tinariwen. Il primo tour europeo del terzetto, che avrebbe dovuto svolgersi la scorsa primavera ed è stato interrotto a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, è in attesa di riprogrammazione.

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